www.fottetevi.com Fottetevi, voi che sapete sempre cosa fare. Fottetevi, voi che non riuscite a
mettervi nei panni degli altri. Fottetevi, voi che ridete sempre. Fottetevi, voi che
riuscite a fare le cose che non vi piacciono. Fottetevi,
voi che avete senso del dovere. Fottetevi, voi che siete brillanti in tutto. Fottetevi,
voi che ve ne state chiusi in casa a marcire. Fottetevi, voi che siete sempre in giro.
Fottetevi, voi che pensate che ubriacarsi o drogarsi sia tutto. Fottetevi, voi che pensate
che ubriacarsi o drogarsi sia una cosa immorale. Fottetevi, voi che pensate che il
proibizionismo possa sconfiggere le droghe. Fottetevi, voi che litigate su chi sia il
migliore in qualcosa, perchè il migliore è quello che piace. Fottetevi, voi politici a
caccia di voti, armati di sorrisi e ideali. Fottetevi, voi che credete veramente che uno
stato faccia una guerra per aiutare un altro. Kerenhor
www.fottetevi.com Premesso che tutto
il mondo è paese, anche se non proprio tutti i paesi sembrano far parte a pieno titolo
del nostro pianeta e questo soprattutto grazie all'egoismo dei più ricchi coglioni che lo
abitano, vorrei dedicare alcune frasi di uno scrittore lombardo, appunto ad una di quelle
comunità che sembrano distinguersi per la loro scarsa empatia e comunicabilità umana, e
per il loro superbo e stupido egoismo intellettuale, ma non solo, a parte ovviamente
qualche rara e preziosa eccezione. "Hai viaggiato, Dio solo sa
quanto hai viaggiato. E ora lo sai: ciò che distingue l'Occidente dall'Oriente non sta
nella spiritualità, ma nelle fogne. In Asia i liquami scorrono in fossi scavati ai lati
delle strade. Le fogne sono solchi a cielo aperto pieni di robaccia puzzolente che ci
galleggia dentro. L'hai visto con i tuoi occhi, Otto. E che cosa ne ha cavato il tuo
cervellino di poeta? Ne ha cavato che stando sempre a contatto con gran parte dei suoi
frutti, l'umanità non perde il senso della misura. Altro che Dei! ti sei detto una sera
passeggiando per Delhi. Per sentirsi piccolo l'uomo non ha bisogno degli Dei, gli basta
confrontarsi con quello che produce.
Da noi è diverso, hai pensato poi salendo sul risciò, da noi si copre la merda con
l'asfalto o addirittura con gradevoli mosaici di sanpietrini bianchi e rossi. Conseguenza:
la gente si crede chissachì, si rende conto di avere il buco del culo solo quando deve
cacare e così finisce per usarlo anche al posto di altri organi, a cominciare dal cuore e
dal cervello.
Arrivato in albergo hai preso appunti. (Se voglio fare lo scrittore devo annotarmi tutto,
hai pensato.) Hai scritto che le fogne sono lo specchio dell'anima. Hai scritto che in
Oriente all'apertura delle fogne corrisponde l'apertura della vita, perché in Oriente
tutto si svolge per strada, si parla si contratta si vive si caca e si muore per strada.
Hai scritto che in Occidente c'è un posto per ogni cosa e il posto (bar ufficio cesso
obitorio, hai precisato) è sempre chiuso e tappato come le budella occluse degli stitici
bresciani tra cui ti è dato vivere. Perché per conto mio - hai scritto testualmente - da
San Francisco a Mosca, i bresciani sono i più chiusi occidentali dell'Occidente intero.
Conseguenza logica - non l'hai scritto ma te lo sei detto - fogne chiuse significa anime
chiuse. O sigillate, come a Brescia." e se volete leggere oltre e scoprire il nostro
misterioso autore, prego, accomodatevi pure! Powered by
Carl William Brown, of Course!
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DEDICATO A TUTTI I PRETI CHE NON CAPISCONO UN CAZZO DI LETTERATURA O CHE
SONO TROPPO SUCCUBI DEL POTERE DELLE CURIE PER POTERNE CAPIRE QUALCOSA!!!!!
