DAIMON CLUB MUSIC LIVE AIDS

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IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA E' STATO INVIATO A TUTTI I MEDIA NAZIONALI E LOCALI. ALLA DATA DEL 13/04/2004 , PURTROPPO SOLO L'EMITTENTE LOCALE BRESCIAPUNTO TV SI E' IN PARTE INTERESSATA ALL'INIZIATIVA, FACENDOCI UN'INTERVISTA, SALVO POI DIMENTICARSI DI SEGNALARE IL CONCERTO NEL PROGRAMMA AD HOC RISERVATO ALLA MUSICA E AGLI SPETTACOLI. IN SEGUITO SOLO I QUOTIDIANI BRESCIAOGGI E INCITTA' HANNO DEDICATO UN ARTICOLO ALL'EVENTO, A FRONTE DI UNA SPESA PUBBLICITARIA DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE, PER SEGNALARE L'EVENTO SU TUTTI I GIORNALI LOCALI, DI 1200 EURO. IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA ERA PRECEDUTO DAL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE CONCERTO.

Di seguito riportiamo altre informazioni fondamentali inerenti le questioni aids, ricerca scientifica e impegno sociale e politico che potrebbero servire per eventuali articoli, interviste o discussioni varie.

Il mondo microbico è un grande sconosciuto e lo abbiamo sempre sottovalutato, mentre la maggior quantità della materia vivente sulla terra è fatta da microrganismi. Mauro Moroni

A volte le nostre motivazioni sono così oscure, enigmatiche, ingarbugliate, misteriose e drammatiche che non vale la pena di scandagliarle più di tanto. Ciò che conta sono le nostre azioni, gli esempi che diamo agli altri.
Carl William Brown

Noi in genere ci occupiamo di rompicapi e il "Daimon" metaforico è la nostra guida. Per svelare il codice questo però non basta, abbiamo bisogno di aiuto e dobbiamo diffondere il genio.
Carl William Brown

Basterebbero i soldi spesi per 12 partite di un mondiale di calcio per fare qualcosa di concreto nella lotta all'Aids. Joep Lange, nuovo presidente dell'International Aids Society

L'AIDS può colpire "chiunque", specie i giovani e le donne. Ogni anno abbiamo così 4.000 nuovi infetti solo in Italia. Un numero crescente come quello dei già 120.000 sieropositivi. Numeri fatti di persone che non possono ancora guarire. Bambini, madri e padri, donne e uomini, come noi, condannati a dividere l'intera vita con un virus impietoso, portatore di sofferenze fisiche, di problemi psicologici e di paure, che generano solitudine, emarginazione e indifferenza. Sono stati fatti molti passi avanti per la cura dell'Aids, non bastano, l'unica vera soluzione definitiva sarà il Vaccino preventivo e quello terapeutico. Possiamo impedire altri contagi, possiamo sconfiggere l'Aids. Associazione Anlaids

Il Daimon Club, www.daimonclub.it, è un' associazione regolarmente registrata che esiste su Internet ormai da sette anni ed ha un sito, visitato giornalmente da circa 450 utenti unici, che contiene più di 1000 pagine, 85 Mb di materiale, ed ha avuto negli ultimi tre anni più di un 1.000.000 di pagine visionate. Il nostro club è animato da vari artisti e annovera soci da ogni parte d'Italia. Sin dalla sua fondazione il nostro interesse principale è stata la promozione della creatività bresciana nel mondo e molteplici sono state le attività culturali che abbiamo svolto soprattutto online, ma anche sul territorio. La nostra associazione nutre poi vari progetti di ampio respiro, sia nazionali, sia internazionali ed è sempre alla ricerca di nuove e proficue collaborazioni.

