COMITATO PER L'AMBIENTE E IL
RISPARMIO ENERGETICO DI BRESCIA
Il Gruppo Meet Up Amici di Beppe
Grillo di Brescia che conta più di cinquencento iscritti aderirà alla
Giornata internazionale contro gli inceneritori e il 28 novembre sarà in
Corso Zanardelli con uno stand per volantinare, informare e protestare
contro l'assurda politica dell'incenerimento dei rifiuti che brucia il
nostro futuro e i nostri soldi. Si chiede la collaborazione di tutti per
essere presenti durante tutta la giornata e dare un segnale tangibile del
nostro motivato e convinto NO all'incenerimento. Forza grilli: chi è
disponibile anche solo per qualche ora? Di seguito si allegato alcuni
volantini informativi per l'occasione, ma che contengono importanti notizie
relative alla salute, all'inquinamento e alla sfacciata politica di
incenerimento dei rifiuti, pratica che finisce per fare dei danni alle varie
comunità e che fa' arricchire sempre i soliti noti o ignoti personaggi.
Volantino
Curiosità Contro L'Incenerimento;
Volantino
Contro i Cip 6 che finanziano gli inceneritori;
Volantino per
non diventare solo dei Pirla;
Volantino Informativo sui Danni alla Salute;
Volantino Giornata Mondiale contro gli Inceneritori.
2007 Global Day of Action
against Waste and Incineration
The Global Alliance for
Incinerator Alternatives / Global Anti Incinerator Alliance (GAIA) would
like to invite all GAIA members and other allied groups to join our 6th
Global Day of Action against Waste and Incineration on 28th November 2007.
As the campaign to prevent climate change is gaining ground, there still an
immense need to connect this environmental challenge to issues pertaining to
waste. Since the climate change debate has also become entwined with the
discussion on the energy generation and consumption, it is important that we
uncover the truth behind generating energy from waste that is being pushed
by incinerator and landfill industries as green and renewable. We see the
2007 GDA as an opportunity to raise our concerns on waste and climate change
by organizing build-up activities preceding the UNFCCC (COP 13) on December
3 to 14, 2007 in Bali, Indonesia.
The working theme for the 2007 Global Day of Action against Waste and
Incineration will be "Zero Waste, Zero Warming: Dirty Technologies Will Not
Clean the World." By "dirty technologies" - we mean landfills, dumpsites,
incinerators of all types, cement kilns burning wastes. Studies show that
waste prevention, reduction and recycling can result in big energy savings
since the demand for raw materials extraction is reduced.
GDA 2007 will draw attention to the need for safe and sustainable
alternatives to end- of- pipe waste management processes that will genuinely
reduce generation of greenhouse gases, promote conservation of our
diminishing resources and protect human health and the environment from
further toxicity.
Participating groups are provided with the flexibility to organize
activities according to their campaign priorities. If November 28 does not
work well with you, you definitely have the option of picking another day in
November until the first week of December that will suit your local
priorities and circumstances.
To join, please fill up the form at: < http://www.zoomerang.com/recipient/survey-intro.zgi?p=WEB226YWANR5M6
>
For additional information and/or comments, please email Gigie Cruz at <gigie@no-burn.org>
There are dozens of meaningful and creative activities that groups can carry
out. GDA activities will depend on your present campaign thrusts, resources
and time. The extent of your participation and the amount of time you put
into the GDA is totally up to you. Some examples of the many activities that
you can do during the build up and observance of the GDA:
* issue press release or send letter to the editor
* appear in TV/talk over the radio on waste concerns particularly on the
connection between waste and climate change
* dialogue with government departments in charge of waste management,
climate and CDM issue
* talk to your country´s delegate/s to the United Nations Conference on
Climate
Change - COP 13 and CMP 3
* convene public meetings to raise awareness and promote concerted action
* arrange public debate on waste and climate issues
* organize non-violent direct action
* hold picket, rally and other protest assemblies
* stage street theater or drama on waste and pollution
* submit petitions to ministries or funding institutions
* launch a cyberaction/cyberalert
* organize a recycling/Zero Waste exhibition
AND MORE!
