Il risultato fu che nel sogno c'è un contenuto manifesto" (quello che si
ricorda e si racconta quando ci si sveglia) e un "contenuto latente"
(quel senso del sogno che l'individuo non sa riconoscere: "ma, dove va la
testa!"). Ebbene, proprio questo contenuto latente "contiene il vero
significato del sogno stesso, mentre il contenuto manifesto non è altro che
una maschera,
una facciata (...)".
Sigmund Freud
"Il sogno (...) costituisce la realizzazione di un desiderio", di un
desiderio che la coscienza reputa magari vergognoso e che "è proclive a
ripudiare con stupore o con indignazione". Tuttavia, non c'è da credere che
l'azione rimovente dell'io cessi del tutto durante il sonno: "una parte di
essa rimane attiva, come censura onirica, e proibisce al desiderio
incosciente di manifestarsi nella forma che gli è propria". A motivo della
severità della censura onirica, "i contenuti onirici latenti devono (...)
sottoporsi a modifiche e ad attenuazioni, che rendono irriconoscibile il
significato proibito del sogno". Così si spiegano quelle deformazioni
oniriche, alle quali i sogni devono le loro tipiche caratteristiche di
strambezza. In conclusione: "il sogno è la realizzazione (maschera) di un
desiderio (rimosso)". E da quanto detto comprendiamo perché, ad avviso di
Freud, "l'interpretazione dei sogni è (...) la via
regale per la conoscenza dell'inconscio, la base più sicura delle nostre
ricerche (...). e quando mi si chiede - dice Freud - come si possa diventare
psicoanalista, io rispondo: attraverso lo studio dei propri sogni".
Sigmund Freud
Tutto il materiale che costituisce il contenuto di un sogno è in qualche
modo derivato dall'esperienza, cioè è stato riprodotto o ricordato nel
sonno: questo almeno può essere considerato un fatto indiscusso.
Sigmund Freud
Lo studio scientifico dei sogni parte dalla supposizione che essi sono il
prodotto della nostra attività mentale. Ciononostante il sogno finito ci
colpisce come qualcosa di estraneo. Siamo così poco portati a riconoscere la
nostra responsabilità, che diciamo altrettanto facilmente mir hat getraumt
["ho avuto un sogno"] che ich habe getraumt ["ho fatto un sogno"].
Sigmund Freud
"Il pazzo è un sognatore sveglio". Krauss dichiara che "la pazzia è un sogno
sognato mentre i sensi sono svegli". Schopenhauer chiama i sogni una breve
follia e la follia un lungo sogno. Hagen descrive il delirio come vita
onirica prodotta non dal sonno ma da malattia. Wundt scrive: "Noi stessi, in
realtà, possiamo sperimentare nei sogni quasi tutti quei fenomeni che si
verificano nei manicomi".
Sigmund Freud
Spesso i sogni si rivelano, senza alcuna maschera, come appagamenti di
desideri; cosicché ci si può meravigliare che il linguaggio dei sogni non
sia stato già compreso da lungo tempo. Per esempio, c'è un sogno che io
posso produrre in me quando voglio, per così dire sperimentalmente. Se la
sera mangio sardine, olive o qualsiasi altro cibo molto salato, durante la
notte mi viene sete e mi sveglio. Ma il mio risveglio è preceduto da un
sogno che ha sempre lo stesso contenuto cioè che sto bevendo. Sogno che sto
già bevendo a grandi sorsi dell'acqua, che ha quel sapore delizioso delle
bevande fredde per chi è arso dalla sete.
Sigmund Freud
I sogni dei bambini sono spesso mere soddisfazioni di desideri e in questo
caso sono ben poco interessanti in confronto ai sogni degli adulti. Essi non
sollevano problemi da risolvere, ma d'altra parte hanno una grandissima
importanza al fine di dimostrare che i sogni, nella loro essenza,
rappresentano l'adempimento dei desideri.
Sigmund Freud
È vero che ci sono dei sogni [...] che sono palesi appagamenti di desideri.
