Chomsky su anarchismo,
democrazia, marxismo e leninismo, capitalismo e il futuro
Anarchismo
Fui attratto dallanarchismo da giovane
teenager e da allora non ho avuto molte ragioni per rivedere quelle prime attitudini.
Trovo sensato scoprire e identificare le strutture di autorità, gerarchia e dominazione
in ogni aspetto della vita, e sfidarle; a meno che non possa essere data una
giustificazione, esse sono strutture illegittime, e dovrebbero essere demolite, per
incrementare la libertà umana. Queste strutture includono il potere politico, la
proprietà, lamministrazione, le relazioni tra uomini e donne, tra genitori e figli,
il nostro controllo sul destino delle generazioni future e molto altro ancora.
Naturalmente queste rimandano alle enormi istituzioni di coercizione e controllo: lo
stato, le irresponsabili tirannie private che controllano la maggior parte
delleconomia domestica e internazionale, e così via. Ma non solo questo. Ciò che
io ho sempre compreso come lessenza dellanarchismo è la convinzione che
lonere della prova deve essere a carico dellautorità, e che essa dovrebbe
essere demolita se quellonere non può essere affrontato.
La cultura intellettuale generale associa anarchismo con caos, violenza, bombe,
disgregazione, e così via. Così la gente è spesso sorpresa quando io parlo
positivamente dellanarchismo e identifico me stesso nelle sue tradizioni portanti.
Ma la mia impressione è che anche fra il pubblico generale le idee base diventino
ragionevoli, quando le nuvole si allontanano. Naturalmente, quando poi parliamo di materie
specifiche (tipo la natura delle famiglie, o nel modo in cui uneconomia
funzionerebbe in una società più libera e giusta) sorgono le domande e le controversie.
Ma è così che deve essere. La fisica non può realmente spiegare come lacqua
scorra dal rubinetto al lavandino. Quando noi ci giriamo verso più complesse e vaste
questioni che riguardano il significato dellumano, la comprensione è molto fievole,
e cè sempre abbondanza di spazio sia per il disaccordo e la sperimentazione, sia
per lesplorazione reale e intellettuale di possibilità che ci aiutino a capire di
più.
Un elemento importante è ciò che viene tradizionalmente chiamato socialismo
libertario. Ho provato a definire ciò che io intendo con questo termine,
sottolineando che esso è molto originale. Io ho preso le idee dagli individui trascinanti
del movimento anarchico, che si definiscono socialisti, e che condannano duramente la
nuova classe di intellettuali radicali che cercano di raggiungere il potere
dello stato nel corso della lotta popolare, e diventare così la viziosa burocrazia
rossa della quale Bakunin ci avvertì. Anche questo è spesso chiamato socialismo,
ma io concordo piuttosto con le percezioni di Rudolf Rucker che le tendenze (centrali)
nellanarchismo si ricavano dal meglio dellIlluminismo e dal pensiero liberale
classico. Infatti, ho provato a dimostrare che le dottrine libertarie, che sono
particolarmente alla moda negli Stati Uniti e in UK, contrastano distintamente con la
dottrina e la pratica marxista-leninista e altre ideologie contemporanee, che mi sembra si
riducano tutte ad una difesa delluna o dellaltra forma di autorità
illegittima, abbastanza spesso la reale tirannia.
Se lanarchismo potrebbe portare alla dittatura? Prima di tutto distinguiamo
anarchismo da anarchia; io non sono a favore di quelli che vogliono fare tutto quello che
sentono di fare. Lanarchismo, come io lo concepisco, è un sistema altamente
democratico, è un sistema ed è organizzato e strutturato dal basso verso lalto.
Esso è organizzato attraverso lassociazione volontaria, laccordo, la
federazione dovrebbe essere un sistema altamente strutturato. Ma deve sorgere dal
coinvolgimento popolare. Dovrebbe essere un sistema in cui la gente è veramente
responsabile.