Gennaio 2006 E' così arrivato anche il nuovo anno e come vi avevo
preannunciato a novembre il Daimon Club, con la Casa Editrice Albalibri di
Milano e i personaggi di spicco delle due realtà hanno iniziato a fare
qualche presentazione assieme. Il 16 dicembre era prevista una lettura
pubblica con l'intervento di vari attori al teatro S. Afra di Brescia e la
presentazione della relativa serata "Grido contro il potere" con testi di
Çlirim Muça, di Andros, di Carl William Brown che presentava il suo ultimo
libro Aforismi contro il potere e la stupidità e di Daniela Negri, ma la
sede stabilita, cioè il Teatro S.Afra di Brescia, è stata purtroppo cambiata
perché il parroco, dopo aver visitato il nostro sito, ha pensato bene di
farci uno scherzo da prete e di censurare così l'evento non rendendo più
disponibili i SUOI locali, mangiandosi in questo modo anche la parola data e
obbligandoci a trovare in fretta e furia un'altra location, e a ristampare
migliaia di volantini, molti dei quali peraltro già distribuiti !!!!! (A
tale meschino boicottaggio persino il Bresciaoggi ha dedicato un
articolo!!!!) e così abbiamo optato per l'Hotel Ambasciatori di Brescia dove
appunto si è svolto l'incontro che ha visto la presenza di una sessantina di
persone, per cui niente male. In seguito abbiamo fatto una presentazione a
Milano, nella sede della galleria Sciorùm e in seguito faremo altri incontri
di questo tipo, ma questo è un altro discorso.
Al prete in questione e a tutti quelli come lui dedico
pertanto le seguenti riflessioni:
Matthew Arnold writer poet critic and professor of poetry
at Oxford in His Literature and Dogma (1873) develops his religious theory:
according to him, man needed religion but religion had been spoilt by
istitutionalism and dogma and by the same materialization that had affected
society and science. Its task and functions were therefore to be assumed by
poetry. (humanism, pluralism)
I am a Liberal, yet I am a Liberal tempered by experience, reflexion, and
renouncement, and I am, above all, a believer in culture.
Introduction Culture and Anarchy (1869) Matthew Arnold
La religione è fondamentalmente letteratura, ma la letteratura per fortuna
non è solo religione.
Carl William Brown
La Chiesa dice che la Terra è piatta, ma io so che è rotonda, perché ne ho
visto l'ombra sulla Luna, ed ho più fiducia in un'ombra che nella Chiesa.
Ferdinando Magellano
"...écrire un roman ou en vivre un, n'est pas du tout la même chose, quoi
qu'on dise. Et pourtant notre vie n'est pas séparée de nos oeuvres".
Marcel Proust
L'uomo è sufficientemente religioso per odiarsi, ma non lo è abbastanza per
amarsi!
Jonathan Swift
Per anni la bibbia è stato il libro più letto, per questo
siamo ancora un popolo sottosviluppato.
Carl William Brown
"Io sostengo che l'alternativa alla religiosità in aumento, come al suo
contrario - che è il nichilismo ottuso - venga già e proprio da quei luoghi
di pensiero che noi cerchiamo non di occupare, ma di far vivere? Noi chi?
Noi che apparteniamo al vasto continente delle scienze umane per il nostro
coinvolgimento nelle lingue e nella letteratura. La letteratura, la
scrittura, la lettura sono infatti un'esperienza della lingua trasversale
alle identità (di genere, nazionali, etniche, religiose, ideologiche, ecc);
d'altra parte, complici ed ostili che siano alla psicanalisi, la letteratura
e la scrittura elaborano una conoscenza piena di rischi, singolare e
condivisibile sul desiderio di senso ancorato al corpo sessuato. Così
facendo la letteratura e la scrittura mettono alle corde il binomio
metafisico ragione versus fede; intono al quale in passato si è costituita
la scolastica. Ci invitano a costruire un discorso interpretativo, critico e
teorico, conseguente alle proposte delle scienze umane e sociali, che è un
elemento decisivo nel costruire la rifondazione dell'umanesimo di cui
abbiamo bisogno"
Julia Kristeva Bisogno di credere Donzelli Editore, Roma,
2006.
FORUM ANTI COPYRIGHT SULLA CULTURA
www.fottetevi.com Dedicato a tutti quelli che odiano il natale. Dal blog
Odio il Natale
Non mi sono fissata, è che uno alla fine dell'anno tira un
po' i conti e a me invece tocca spalare la merda. Son cose!
