11) MIKE TYSON Anche se io preferivo Cassius Clay è innegabile che Mike Tyson è stato un grande pugile, un campione di una forza e di un impeto eccezionali. Ora però in attesa di ritornare sul ring si accontenta di arbitrare incontri di wrestling, tanto per raccimolare un po' di soldi. E' pur vero che ne ha guadagnati moltissimi, se vogliamo credere ai calcoli di Sports Illustrated, la bibbia degli sportivi americani, che rivela come negli ultimi 27 mesi Tyson abbia guadagnato ben 140 milioni di dollari (220 miliardi). Ma Mike è uno che spende molto e ora non naviga in buone acque. Vediamo dunque alcuni dati che lo riguardano: quando compera abiti spende dai 100 ai 200 milioni, possiede tre Porsche, due Rolls, una Bentley, una Ferrari F40, e altre vetture; possiede tre enormi regge in una delle quali vi è persino una tigre con domatore, gli atri di ingresso sembrano campi da tennis, e nel suo castello del Connecticut ha persino 60 stanze da letto. Inoltre Tyson è anche molto generoso con gli amici, tanto che ad una sua festa di compleanno ha persino regalato sei Bmw, e sei Range Rover agli intimi, e moltissimi altri regali costosissimi, come gioielli, maxi televisori, mega impianti stereo, ecc. ecc. Il tutto insomma per cercare di spendere con criterio tutto quello che ha guadagnato fino ad oggi. Sport and fitness INDICE 12) IN ITALIA VIA L'ERGASTOLO! «Sì» del Senato all'abolizione dell'ergastolo. Il Senato, a stragrande maggioranza (107 voti favorevoli, 51 contrari e 8 astenuti), ha dato il primo «via libera» all'abolizione dell'ergastolo. Una decisione di principio che avrà rilevanti effetti pratici sull'intero sistema penale italiano e, in particolare, sul contrasto alla criminalità organizzata. In carcere dunque non si potrà stare per più di trentatré anni. La nuova legge chiaramente dovrà essere approvata dal nostro sistema parlamentare, ma è comunque una notizia di un certo rilievo. Meno comica di quella che ha visto la polizia ligure, impegnata nelle ricerche di un presunto serial killer, andare a chiedere aiuto per le indagini a Bartolomeo Gagliano, ex mostro di Savona, giudicato totalmente incapace di intendere e di volere e attualmente ospite di una casa di lavoro emiliana. Forse avranno pensato, visto che lo hanno considerato completamente pazzo, ci potrà dare una mano. INDICE Sarà disponibile già dal prossimo anno il primo personal computer su singolo chip, lo ha annunciato l'americana National Semiconductor. Il nuovo processore conterrà al suo interno una dozzina di altri processori, che si occuperanno di tutte le funzioni del computer. Ciò consentirà di ridurre le dimensioni dei computer ai minimi termini, sino a trasformare per esempio dei cellulari in veri e propri personal. Le prime applicazioni di questo prodotto verranno dedicate allo sviluppo dei sub-pc, ovvero quei computer che dovrebbero costare circa 800-1000 dollari. Sarà poi la volta dei computer portatili e infine anche degli altri. Con più passa il tempo dunque sembra che si stia realizzando uno di quei paradossi filosofici che costituiscono forse una delle speculazioni più originali che la specie umana possa fare, vale a dire che l'infinitamente piccolo equivale all'infinitamente grande, e che la somma potenza non è altro che l'equivalente di una disarmante e inquietante impotenza. Internet e software INDICE Qwest, compagnia di telecomunicazioni americana entra nel progetto Internet 2 promosso da Clinton. La nuova rete sarà capace di trasmettere informazioni ad altissima velocità, inizialmente di circa 10 miliardi di biti al secondo. Il progetto vede impegnate oltre alle università americane anche l'agenzia di ricerca per la difesa e altri centri di ricerca federali. Il vecchio protocollo IPv4 attualmente in uso verrà sostituito con il nuovo IPv6 consentendo così la gestione di più indirizzi, più velocità e più sicurezza. In un prossimo futuro dunque potremo comunicare di più, meglio e a minor costo, perlomeno si spera, con tutto il mondo magari anche da un piccolo cellulare. L'unico dubbio è che la nuova rete non venga messa a disposizione solo di grosse aziende, multinazionali, università ed enti