IMPORTANT NOTE:
In the spirit of information
sharing, we would like to encourage everyone to send relevant information
for GAIA's information database, please email the documents to <anne@no-burn.org>.
GAIA plans to make available to participating groups the following campaign
materials:
* Press release template.
* Letter to the editor template.
* Downloadable logo, posters, postcards and stickers.
* Selected fact sheets
COME SUPERARE
IL PROBLEMA
DEGLI INCENERITORI
(Schede Tecniche)
E IL 28 NOVEMBRE GAIA
PROCLAMA IL SESTO GLOBAL DAY CONTRO OGNI FORMA DI INCENERIMENTO.
E'ufficiale: anche quest'anno si
svolgerà la GIORNATA MONDIALE CONTRO L'INCENERIMENTO ( e contro le
discariche e il traffico dei rifiuti) . LO SLOGAN CHE CARATTERIZZERA' questa
giornata è RIFIUTI ZERO, ZERO RISCALDAMENTO GLOBALE: LE TECNOLOGIE SPORCHE
NON PULISCONO IL MONDO. Non solo vengono messi sotto accusa gli inceneritori
dedicati, ma anche i cementifici che bruciano rifiuti e gli inceneritori
sotto mentite spoglie (incinerators in disguise) che bruciano biomasse.
Anche quest'anno la RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO farà da - ombrello italiano
- allo svolgimento di questa giornata che cade in un momento - topico -
visto che di lì a poco il Parlamento approverà la legge finanziaria in cui
ci auguriamo che perlomeno venga ripristinata la normativa che bandisce i
sussidi agli inceneritori e considerato che a febbraio il Parlamento europeo
voterà il tentativo di riclassificare l'incenerimento come attività di
recupero. Anche se proprio recentemente abbiamo celebrato la GIORNATA
NAZIONALE CONTRO I SUSSIDI DEL 22 SETTEMBRE (con notevole successo, visto
che ha spinto nuovamente alcune forze a ripresentare in finanziaria gli
emendamenti di cui sopra) SIAMO SICURI (complice anche l'arroganza di
BERSANI) CHE LE REALTA' LOCALI, ANCORA UNA VOLTA SAPRANNO DARE IL MASSIMO
DELLA LORO INIZIATIVA. La Rete Nazionale non mancherà di supportare con
documentazione e con i comunicati stampa e i - fact sheet - tradotti in
italiano messi a disposizione da GAIA le attività che ci auguriamo SIANO
TANTISSIME E CREATIVE? alla faccia di Bersani e soci.
DIO RICICLA, IL DIAVOLO BRUCIA.
LETTERA DI GAIA RIVOLTA ALLE DELEGAZIONI GOVERNATIVE IN OCCASIONE
DELL’INCONTRO DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI A BALI 3-14
DICEMBRE.
(Testo tradotto e diffuso in occasione della Giornata Mondiale contro
l’incenerimento dei rifiuti)
Noi, in qualità di membri di GAIA (Global Alliance Against Incinerators-
Global Alliance Incinerator Alternatives) CHIEDIAMO la vostra gentile
attenzione verso un urgente richiamo da parte DEI GRUPPI CHE SI BATTONO IN
TUTTO IL MONDO PER LA SALUTE DELL’AMBIENTE E PER UNA GIUSTIZIA AMBIENTALE
NONCHE’ PER UNA RISOLUTA AZIONE A FAVORE DI SOLUZIONI PER RIFIUTI ZERO IN
GRADO DI PREVENIRE I CAMBIAMENTI CLIMATICI . Come i governanti, i gruppi
della società civile ed altri portatori di interessi diffusi si preparano
per la CONFERENZA DELL’ONU sul cambiamento climatico INCONTRANDO LA
COMUNITA’ INTERNAZIONALE E AFFERMANDO LA NOSTRA SPERANZA CHE LA “CONFERENZA
DELLE PARTI” e gli eventi ad essa collegati porteranno ad una nuova e
sostanziale unità globale e d’azione che viene richiesta per mettere in
grado tutti gli Stati e le Comunità nel fronteggiare le minacce del
cambiamento climatico.