Democrazia
La critica della democrazia fra gli
anarchici è stata spesso una critica della democrazia parlamentare, come essa è sorta
allinterno di società con caratteristiche profondamente repressive. Prendi gli
Stati Uniti: la democrazia americana fu fondata sul principio, sottolineato da James
Madison nella Constitutional Convention nel 1787, che la prima funzione del governo è
difendere la minoranza degli opulenti dalla maggioranza. Egli avvertì che in Inghilterra,
in cui cera lunico modello quasi democratico di governo a quei tempi, se alla
popolazione veniva permessa una opinione negli affari pubblici, il governo avrebbe dovuto
implementare la riforma agraria o altre atrocità; e che il sistema americano doveva
essere attentamente astuto ad evitare tali crimini contro il diritto di proprietà, che
deve essere difeso (infatti deve prevalere). La democrazia parlamentare allinterno
di questa infrastruttura merita una chiara critica da parte dei genuini libertari,
tralasciando molte altre ingegnose caratteristiche di questo tipo di democrazia la
schiavitù, per menzionarne una, o la schiavitù del lavoro salariato, che fu amaramente
condannata dai lavoratori che nemmeno sentirono parlare di anarchismo o comunismo fino al
19° secolo, ed anche più in là.
Marxismo e Leninismo
Se si intende la sinistra come includente il
bolscevismo, allora io vorrei nettamente dissociarmi dalla sinistra. Secondo la mia
opinione, Lenin è stato uno dei più grandi nemici del socialismo, per le ragioni che ho
discusso.
Gli avvertimenti di Bakunin riguardo la rossa democrazia che avrebbe istituto il peggiore
di tutti i governi dispotici furono detti molto prima di Lenin e furono diretti contro i
seguaci di Mr. Marx. Cerano, tuttavia, seguaci di molti differenti tipi; Pannekoek,
Luxembourg, Mattick e altri erano davvero lontani da Lenin, e le loro vedute convergevano
spesso con elementi di anarco-sindacalismo. Infatti Korsch ed altri scrissero con simpatia
della rivoluzione anarchica in Spagna. Ci sono continuità da Marx a Lenin, ma ci sono
anche continuità con i marxisti che criticarono aspramente Lenin e il bolscevismo. Il
lavoro di Teodor Shanin, negli anni passati, sulle ultime attitudini di Marx riguardo la
rivoluzione dei contadini, è molto rilevante. Sono lontano dallessere uno scolaro
di Marx, e preferirei non avventurarmi su nessun giudizio serio sulle continuità che
riflettono il Marx reale. La mia impressione, per ciò che conta, è che il
primo Marx era davvero una figura del tardo Illuminismo, e che lultimo Marx era
davvero un attivista altamente autoritario, ed un analista critico del capitalismo, che
aveva poco da dire sulle alternative socialiste. Ma queste sono solo mie impressioni.
Il futuro
La mia risposta alla fine della tirannia
sovietica fu simile alla mia reazione alla disfatta di Hitler e Mussolini. In tutti i casi
è una vittoria per lo spirito umano. Dovrebbe essere particolarmente benvenuta ai
socialisti, visto che un grande nemico del socialismo è finalmente collassato.
Anchio sono rimasto incuriosito nel vedere come la gente compresa gente che
si considerava anti-stalinista e anti-leninista rimase demoralizzata per il
collasso della tirannia. Ciò rivela che essi erano profondamente legati al leninismo più
di quanto credevano.
Capitalismo
Ciò che è chiamato capitalismo è
basilarmente un sistema di mercantilismo corporativo, con grandi e incalcolabili tirannie
private che esercitano un vasto controllo sulleconomia, il sistema politico, la vita
sociale e culturale, e che operano in cooperazione con potenti stati che intervengono
massivamente nelleconomia domestica e nella società internazionale. Questo è
drammaticamente vero per gli Stati Uniti, contrariamente alle illusioni. I ricchi ed i
privilegiati non hanno più la volontà per fronteggiare la disciplina del mercato come
hanno fatto in passato, sebbene essi la considerino giusta per la popolazione generale.