Cavalla Golosa
Cavalla vs "è natale"
Più il natale si avvicina, più sento lo schifo insinuarsi dentro e fuori di
me. Dopo essere tornata alle 2 di notte, completamente afona e con la gola
in fiamme, mi sveglio alle 8 per tener fede ad un impegno, che poi scopro
essere stato annullato senza preavviso mezz'ora prima dell'ora stabilita -_-
Evvabbeh...è natale! Tutti sono indaffarati con mille cose da fare...figurarsi
a tener fede agli impegni!
Torno a casa e trovo mio padre furibondo perchè i nonni quest'anno ci hanno
pisciato per il pranzo natalizio -e la cosa lo irrita più di cento
puzzacertole nei pantaloni- e indovinate un pò su chi sfoga la sua rabbia
repressa da 50enne frustrato e minidotato? -_- Evvabbeh...è natale! Tutti
sono nervosi perchè spendono soldi per regali che neanche scelgono
personalmente, il colesterolo è a mille per via dei dolciumi e dei liquori e
si perde di vista il senso della ragione, dell'etica...della morale...o, per
intenderci, quel tipo di senso che ti blocca dal fare cose come prendere tua
figlia per i capelli e tentare in tutti i modi di mandarla in ospedale per
le vacanze natalizie. E qui non c'è mica il Dr. House eh!?
Ora c'è Godzilla che m'insegue con la lista della spesa per il cenone...e
non è ancora mezzogiorno. Ma certo! E' natale! Ci si deve imbottire di cibo
per poi riciclare gli avanzi per giorni e giorni...perchè ci si vuole tutti
più bene, perchè sono tutti più felici, più gioiosi, più affettuosi!! Tutti
meno che il fegato, la milza, i polmoni e lo stomaco. Forse il diabete,
ecco! Forse lui si che è contento. E magari anche un pò il cancro. Si,
magari.
E poi mi chiedono perchè ho accumulato tutta questa acredine. E' natale tra
meno di un giorno, cazzo. Ed io devo trovare una farmacia aperta di sabato.
Vaffanculo natale, gesù bambino e tutto il creato. (N.d.R. Il concetto
principe verrà ribadito alla fine di un altro post sempre dello stesso blog,
ovvero: "E a voi che andate a ballare e a divertirvi mentre io soffro...ho
solo una cosa da dirvi con infinito affetto: andate a fare in culo."
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Dedicato a tutti quelli che mal sopportano certe convenzioni e che invece
apprezzano la libertà, da un grande poeta, o forse no,
Via dal centro commerciale
in piedi
stanco come non mai
a girar palline di pasta cruda per pizza su di un tavolo traballante
forse gobbo m'immagino di sì
e come mi muovo i piedi si trascinano uno dietro l'altro
non mi sento le gambe ma devo lavorare perdio non ce la faccio
oggi non mi riesce
ho la nausea, la farina mi entra nei polmoni già troppo otturati dal fumo
ho una faccia bastonata dal sonno non ce la faccio
sono appena le 10:00 e devo tirare fino a sera senza pausa -
come faccio.. come faccio..
me ne vado.
chiamo il capo, in ufficio.
"Senti tu mi hai detto che se un giorno succede che uno non ce la fa
non per forza deve star qui a spaccarsi la schiena..."
"Sì!"
".. e hai detto anche che è per il bene, più che del lavoratore,
dell'azienda e della produzione stessa..."
"Sì! E ALLORA?"
"Allora io me ne vado. Non ce la faccio. Mi sento una merda."
"VOGLIO IL CERTIFICATO MEDICO!" DOMANI! !"
"Come caz.. ma se ho ancora un sacco di permessi di cui usufruire prima
della fine dell'anno..."
"CERTIFICATO! DOMANI!!"
Va bene badrone."
"COSA?"
"Ho detto CIAO!"
così me ne sto andando.
appena fuori mi accorgo, respirando, di quanta fresca sia l'aria,
poi salgo in macchina è c'è una puzza di piedi misto tabacco misto umidità e
sborra e alito pesante
allora apro il finestrino e metto in moto
vado vado vado che bello
i raggi del sole che battono sulla rugiada nei campi
che bello il mattino luce appena nata
bagasce di ritorno a casa
un cartello dice SPAZIO LIBERO
non so cosa sia
ma mi riempe di soddisfazione
LIBERO
sì l'ho fatto... l'ho appena fatto mi sono liberato
eccomi al volante con stampato in faccia
un cazzo sbrodolante di goduria
libero
sì, solo per oggi
ma libero...
che uomo coraggioso
che cervello
e allora via, via come una brezza serena sull'erba dei colli,
come una scia di profumo di fiori d'inebriante calore...