In particolare, NOI PRESENTIAMO LE NOSTRE ISTANZE PER POLITICHE E PROGRAMMI
CHE QUALIFICANO “RIFIUTI ZERO” COME UN’ESSENZIALE STRATEGIA PER TENERE A
FRENO LE EMISSIONI DI “GAS-SERRA” specialmente da fonti quali le tecnologie
sporche di smaltimento.
PER RIFIUTI ZERO INTENDIAMO L’APPLICAZIONE DI POLITICHE E PRATICHE
ECOLOGICHE, SOSTENIBILI ED OLISTICHE CHE INTERVENGANO “ALLA FONTE” (per
esempio: produzioni pulite, la riduzione di sostanze tossiche, la
riprogettazione dei prodotti, la responsabilità estesa del produttore ecc.)
E “A VALLE” (per esempio: Raccolta differenziata, riuso, riparazione,
riciclaggio e il compostaggio). Se assunte, queste pratiche ridurranno
drasticamente i gas serra attraverso la gestione dei rifiuti e la produzione
di manufatti. Esse ridurranno, fino alla eliminazione, il volume e la
tossicità degli scarti per promuovere migliori prodotti più puliti e sicuri,
per ridurre al minimo gli imballaggi, abbattere la produzione di
sottoprodotti e di scarichi, conservare e recuperare le risorse, produrre
nuovi posti di lavoro ed imprese “verdi”, promuovere Comunità che si
“affidano a se stesse” in grado di far avanzare la causa della salute,
dell’ambiente e della giustizia ambientale.
Gli studi indicano le discariche e gli inceneritori quali fonti maggiori di
emissioni di gas serra. Noi ora sappiamo che le discariche contano per il
34% delle emissioni di metano provocate dall’uomo, che produce un effetto
serra 23 volte superiore a quello dell’anidride carbonica. Noi sappiamo
anche che gli inceneritori, quando vengono considerate pienamente le
emissioni di carbonio, emettono significativamente più gas serra per
Kilovattora di elettricità prodotta degli impianti a carbone.
Dal non agire di conseguenza contro queste tecnologie sporche e contro le
emissioni di gas serra, ne ricaviamo notevole disturbo in quanto ciò
testimonia l’omissione della STRATEGIA RIFIUTI ZERO NEI PIANI POLITICI DI
AZIONE GLOBALI E NAZIONALI SUL CLIMA. Questo va rettificato se l’umanità
vuole vincere attraverso i provati risultati connessi alla strategia
“Rifiuti Zero” la sfida delle emissioni di gas serra e nel dirigersi verso
un ampia gamma di benefici ecologici, economici e sociali.
NOI SIAMO FERMI NEL RITENERE CHE NESSUN DANARO PUBBLICO DEBBA ESSERE USATO
PER PROGETTI CHE SEPPELLISCANO O BRUCINO SCARTI RILASCIANDO GAS SERRA ED
ALTRI INQUINANTI AMBIENTALI, COMPRESI QUELLI INGANNEVOLMENTE PROMOSSI SUL
MERCATO COME “SOLUZIONI”. Lontani dal prevenire la emissione di gas serra e
generare energia pulita e rinnovabile, discariche ed inceneritori SONO
PERICOLOSI PER LA SALUTE DELLE COMUNITA’ E PER L’AMBIENTE mentre scoraggiano
l’attuazione di programmi di riciclaggio ed altri aspetti della strategia
“rifiuti zero”.
Per la salute, il benessere, e la sopravvivenza della gente NOI FACCIAMO
APPELLO PER UN’ATTIVA PROMOZIONE DI RIFIUTI ZERO, A LIVELLO GLOBALE E
LOCALE, PREVEDENDO ASSISTENZA TECNICA , IL FINANZIAMENTO PER IL SOSTEGNO E
L’INCENTIVAZIONE DELL’ALTERNATIVA “RIFIUTI ZERO”.