Meramente per citare poche illustrazioni, lamministrazione Reagan, la quale si
dilettò nella retorica del libero mercato, si vantò anche con la comunità affaristica
di essere lamministrazione più protezionistica del dopoguerra negli Stati
uniti attualmente più di tutte le altre messe insieme. Newt Gingrich, che porta
avanti la corrente crociata, rappresenta un distretto super ricco che riceve più sussidi
federali di ogni altre regione suburbana nel paese, fuori delle stesso sistema federale. I
conservatori che stanno chiedendo la sospensione dei pasti nelle scuole per gli studenti,
stanno anche domandando un incremento del budget per il Pentagono, che fu stabilito nella
sua forma corrente alla fine degli anni 40, perché lindustria dellalta
tecnologia non può sopravvivere in una economia della libera impresa pura, competitiva e
non sovvenzionata, e il governo deve essere il suo salvatore. Senza il salvatore, i
costituenti di Gingrich sarebbero povera gente lavoratrice (se fossero fortunati). Non ci
sarebbero computer, elettronica generale, industria dellaviazione, metallurgia,
automazione, eccetera.
Ora più che mai le idee socialiste libertarie sono rilevanti, e la popolazione è molto
aperta verso di esse. A dispetto della enorme massa di propaganda, al di fuori dei circoli
colti, la gente mantiene abbastanza la propria tradizionale attitudine. Negli Stati Uniti,
ad esempio, l80% della gente vede il sistema economico come innatamente ingiusto e
il sistema politico come una frode, che favorisce gli interessi speciali, non la gente. La
maggioranza schiacciante della popolazione pensa che i lavoratori hanno troppa poca voce
negli affari pubblici (la stessa cosa è vera anche per lInghilterra), che il
governo ha la responsabilità di assistere la gente nei loro bisogni, che spendere per
leducazione e la salute ha la precedenza sui tagli al budget e alle tasse, che gli
attuali propositi repubblicani che stanno navigando attraverso il congresso beneficiano il
ricco e danneggiano la popolazione generale, e così via. Gli intellettuali possono
raccontare una storia differente, ma non è molto difficile scoprire i fatti.
questo brano è stato tratto dal sito (molto interessante) del Circolo Libertario E.
Zapata di Pordenone - http://www.zapata.3000.it
La liberalizzazione finanziaria ha creato un
Senato virtuale che governa il mondo Intervista a Noam Chomsky
Cosa significa "isolamento Tecnocratico"?
È un concetto della Banca Mondiale: vuole dire che le decisioni prese sono separate
dallambito politico. La gente può credere di incidere sulla realtà, ma invece le
decisioni sono prese allesterno della gente stessa.
Lei dice che si tratta insomma di una forma di controllo
Si, però di una forma di controllo esterno, lo sottolineo, al di sopra della democrazia
formale.
Intesa come democrazia non reale.
Effettivamente, però lasciami spiegare. La liberalizzazione finanziaria, un fenomeno
internazionale, ha creato quello che potremmo chiamare un Senato virtuale.
Questo suppone che gli investitori, ossia gli speculatori finanziari, quando operano
attraverso i mercati finanziari, si convertono in un Senato virtuale. Il funzionamento di
questa legislatura, estranea al processo democratico, limita le decisioni di un paese. Se
un paese, compreso gli Stati Uniti, decide di stimolare la propria economia, aumentando
lintervento di aiuto sociale, ecc., il Senato virtuale può decidere istantaneamente
di spostare quantità enormi di denaro fuori da questo paese. Se è un paese piccolo, per
esempio il Messico, hai un collasso. Se sono gli Stati Uniti, ci sono comunque dei
problemi. In sostanza il Senato virtuale e la liberalizzazione finanziaria
"disciplinano" i governi, in modo che questi non possano fare molto.
Qualsiasi tipo di democrazia formale è inutile?
La democrazia formale è qualcosa di buono perché apre uno spazio perché il popolo possa
esercitare una certa influenza. Un esempio in questa direzione è la sconfitta
delliniziativa legislativa statunitense per utilizzare la procedura durgenza
per negoziare lespansione del libero commercio.
In questo caso lo spazio formale è stato utilizzato positivamente da alcuni settori
sociali. Però, se uno è parte dellélite governante, del gruppo dei 7, delle
imprese trasnazionali o delle istituzioni finanziarie internazionali, lobbiettivo
sarà sicuramente quello si di aumentare la democrazia formale, ma riducendo la presa di
decisioni politiche nellarea pubblica. Questo controllo
Si riferisce al controllo mediante il Senato virtuale e lisolamento tecnocratico?