Ma nei casi in cui non si può riconoscere la soddisfazione del desiderio,
dove questo è mascherato, ci deve essere stato un atteggiamento di difesa
contro di esso: e proprio per questa difesa il desiderio non si è potuto
esprimere se non in una forma distorta.
Sigmund Freud
Possiamo [...] presumere che, nel singolo individuo, i sogni ricevano una
forma dall'azione di due forze psichiche (che possiamo anche chiamare
correnti o sistemi), una delle quali costruisce il desiderio espresso dal
sogno, mentre l'altra esercita una censura su di esso provocando, di
conseguenza, una deformazione della sua espressione.
Sigmund Freud
I sogni possono scegliere il loro materiale da qualunque parte della vita
del sognatore, purché ci sia un'associazione di pensieri che leghi
l'esperienza del giorno del sogno (le impressioni "recenti") con quelle più
lontane.
Sigmund Freud
Se nel corso di un solo giorno abbiamo due o più esperienze adatte a
provocare un sogno, questo farà riferimento ad un tutto unico; esso è
costretto a farne un'unità.
Sigmund Freud
Non ci sono sogni "innocenti". Queste sono le mie opinioni nel senso più
rigoroso e più assoluto, se lasciamo da parte i sogni dei bambini e forse le
brevi reazioni oniriche a sensazioni provate durante la notte. A parte
questo, ciò che sogniamo o si riconosce in modo manifesto come psichicamente
significativo, o è deformato e non può essere giustificato finché il sogno
non è stato interpretato, dopo di che ancora una volta risulta essere
significativo.
Sigmund Freud
I sogni non riguardano mai delle sciocchezze; non permettiamo infatti che il
nostro sonno venga turbato da inezie.
Sigmund Freud
I sogni apparentemente innocenti si rivelano essere l'opposto quando si
prende la cura di interpretarli. Si potrebbe dire che sono lupi in veste
d'agnelli.
Sigmund Freud
Ogni sogno è legato alle esperienze recenti nel suo contenuto manifesto,
mentre si ricollega alle esperienze più lontane nel suo contenuto latente.
Sigmund Freud
I sogni spesso sembrano avere più di un significato. Essi, come hanno
mostrato i nostri esempi, includono parecchie soddisfazioni di desideri,
l'una accanto all'altra; inoltre, una successione di significati o di
soddisfazioni di desideri può essere sovrapposta ad un'altra, dove quella
più profonda è la soddisfazione di un desiderio della prima infanzia. E qui
ci si dovrebbe chiedere di nuovo se non sia più esatto asserire ciò che
avviene "sempre", piuttosto che "spesso".
Sigmund Freud
Il fatto che i significati dei sogni siano disposti in strati sovrapposti
costituisce uno dei più delicati ma anche dei più interessanti problemi
dell'interpretazione dei sogni. Chiunque dimentichi questa possibilità andrà
facilmente fuori strada e arriverà a fare delle
affermazioni insostenibili sulla natura dei sogni.
Sigmund Freud
In genere non siamo in grado di interpretare i sogni di un'altra persona, a
meno che essa non sia preparata a comunicare i pensieri inconsci che si
celano dietro al suo contenuto.
Sigmund Freud
In genere ogni persona ha la facoltà di costruire il suo mondo onirico
secondo le proprie caratteristiche individuali, rendendolo così
incomprensibile agli altri. Appare evidente, comunque, che in contraddizione
con questo, ci sono certi sogni simili per tutti e che si
presume abbiano lo stesso significato per tutti. Un interesse particolare è
collegato a questi sogni tipici, poiché essi presumibilmente sorgono dalle
stesse fonti in ogni caso e quindi sembrano particolarmente qualificati a
chiarire le fonti del sogno.
Sigmund Freud
I desideri che il sogno soddisfa non sono sempre desideri attuali. Possono
anche essere desideri del passato che sono stati abbandonati, ricoperti da
altri, rimossi, e ai quali dobbiamo attribuire una specie di continuazione
di esistenza solo a causa del loro rivivere in un sogno. Essi sono morti nel
senso che diamo noi alla parola, ma solo nel senso delle ombre dell'Odissea,
che si risvegliavano ad una certa forma di vita appena bevevano del sangue.