governativi, sia per limitazioni di natura politica, strategica ed economica. Se volete comunque saperne di più potete consultare i seguenti siti: www.internet2.edu e http://nfsw.process.com/ipv6 . Poi Sarà la volta di Internet III°, che fornirà nuovi strumenti per il calcolo parallelo e lo sfruttamento cooperativo di supercomputer dislocati nei vari centri di ricerca Usa. La nuova rete fornirà così nuovi strumenti per il lavoro di gruppo, l'insegnamento e la diffusione della conoscenza. Perlomeno si spera! INDICE 15) L'EURO DOLLAR Nel giro di 4 anni, l'Europa avrà effettivamente una nuova moneta l'euro. In una prima fase, che si aprirà il prossimo gennaio e durerà due anni, fino al 31 dicembre del 2001, l'euro diventerà la principale valuta dei paesi europei con dei cambi fissi rispetto alle vecchie divise. In questa nuova moneta saranno emessi i titoli pubblici e tutte le transazioni nazionali e internazionali. Le vecchie monete continueranno a circolare, ma i prezzi potranno essere esposti anche in euro. La seconda fase durerà sei mesi, dal 1 gennaio 2002 fino al 30 giugno 2002, in questo periodo verranno progressivamente ritirate le vecchie monete e l'euro diventerà la moneta ufficialmente usata. Stipendi e pensioni verranno erogati in euro. Nell'ultima fase, dal luglio del 2002, finita la transizione, l'euro diventerà l'unica moneta legale dell'Europa. E' ovvio che questo comporterà un po' di problemi a tutti, anche a quelle banche o multinazionali internazionali che dovranno adeguare tutti i loro software. E' chiaro comunque che questa unificazione ne preannuncia una più lontana e al tempo stesso più mondiale, infatti l'inarrestabile globalizzazione creerà alla fine, dai dollari americani, canadesi, australiani, indiani, giapponesi ed europei, la moneta unica della terra, il globe dollar o il world dollar. Più informazioni al sito http://eurolandia.tin.it INDICE 16) PIU' PUBBLICITA' SU INTERNET Dagli ultimi sondaggi sono emersi dati che testimoniano la diffusione della rete in Italia: più della metà degli utenti si collega ad internet da meno di sei mesi con una frequenza di navigazione di almeno due ore cinque volte alla settimana. Solo il 22% ha meno di 22 anni, mentre la maggioranza ha un'età compresa tra i 27 ed i 45 anni. E solo un'utente su cinque ha un atteggiamento negativo nei confronti della pubblicità. Le previsioni quindi dicono che il mercato online della pubblicità è destinato ad esplodere. Nel '97 ha attirato solo 1,8 miliardi, nel '98 la stima è di 20, ma nel 2000 si pensa che diventeranno addirittura 350. Tutti i grandi siti registrano aumenti di audience e persino gli americani sono molto interessati al nostro mercato. In questo scenario quindi non ci resta che prendere atto delle nuove tendenze e inziare a farci un po' di pubblicità, dunque possiamo andare senza indugiare oltre alla pagina delle promozioni e della pubblicità, è gratis. Promuoviamoci INDICE 17) LA NUOVA EUROPA Forse con l'Euro giunge finalmente, dopo migliaia di anni di guerre, la reale unione dei popoli dell'Europa; così prende corpo un nuova grande realtà iniziata con i trattati di Roma del '57 e destinata a competere sempre più con gli altri giganti della terra. Vediamo quindi alcuni dati: Prodotto Interno Lordo in miliardi di euro del Giappone 3.569, degli Usa 6.591, degli Euro11 5.561; Popolazione del Giappone 126.575, degli Usa 267.902, degli Euro11 290.527; Debito Pubblico del Giappone 3.094, degli Usa 4.053, degli Euro11 4.172; Disoccupazione del Giappone 3,4%, degli Usa 5,4%, degli Euro11 10,1; Spese per Pensioni del Giappone 4,5% del PIL, degli Usa 4,5%, degli Euro11 8,5%; Spesa Pubblica del Giappone 34,6% del PIL, degli Usa 33,1, degli Euro11 50,7; Inflazione media del Giappone 0,9%, degli Usa 2,4, degli Euro11 3,2; Esportazioni in % sul PIL del Giappone 8,9, degli Usa 8,2, degli Euro11 12,3. Questi ovviamente sono solo alcuni dati, ma si spera che possano comunque aiutare a farsi un'idea migliore dei possibili futuri scenari. INDICE Nel '51 a Parigi viene istituita la Ceca, con i trattati di Roma del '57 vengono create la Cee e l'Euratom, nel '79 la Comunità crea lo Sme, e nel 1998 undici