SOTTO I RIFLETTORI DELLA “CRISI CLIMATICA” NOI FACCIAMO APPELLO ALLA
COMUNITA’ DELLE NAZIONI, SIA ALLE RAPPRESENTATIVE INTERGOVERNATIVE E NON
GOVERNATIVE E AI MASS-MEDIA CHE SI RIUNIRANNO A BALI PER LA CONFERENZA DELLE
NAZIONI UNITE SUL “CAMBIAMENTO CLIMATICO” PERCHE’ SOSTENGANO L’APPELLO A
FAVORE DELLA STRATEGIA “RIFIUTI ZERO- RISCALDAMENTO ZERO” AFFINCHE’ SI
PRENDA COSCIENZA- CONOSCENZA DELLE NOSTRE ISTANZE.
GLOBAL ALLIANCE INCENERITOR ALTERNATIVES RETE NAZIONALE RIFIUTI ZERO IL
COMITATO DI….
Per informazioni e contatti:
http://ambientefuturo.interfree.it
coordinamentonoinc@yahoo.it
Inceneritore di Brescia
INCENERITORE DI GERBIDO:
L’INCIVILTÀ DEL FUOCO!
Siamo in una fase quasi
finale verso la costruzione dell’inceneritore del Gerbido, Torino. E’ stato
depositato lo SIA (Studio di impatto ambientale) da parte di TRM, su cui
sono state presentate le osservazioni da parte di Associazioni ed Enti
Locali. Inutile dire che permane la nostra contrarietà alla scelta
dell’incenerimento come soluzione del problema dei rifiuti, scelta
sicuramente comoda ed economicamente vantaggiosa per chi costruirà e gestirà
l’impianto ma molto onerosa per i Comuni e quindi per i cittadini che
vedranno aumentare il costo del servizio.
Dal luglio 1997 (approvazione Piano Regionale Rifiuti) e, attraverso
conferenze di servizi, protocolli di intesa, studi (Commissione NRDS, TRM)
per arrivare maggio 2006 quando si conclude la Conferenza dei Servizi sul
progetto preliminare, ha inizio l’annosa storia dell’inceneritore della
Provincia di Torino.
Si tratta di iniziative, tutte, che davano per necessaria la realizzazione
di uno o più impianti di incenerimento per la provincia di Torino. In dieci
anni nessuna iniziativa ha preso in considerazione la possibilità di non
realizzare impianti di incenerimento e di trovare soluzione al problema
rifiuti per altre vie (che non fosse quella utilizzata finora ovvero di
smaltire quasi tutti i rifiuti in discarica).
I diversi passaggi amministrativi e di studio hanno avuto sempre al centro
la necessità a priori definita di realizzare uno o più inceneritori in
Provincia di Torino.
La Valutazione di impatto ambientale anziché essere preventiva a ogni
decisione arriva pressoché ultima a decisioni svolte, in altri termini la
procedura di compatibilità ambientale viene svuotata e resa un passaggio
quasi burocratico.
Innanzitutto né al momento né al 2010 è prevista da alcun piano la
massimizzazione delle RD, anzi il progetto non tiene conto di quanto prevede
il D.L.vo 152/06 dove all’Art. 205 impone per il 2012 il raggiungimento del
65% di Raccolta differenziata. Nessuna iniziativa seria è stata intrapresa
per lo sviluppo di una strategia e di programmi volti alla riduzione alla
fonte della quantità dei rifiuti, primo passaggio individuato dalla
normativa comunitaria e nazionale per una corretta gestione dei rifiuti
stessi.
Pertanto prima di pensare a realizzare un impianto di incenerimento è
necessario, quanto meno, riscrivere il Piano di gestione dei rifiuti della
Provincia di Torino con il nuovo obiettivo di RD e di quantificazione certa
di riduzione. Anche il Comune di Torino dovrà necessariamente fare la sua
parte.
Nell’impianto dei SIA si rileva l’assoluta mancanza di qualunque seria
valutazione di carattere economico non solo sulle varie opzioni, ma anche su
quella individuata come migliore.
Inoltre, quello che manca ed è sempre mancata è la valutazione dell’”opzione
zero”, cioè la ricerca di alternative all’incenerimento.