Sigmund Freud
Se qualcuno sogna, con tutte le espressioni di dolore, che il padre o la
madre o un fratello o una sorella muoiono, non impiegherei mai il sogno come
prova che egli desidera la morte di quella persona in quel momento. La
teoria dei sogni non richiede tanto; le basta la deduzione che questa morte
è stata desiderata una volta o l'altra durante l'infanzia del sognatore.
Sigmund Freud
Molte persone [...] che amano i fratelli e le sorelle e che si sentirebbero
desolate per la loro morte, nutrono contro di essi desideri cattivi
nell'inconscio da moltissimo tempo; e questi desideri possono essere
realizzati dai sogni.
Sigmund Freud
I sogni di morte dei genitori si applicano con maggiore frequenza al
genitore dello stesso sesso del sognatore: cioè, gli uomini sognano
soprattutto la morte del padre, le donne quella della madre. Non posso
pretendere che ciò sia universalmente vero, ma lo è nella maggioranza dei
casi, in modo così evidente da richiedere una spiegazione basata su un
elemento che abbia validità generale. Grosso modo, è come se si provasse nei
primi anni una preferenza sessuale: come se i ragazzi considerassero i padri
e le ragazze le madri dei rivali in amore, la cui eliminazione non potrebbe
non avvantaggiarli.
Sigmund Freud
I sogni prendono in considerazione in generale la connessione che
indubbiamente esiste tra tutte le parti dei pensieri del sogno, fondendo
tutto il materiale in un'unica situazione o fatto. Essi riproducono la
connessione logica mediante la simultaneità del tempo. E qui agiscono come
il pittore che in un quadro della Scuola di Atene o del Parnaso rappresenta
in un unico gruppo tutti i filosofi o tutti i poeti. È vero che in realtà
non si sono mai riuniti tutti in un'unica sala o su una cima di montagna, ma
certamente formano un gruppo concettualmente.
Sigmund Freud
L'alternativa "o-o" non può essere espressa nei sogni in alcun modo. [...]
Se, nel raccontare un sogno, il narratore si sente portato a servirsi di un
"o-o", - per esempio, "era un giardino o un salotto" -, nei pensieri del
sogno non c'era un'alternativa ma un "e", una semplice aggiunta. Un "o-o" si
usa soprattutto per descrivere un elemento del sogno che abbia un carattere
vago, che comunque può essere risolto. In questi casi la regola per
l'interpretazione è: considera di uguale valore le due apparenti alternative
e collegale con un "e".
Sigmund Freud
So per esperienza, alla quale non ho trovato eccezioni, che ogni sogno
tratta del sognatore stesso. I sogni sono completamente egoistici. Ogni
volta che il mio Io non appare nel contenuto del sogno, ma c'è solo qualche
sconosciuto, posso ritenere con sicurezza che il mio Io si cela mediante
l'identificazione con questa persona; posso inserire il mio Io nel contesto.
Altre volte, quando il mio Io appare nel sogno, la circostanza in cui appare
può farmi capire che c'è qualche altra persona nascosta dietro di me per
identificazione. In tal caso il sogno dovrebbe ammonirmi di trasferire su me
stesso, durante l'interpretazione, l'elemento comune nascosto, che si
riferisce a quella persona. Ci sono dei sogni in cui il mio Io appare
insieme ad altre persone, che, quando si risolve l'identificazione,
risultano essere di nuovo il mio Io. Grazie a queste identificazioni dovrei
quindi essere in grado di portare il mio lo a contatto con determinate idee
la cui accettazione è stata proibita dalla censura. Quindi il mio lo può
essere rappresentato in un sogno parecchie volte, ora direttamente, ora
mediante la identificazione con persone estranee.
Sigmund Freud
Molto spesso l'inversione viene impiegata proprio nei sogni che sorgono da
impulsi omosessuali repressi.
Sigmund Freud
I commenti su un sogno, o le osservazioni apparentemente ingenue, spesso
servono a mascherare una parte di quanto si è sognato nella maniera più
sottile; ma in realtà la tradiscono.