Il Daimon Club da anni svolge un'intensa attività culturale sia online, sia sul territorio, volta soprattutto a diffondere una certa concezione artistica della realtà e a diffondere lo spirito etico dell'arte per il progresso. La nostra associazione nutre poi vari progetti di ampio respiro, sia nazionali, sia internazionali ed è sempre alla ricerca di nuove e proficue collaborazioni. L'affare Aids e ricerca scientifica rientra appunto nelle tematiche che ci stanno più a cuore e per questo nei primi mesi dell'anno abbiamo lanciato su Internet la nostra proposta per la creazione di un numero unico a cui poter donare delle risorse economiche, attraverso dei semplici sms e non solo, da destinare alla ricerca contro il virus che genera l'Aids e ad altri progetti di aiuto per le persone colpite dalla malattia e di sensibilizzazione di tutta la popolazione nei confronti del grave problema. Il numero unico non sarà gestito dalla nostra associazione, infatti anche se noi abbiamo lanciato l'idea spereremmo che delle organizzazioni più grandi possano gestire il progetto, noi in ogni caso lo promuoveremo e lo sosterremo in vari modi e con differenti strategie. In concomitanza con questa iniziativa e in conformità con la nostra politica umanitaria di sensibilizzazione nei confronti del potenziamento della ricerca scientifica e delle attività non profit il Daimon Club ha organizzato sul territorio questo grande concerto musicale di più gruppi che sarà anche portatore di un altro messaggio etico chiaro rivolto ai giovani, vale a dire la responsabilizzazione sull'uso e sulla pericolosità degli stupefacenti.

Le tematiche trattate sono di un'importanza notevole e per questo spereremmo che i media ne diano il giusto risalto. La provincia di Brescia a questo riguardo ci ha dato il suo patrocinio ed ha giudicato lodevole l'iniziativa, lo stesso ha fatto il comune di San Zeno e la Fondazione De André. L'assessorato al Turismo del Comune di Viareggio e la Fondazione Carnevale di Viareggio hanno poi offerto un weekend per due persone nella famosa città della Versilia. Purtroppo dobbiamo invece amaramente constatare che altre amministrazioni e altre fondazioni della nostra città non hanno mostrato il minimo interesse né all'evento, né alle tematiche di cui esso è foriero, né tantomeno hanno dato alcuna risposta decente alle nostre domande formali. Tutto questo nonostante la citta di Brescia in proporzione al numero di abitanti sia al primo posto in Italia e in Lombardia (la regione più colpita dal virus) come numero di persone contagiate dal virus dell'Hiv e dell'epatite (Vedi intervista del Prof. Giampiero Carosi, direttore della Seconda Divisione Infettivi dell'Ospedale Civile di Brescia a Brescia Punto Tv del 31/03/04) e sia sempre ai primi posti come consumo e spaccio di droga. A questo riguardo vogliamo perciò ricordare alcuni dati e fare alcune riflessioni. Nel Bresciano i sieropositivi sono circa 3300 e visto che le cure per ogni individuo si aggirano sui 12.000 euro all'anno, senza contare i costi ospedalieri, ne deduciamo che solo nella nostra provincia spendiamo circa un'ottantina di miliardi di vecchie lire per questo problemino. E' evidente dunque che sviluppare la ricerca e sensibilizzare l'opinione pubblica su queste tematiche è una cosa seria e lodevole, ma forse non è così per la nostra amministrazione cittadina che a seguito di una richiesta formale non ci ha dato nemmeno il patrocinio per la manifestazione, ne tantomeno ci ha spiegato il perché di questo diniego, è pur vero che tra le molteplici e superbe iniziative lo staff dell'ufficio manifestazioni e spettacoli del Comune di Brescia stava organizzando varie "divagazioni e scene insolite" la cui inaugurazione avvenuta il 17 aprile ha previsto una magica notte gitana con vari musicisti per l'appunto gitani, il tutto, come dice il librettino pubblicitario stampato per l'occasione, "per rispondere al bisogno di sorprendersi e divertirsi, e alla necessità di interrogare la realtà." Già, una realtà che produce ogni giorno 10.000 persone che contraggono il virus dell'Hiv, già, quella realtà che ha già causato in Africa 14 milioni di morti per Aids e che ha prodotto 13 milioni di orfani, destinati a diventare 22 milioni nel 2010. Ma passiamo oltre e non curiamoci troppo di questi personaggi! Per il momento!


