AFORISMI GENIALI di William Shakespeare
Scelti e curati da Carl William Brown Per l'Associazione Culturale Daimon Club www.daimon.org La presentazione ufficiale del libro avverrà domenica 16 giugno alla Cascina Parco Gallo di Brescia A breve uscirà la nuova edizione 2014 |
161 Sfido la dannazione. Sono giunto al punto che non mimporta nulla delluno e dellaltro mondo, purché io possa vendicare mio padre, e fino in fondo. 162 Ma vedo che ora gli uomini devono imparare a fare a meno della pietà: linteresse comanda alla coscienza. 163 Quello stesso demonio furbo e voltagabbana, quel demone che sempre rompe ogni parola data e un giuramento al giorno, colui che la spunta su tutti, su re, mendichi, vecchi, giovani, fanciulle, che nulla han da perdere, se non la verginità - e lui alle poverine la porta via con linganno -, quel bel signore sorridente e suasivo, lInteresse; sì, lInteresse la molla delluniverso. 164 Come fa presto la natura a ribellarsi quando ha per obiettivo loro! 165 La superbia non ha altro specchio che la superbia per vedersi, mentre i ginocchi pieghevoli alimentano larroganza e sono lo stipendio del superbo. 166 Loro farà adorare le squame bianche della lebbra, darà ai ladri cariche importanti, li metterà sui banchi del senato, titolati, riveriti e applauditi. 167 Non ho fratelli, non ho niente del fratello; e la parola amore, che le barbe grigie chiamano divina, abiti negli uomini che sono uguali luno allaltro, ma non in me: io sono unico. 168 Quando sarai re non permettere che noi paladini notturni siamo chiamati ladri di diurne bellezze. Che ci chiamino sacerdoti di Diana, gentiluomini delloscurità, i favoriti della luna; e che dicano che siamo uomini di buon governo, essendo governati proprio come lo è il mare della nostra nobile e casta patrona la Luna, alla faccia della quale rubiamo. 169 Le cerimonie furono inventate in principio per dar lustro ad azioni pallide, a vuote cortesie, a una bontà spergiura. Ma dove cè vera amicizia non ce nè bisogno. 170 Mio figlio rende un giorno di luglio breve come uno di dicembre e col suo umore infantile mi guarisce da pensieri che ispessirebbero il mio sangue. 171 Io non ho la malinconia dellintellettuale, che è invidia, né quella del musicista, che è delirio, né quella del cortigiano che è superbia, né quella del soldato, che è ambizione, né quella delluomo di legge, che è opportunismo, né quella della donna, che è civetteria, né quella dellinnamorato, che è la somma di tutte le altre. 172 È locchio a fornirgli le occasioni di fare dello spirito: ogni oggetto su cui si posa lo sguardo diviene per il suo spirito pretesto darguzia. 173 Io da qualche tempo, ma non so come, ho smarrito tutta lallegria, abbandonato ogni occupazione; mi sono così appesantito dumore che persino la bella architettura della terra mi sembra una sterile forma. 174 La fortuna di una battuta si affida allorecchio di chi lascolta, non mai alla lingua di chi la dice. 175 Come sai che sono innamorato? - Avete imparato a star a braccia incrociate come un malcontento; a bearvi dun canto damore come un pettirosso; a passeggiare da solo, come un appestato; a sospirare come uno scolaretto che ha perso labbecedario; a piangere come una pischerletta che ha seppellito la nonna; a digiunare come uno a dieta; a vegliare come chi ha paura dei ladri. 176 Labuso della grandezza si ha quando scinde il rimorso dal potere. 177 Quel che può fare la collera privata dun povero diavolo contro un monarca è pericoloso quanto lo sparo di un fucile di legno. Tanto vale pretendere di ridurre il sole in ghiaccio sventagliandoli la faccia con una penna di pavone. 178 Il diavolo non sapeva quel che faceva quando insegnò alluomo la politica: si è fregato da sé. Non posso fare a meno di pensare che alla fine le malefatte delluomo lo faranno apparire un esempio di virtù. 