sì... sìììì
la mia auto non è mai stata così funzionante e tutti, tutta la gente, mi sta
bene,
son brava gente, si vede, mah!
mi sento buono, un po' un pirla, ma buono... ah ah ah!
ahhh fuori... fuori da quella prigione
affanculo i soldi
affanculo il dovere
affanculo tutti i giorni e tutte le ore chiuso in quella scatola piena di
insetti agonizzanti
che masticano parole di riserva per farsi belli per esser visti e giudicati
affanculo le telecamere che mi vedono grattarmi il culo prima di condire una
pizza affanculo il capo che mi urla nelle orecchie
che devo tagliarmi i capelli perché son l'unico su quattrocentosessantasette
dipendenti che non tiene alla propria figura
affanculo i quattrocentosessantasette dipendenti che fanno parte di quel
supplichevole gioco del lecchinaggio
affanculo la gente che viene a far la spesa e non trova mai un cazzo e lo
chiede a me
affanculo le troie scodinzolanti che slacciano i bottoni della camicetta
solo quando sono senza marito affanculo i loro mariti, cornuti e fottuti
affanculo le famiglie di pezza che stagnano tutto il santo giorno come
mosche sulla merda solo per far qualcosa affanculo il direttore e la sua
bella segretaria affanculo tutta la classe dirigenziale che ti saluta solo
quando fa comodo a loro
affanculo le regole e chi ci concima sopra affanculo le lettere di richiamo
inventate solo per ricordarti che non sei nessuno affanculo i polli in
offerta per tutto il mese affanculo gli infami tuoi coetanei
affanculo le cravatte dello stesso colore
affanculo il cliente che ha sempre ragione e in più ci sguazza sopra e non
posso picchiarlo a sangue affanculo me e quel giorno che ho accettato `sto
cazzo di lavoro per poco più di un milione e mezzo al mese affanculo quindi
l'oggi, la serietà e la professionalità sono l'uomo più felice del mondo
perché oggi ho scelto
ho scelto di guardare il sole e il cielo e il bacio delle nuvole bianche.
Andrea Pistone Da Panni Stesi all'Ombra Albalibri Editore
MIlano
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Dedicato a tutti gli egoisti del mondo, in primo luogo ai potenti, ai
politici, ai ricchi, agli ottusi, a quelli che non rispettano gli impegni
presi, a quelli che non tengono conto delle esigenze di quelli più deboli e
sfortunati di loro. "Il 21 dicembre ultimo scorso nel dibattito sulla
fiducia al governo posta sul maxi emendamento alla Finanziaria, ho svolto un
intervento a titolo personale, in cui votando positivamente, lamentavo il
fatto che nella Finanziaria stessa non fossero previsti fondi per adempiere
agli obblighi internazionali contratti dalla Presidenza del Consiglio
Italiana presso il Global Fund per la lotta contro l'Aids, la Malaria, la
Tubercolosi, quelle che sono considerate le grandi pandemie del nostro
tempo. L'Italia infatti è morosa per 20 milioni di Euro nel 2005, per
l'intera quota di 130 milioni nel 2006, mentre niente si prevede per quanto
riguarda l'analoga quota di 130 milioni del 2007. Se entro il marzo 2007
l'Italia non dovesse provvedere, rischierebbe tra l'altro di vedersi esclusa
dal Consiglio di Amministrazione del Fondo Globale stesso che, comprende i
paesi più industrializzati del mondo. In altri tempi, una risposta, sia pure
di cortesia, la Presidenza del Consiglio, l'avrebbe data. Evidentemente i
tempi sono diversi e richiedono dunque un'ampia diffusione della
presente".(Da una lettera di Valdo Spini)
www.fottetevi.com Dedicato alla Siae. NEL MONDO LA TECNOLOGIA AVANZA IN ITALIA SI DEVE PAGARE
LA SIAE
La Siae vorrebbe far pagare sempre. Nel mondo della scuola ad ogni
esecuzione musicale di fine anno (festa per i genitori), i presidi devono
pagare la Siae. Se fate un matrimonio o un compleanno, anche se vi sono
pochi invitati, e fate della musica attraverso un karaoke o un Dj, dovreste
pagare la Siae e non poco, circa 150 Euro. Persino sulla musica fatta in
chiesa c'è da pagare la Siae. Mi ha detto un collega che per una festicciola
in un ospizio di Cesena ove è ricoverata sua suocera, la dirigenza ha pagato
la Siae. Ma per la musica questa è una prassi consolidata, da rivedere, ma
si sa che è così da tempo. Ora però la Siae vorrebbe applicare gli stessi
