Lo schiavo, nell'attimo in
cui respinge l'ordine umiliante del suo superiore, respinge insieme la sua stessa
condizione di schiavo.
Albert Camus
Dedicato
a tutti coloro che hanno sofferto, che soffrono o che soffriranno, con buona pace del
potere, dellautorità e della sublime stupidità.
Carl William Brown
Quando ci si vuole assolutamente vendicare di un avversario, bisogna
attendere finché non si abbiano le mani piene di verità e di giustizia e
quest'ultime, non le si possa giocare contro di lui con calma: sicchè il far
vendetta coincida col far giustizia. E' la più terribile specie di vendetta,
giacchè sopra di sè non ha nessuna istanza alla quale ci si possa ancora
appellare.
Friedrich Nietzsche
CERCA IN TUTTI GLI AFORISMI
DI
CARL WILLIAM BROWN
Ma
chi è costui? Diciamo pure che è uno scrittore, uno studioso, un educatore, un
contestatore, un ribelle, un idealista, un materialista, un umorista, un artista, e si
potrebbe continuare! La sua nazionalità è italiana ma egli si considera apolide, una
nullità delluniverso che ha deciso di contrastare la somma regina
dellumanità, vale a dire la stupidità e ogni sua forma di autorità.
Il suo nome è dedicato ad alcuni grandi personaggi
che lo hanno ispirato, anche se poi, come direbbe Shakespeare, che cosa cè in un
nome, una rosa non sarebbe forse una rosa se la chiamassimo in un altro modo? Ma perché
"Il vendicatore"? Il termine è da intendersi in maniera letteraria e si rifà
ad un istinto atavico di rivalsa nei confronti di ogni ingiustizia e di ogni sopruso, di
protesta verso il dolore causato dagli abusi del potere e dellautorità, di poter
riconquistare la serenità e la pace interiore, consapevoli che solo la lotta, la ricerca,
la perseveranza e la determinazione possono influire sul proprio e altrui destino dando
allo stesso tempo un senso di grande ed umana vitalità.
E proprio perché C.W.Brown pensa che il ruolo
dellintellettuale sia quello di divulgare una visione del mondo più ideale al fine
di migliorare quella reale che ha deciso di rivestire il ruolo del vendicatore letterario,
incitando e confortando, attraverso nuove forme di pensiero, tutti coloro che vogliono,
contrastando il dominio della stupidità, guadagnarsi un po più di libertà.
C.W.Brown è sostanzialmente un teorico, un filosofo-artista alla maniera di Nietzsche,
fortemente consapevole che lazione deve seguire il pensiero (Shakespeare), ed è
perciò che attraverso i suoi aforismi cerca di divulgare le sue idee affinché gli altri
possano agire e quindi migliorare il comportamento della specie.
Talvolta egli può sembrare perfino troppo sarcastico
e crudele e le sue riflessioni quasi criminali, ma, come ci ricorda Freud: "Con la
cattiveria, luomo si vendica contro la società per i limiti che essa gli impone.
Questo desiderio di vendetta anima tutti." E dunque per incitare gli uomini
troppo buoni a non farsi schiacciare e sfruttare dal potere della stupidità (o se
preferite dalla stupidità del potere) che scrive Carl William Brown, consapevole di poter offrire
uno stimolo, un sollievo e uno spunto di riflessione a tutti coloro che odiano il non
sapere, la violenza, il dolore, lo sfruttamento, la stupidità suprema e assurda che
influisce negativamente sulle nostre vite, anche le più agiate.
Gli aforismi e i testi
di Carl William Brown
Certo, direte voi, questo autore non deve essere molto
soddisfatto della sua esistenza se nutre tanto rancore nei confronti delle malefatte
dellimbecillità, ma d'altronde se non sono coloro che si trovano a disagio a voler
per primi cambiare la situazione in cui si trovano, chi mai dovrebbe essere? Sono gli
infelici a lottare per un mondo migliore, perché appunto ricercano la felicità, diceva
Lauer. Inoltre come sostiene Mario Vargas Llosa è tipico della buona letteratura
suscitare una certa inquietudine verso il mondo reale, una certa forma di ribellione nei
confronti dell'autorità, delle istituzioni o delle consuetudini stabilite. E'
sostanzialmente lo stesso pensiero di Corrado Staiano che ci ricorda appunto come ai
nostri giorni nella letteratura, come del resto tra gli intellettuali di
questa società, c'è carenza di passione, c'è acquiescenza, e questo perché non nascono
più ribelli, e allora ecco il perché io ho deciso di cercare di fare qualcosa nel senso
opposto dando cioè corpo allo stato nascente della protesta e ho deciso così di voler
suscitare un senso di indignazione, di contestazione, di vendetta.
E per finire alcune parole di rassicurazione e di
conforto per chi, ignaro del fatto che per creare bisogna distruggere (Eliot), trovasse
gli scritti dellautore un po troppo nichilistici: "La morte fa coppia con
lAmore. Insieme governano il mondo...Dal principio la psicanalisi riteneva che solo
lamore fosse importante. Oggi sappiamo che la morte lo è altrettanto. Da un punto
di vista biologico ogni essere vivente, per quanto intensamente la vita bruci in lui,
anela al Nirvana, anela alla cessazione di quella "febbre chiamata vita" (E.A.
Poe). Il desiderio può essere mascherato dalle più varie circonlocuzioni. Ciò non
toglie che lo scopo ultimo della vita sia la sua stessa estinzione!...La vittoria finale
spetta sempre al Verme Conquistatore." (Sigmund Freud)
Così C.W.Brown conscio che il ruolo del
filosofo è quello di insegnare a morire (si veda Montaigne), anche perché chi ha
imparato a morire ha anche imparato a non essere schiavo e quindi a lottare per la
libertà, cerca con i suoi aforismi di trasformare la buffa tragedia dellumanità in
una soave commedia contro la stupidità e grazie al suo umorismo intende appunto
incanalare la perniciosa aggressività dellassurdità in una acerrima sfida contro
il male e la banalità, allo scopo ovviamente di conquistare un po più di
felicità.
IL VERBO E LA CARNE
|