Esatto. È unaltra forma di minimizzare lo Stato e di ridurne lo spazio pubblico. E
se uno può trasferire le decisioni a quello che viene chiamato "il mercato" -
che non è altro che la concentrazione di capitali - non ha paura di una democrazia
formale, che anzi può convertirsi in un meccanismo per controllare la gente. Inoltre per
limpresa privata internazionale, la riduzione della corruzione può essere utile,
poichè essa può essere irritante
costa denaro, interferisce con i propri guadagni.
Però i politici statunitensi dicono che desiderano vedere fiorire la democrazia nei paesi
del mondo in via di sviluppo, è sempre stato così?
Gli Stati Uniti sono stati a favore della democrazia sempre, quando non funziona. Mai si
sono opposti alla democrazia, sono sempre stati molto contenti nellaccettare Stati
democratici a patto che non si muovano in una direzione erronea.
Negli ultimi 20-25 anni cè stato un cambio radicale a livello mondiale nella
distribuzione del potere tra i lavoratori e il capitale: il potere si è trasferito nelle
mani del capitale e dei suoi amministratori in molti modi. E quando questo avviene non
cè bisogno, nè si vogliono, i regimi militari. Quello che i potenti vogliono è la
democrazia formale. Però cè un altro elemento che riduce la resistenza popolare a
tutto questo, e che limita il dibattito solo alla democrazia formale, specialmente in
America Latina. Mi riferisco alla cultura del terrore. Il terrore di Stato negli ultimi
anni, in America Latina, ha domato le aspirazioni; la gente ha semplicemente paura. Non
dobbiamo dimenticare o ignorare che, in America Latina, la politica del terrore ha
ottenuto risultati. In fin dei conti, lAmerica Latina ha ricevuto un buona dose di
terrore negli ultimi 30 anni.
Non solo lAmerica Latina
Chiaro che no. Guarda Mozambico e Angola: hanno perso centinaia di migliaia di persone,
paesi distrutti, non vanno a correre rischi. Il terrore ha sortito un effetto
disciplinante, anche negli Stati Uniti, dove i risultati del maccartismo sono visibili.
Senza dubbio sono sorte nuove ondate di resistenza nel mondo. Questa comprende, per
esempio, il resuscitato movimento dei lavoratori negli Stati Uniti, le manifestazioni dei
"Senza Terra" del Brasile, passando per la resistenza dei contadini in
centroamerica o la resistenza in Sudafrica o ad Haiti. Ci sono movimenti popolari da tutte
le parti e questo rappresenta un vero problema per lélite. La democratizzazione
formale può essere un metodo di controllo sociale ed è molto meno pericolosa quando
cè, inoltre, lisolamento tecnocratico e il Senato virtuale. Però non è
facile controllare la gente, tutta la storia moderna è stata scritta da chi vuole
controllare la gente e chi si oppone a questo.
Laccordo multilaterale dinvestimento
Il dibattito pubblico negli Stati Uniti sullampliamento del libero commercio
nasconde uniniziativa, quasi segreta, molto più importante: lAccordo
Multilaterale sugli Investimenti (AMI), approvato allinizio del dicembre scorso
dallOrganizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e dallOrganizzazione di
Cooperazione e Sviluppo Economico (OCDE), aumenterà il potere del capitale
multinazionale.
LAccordo Multilaterale sugli Investimenti renderà impossibile, se verrà approvato
definitivamente, che la comunità, i gruppi sociali e il pubblico in generale, impongano
qualsiasi tipo di condizione sulle decisioni dei padroni del capitale. LAMI è, per
il momento lipotesi sulla quale stanno dibattendo nellOMC e nellOCDE, e
ciò che si cerca di proibire è che i governi nazionali o locali impongano qualsiasi tipo
di restrizione al flusso dei capitali internazionali o agli investimenti.
Il governo mondiale del denaro.