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Il numero delle infezioni in Italia non è per niente in diminuzione e la sensibilità relativa alla ricerca e alla prevenzione si sta in questi ultimi anni notevolmente impoverendo. Dobbiamo ancora consideare che la prima emergenza che busserà alle porte dell'Europa allargata che nascerà il 1 maggio si chiama Aids. L'allarme è stata lanciato a Dublino dalla presidenza irlandese della Ue, che per discutere dell'argomento ha convocato ministri ed esperti da 55 paesi. Il dato emerso dal confronto è allarmante: mentre gli occhi del mondo si concentravano sull'Africa - che resta comunque il continente più colpito - i tassi di Aids negli ultimi 10 anni facevano registrare picchi record nell'Europa dell'Est, in Russia, Ucraina, Paesi Baltici e in Asia centrale: dai 30 mila sieropositivi registrati nel 1995, si è passati a 1,5 milioni nel 2003. L'aumento, come sottolinea l'Unicef, è preoccupante e soprattutto fra i giovani: nell'80 per cento dei casi infatti, la persona colpita dall'Hiv ha meno di 30 anni. I giovani dunque sono l'80 per cento dei nuovi contagiati e la maggior parte di loro si infetta usando droghe o con rapporti sessuali a rischio. Per questi motivi abbiamo deciso di promuovere questo evento e questa nostra campagna di sensibilizzazione lanciando dei messaggi chiari e di alto contenuto etico a tutti, in primo luogo ai giovani; abbiamo cercato di coinvolgere molti artisti e vari esponenti del mondo dei media, della ricerca, della cultura, delle associazioni, dell'imprenditoria e delle amministrazioni pubbliche, non sempre, devo dire, trovando la giusta considerazione e la auspicabile generosità. Per fortuna comunque qualcuno ha risposto alla nostra iniziativa e ai nostri appelli e quindi spero che in futuro potremo fare delle cose di una certa rilevanza. Devo quindi ringraziare tutte quelle persone che ci hanno aiutato, che ci hanno capito e che hanno reso possibile l'organizzazione dell'evento e alle quali deve andare la nostra gratitudine e il merito dell'iniziativa. In ogni caso deve essere chiaro a tutti che noi non ci arrendiamo e andiamo avanti, sempre consapevoli del fatto che se c'è qualcosa che forse resterà saranno di sicuro le nostre opere, non di certo noi.

Continuando a parlare di Aids dobbiamo aggiungere che secondo l'Onu il contagio da Hiv nel mondo supera ogni previsione e l'epidemia sarebbe solo all'inizio. Nei prossimi vent'anni ci saranno infatti più di 70 milioni di vittime. I farmaci in grado di tenere sotto controllo il virus sono usati principalmente in occidente e in ogni caso le resistenze che si creano durante le terapie non fanno altro che creare dei ceppi di virus sempre più temibili. Per questo vi è la necessità di scoprire finalmente un vaccino preventivo e curativo che possa mettere in grado l'umanità di debellare questo flagello.

E' vero che ora di Aids si muore di meno (almeno nel mondo occidentale), infatti grazie alle terapie antiretrovirali la sindrome da immunodeficienza acquisita si sta trasformando in una malattia cronica, tuttavia non certamente priva di gravi effetti collaterali, ed è allo stesso tempo vero che il livello di allerta nei confronti del contagio è sceso in maniera preoccupante. Il risultato è quindi che il numero di nuove infezioni che si registrano ogni anno sta cominciando a risalire, facendo contemporaneamente crescere anche i costi da sostenere per le relative terapie da somministrare. Negli Stati Uniti si stima per esempio che siano circa 950.000 le persone che vivono con l'Hiv, in pratica il numero più alto mai raggiunto dall'inizio dell'epidemia. Anche in Italia i dati non sono del tutto rassicuranti e se a cavallo degli anni '90 si era registrata una netta diminuzione delle nuove infezioni, ora il calo ha subito un forte rallentamento: nel 2002 le nuove diagnosi attese sono solo 0,02% meno di quelle del 2001. Il messaggio è dunque chiaro, come ha rimarcato anche il Ministro della Salute Italiano: "Il serbatoio di infezione è in lento, ma continuo aumento".