Sigmund Freud
In qualsiasi lingua i termini concreti, a causa della storia del loro
sviluppo, sono più ricchi di associazione dei termini concettuali.
Sigmund Freud
Le parole, poiché sono i centri di collegamento di numerose idee, possono
considerarsi come predestinate all'ambiguità; e le nevrosi (per esempio, le
ossessioni e le fobie), non meno dei sogni, si servono spudoratamente dei
vantaggi offerti dalle parole a scopo di condensazione e mascheramento.
Sigmund Freud
Nell'interpretazione di qualsiasi elemento del sogno in genere è dubbio: a.
se esso vada preso in senso positivo o negativo (come relazione antitetica);
b. se debba essere interpretato storicamente (come un ricordo); c. o
simbolicamente, o d. se la sua interpretazione debba dipendere
dall'espressione verbale.
Sigmund Freud
La presenza dei simboli nei sogni non solo per alcuni versi facilita la loro
interpretazione, ma la rende per altri versi più difficile.
Sigmund Freud
Nessun altro istinto è stato soggetto fin dall'infanzia a tanta repressione,
quanto l'istinto sessuale con le sue numerose componenti. [...] Nessun altro
istinto lascia tanti desideri inconsci e così forti, pronti a produrre sogni
nello stato di sonno. Nell'interpretare i sogni non dovremmo mai dimenticare
l'importanza dei complessi sessuali, evitando naturalmente l'esagerazione di
attribuire ad essi importanza esclusiva.
Sigmund Freud
Possiamo affermare che molti sogni, se attentamente interpretati, sono
bisessuali, in quanto ammettono senza dubbio una sovrainterpretazione in cui
si realizzano gli impulsi omosessuali del sognatore, gli impulsi, cioè, che
sono contrari alle sue normali attività sessuali. Tuttavia sostenere, come
fanno Stekel e Adler, che tutti i sogni devono essere interpretati
bisessualmente mi sembra una generalizzazione nello stesso tempo
indimostrabile e poco probabile che non mi sento di appoggiare. In
particolare poi non posso ignorare il fatto evidente che ci sono numerosi
sogni che soddisfano esigenze diverse da quelle erotiche, nel senso più
ampio della parola: sogni di fame e di sete, sogni di comodità, ecc.
Sigmund Freud
Quando io insisto con i miei pazienti sulla frequenza dei sogni edipici, in
cui il sognatore ha un rapporto sessuale con la propria madre, essi
rispondono spesso: "Non ricordo di aver mai fatto un sogno simile". Subito
dopo, tuttavia, verrà fuori un ricordo di qualche altro sogno poco chiaro e
indifferente, che il paziente ha fatto ripetutamente. L'analisi mostra
allora che questo è effettivamente un sogno con lo stesso contenuto, ancora
una volta un sogno edipico. Posso affermare con certezza che i sogni
mascherati di rapporti sessuali con la madre del sognatore sono molto più
frequenti di quelli manifesti.
Sigmund Freud
L'evoluzione del linguaggio ha facilitato molto le cose ai sogni. La lingua
ha infatti a sua disposizione moltissime parole che in origine avevano un
significato figurato e concreto, ma oggi sono usate in senso sbiadito e
astratto. Tutto quanto i sogni devono fare è dare a queste parole il loro
pieno significato primitivo o retrocedere ad una fase precedente del loro
sviluppo.
Sigmund Freud
Il distacco degli affetti dal materiale rappresentativo che li ha generati è
la cosa più sorprendente che possa loro accadere durante la formazione dei
sogni; ma non è né l'unica né la più essenziale alterazione che essi
subiscono nel loro cammino dai pensieri del sogno al sogno manifesto. Se
confrontiamo gli affetti dei pensieri del sogno con quelli del sogno, una
cosa diventa subito evidente. Ogni volta che c'è un affetto in un sogno,
esso si trova anche nei pensieri del sogno. Ma non viceversa. Un sogno è
generalmente più povero di affetto del materiale psichico dalla cui
elaborazione proviene. Quando ho ricostruito i pensieri del sogno,
generalmente scopro che in essi i più intensi impulsi psichici lottano per
farsi sentire e lottano in genere contro altri che sono in acuto contrasto
con essi. Se poi ritorno al sogno esso appare spesso sbiadito e privo di
tonalità emotiva di notevole intensità. Il lavoro onirico ha ridotto a un
livello di indifferenza non solo il contenuto ma spesso anche il tono
emotivo dei miei pensieri. Si potrebbe dire che il lavoro onirico determina
una repressione di affetti.