LAMI dice che tutto quello che vogliono fare gli investitori, lo possono fare senza
nessuna interferenza. Non ci sono barriere sui diritti umani, regole sui diritti dei
lavoratori o di rispetto ambientale. Niente. Originariamente si pensava che potesse essere
approvato nel maggio del 1997, però è nata unopposizione sostanziale da parte di
organizzazioni sociali così come in altri paesi del Terzo Mondo. Allinterno
dellOMC, Malesia e India, lo hanno bloccato. Però, ripeto, lAMI è stato
creato per proibire o limitare limposizione di condizioni agli investitori
internazionali o al capitale finanziario da parte dei governi nazionali. Mentre il TLC
(Trattato Libero Commercio) e il GATT si disegnarono, apparentemente, per liberalizzare il
flusso di beni e servizi a livello internazionale, il nuovo AMI si occupa solo della
liberalizzazione di capitali.
Quali sono le misure previste?
Bene, i governi non potranno obbligare gli investitori internazionali a comprare
componenti di produzione allinterno del paese (invece di importarlo), non potranno
pretendere il trasferimento di tecnologia, non si potrà limitare la mobilità attraverso
le frontiere del capitale o lo spostamento dei guadagni.
LAMI stabilisce anche un nuovo tribunale internazionale a cui imprese ed investitori
trasnazionali potranno rivolgersi nel caso in cui qualche governo pensi di porre
condizioni al libero movimento di capitali.
Questo potrebbe anche arrivare al punto che limpresa internazionale si rivolga a
questo tribunale per forzare un governo ad accettare leliminazione di norme che
regolano i rapporti di lavoro o norme ambientali o per modificare programmi di sviluppo
nazionali che limitino il libero flusso di capitali.
Personalmente io temo che tutto questo porterà ad un cambio delle leggi e delle norme dei
paesi del Terzo Mondo e delle economie più piccole, mentre gli Stati Uniti e le altre
potenze introdurranno solo misure apparenti per continuare con la propria politica
protezionistica.
Lei ci ha detto che lAMI era nascosto dietro al dibattito sullampliamento
della procedura d'urgenza per il libero commercio.
In effetti, lAMI è prioritario per le grandi potenze e per i settori privati
trasnazionali; è molto più importante che la negoziazione per ampliare il TLC ad altri
paesi. Per questo dico che il tema reale che cè dietro al dibattito sulla procedura
d'urgenza non è lentrata del Cile nel TLC. Il tema vero è lAccordo
Multilaterale sugli Investimenti.
E tutto questo si è mantenuto quasi segreto
Hanno avuto successo nel mantenerlo al di fuori del dibattito pubblico, cè stato un
silenzio quasi totale. La cupola politica e imprenditoriale di questo paese lo ha
mantenuto cosi deliberatamente, perché sanno che sarebbe una misura poco popolare. Di
fatto, tutta la retorica sul "libero commercio" è una finzione. Gli ultimi 25
anni non sono stati un periodo di liberalizzazione commerciale
Il TLC è interpretato da coloro che credono realmente nel libero commercio, come un
accordo protezionista. E sono certo che questo è ciò che è.
Questo periodo è stato un periodo di maggior liberalizzazione finanziaria e di
restrizione commerciale.
Potrebbe essere più preciso?
Il governo statunitense, iniziando con lamministrazione "pro libero
commercio" di Ronald Regan (lo dico tra virgolette), è altamente protezionista e
interviene radicalmente nei mercati, e questo è quello che viene considerato come
lassalto permanente al libero commercio degli ultimi anni. Intanto cè stata
la liberalizzazione finanziaria. Con questo enorme crescita del capitale finanziario, si
crea una tremenda influenza sui governi. In parte, questo è quello che dà spazio a nuovi
accordi come quello dellAMI.
Senza dubbio, il problema per i leaders politici e per i padroni del capitale
trasnazionale che stanno promuovendo il nuovo accordo è la diffidenza del pubblico per
questo tipo di accordi.
Se la gente sapesse quello che stanno disegnando per loro i ricchi e i potenti, non le
piacerebbe affatto. Queste cose non sono accordi commerciali, sono accordi sui diritti
degli investitori.
Non vediamo, tuttavia, la relazione con la procedura d'urgenza
In fin dei conti, la vera ragione per cui la cupola imprenditoriale e la cupola politica
sono tanto impegnate con lapprovazione della procedura d'urgenza, che dà al
presidente lautorità per negoziare accordi commerciali, è dovuta al fatto che
cè lesigenza che il presidente possa negoziare lAMI. Non dimentichiamo
che lAMI sarà molto meno popolare del TLC. Di modo che lunica maniera in cui
possa essere approvato è mediante un processo di fast track che limiti il dibattito
dentro il congresso e davanti al pubblico statunitense.