179 Hai mai visto il cane di un contadino abbaiare a un mendicante? E il poveretto che se la dava a gambe davanti al bastardo? È lì che avresti potuto vedere il grande emblema dellautorità: a un cane in carica si obbedisce. 180 Dentro la vuota corona che cinge ai re le tempie mortali la morte tiene la sua corte e quivi si stanzia la beffarda, irridendo al suo potere, sghignazzando delle sue pompe. 181 E perché dunque Cesare dovrebbe farsi tiranno? Non sarebbe un lupo se non vedesse che i romani sono pecore; non sarebbe un leone, se quelli non fossero cerbiatti. 182 Libertà, allegria! Allegria, libertà! Libertà, allegria, libertà! 183 Oh, è meraviglioso avere la forza di un gigante, ma è da tiranno usarla come un gigante. 184 Tu hai nominato dei giudici di pace, perché convochino dei poveri davanti a loro per cose a cui non sono in grado di rispondere. Inoltre, li hai sbattuti in prigione; e perché non sapevano leggere li hai impiccati. 185 Fanno editti contro lusura, e in pratica proteggono gli usurai; annullano ogni giorno sane leggi create contro i ricchi, e ogni giorno prendono provvedimenti più duri per incatenare e mettere sotto i poveri. 186 Oh, come è sventurato il misero che dipende dal favore dei principi! 187 Intorno a me voglio uomini grassi, coi capelli lisci, che dormano di notte. Cassio ha un aspetto spento, da affamato; pensa troppo; uomini così sono un pericolo. 188 Voi tra di voi avete molti schiavi che avete comperati. Se io vi dicessi: liberateli, sposateli alle vostre eredi! Perché farli sudare sotto il carico? Dategli un letto soffice come il vostro, solleticategli il palato con cibi come i vostri! Voi mi rispondereste: gli schiavi sono nostri. 189 Cè un momento in cui luomo è padrone del suo destino: la colpa non è nella nostra stella, ma in noi stessi, che ci lasciamo sottomettere. 190 Mentre si scornano luno con laltro, vita, onore, terre e tutto, precipitosamente si perdono. 191 Una donna è un piatto per gli dei, se a condirla non è il diavolo. 192 Essere la cosa più infima e infamata della sorte fa pur sempre sperare, e non temere. 193 Oh come sono poveri coloro che non hanno pazienza! Quale ferita è mai guarita se non col tempo? 194 Posso sorridere, e mentre sorrido uccidere, posso gridare Va bene! a ciò che mi opprime il cuore, e bagnare le mie guance con lacrime finte, e atteggiare la faccia per ogni occasione. 195 Ci sono pugnali nei sorrisi degli uomini. 196 Il diavolo sa ben citare la Sacra Scrittura per i suoi scopi. 197 Chi muore paga tutti i debiti. 198 Le compagnie, le compagnie scellerate sono state la mia rovina. 199 Meglio una stupida spiritosaggine, che una spiritosa stupidità. 200 Per prima cosa, ammazziamo tutti gli avvocati. 201 Assomiglia al fiore innocente, ma sii il serpente sotto di esso. 202 Gli uomini sono morti in ogni tempo, e i vermi se li sono mangiati, ma non per amore. 203 Un vero amore non sa parlare. 204 Se tu non ti ricordi la più piccola follia a cui ti ha condotto lamore, tu non hai amato. 205 E chi muore senza portare nella propria tomba almeno una pedata ricevuta in dono da un qualche amico? 206 Quanto spesso gli uomini sono stati allegri poco prima di morire! 207 Ho fatto scempio del tempo e ora il tempo fa scempio di me: il tempo ha fatto di me lorologio che gli batte le ore. I miei pensieri sono i minuti; e con sospiri accompagnano il loro tic-tac nei miei occhi. 208 Un giorno lafflizione sorriderà di nuovo, e fino ad allora, dolore, stai a cuccia! 209 Attraverso le vesti stracciate si mostrano i vizi minori: gli abiti da cerimonia e le pellicce li nascondono tutti. 210 Tu, Z, figlia illegittima, tu lettera affatto necessaria. 211 Sperperiamo le nostre luci invano, come le lampade di giorno. 212 Nostalgia: il ricordo delle cose passate. 213 Anche il verme più piccolo si rivolterà, se viene calpestato. 214 Buona notte, buona notte! Separarsi è un sì dolce dolore, che dirò buona notte finché non sarà mattina. 215 I miei pensieri di sangue, nella violenza del loro corso, non si volgeranno indietro, non conosceranno il riflusso di un umile amore fino a quando una piena vendetta non li abbia inghiottiti. 