principi alle immagini presenti in internet di autori protetti, ovvero
iscritti alla sua associazione. Solo che il discorso qui è diverso: Internet
infatti è un mezzo globale e se io devo pagare dei diritti per delle
fotografie del c..zo che non mi generano alcun profitto, ovviamente le tolgo
e al loro posto metto dei links su Google Images che consentono comunque al
visitatore di vedere le immagini in questione e al tempo stesso non mi
creano alcun problema di copyright. Risultato la Siae non percepirà alcun
compenso, perché queste immagini risiedono in paesi come gli Stati Uniti per
esempio dove esiste il Fair Use, strumento legislativo che permette di
pubblicare materiali sotto copyright senza autorizzazione, purchè vi siano
fini e intenti educativi, il principio del fair use, infatti, rende i lavori
protetti dal diritto d'autore disponibili al pubblico come materiale grezzo
senza la necessità di autorizzazione, a condizione che tale libero utilizzo
soddisfi le finalità della legge sul diritto d'autore, che la Costituzione
degli Stati Uniti d'America definisce come promozione "del progresso della
scienza e delle arti utili". Morale della favola, il traffico verrà
dirottato sui siti degli altri paesi. In Italia invece continuerà a
governare sovrana la stupidità e la rigidità del nostro sistema che bloccano
la creatività e la crescita delle nostre pagine culturali e quindi al tempo
stesso inibiscono la promozione del nostro territorio, del nostro genio,
delle nostre imprese e allontanano i navigatori stranieri e locali dalla
nostra realtà, inutile dire dunque che la cosa costituisce un gravissimo
danno per tutto il paese. Così mentre in America accanto all'ormai
famosissimo Google Map, nasce anche Google Patents che mette in linea tutti
i brevetti, e ancora Google Print, che poi è diventato Google Book Search il
motore di ricerca che indicizza testi digitalizzati, sia coperti da
copyright, sia di libero dominio, e che promette di creare una piattaforma
che sarà per l'editoria digitale ciò che Itunes è ora per la musica e presto
offrirà e-books interi a pagamento, in Italia si continua a perdere tempo,
energia e soldi su delle mostruose stupidaggini, come ad esempio quella che
vede impegnata una mastodontica e anacronistica struttura come la Siae (commissariata
per quattro anni) nel cercar di raccimolare due soldi ai danni di
insegnanti, intellettuali e operatori del mondo no-profit e a scapito della
sensibilità artistica, estetica ed etica della nostra realtà. Quindi senza
far riferimento ai pietosi dati delle statistiche sull'utilizzo di Internet
e della banda larga in Italia, dobbiamo rilevare che procedendo in questa
direzione la nostra povera Italia risulterà sempre più abitata da un popolo
tecnologicamente, scientificamente, culturalmente e artisticamente
analfabeta, stupido, violento, incolto, ignorante, insensibile, cafone,
infelice, chiuso, introverso, e che alla fine non riuscirà più a rimanere al
passo delle nazioni più libere e più civilizzate e sarà quindi sempre più
costretto a vivere in un paese squallido, triste, cupo, misero, ingiusto,
ridicolo ed ignobile.
P.S. Nel Forum di Punto Informatico ho trovato queste simpatiche riflessioni
di un anonimo navigatore che riporto di seguito: "Quando sono sotto la
doccia canto a squarciagola le canzoni di Elio e le Storie Tese. Mi sente
tutto il palazzo. Ne traggo profitto, perche' mi sento meglio e quindi ci
guadagno in salute. Devo pagare la SIAE?
Quando sono per strada o quando prendo la metro, fischietto motivetti di
brani musicali. Mi sentono tutti quelli che incontro. Ne traggo profitto,
perche' mi sento meglio e quindi ci guadagno in salute. In piu' metto
allegria a quelli che mi incontrano. Devo pagare la SIAE?
Nel mentre digitavo questo messaggio mi sono accorto di battere sui tasti
riproducendo il ritmo di "Macarena". La cosa mi ha divertito, quindi ne ho
tratto, ancora una volta, profitto. Devo pagare la SIAE?
E vabbe'. Ma se mando affanculo la SIAE a ritmo di Samba, traendone il
dovuto profitto morale (quando ce vo', ce vo'), devo pagare la SIAE?
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