La ribellione in arrivo
Per ora il congresso ha dato un severo stop alla proposta di discutere, nella procedura
d'urgenza, la possibilità di assegnare al presidente William Clinton lautorità per
ampliare la negoziazione sul libero commercio.
Negli Stati Uniti tutto questo è molto vivo. Io credo che in questo momento è uno dei
paesi di maggior dissidenza del mondo. Questo che voi menzionate è un altro segnale che
sta sviluppandosi un crescente movimento opposto al potere del capitale globale. La gente
ha la percezione che la stanno imbrogliando.
Non è molto difficile
Malgrado lintensa propaganda che cè in favore del libero commercio e dello
sforzo della cupola politica e imprenditoriale, le inchieste continuano a rivelare che è
maggioritaria lopposizione al tipo di accordo economico come il TLC tra Messico,
Stati Uniti e Canada. Però, curiosamente, questa opposizione allespansione del
libero commercio non è accompagnata da unadeguata attenzione ai temi del lavoro e
dellambiente; è solo una cosa in più allinterno della diversità di
esprimere il dissenso negli Stati Uniti. Nel mio recente giro in questo paese, ho visto
molti gruppi locali lavorare su uninfinità di temi: ambientali, in difesa dei
diritti delle donne, difendere le comunità nere e latine, così come nuove espressioni
lavorative. Tutto limmaginabile, ovunque uno vada incontra una varietà di gruppi
locali dopposizione impegnati su vari temi. Senza dubbio, molta di questa
opposizione è localizzata e non si manifesta a livello nazionale e non assume un
carattere unitario. La gente non sa quello che succede dallaltra parte della propria
città.
A cosa lo attribuisce?
Queste divisioni sono parte delle dinamiche che cercano precisamente questo: isolare la
gente. Cè tutta una cultura di relazioni pubbliche, soprattutto lindustria
dello spettacolo, che ha lobbiettivo di privatizzare la gente. Lidea è
ridurci a noi e la nostra televisione, ed è unidea che funziona, converte la gente
in consumatori passivi. Tuttavia non lascia la gente senza idee. E queste idee sono quelle
che nutrono molte di queste opposizioni locali. Per esempio: malgrado lintensa
campagna di propaganda in favore del libero commercio, la maggioranza continua ad opporsi
a questa iniziativa. Chiaro che, allo stesso tempo, questa può essere una manifestazione
di sciovinismo, anche abbastanza demagogico. Gli statunitensi credono che il Terzo Mondo
li stia sfruttando veramente. E pensano lo stesso di quella madre che usa
lassistenza pubblica, come se stesse approfittando della generosità pubblica.
In Messico, questa si chiama ingenuità
Prima abbiamo parlato di terrore, però è importante considerare, allo stesso modo, che
luso sistematico della paura è stato anche utilizzato negli Stati Uniti per
sopprimere la dissidenza. Quello che si chiama "leffetto del maccartismo"
è stato leffetto di una repressione leggera, se si confronta con quella di altri
paesi, una repressione di stato, che ha fatto sì che la gente si chiudesse in se stessa
ed avesse paura ad esprimersi. Questo continua in modo sottile, visibile; io lo verifico
tra i miei alunni. Loro non temono il potere dello stato, ma hanno paura che se non si
comportano adeguatamente mai troveranno lavoro, e questo ha un potere disciplinante.
Disciplinante?
Non ho dubbi. Ora, malgrado tutto, sta sorgendo una resistenza, localizzata se vogliamo,
però che esiste da tutte le parti. Uno dei segnali recenti più confortevoli del
potenziale che cè per una nuova ribellione allinterno degli Stati Uniti, è
la rinascita del movimento dei lavoratori organizzati. Questo rinnovato movimento è molto
importante, visto che storicamente il movimento dei lavoratori è stato, se non la
principale forza della democratizzazione, quello che permette alla gente comune di
partecipare alla vita pubblica. Il movimento dei lavoratori di questo secolo ha offerto un
polo di organizzazione ed educazione per la politica indipendente e per la mobilitazione
sociale. Faccio un esempio.
