Talvolta un eccesso di informazioni crea una tale ridondante confusione che i messaggi veicolati non riescono di certo a favorire né la chiarezza del pensiero, né tantomeno l'obiettività del giudizio; in questo contesto è fin troppo semplice dedurre che chi governa i mezzi di comunicazione può crearsi attraverso il consenso una folta schiera di servitori fedeli e conservare così il suo privilegiato potere, con le relative positive conseguenze, per lui ovviamente. Come utile antidoto all'informazione superficiale di massa ci permettiamo vivamente di consigliarvi il seguente sito: Informazioni Approfondite INDICE 2) CONTRO LO SFRUTTAMENTO MINORILE I paesi ricchi e benestanti del mondo sono diventati tali grazie allo sfruttamento massiccio di risorse economiche ed umane delle nazioni più deboli. Homo homini lupus, come diceva Hobbes; è probabilmente una questione di lotta, di competizione, di darwinismo, di libera concorrenza, di egoismo, di sete di potere. Ora tuttavia è auspicabile che gli errori del passato non vengano ripetuti, ed è dunque compito dei popoli più sviluppati, aiutare quelli meno avanzati. A questo proposito si sta concretizzando una marcia mondiale contro lo sfruttamento minorile e al seguente sito potrete trovare maggiori spiegazioni. http://www.citinv.it/associazioni/manitese INDICE 3) UN SITO SCIENTIFICO PER BAMBINI La NASA si apre ai bambini, infatti è stato creato un sito specifico allo scopo di favorire l'avvicinamento dei più piccoli alle tematiche scientifiche e all'astrofisica; per poterne beneficiare è ovvio che bisogna anche conoscere un po' l'inglese. Peccato che però non tutti i bambini potranno visitarlo, visto che sono ancora in tanti nel mondo a dover condurre una vita che offre loro possibilità ben diverse. Si spera tuttavia che grazie all'educazione sempre più diffusa e globale si possano col tempo risolvere anche queste incongruenze. Politici, multinazionali, economisti e stupidità permettendo. L'indirizzo del sito è il seguente: http://liftoff.msfc.nasa.gov/kids INDICE Stallman parlando del diritto d'autore ci ricorda che questo è nato da una tecnologia: la stampa. Era un diritto che consentiva a pochi di istruirsi, anche perché i mezzi nel passato erano limitati. Ma ora, grazie alla tecnologia, ognuno ha le possibilità di riprodurre dei testi, delle immagini, dei suoni, e via dicendo. Grazie anche ad Internet il mondo ormai si può considerare come un unico e grande ipertesto multimediale a cui tutti possono collaborare e dal quale tutti possono imparare. Letteratura, software, dati, informazioni, tutto o quasi si può reperire, nasce così anche il nuovo diritto di diffondere, elaborare, condividere idee e tecnologie, comunicarsi conoscenze ed esperienze, e sarà quindi sempre più difficile conservare l'esclusiva di certe creazioni. In questa direzione va la decisione della Netscape di rendere disponibile a tutti i "codici sorgenti" della prossima versione del suo browser. L'argomento nel suo insieme è di certo complesso, e non interessa solo i giuristi, gli artisti, le industrie o gli avvocati, ma riguarda più globalmente una concezione fislofica della vita stessa e della collaborazione di tutta l'umanità impegnata fino a prova contraria nella grande lotta contro l'ignoto, l'ignoranza, e le avversità della nostra misera esistenza. Speriamo di poterne trarre alcuni vantaggi. Un dibattito sulla questione si può trovare al seguente indirizzo: http://lnews.tecnet.it/copyfree.htm INDICE In Italia vi sono circa 150.000 leggi, in Francia ve ne sono circa 8000, mentre in Germania il numero si riduce ulteriormente a 5000. E' ovvio che ogni paese si amministra come meglio riesce, ma è anche un dato certo che più leggi e più cavilli ci sono, e più diventa complicata e confusa la vita per i cittadini. Si auspica quindi che si possa ridurre il numero delle stesse, anche perché come ci ricorda Seneca, la nazione più corrotta è in genere proprio quella che ha più leggi. Inoltre la possibilità di scaricare la propria responsabilità diventa in un contesto simile un gioco da ragazzi per i nostri burocrati super specializzati. Ci si può comunque fare un'idea della complessità della macchina amministrativa visitando la seguente pagina: politica.htm INDICE Kahle Brewster, un californiano, ha iniziato un grande progetto, vale a dire archiviare tutti i siti della rete su nastri da 50 gigabyte. Il lavoro è iniziato nel 1996 ed ora è a un terzo circa dell'opera. Vale a dire 8 terabyte di dati. Una quantità immensa di informazioni, se pensiamo che 1 gigabyte corrisponde a 1000 megabyte e 1 terabyte a 1000 gigabyte. Per renderci conto della capienza di queste unità di misura possiamo dire per esempio che in un gigabyte è possibile registrare mille libri o un ora di filmati video. Alla fine tutto dovrebbe essere immagazzinato su circa 25 terabyte. I dati vengono scaricati alla velocità di 45 megabit al secondo per l'ammontare di 500 gigabyte al giorno, il sistema robotizzato lavora 24 ore su 24. Centinaia di milioni e in futuro anche miliardi di testi, foto, musica, informazioni, video verranno copiati e archiviati. Tutto lo scibile del mondo. o quasi, sarà così disponibile su cartucce a nastro magnetico della capacità di 50 gigabyte ciascuna sistemate in grosse strutture metalliche. Incredibile no? Nello stesso tempo è stato messo a punto un software che installato come plug-in nei tradizionali browser facilita la navigazione agli utenti della rete. Morale della favola, ancora una volta viene dimostrato il concetto che copiare al giorno d'oggi non è più reato, a maggior ragione se il tutto può servire a migliorare la collaborazione all'interno della specie umana. Se volete saperne di più, vi conviene però andare al seguente indirizzo, ne vale la pena: http://www.alexa.com INDICE Con l'avvicinarsi della fine del secondo millennio dopo Cristo si