Oltre ai rischi associati all’inquinamento ambientale dell’impianto ci
troviamo di fronte anche a rischi di inquinamento amministrativo: i soggetti
pubblici che hanno definito la necessità dell’inceneritore sono gli stessi
che hanno specifici compiti – per legge – di controllo e intervento
sull’impianto in caso di malfunzionamenti o problemi.
Si introduce con l’inceneritore una nuova fonte d’inquinamento destinata a
perdurare per decine di anni, nella zona sede dell’impianto ma anche nel
territorio limitrofo.
E’ certo che le tonnellate di rifiuti che saranno bruciato nell’inceneritore
sono maggiori da quelle definite nel piano, perché meno potere calorifico
presente nel rifiuto più sui brucia, consente un aumento della quantità: i
dati di progetto forniti sulle potenzialità non corrispondono al reale range
di funzionamento dell’impianto. La potenzialità di un impianto viene
stabilita in funzione del carico termico dell’impianto e non del solo
quantitativo di rifiuti bruciato la capacità massima è pari a 421.000 t/anno
di rifiuti con PCI. 11.000 kJ/kg nella realtà se il PCI fosse di 9800 kJ/kg
equivarrebbe alla possibilità di bruciare in un annuo di 591.000 ton di
rifiuti anziché le 421.000 ton dichiarate.
Più potere calorifico nel rifiuto meno si brucia, con la tecnologia a
griglia mobile il PCI non può superare una certa soglia altrimenti occorre
abbassarlo e questo anche per la necessità di mantenere basso il PCI dei
rifiuti per non dover sottoutilizzare l’impianto in termini di portata
effettiva di rifiuto cui seguirebbe una riduzione dei compensi per il
servizio effettuato.
311 mila euro per costruire l’impianto sono uno schiaffo ai corretti e
opportuni investimenti.
C’è ancora tempo per fermarli. Occorre mobilitarsi e non lasciarli agire
indisturbati.
Agire Locale Torino, Medicina Democratica, Greenpeace GL
Torino, Pro Natura, Forum Ambientalista, Associazione Il Girasole,
Associazione A.V.D.A.
ARTICOLI E
DOSSIER SULLE NANOPOLVERI E
LE
NANOPATOLOGIE
COMITATI PER L'AMBIENTE DI
BRESCIA E PROVINCIA
Mobilitazione in tutto il
mondo per dire no all’incenerimento dei rifiuti, pratica niente affatto
rispettosa dell’ambiente.
La combustione dei rifiuti – sia in inceneritori sia in cementifici – è tra
le maggiori fonti di diossine e furani, inquinanti organici persistenti che
si accumulano negli organismi ai vertici della catena alimentare,
soprattutto nell’uomo, con effetti devastanti. Tali composti sono infatti
tossici, mutageni, teratogeni, cancerogeni e interferiscono con il sistema
endocrino.
La combustione dei rifiuti –
sia in inceneritori sia in cementifici – è tra le maggiori fonti di diossine
e furani, inquinanti organici persistenti che si accumulano negli organismi
ai vertici della catena alimentare, soprattutto nell'uomo, con effetti
devastanti. Tali composti sono infatti tossici, mutageni, teratogeni,
cancerogeni e interferiscono con il sistema endocrino. Gli inceneritori sono
impianti costosi che non starebbero sul mercato se non ricevessero i
contributi statali attraverso il sistema dei certificati verdi e cip6.
Incenerire conviene ai gestori degli impianti solo perché possono vendere
l'energia da loro prodotta come energia "a tariffe incentivate", facendosi
pagare dal gestore nazionale fino a 3 volte il prezzo di mercato
dell'energia.
Eppure gestire i rifiuti senza ricorrere all'incenerimento è possibile. Lo
dimostrano città e regioni in Canada, Stati Uniti, Australia e Nuova Zelanda
che, in un arco di tempo relativamente breve (in genere 5 anni o meno),
hanno ottenuto riduzioni molto significative di smaltimento in discarica,
senza ricorrere a impianti di incenerimento. Lo dimostrano anche diverse
realtà italiane che hanno raggiunto risultati significativi grazie
all'introduzione della raccolta "porta a porta".
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