Il vecchio vertice della AFL-CIO ha avuto un ruolo molto brutto e anti-operaio agli occhi
del mondo. Però il nuovo vertice, eletto nel 1995, sta proponendo una nuova visione per i
settori del lavoro organizzati più vicini ai lavoratori e alle sue comunità. Non dico
che sia la dirigenza più militante, però, quando è stata lultima volta che si è
visto un leader dellAFL-CIO arrestato per aver appoggiato uno sciopero di lavoratori
salvadoregni a Boston?
Questi sono cambiamenti che credo stiano preoccupando i potenti.
tratto da Bollettino di Informazione Antimperialista
Ricette per fabbricare il consenso
"Chi governa con la violenza tende ad
adottare una concezione comportamentista: ciò che le persone pensano non è troppo
importante; conta molto di più quello che fanno; devono obbedire e la loro obbedienza è
garantita con la forza. Le punizioni in caso di disobbedienza variano a seconda delle
caratteristiche dello Stato: in URSS le punizioni possono andare dalla tortura psicologica
allesilio e alla prigionia, ovviamente in condizioni terrificanti. In un tipico
possedimento degli Stati Uniti come El Salvador, è piuttosto comune trovare un dissidente
in un fosso, decapitato dopo orribili torture; quando un numero sufficiente di dissidenti
viene liquidato, arrivano le elezioni in cui il popolo marcia verso la democrazia
rifiutando il similnazista DAubuisson in favore di Duarte, che ha diretto uno tra i
più imponenti massacri dellepoca moderna (e il massacro è preludio necessario
delle elezioni democratiche,. che ovviamente non possono procedere se le organizzazioni
popolari sono ancora attive) e del suo ministro della Difesa, Vides Casanova, il quale nel
1980 spiegò che il paese era sopravvissuto al massacro di 30mila contadini nella mattanza
del 1932 e che oggi le forze armate sono pronte a ucciderne 200-300 míla se serve a
impedire una vittoria comúnista.
"1 sistemi democratici procedono diversamente, perché devono controllare non solo
ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa. Lo Stato non è in grado di garantire
lobbedienza con la forza e il pensiero può portare allazione, perciò la
minaccia allordine deve essere sradicata alla fonte. E quindi necessario
creare una cornice che delimiti un pensiero accettabile, racchiuso entro i princìpi della
religione di Stato. Tali principi non devono necessariamente essere affermati, anzi,
sarebbe meglio darli per scontati, come implicita cornice del pensiero pensabile. 1
critici rafforzano questo sistema accettando senza discus- sione tali dottrine e limitando
le proprie critiche alle questioni tattiche che sorgono al loro interno. Se i critici
vogliono ottenere il rispetto ed essere ammessi al dibattito, devono accettare, senza fare
domande, la dottrina fondamentale secondo cui lo Stato è di per sé buono e guidato dalle
più nobili intenzioni, cerca solo dì difendersi e non si presenta come soggetto attivo
nelle questioni mondiali, ma semplicemente reagisce di fronte a crimini altrui, talvolta
incautamente a causa della propria ingenuità, della complessità della storia o
dellincapacità di comprendere la malvagità dei nostri nemici. Se persino i critici
più severi adottano queste premesse senza discuterle, allora luomo comune potrebbe
chiedersi, chi sono io per dissentire? Più la disputa tra "falchi" e
"colombe" si inasprisce, più si rinsaldano le dottrine della religione di
Stato, ed è proprio a causa del loro notevole contributo al controllo del pensiero che i
critici sono tollerati, anzi onorati, perché si attengono alle regole.
"Questo sistema di controllo del pensiero sfuggì allanalisi di Orwell e non
venne mai compreso dai dittatori, incapaci di riconoscere quanto sia utile ai fini
dellindottrinarnento lesistenza di una classe di critici che denuncia gli
errori e i fallimenti della leadership mentre adotta senza discussione i presupposti
fondamentali della religione di Stato.