Sigmund Freud
L'inibizione di affetto [...] deve essere considerata la seconda conseguenza
della censura dei sogni, come la deformazione del sogno ne è la conseguenza
prima.
Sigmund Freud
Come le rappresentazioni di cose possono apparire nei sogni trasformate nei
loro opposti, così anche gli affetti collegati ai pensieri del sogno; e
sembra probabile che questa inversione di affetti sia prodotta in genere
dalla censura del sogno. Nella vita sociale, ci serviamo ugualmente della
repressione e dell'inversione degli affetti, principalmente a scopo di
dissimulazione.
Sigmund Freud
È indubbio che dimentichiamo sempre di più i sogni con il passare del tempo,
dopo il risveglio; spesso li dimentichiamo nonostante i più faticosi sforzi
per ricordarli. Ma sono dell'opinione che l'entità di questo oblio sia in
genere sopravvalutata; e c'è anche una sopravvalutazione della limitazione
della nostra conoscenza del sogno a causa delle lacune. Spesso è possibile
mediante l'analisi ritrovare tutto quanto è stato perso dimenticando il
contenuto del sogno; o almeno, in numerosi casi si può ricostruire da un
frammento non il sogno, che in ogni caso non è importante, ma l'insieme dei
pensieri del sogno. Ciò richiede una certa attenzione e autodisciplina nel
compiere l'analisi; questo è tutto, ma dimostra che non manca un fine ostile
(di resistenza) attivo nel dimenticare i sogni.
Sigmund Freud
L'oblio dei sogni dipende molto di più dalla resistenza che dalla
concezione, messa in rilievo dagli altri autori, che lo stato della veglia e
quello del sonno siano estranei l'uno all'altro.
Sigmund Freud
Nessuno si deve aspettare che l'interpretazione dei suoi sogni gli cada in
grembo come la manna dal cielo. [...] Deve ricordarsi del consiglio di
Claude Bernard ai ricercatori di un laboratorio fisiologico: "travailler
comme une bete", lavorare, cioè, con l'ostinazione di una bestia e con
noncuranza per il risultato. Seguendo questo consiglio, il compito non sarà
più così difficile.
Sigmund Freud
Alla domanda se tutti i sogni possano essere interpretati, bisogna
rispondere negativamente. Non si deve dimenticare che nell'interpretazione
del sogno siamo ostacolati dalle forze psichiche responsabili della sua
deformazione. È quindi questione di forza relativa, se, nell'interpretazione
del sogno, il nostro interesse intellettuale, la nostra capacità di
autodisciplina, le nostre conoscenze psicologiche e la nostra pratica
riescono a dominare le resistenze interne. E' sempre possibile arrivare fino
a un certo punto: in ogni caso fino a convincerci che il sogno è una
struttura con un significato, e in genere anche fino ad avere un'idea sul
suo significato.
Sigmund Freud
Spesso c'è una parte anche nel sogno interpretato più a fondo che dev'essere
lasciata oscura; ciò avviene perché ci rendiamo conto durante il lavoro di
interpretazione che a quel punto c'è un nodo di pensieri del sogno che non
può essere districato e che inoltre non aggiunge nulla alla nostra
conoscenza del contenuto del sogno. Questo è l'ombelico del sogno, il punto
dove si immerge nell'ignoto. I pensieri del sogno, ai quali ci conduce
l'interpretazione, non possono, per la natura delle cose, avere dei punti
d'arrivo determinati; sono costretti a ramificarsi in tutte le direzioni
nell'intricata rete del mondo del pensiero. E il desiderio del sogno emerge
in qualche punto in cui questa rete è particolarmente fitta, come un fungo
dal suo micelio.
