SCHERZI E CAZZATE DIVERTENTI
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Nel libro La Festa di Gerald dell'autore Robert Coover ad un certo punto durante la festa troviamo cadaveri sparsi per tutta la casa, in una sovrabbondanza di sesso e scatologia, teatro e satira e questo proprio perché come dice lo scrittore "le grandi metafore che sostengono i romanzi contengono il mondo: religione, sesso, famiglia, storia, politica". Nulla dunque deve essere estraneo al mondo della narrativa in cui gli scrittori ed i lettori non fanno altro che ricreare la realtà e fequentandola per procura cercano nello stesso tempo di fare qualcosa per migliorare o talvolta peggiorare la nostra stessa umanità. Oh, certo, la maggior parte dei racconti, lunghi o corti, non fa altro che soddisfare i nostri desideri, le nostre pulsioni, o evocare le nostre paure e anche questo serve al grande gioco della vita, in cui però, purtroppo, alla fine siamo tutti perdenti! E così continuano a susseguirsi delitti ed omicidi, come se le tematiche di amore e morte, eros e thanatos, non potessero una buona volta per tutte andare a farsi fottere! Ma forse questa è un'utopia, i gialli, i thrillers e i romanzi rosa, saranno destinati ancora per molto ad avere parecchio successo e quindi noi da buoni umoristi dovremo cercare di porvi rimedio! Una discreta soluzione sarebbe quella di mettere in pratica una volta per tutte i numerosi insegnamenti della letteratura più seria, cioè smetterla di vivere per procura ed agire finalmente in prima persona. Così si potrebbe dare voce a quella che sarebbe la vera e suprema forma di provocazione letteraria, vale a dire l'omicidio. Basta finzione, o fiction che dir si voglia, è giunta l'ora di trasformare l'arte in vita e la vita in arte, la morte in vita e la vita in morte! Certo già De Quincey aveva teorizzato l'omicidio come una delle belle arti, ma non ha avuto dei fervidi seguaci. Noi in ogni caso cercheremo di fare del nostro meglio, in fondo "le ridicule tue", e in questo mondo di gente ridicola c'è n'è fin troppa, per cui non dovremo far altro che smascherarla !!! Buon lavoro, dunque! E poi basta con la menzogna, con le parole che travestono i nostri pensieri e che nascondono le buone idee persino a noi stessi. E' giunta l'ora di essere sinceri, anche se questo può comportarci dei problemi, come a quel famoso serial killer, anche un po' cannibale, a cui sulla soglia di casa, la polizia che stava indagando su una riprovevole sequenza di omicidi chiese: "Avete visto un certo signor Smith, ultimamente? Si, rispose con sicurezza il nostro eroe, se è quello che dico io, devo averne ancora un pezzo nel freezer !" Ah, un'ultima cosa, io personalmente non amo molto questo tipo di letteratura noir, ma so per sentito dire che vende bene e che gli editori per questo la vedono di buon occhio, quindi dovrò cercare di farmene una ragione! Magari unendo l'utile al dilettevole, se poi ci scappa il morto, beh, pazienza, vorrà dire che saremo riusciti a far passare qualcuno a miglior vita! |
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