NOTIZIE DELLA PAGINA 6

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51)  Il giusto peso 52)  Stranieri in Italia
53)  Guerra o Pace 54)  La droga nel 2000
55)  Nuovi reati sessuali 56)  Il Parlamento Europeo
57)  Per snellire la giustiza 58)  Internet in Italia
59)  La tecnologia in Italia 60)  L'università in Italia

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51) IL GIUSTO PESO

In America la popolazione si scopre per un buon 50% un po' troppo grassa e si stabiliscono così nuovi standard per misurare il sovrappeso. L'obiettivo è quello di prevenire i disturbi legati alla cattiva alimentazione. In Italia la percentuale degli obesi è di circa il 30-34%, mentre in Germania è del 17-19% e scende ancora in Inghilterra dove arriva al 14-17%. L'indice del peso ha un suo valore ottimale che oscilla tra i 19 e i 23 per le donne, tra i 20 e io 25 per gli uomini. Oltre il 25 si tratta di sovrappeso mentre i 30 si parla di obesità. Oltre i 40 invece siamo in presenza di grande obesità. Per calcolare il proprio indice si prende il proprio peso e lo si divide per il quadrato della propria altezza, cioè P:(A^2). In ogni caso per mantenersi in salute la giusta dieta dovrebbe essere composta da un 33% di frutta e verdura, da un 33% di pane, altri cereali e patate, da un 15% di latte e formaggi, da un 12% di carne e pesce, e da un 7% di dolci e anche da un po' di buona fortuna.   INDICE


52) STRANIERI IN ITALIA

Talvolta capita che in qualche città d'Italia la gente protesti per l'elevato numero di stranieri presenti in determinati quartieri e soprattutto per i loro comportamenti un po' turbolenti e non proprio sofisticati. Del resto non siamo in presenza di notai, primari o avvocati e c'è chi giura che se fosse nelle loro stesse misere condizioni si comporterebbe forse anche peggio. Ma vediamo i numeri dei clandestini in Italia: 25.000 dal Marocco, 19.000 dall'Albania, 17.000 dalla Romania, 15.000 dalla Tunisia, 14.500 dalla Ex Jugoslavia, 13.000 dalle Filippine, 13.000 dalla Cina, 11.000 dalla Polonia, 8.000 dal Perù, 7.500 dal senegal, 7.000 dall'Egitto, 6.500 dal Brasile, 6.500 dallo Sri lanka, 5.500 dall'India e 64.000 da altre nazioni. I numeri sono ovviamente indicativi.  Per quanto invece le città più a rischio segnaliamoTorino, Genova, Bologna e Milano.   INDICE


53)  GUERRA O PACE

"Dal 1496 a.C. al 1861 d.C." leggiamo in Davien "si sono avuti 227 anni di pace e 3357 anni di guerra, in ragione di tredici anni di guerra per ogni anno di pace. Nei tre ultimi secoli sono state combattute in Europa ben 286 guerre. Dall'anno 1560 a.C. all'anno 1860 d.C. furono conclusi 8000 trattati di pace, destinati a durare per sempre. La loro durata media di validità fu di due anni. Dal 1820 al 1945 ben 59 milioni di uomini sono stati uccisi in guerre o altri conflitti. Anche in questi ultimi decenni del secolo le guerre o guerriglie sono state centinaia, Vietnam, Corea, Jugoslavia, Irak e Iran, guerra del golfo, Somalia, Etiopia, e gli altri conflitti d'Africa, per non contare il terrorismo e le lotte interne alle nazioni, come in Irlanda, in Albania, e via dicendo. Tutte le guerre sono istigate dal potere per il potere ed anche dove non si arriva alle armi, c'è sempre un' atroce competizione economica che non è né meno tragica né meno cruenta.  Voltaire era persino arrivato a dire che la storia dell'umanità non è che un atroce susseguirsi di conflitti e di bestialità, forse ispirate dalla stupidità, aggiungo io. La guerra dicono infatti  i più realisti non è che il logico proseguimento della politica. La guerra è dunque un uomo che uccide un altro uomo. E' la sete del potere, è l'aggressività della specie, è il suo egosimo, è la sua imbecillità. E' la guerra di tutti contro tutti, homo homini lupus, anche se poi non si finisce mai abbastanza di perseguire e lodare la pace.   INDICE