diffondono anche voci e speculazioni sulla possibile fine del mondo. L'evento comunque
pare essere certo, solo che dovremo aspettare ancora un po'. Dagli Usa lo scorso
anno vari scienziati hanno stabilito che tutto l'universo in futuro è destinato a
comprimersi in un unico punto non più grande di una pallina di golf. Altri scienziati
assicurano che la fine della terra arriverà tra cinque miliardi di anni e quella
dell'universo tra qualche centinaio di miliardi d'anni. La terra verrà allora inghiottita
dal sole e passerà da uno stato solido ad uno gassoso. Il sole a quel punto sarà un
grande gigante rosso ed espanderà il suo raggio di circa 200 volte, inghiottendo
così tutti i pianeti del nostro sistema. L'universo invece si estinguerà quando le
galassie si saranno allontanate così tanto da far esaurire la quantità di materia che
occorre per la formazione di nuove stelle. Non ci resta dunque che prepararci, anche se
noi non potremo essere presenti al lieto evento. Forse però c'è già qualcuno che con
tutta la fretta e la stupidità di cui è dotato pensa di poter accelerare il processo. Di
certo dev'essere un sadico nichilista, l'enzima di un supremo e sconosciuto progetto. Per
approfondire la spinosa questione possono andare bene sia siti scientifici, sia
religiosi, sia filosofici, sia umoristici, in fondo in fondo Nonostante vi sia al mondo chi crede di essere una grande autorità e pensa quindi di non essere una nullità, è una realtà che la materia dell'universo sia poca cosa confronto alla sua vastità. Benché l'incertezza nei calcoli sia nell'ordine di una fattore 100, possiamo considerare a livello teorico la densità dell'universo inteso come il volume di una sfera di un raggio di 10.000 milioni di anni luce come 10 elevato alla -31 grammi per cm cubo. In pratica circa un atomo per centimetro cubo. Dunque come si fa in una situazione di questo tipo a non nutrire un certo stoico, divino e divertente nichilismo. INDICE Sembrerà strano, ma in America i ricchi riescono sempre più facilmente a non pagare le tasse. Nel 1993, ultimo anno per cui queste statistiche sono disponibili, quasi 2400 persone con redditi al di sopra dei 200 milioni sono riuscite ad eludere completamente l'imposta federale sul reddito. In un articolo dedicato alla triste scoperta il New York Times spiega la situazione dando la colpa all'insufficienza delle riforme che pretendevano di poter tenere tutto sotto controllo. I tre quarti dei circa 2400 super ricchi infatti sono esentasse perché il loro reddito è in gran parte formato da interessi pagati da obbligazioni comunali, che non sono tassabili. Il problema è poi anche dovuto al fatto che il fisco ha diminuito i controlli nella fascia alta del reddito, mentre ha aumentato quelli della fascia più bassa. Chissà come mai, e chissà se lo stesso discorso vale anche negli altri paesi del mondo. Penso proprio che la risposta sia pura e semplice divertente retorica. Per chi volesse invece visitare il sito della finanza americana, gli indirizzi sono i seguenti: www.irs.ustreas.gov oppure www.fin.gc.ca. Il nostro invece è: www.finanze.it INDICE 10) BILL GATES E' L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO Grazie alle ultime impennate della borsa
americana Bill Gates è diventato l'uomo più ricco del mondo, scavalcando così il suo
più agguerrito rivale, il sultano del Brunei. Il fondatore della Microsoft si è trovato
dunque con un patrimonio personale (grazie alle azioni della sua compagnia) superiore a
quello di centinaia di nazioni. Nel giro di nove mesi, proprio a causa del rialzo di circa
1000 punti dell'indice Dow Jones della borsa statunitense, la fortuna dello zio Bill è
aumentata di 20 miliardi di dollari. Il 20% delle azioni della Microsoft sono di sua
proprietà ed equivalgono a 80.000 miliardi di lire. Pensate poi che il suo amore per
l'arte lo porta a sborsare 40 o 50 miliardi alla volta per opere che lo interessano
particolarmente. Speriamo almeno che tutto questo porti anche a noi poveri comuni mortali
utenti di Windows e degli altri programmi della famosa casa qualche gradita e speciale
sorpresa. Ma dove volete andare oggi, visto che la Microsoft, seconda più grande società
del mondo, per valore di mercato, dopo General Electric, controlla circa il 90% dei
sistemi operativi dei PC, nonostante molti manager in tutto il mondo vorrebbero magari
anche altre valide alternative. www.microsoft.com
oppure la pagina economica |
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