Sigmund Freud
I deliri sono il prodotto della censura che non si preoccupa più di celare
la sua attività: invece di collaborare nel produrre una nuova versione che
sia ineccepibile, distrugge apertamente ciò che disapprova, così che ciò che
rimane diventa piuttosto incoerente. Questa censura agisce esattamente come
la censura dei giornali alla frontiera russa, che lascia andare tra le mani
dei suoi lettori, che deve proteggere, i giornali stranieri, solo dopo aver
cancellato i passaggi pericolosi.
Sigmund Freud
I desideri inconsci sono sempre attivi. Ma, nonostante questo, sembra che
non siano abbastanza forti da rendersi percettibili durante il giorno.
Sigmund Freud
La nostra teoria dei sogni considera i desideri che risalgono all'infanzia
come la forza motrice indispensabile per la formazione dei sogni.
Sigmund Freud
Il punto non è che i sogni creano la fantasia, ma piuttosto che l'attività
inconscia della fantasia contribuisce notevolmente alla formazione dei
pensieri del sogno.
Sigmund Freud
Le elaborazioni di pensiero più complicate sono possibili senza la
partecipazione della coscienza.
Sigmund Freud
Il sogno non è un fenomeno patologico; non presuppone un disturbo
dell'equilibrio psichico; non lascia dietro di sé una perdita di efficienza.
Sigmund Freud
L'interpretazione dei sogni è la strada maestra verso la conoscenza delle
attività inconsce della mente.
Sigmund Freud
Il medico e il filosofo si incontrano solo se entrambi riconoscono che
l'espressione "processi psichici inconsci" è "l'espressione giusta e adatta
di un fatto assodato con certezza". Il medico può solo scrollare le spalle,
se si sente dire che "la coscienza è la caratteristica indispensabile di ciò
che è psichico", e forse, se nutre ancora abbastanza rispetto per le
espressioni dei filosofi, penserà che non si sono occupati della stessa cosa
e non hanno lavorato per la stessa scienza. Poiché anche una sola
osservazione comprensiva della vita psichica di un nevrotico o un'unica
analisi di un sogno devono lasciargli l'irremovibile convinzione che i più
complicati e razionali processi del pensiero, cui certamente non si può
negare il nome di processi psichici, possono manifestarsi senza eccitare la
coscienza del soggetto.
Sigmund Freud
Si deve ritenere che l'inconscio sia la base generale della vita psichica.
L'inconscio è la sfera più larga, che comprende all'interno la più piccola
del conscio. Qualsiasi cosa cosciente ha uno stadio preliminare inconscio;
mentre ciò che è inconscio può restare a quello stadio e tuttavia reclamare
il valore pieno di processo psichico. L'inconscio è la vera realtà psichica;
nella sua intima essenza ci è sconosciuto quanto la realtà del mondo
esterno, e la coscienza ce lo presenta in modo così incompleto come i nostri
organi sensori ci comunicano il mondo esterno.
Sigmund Freud
Siamo probabilmente portati a sopravvalutare notevolmente il carattere
cosciente della produzione intellettuale e artistica. I racconti fatti da
alcuni degli uomini più produttivi, quali Goethe e Helmholtz, ci mostrano
piuttosto che ciò che è essenziale e nuovo nelle loro creazioni è venuto
loro senza premeditazione e quasi come un insieme già pronto. Non c'è nulla
di strano se in altri casi, dove si richiedeva una concentrazione di tutte
le facoltà intellettuali, anche l'attività cosciente abbia dato il suo
contributo. Ma l'attività cosciente abusa troppo del suo privilegio per cui,
ogni volta che ha un ruolo, nasconde ai nostri occhi tutte le altre
attività.