Sempre parlando di virus e di malattie dobbiamo ancora ricordare che il padre del Sudafrica Nelson Mandela lancia un appello a combattere la malattia che costituirebbe una seria minaccia contro tutta l'umanità. Questa è l'ultima battaglia di Mandela che afferma: "L'aids è il nuovo apartheid". Mandela continua sostenendo la tesi che il mondo deve aiutare i paesi più colpiti dall'epidemia e paragona la battaglia contro il male a quella per i diritti umani. Tuttavia queste emergenze non sono solo un incubo per il terzo mondo, infatti in Italia i malati di Aids sono 18.500 e i sieropositivi sono stimati in circa 120.000. Ma poiché non è così semplice convivere con delle terapie che hanno pesanti effetti collaterali e lavorare quindi normalmente, come se nulla fosse, il dato finale oggettivo, lo spiega appunto Bruno Vegro, presidente della Lila (Lega Italiana di lotta contro l'aids) è che ci sono migliaia di persone costrette a vivere con la pensione di invalidità, ovvero con poco più di 200 euro al mese.

P.S. Per tali ragioni e per molti altri motivi di carattere sanitario ed economico si dovrebbero destinare al settore della sanità e della ricerca risorse adeguate che tendano a raggiungere nel breve periodo una percentuale almeno del 5% sul Prodotto Interno Lordo. (Oggi in Italia questa percentuale è dell'1%) Ecco di seguito la nostra triste situazione. Risorse umane: numero di ricercatori ogni 1000 lavoratori: 3,3 in Italia, 5,7 in Europa. Dottorato di ricerca. 15000 in Italia 30000 In Europa. Dottori di ricerca per anno: 4500 in Italia, 10000 in Europa. Risorse Economiche. Spesa in % del PIL: 1,87 in Gran Bretagna; 2,32 in Germania; 2,20 in Francia; 1,43 in Irlanda; 1,03 in Italia; 0,5 in Grecia. Di cui per la ricerca di base ('97): 0,50% in Francia di cui lo 0,06 è sostenuta da privati; 0,42% in Usa di cui lo 0,11 è sostenuta da privati; 0,35% in Giappone di cui lo 0,13% è sostenuta da privati; 0,24% in Italia di cui lo 0,01 è sostenuta da privati. Spesa in valore assoluto nel 1999 in miliardi di Euro: 42 in Europa (a parità di popolazione e di PIL) e 11,5 in Italia. Dobbiamo fare di più.

Sempre nell'ambito della ricerca e dello sviluppo economico dobbiamo ancora constatare che l'Italia è la meno competitiva d'Europa, e un operaio di Roma ha un potere d'acquisto inferiore ad un suo collega che vive in Grecia. Solo l'1,1 % del Pil è dedicato alla ricerca e allo sviluppo. E' la metà della media Europea. Bassissimi anche gli imvestimenti in ricerca delle imprese. Siamo all'ultimo posto in Europa per i collegamenti ad Internet e anche chi ha il collegamento non sempre lo usa in maniera efficace. Paghiamo 1,31 miliardi di dollari per i brevetti comprati. E solo il 10% del nostro export manifatturiero riguarda l'hi-tech. Nel 2003 la capacità competitiva del sistema Italia è precipitata da quota 33 a quota 41 nella classifica internazionale del World Economic Forum. Legambiente denuncia che il declino economico e sociale aggrava inquinamento e degrado.

C.W. Brown and the Daimon Club www.daimon.org info@daimonclub.it Cell. 3402841308

Grazie di cuore per la vostra gentile attenzione e buon lavoro a tutti.

Carl William Brown and the Daimon Club www.daimonclub.it    daimonclub@yahoo.com

N.B. Per un approfondimento delle nostre iniziative visitate di corsa il sito www.fottetevi.com

 

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