54)  LA DROGA NEL 2000

Al giorno d'oggi vi sono quasi 8 milioni di schiavi dell'eroina: 13 milioni di schiavi della cocaina e 140.000 di schiavi della marijuana e dell'hashish. (dipende dai punti di vista ovviamente). Il giro di affari derivante dal traffico di droga è di circa 400 miliardi di dollari l'anno, il doppio del fatturato delle industrie farmaceutiche. L'Onu avvia dunque una nuova campagna contro gli stupefacenti e Clinton annuncia un piano da 3600 miliardi che dovrebbe prevedere degli incentivi ai contadini dell'Asia e dell'America latina affinchè rinuncino così a piantare oppio, coca e canapa indiana. C'è da ricordare a questo proposito che sono circa 600.000 le persone che coltivano droga nell'est del mondo, 400.000 in Sud America e 1.500.000 in Africa, e gli ettari di terreno coltivati in questo modo variano dai 200 mila ai 500 mila. Con nuove strategie si potrebbe dunque aumentare la diffusione delle droghe legali e così le povere case farmaceutiche colmerebbero un po' il tremendo divario. In ogni  caso stimolanti come l'ecstasy stanno diventando sempre più pericolosi, tanto è vero che circa 30 milioni di persone li usano nel mondo.  La polizia e la magistratura dei vari paesi sono dunque attivamente impegnate per favorire la lotta a questo business, e nello stesso tempo si cerca di rendere più difficile la produzione di droghe controllando lo smercio dei prodotti chimici necessari per la loro produzione. A proposito, chi li farà mai questi prodotti? I paesi che coltivano droga e alcuni finanzieri come G. Soros comunque si difendono dicendo che sono i paesi ricchi a trainare il mercato e sostengono che il fenomeno deve essere comunque compreso e che non si può solo contare sulla repressione.   INDICE


55) NUOVI REATI SESSUALI

Un uomo di 65 anni è stato condannato per aver cercato di baciare una ragazza. La bocca infatti è una zona erogena, quindi il bacio sulle labbra e con la lingua sono considerati veri e propri atti sessuali. Secondo la Cassazione anche il caso di palpeggiamento non fugace, bensì corposo e prolungato, dei glutei si configura sicuramente e senza alcuna ombra di dubbio come reato sessuale. Per quanto riguarda invece il seno, altra zona erogena per eccellenza, nel 1995 la Cassazione si è così espressa: "Senza concupiscenza carnale, toccarlo non è libidine, ma ingiuria". Riscrivendo così le nuove regole in merito alle molestie sessuali la Cassazione regola anche i comportamenti erotici nei luoghi di lavoro, ribadendo che i toccamenti in zone non erogene e gli atti esibizionistici, sono sostanzialmente atti penalmente irrilevanti. In Svezia nel frattempo si è fatta una legge che punisce i clienti delle prostitute le quali tuttavia non sono in ogni caso perseguibili. C'è da notare che il paese è stato il primo a maturare per quanto riguarda  l'educazione sessuale e la liberalizzazione dell'erotismo, evidentemente questo spiega anche perchè ora sia stato uno tra i primi a marcire.  INDICE


56) IL PARLAMENTO EUROPEO

Riportiamo di seguito la composizione ed il relativo numero dei componenti i diversi gruppi politici del Parlamento Europeo: GUE, gruppo confederale della sinistra unitaria=34; PSE, gruppo del partito socialista europeo=213; V, gruppo verde =28; ARE, gruppo di alleanza radicale europea=20; MISTO =36; ELDR, gruppo del partito europeo dei liberali democratici e riformatori=41; PPE, gruppo del partito popolare europeo=200; UPE. gruppo unione per l'europa=36 (con i forzisti erano 56); I-EDN, gruppo dei deputati indipendenti per l'europa delle nazioni=18.  Il parlamento europeo è stato eletto per la prima volta a suffragio universale il 17 giugno 1984 e viene rinnovato ogni 5 anni. L'ultima elezione è stata quella del 12 giugno 1994 anche se Svezia, Austria e Finlandia hanno votato nel 1995.  I  626 eurodeputati sono così ripartiti secondo lo stato che rappresentano: 21 per l'Austria, 25 per il Belgio, 16 per la Danimarca, 87 per la Francia, 99 per la Germania, 25 per la Grecia, 15 per l'Irlanda, 87 per l'Italia, 6 per il Lussemburgo, 31 per i Paesi Bassi, 25 per il Portogallo, 87 per il regno Unito, 64 per la Spagna e 22 per la Svezia.  Il Parlamento ha sede a Strasburgo, mentre le sue venti commissioni permanenti si riuniscono in un'apposita sede a Bruxelles, il segretario generale infine ha sede nel Lussemburgo.    INDICE