Sigmund Freud
Credo che l'imperatore romano che fece uccidere uno dei suoi uomini perché
aveva sognato di assassinare l'imperatore, avesse torto. Avrebbe dovuto
cominciare con il cercare di scoprire il significato del sogno; molto
probabilmente il suo significato era diverso da quello che sembrava. E anche
se un sogno con un contenuto diverso contenesse un atto di lesa maestà come
significato, non sarebbe forse giusto ricordare il detto di Platone, che
l'uomo virtuoso si accontenta di sognare ciò che un uomo malvagio fa
realmente? Credo che la cosa migliore sia lasciar liberi i sogni.
Sigmund Freud
Nell'epoca che possiamo chiamare prescientifica gli uomini non avevano
difficoltà nel trovare una spiegazione ai sogni. Quando al risveglio
ricordavano un sogno, lo consideravano una manifestazione favorevole od
ostile di potenze superiori, demoniache e divine. Allorché cominciarono a
diffondersi le dottrine naturalistiche, tutta questa ingegnosa mitologia si
mutò in psicologia, ed oggi solo un'esigua minoranza delle persone istruite
dubita che i sogni siano un prodotto della mente del sognatore.
Sigmund Freud
Le fobie e le ossessioni sono estranee alla coscienza normale come lo sono i
sogni per la coscienza vigile, e la loro origine è ignota alla coscienza
come quella dei sogni.
Sigmund Freud
Solo raramente ricorrono nei sogni delle riproduzioni fedeli e dirette di
scene reali.
Sigmund Freud
Numerosi fenomeni della vita quotidiana di persone sane, come dimenticanze,
lapsus, movimenti goffi ed una particolare classe di errori, sono
determinati da un meccanismo psichico analogo a quello dei sogni e degli
altri anelli della serie.
Sigmund Freud
Il futuro che ci mostra il sogno non è quello che accadrà, ma quello che
vorremmo accadesse. La mente popolare si comporta qui come fa generalmente:
crede in ciò che desidera.
Sigmund Freud
I sogni ricadono in tre categorie, a seconda del loro atteggiamento nei
confronti dell'appagamento di desiderio. La prima categoria è costituita da
quei sogni che rappresentano apertamente un desiderio non rimosso: si tratta
dei sogni di tipo infantile che diventano sempre più rari tra gli adulti. In
secondo luogo ci sono i sogni che esprimono un desiderio rimosso con un
travestimento: questi indubbiamente costituiscono la stragrande maggioranza
dei nostri sogni e possono essere compresi solo con l'analisi. Infine ci
sono i sogni che rappresentano un desiderio rimosso, senza mascherarlo o con
una maschera insufficiente. Questi ultimi sogni sono sempre accomunati
dall'angoscia, che li interrompe. In tal caso l'angoscia sostituisce la
deformazione onirica, e nei casi della seconda categoria l'angoscia si evita
solo grazie al lavoro onirico. Non è difficile dimostrare che il contenuto
rappresentativo che produce l'angoscia era una volta un desiderio, che poi è
stato rimosso.
Sigmund Freud
La nostra ipotesi è che nell'apparato psichico
ci siano due agenti di creazione del pensiero, di cui il secondo gode il
privilegio di fare accedere liberamente alla coscienza i suoi prodotti,
mentre l'attività del primo è in sé inconscia e può raggiungere la coscienza
solo attraverso il secondo.
Sigmund Freud
Qualunque desiderio o bisogno ha l'effetto di inibire Il sonno.
Sigmund Freud
È indiscutibile che i bambini credano alle immagini oniriche, poiché queste
sono rivestite dell'apparenza psichica di percezioni, ed essi non hanno
ancora acquisito la facoltà di distinguere le allucinazioni o le fantasie
dalla realtà.
Sigmund Freud
La maggior parte dei simboli del sogno serve a rappresentare persone, parti
del corpo e attività di interesse erotico; in particolare, i genitali sono
rappresentati da numerosi simboli spesso sorprendenti, e la più grande
varietà di oggetti serve ad indicarli simbolicamente. Armi appuntite,
oggetti lunghi e rigidi, come tronchi e bastoni, rappresentano l'organo
genitale maschile; mentre armadi, scatole, carrozze e forni rappresentano
l'utero.