paesi europei aderiscono all'euro, la moneta unica dell'unione che sancirà la reale unione dei territori, all'interno dei quali si può già ovviamente girare liberamente. Ma raffrontiamo dunque alcuni dati dove le disparità sono più allarmanti: Diplomati in % della popolazione tra i 25 e i 59 anni in Germania 80%, nei Paesi Bassi 65%, in Francia 62%, in Italia 40%, in Spagna 34%; Disoccupazione in % per i minori di 25 anni, in Germania 10,7%, in Francia 27,8, in Italia 32,9, in Spagna 39,4, in Gran breatgna 15,4; Laureati in % in Germania 13%, in Francia 18%, in Inghilterra 13%, in Spagna il 12% in Italia il 9%; Debito Pubblico in % del PIL in Irlanda 59,5, in Belgio 118,1, nel Lussemburgo 7,1, in Portogallo 60, in Spagna 67,4, in Francia 58,1, in Italia 118, 1, in Grecia 107, 7, in Austria 64,7, in Germania 61,2, in Danimarca 59,5, in Svezia 74,1, in Gran Bretagna il 52,3, in Olanda il 70, in Finlandia il 53,6. In Italia poi la disoccupazione è al 12,2%, anche se nel sud arriva persino al 22,2% ed è del 56,3% nei giovani fino ai 24 anni, in Europa invece dove la disoccupazione media è del 10,5 nei giovani fino ai 24 anni è del 20,3%. INDICE E' stato proprio Blair, leader laburista della nazione che per prima introdusse il Welfare State, ad affermare: E' fallita la storica missione di creare una società più giusta". La nuova riforma progettata per il Regno Unito chiude 50 anni di assistenza statale ed introduce nuovi investimenti mirati per istruzione e sanità, mentre spariscono gli aiuti generalizzati. E' comunque una triste realtà che anche nei paesi occidentali, i più benestanti del mondo, che sfruttano con abile maestria i popoli meno sviluppati della terra, siano in forte aumento povertà, disoccupazione, instabilità sociale ed esistenziale. Ma ormai la competizione è globale e la corsa al potere supremo è sempre più spietata, quindi non si può tornare indietro. Si prevede in ogni caso un forte aumento del volontariato, delle aziende no-profit, della delinquenza e dei barboni. Pensate dunque un po' come staranno gli altri, i poveri del terzo e del quarto mondo, visto che i paesi ricchi, ovvero il 32% della popolazione planetaria, fino a prova contraria sfruttano il 75% delle risorse del pianeta e lasciano i due terzi della popolazione della terra in povertà. Allo stesso tempo mentre i politici delle nazioni più avanzate predicano la pace vengono investiti 0,75 dollari a testa per lo sviluppo del terzo mondo e 100 dollari a testa in armamenti. The show must go on! INDICE E' certamente vero che le nuove tecnologie offriranno nuove professioni e nuove opportunità di lavoro, ma è meglio anche ricordarsi che non è tutto oro quello che luccica. A questo proposito basta leggere il libro La Fine del Lavoro di Jeremy Rifkin dove si scopre che il numero dei disoccupati e dei sottoccupati del mondo, circa ottocento milioni, non è mai stato così alto nella storia dell'umanità; l'autore ci spiega inoltre che milioni di persone si affacceranno sul mercato del lavoro per ritrovarsi senza alcuna possibilità di occupazione e molte saranno le vittime di un'innovazione che sostituisce sempre più velocemente il lavoro umano con le macchine in quasi tutti i settori dell'economia globale. Vi sono per esempio aziende che oltre a sfruttare manodopera minorile e non, per continuare a macinare profitti e ridurre i debiti chiudono svariati impianti e lasciano a casa migliaia di lavoratori, anche se nello stesso tempo un loro dirigente guadagna quanto tremila ragazze indonesiane. Di questo passo si creano incredibili personaggi che nel giro di pochi anni riescono persino a diventare più ricchi di intere nazioni. A questo punto lo scenario futuro non sembra essere dei più rassicuranti, non vorrei insomma che per ovviare alla disoccupazione si introducesse nuovamente la schiavitù e si pensasse di iniziare a costruire nuove ed imponenti megagalattiche piramidi, o che in alternativa si pensasse ad enormi ed inquietanti stermini di massa. In ogni caso il ruolo del potere e dei potenti a mio avviso andrebbe comunque fortemente controllato e contrastato. INDICE |
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