216 Son sicuro che lafflizione è nemica della vita. 217 Non bisognerebbe affliggersi per ciò che è stato ed è senza rimedio. Ciò che è fatto è fatto. 218 Che ogni occhio negozi per se stesso e non fidi in agente alcuno. 219 Cera una stella che danzava e sotto quella sono nata. 220 Ai potenti è lecito scherzare con i santi. 221 Vivi per essere la meraviglia e lammirazione del tuo tempo. 222 Quando ambiamo al meglio, spesso roviniamo ciò che è bene. 223 Lambizione, la virtù del soldato. 224 La recitazione, il cui fine è di reggere lo specchio alla natura: di mostrare alla virtù il suo volto, al disdegno la sua immagine, e perfino la forma e limpronta loro alletà e al corpo che il mondo esige. 225 Un amico dovrebbe sopportare le debolezze dellamico, ma Bruto fa le mie più grandi di quelle che sono. 226 In nulla mi considero felice se non nel ricordarmi dei miei buoni amici. 227 Lamicizia è fedele in tutto, tranne che nei servigi e nelle faccende damore. 228 Fai maturare la tua ammirazione per un poco. 229 Il crimine si compie tanto più celermente quanto maggiore è lautorità di chi lo genera. 230 Bibbia, candela e campanella non mi faranno retrocedere se a farmi avanti minvitano loro e largento. 231 O invisibile spirito del vino! se non sei conosciuto con altro nome, puoi venire chiamato demonio! 232 Ma lamore è cieco e gli amanti non possono vedere le graziose follie chessi commettono. 233 Lamore non guarda con gli occhi ma con la mente e perciò lalato Cupido viene dipinto cieco. 234 Questa è la mostruosità dellamore, signora, che infinito è il volere ma limitata è la sua attuazione. 235 Essere saggio e amare eccede le capacità delluomo. 236 Procura che la tua amata sia più giovane di te, o il tuo affetto per lei non durerà. 237 Lamore implorato è bello, ma ancor meglio è lamore che si concede di sua volontà. 238 Gli angeli ancora risplendono, anche se è caduto quello più splendente. 239 Il dovere di ogni soggetto appartiene al re, ma lanima di ogni soggetto è solo sua. 240 La virtù è ardita e la bontà non ha mai paura. N.B. Anno 2004. Carl William Brown ha deciso di mettere tutto il testo a disposizione dei lettori della rete e nel fare ciò preannuncia la stampa di una nuova edizione dell'operetta largamente ampliata e piena di stimolanti nuovi sorprese. Grazie a tutti per la collaborazione. Chi volesse pubblicare parte di questi scritti online o su carta è pregato di chiederne il consenso all'editore. E' assolutamente vietato l'uso commerciale. Pagina Precedente Pagina Successiva Scarica l'intera opera letteraria di William Shakespeare (Solo in Inglese) Per acquistare il testo! Per chi ne ordina una sola copia il presente libro è disponibile a 10 euro, (Prezzo di Copertina) spese di spedizione incluse, successivamente si applicheranno vari sconti a seconda del numero di copie ordinate. (Il pagamento avverrà in contrassegno o a seguito di un versamento sui nostri conti correnti.) La versione commerciale destinata ai librai e agli edicolanti con un prezzo di copertina di 10 euro è disponibile a 6 euro per un ordine fino a 10 copie e a 5 euro per un ordine superiore alle 10 copie. Da notare che sono poi possibili ulteriori accordi e che in questi casi noi emettiamo delle regolari fatture. Vi ricordo inoltre che per i soci del Daimon Club il testo è disponibile a 5 euro, mentre alle associazioni possiamo cedere lo stesso volume (Senza prezzo di copertina) ad una cifra anche inferiore, intorno ai 2-3 euro, purché ne vengano ordinati almeno una ventina di copie. A questo proposito vi invito a visitare la nostra sezione dedicata al no-profit. In ogni caso per qualsiasi informazione vi invito a scriverci al seguente indirizzo daimonclub@yahoo.com N.B. Sul territorio il libro è disponibile fisicamente nei seguenti punti vendita. P.S. 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