Sigmund Freud
Tutti noi sogniamo prevalentemente in immagini visive. Nei ricordi
d'infanzia ritroviamo, in un certo senso, questa stessa regressione: essi si
presentano sempre in caratteri plasticamente visivi, e ciò anche nei
soggetti i cui ricordi successivi non hanno questa caratteristica. Così, i
ricordi visivi si accostano al tipo dei ricordi infantili.
Sigmund Freud
Mentre l'uomo normale ammette l'esistenza di una categoria di atti
accidentali che non hanno bisogno di motivazione, categoria nella quale egli
inserisce una parte delle proprie manifestazioni psichi che ed atti mancati,
il paranoico esclude ogni elemento casuale nelle manifestazioni psichiche
altrui. Tutto ciò che egli osserva negli altri è perciò suscettibile di
interpretazione.
Sigmund Freud
C'è molta gente che crede ai sogni profetici, perché a volte il futuro si
realizza come il desiderio lo ha costruito nel sogno. In questo non c'è
nulla di strano, tanto più che la credulità del sognatore trascura
volentieri le considerevoli differenze che esistono tra il sogno e la sua
realizzazione.
Sigmund Freud
Un sogno che il giorno immediatamente successivo sembra refrattario
all'analisi, rivela il suo contenuto misterioso una settimana o un mese
dopo, quando un cambiamento reale, avvenuto nel frattempo, ha attenuato la
forza dei fatti psichici in lotta fra loro.
Sigmund Freud
Un sogno è un prodotto psichico completamente asociale; non ha nulla da
comunicare a qualcun altro, nasce all'interno del soggetto come un
compromesso tra le forze psichiche che lottano in lui, resta inintelligibile
per il soggetto stesso ed è, per questa ragione, completamente privo di
interesse per gli altri. Non soltanto non ha bisogno di tenere in gran conto
la chiarezza, ma deve realmente evitare di essere capito, poiché altrimenti
sarebbe distrutto; può esistere soltanto in forma simulata. Perciò può far
uso liberamente del meccanismo che domina i processi mentali dell'inconscio
fino al limite di una distorsione che non può essere mantenuta in piedi più
a lungo. Un motto di spirito, d'altro canto, è la più sociale di tutte le
funzioni psichiche che mirano a un certo piacere.
Sigmund Freud
Un sogno con un'origine normale sta, per così dire, su due gambe, una delle
quali poggia sulla causa principale, quella che lo suscita al presente, e
l'altra su certi eventi particolarmente significativi dell'infanzia.
Sigmund Freud
Quando uno scrittore crea i caratteri secondo il suo sogno di fantasia, egli
segue l'esperienza quotidiana per cui i pensieri ed i sentimenti della gente
continuano nel sogno, e non ha altro scopo che quello di raffigurare gli
stati d'animo dei suoi eroi attraverso i loro sogni. I poeti sono dei
preziosi alleati e la loro testimonianza deve essere altamente stimata,
poiché essi sono in grado di conoscere una gran quantità di cose tra il
cielo e la terra, di cui la nostra scienza neppure sospetta. Nella loro
conoscenza della mente sono molto più avanti di noi gente comune, poiché
attingono da fonti che non sono ancora state aperte alla scienza.
Sigmund Freud
Una nevrosi, come del resto un sogno, non dice mai assurdità.
Sigmund Freud
Si dà spesso il caso che il modo migliore di completare l'interpretazione di
un sogno consiste nel sospenderla, rivolgendo l'attenzione a nuovo sogno, il
quale forse contiene lo stesso materiale in forma più accessibile.
Sigmund Freud
Le interpretazioni della psicoanalisi sono in primo luogo traduzioni da un
modo di espressione che ci è sconosciuto in quello consueto per il nostro
pensiero. Quando interpretiamo un sogno, ci limitiamo a tradurre un certo
contenuto ideativo (i pensieri onirici latenti) "dal linguaggio del sogno" a
quello della nostra vita da svegli. Si vengono in tal modo a conoscere le
particolarità di questo linguaggio onirico e si trae la sensazione che esso
faccia parte di un sistema espressivo molto antico.
Sigmund Freud