57) PER SNELLIRE LA GIUSTIZIA

In Italia è stata approvata alla Camera una legge che ha come obiettivo quello di snellire la giustizia. In pratica una lunga serie di reati verranno cancellati dal Codice penale con l'intento di svuotare le prigioni e sveltire i processi. Vediamo quali sono: le offese all'onore dei capi di stato esteri; l'accettazione di onorificenze da uno stato nemico; l'oltraggio a un pubblico ufficiale; l'oltraggio a un pubblico impiegato; la sfida a duello; le grida o notizie atte a turbare la tranquillità pubblica o privata; la mendicità; l'adescamento da parte delle prostitute; la vendita o consegna di chiavi o grimaldelli a persona sconosciuta; gli atti contrari alla pubblica decenza e il turpiloquio; l'emissione di assegni a vuoto; i reati edilizi e urbanistici; la coltivazione in casa delle droghe leggere; il saluto fascista; il furto(se non c'è la querela dalla parte lesa); la guida con la patente scaduta; la sospensione della patente ai contrabbandieri; il furto. La legge è ora in discussione al Senato e al posto del carcere saranno previste pesanti sanzioni amministrative e/o sequestri dei beni.   INDICE


58) INTERNET IN ITALIA

Nel 1996 in Italia gli utenti di Internet erano 300.000, mentre in Inghilterra erano già ben tre milioni. In America poi, visto che una famiglia su due ha il computer, erano ovviamente svariati milioni ed oggi si dice che lì gli abbonati siano attorno ai 50 milioni. Secondo una recente indagine condotta da una multinazionale francese in Italia ora (cioè nel 1998) sarebbero quasi 1.900.000, dei quali circa un milione naviga in rete al lavoro e circa 900.000 lo fanno a casa. Nell'ambito domestico la grande rete è usata più per divertimento e per motivi di studio o di lavoro. Un 9% non esclude poi l'utilizzo di internet per gli acquisti. Nel frattempo il "guru" del Mit, Nicholas Negroponte, critica la Telecom e la famigerata tariffa a tempo. Invitato ad una conferenza a Roma, il professore ha infatti ammesso che l'Italia potrebbe diventare uno dei paesi più ricettivi allo sviluppo di Internet, se solo fosse abolita la tariffa a tempo e si introducesse invece una tariffa fissa per le telefonate locali. Nella stessa conferenza ha anche svelato che ormai il futuro della carta stampata o del libro sarà determinato dalla carta elettronica. Usando carte prive di carbonio e dotate di un alimentatore infatti sarà presto possibile creare un foglio che potrà essere cancellato e riutilizzato. La rivoluzione digitale è quindi solo all'inizio.   INDICE


59) LA TECNOLOGIA IN ITALIA

Se osserviamo alcuni dati nel campo dell'alta tecnologia vediamo che la Germania esporta il 15% del totale mondiale della produzione del settore. La superano Stati Uniti con il 22% e il Giappone con il 23%. L'Italia è ferma al 4%. In media tecnologica la Germania predomina col 22% del totale mondiale, gli USA sono al 16%, il Giappone all'11% e l'Italia è al 6%. Per esportare più tecnologia occorre investire di più nella ricerca. L'Italia spende in questo settore l'1,4 % del prodotto interno lordo, contro la media dei paesi industriali che si attesta intorno al 3%. La cosa più grave però è che metà di questa ricerca è fatta da enti pubblici, ed è controllata poco e male. Vi sono inoltre pochi ricercatori. In Giappone, dove gli abitanti sono circa 125 milioni, si laureano ogni anno 70.000 ingegneri, in Italia in proporzione dovrebbero essere 35.000 mentre in realtà sono solo 12.500.   Ma la cosa più allarmante è che da noi si laurea solo il 30% delle matricole, mentre negli USA per esempio la percentuale sale invece a ben il 60%. Forse la situazione dovrebbe indurci a migliorare un po', o no?  INDICE


60) L'UNIVERSITA' IN ITALIA

Le università più affollate del mondo sono quelle di Calcutta (300.000 iscritti), Città del Messico (270.000) e Buenos Aires (207.000); la Sapienza di Roma si colloca al quarto posto con 184.000 iscritti. All'università di berlino sono solo 58.000, alla Sorbona di Parigi sono 40.000 e all'università di Londra sono 75.000. La situazione pero' è paradossale perché in Italia su 1.800.000 iscritti sono solo poco più di mezzo milione quelli che raggiungono la laurea e per di più in grande ritardo. Se valutiamo altri dati vediamo che in Italia vi sono 66 università contro le 3.500 degli USA (1.400 biennali), noi abbiamo quindi un'università ogni 850.000 abitanti, mentre in USA il rapporto è una ogni 71.000, così noi abbiamo un laureato ogni 600 abitanti, mentre la c'è n'è uno ogni 140, la percentuale poi delle matricole laureate è del 27% in Italia contro il 60% degli USA. La cosa ancora più grave è che negli ultimi anni pur essendo cresciuto in Italia il numero degli iscritti è scesa la percentuale dei laureati. Dunque sembra proprio che da noi nel mondo universitario vi siano problemi di quantità e di qualità.  INDICE

 

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