"Questa distinzione tra sistemi di controllo del pensiero totalitari e democratici è
solo una rozza approssimazione. Persino uno Stato totalitario, infatti, deve tenere in
considerazione latteggiamento e le opinioni del popolo, mentre anche in una
democrazia i segmenti politicamente attivi della popolazione, i più istruiti e
privilegiati, devono essere tenuti sotto controllo. Questa situazione è palese negli
Stati Uniti, dove tendenzialmente i poveri non votano neppure e le forme di partecipazione
politica - la pia- nificazione e la formulazione dei programmi, la selezione dei
candidati, lindispensabile sostegno materiale, i programmi educativi o la propaganda
- sono prerogativa di unélite privilegiata relativamente ristretta."
Tratto da: Noam Chomsky "La Fabbrica del consenso" (1984) - in "Libertà e
linguaggio" ed. Tropea 1998
Intervista a Noam Chomsky
Chomsky: "Il pericolo più grande che
corre la democrazia è la democrazia
Benito Mussolini Duce era scritto otto metri sopra la testa di Noam Chomsky, nel soffitto
a cassettoni dell'Aula Magna dell'Università di Siena, dove il luminare americano autore
della rivoluzione linguistica di questo secolo parlava dei "pericoli della
democrazia".
I pericoli della democrazia. La linguistica non le interessa più?
"Al contrario, continuo a occuparmene. Linguistica e politica sono le due facce della
mia attività, da sempre".
Ma dopo la grammatica generativa cos'altro ha da dire del linguaggio?
"Molto, naturalmente, anche se persone diverse risponderebbero in modo diverso. Io
continuo a occuparmi di dare nuovi contesti ai problemi del linguaggio". Il
linguaggio è ancora un mistero?
"Credo che ormai abbiamo raggiunto un livello di conoscenza abbastanza elevato sul
linguaggio e i principi di acquisizione e applicazione dello stesso. La mia conclusione è
che il linguaggio è come un organo".
Un organo?
"Sì, un organo vero e proprio. E' capitato che solo gli esseri umani abbiano questo
tipo di organo che è come un altro all'interno del loro corpo, come il cuore o il sistema
visivo. Un'acquisizione dell'evoluzione molto recente, assolutamente non connessa con
quello che noi sappiamo del mondo biologico".
Come è accaduto?
"Non lo sappiamo. Sappiamo che improvvisamente nel suo sviluppo biologico l'essere
umano ha acquisito questo linguaggio, che si configura come un organo e diventa centrale
per la sua vita".
Ma le lingue sono diverse.
"Le lingue sono diverse, ma il linguaggio nel profondo è uguale per tutti. Ecco, io
continuo a studiare come questo organo produce e traduce informazioni assieme agli altri
organi nello stesso modo in cui il sistema visivo invia e riceve informazioni agli altri
organi che sono in grado di capire".
Che cosa accadrà nel 2000?
"La teoria oggi possiede le condizioni minime per capire come il linguaggio funziona.
Il futuro della ricerca è cercare di disegnare un modello che si avvicini a soddisfare le
condizioni ottimali, naturalmente impossibili da raggiungere".
E che cosa c'entra tutto questo con la politica?
"Ripeto. Per me è sempre così, politica e linguaggio sono sempre state
connesse".
Quali sono dunque i pericoli della democrazia?
"Quelli che con una frase del filosofo Berlin io chiamo il papato secolare, cioè il
papato laico, quel gruppo ristretto che in Urss allontanava le masse dal potere,
giustificando il potere stesso. Credo che sia un buon termine, applicabile a qualunque
società: anche noi le abbiamo, da quando il papato tradizionale ha perso il potere e un
nuovo ordine gerarchico lo ha preso".
Quale sarebbe questo ordine?
"Quello che si chiama intellettuale".
Ma non dovrebbero fare il contrario?
"Tenere le masse lontane dalla conoscenza, mantenerle stupide e ignoranti. Cosi
avveniva in Unione Sovietica, così avveniva nelle società totalitarie, e questo è un
grande problema anche in quelle libere".
Perché?
"Perché nelle società più libere c'è un maggior accesso alle informazioni. Dunque
occorre controllare maggiormente un simile accesso. E il paradosso dell'America, dove la
parola democrazia è intollerabile e la società dev'essere gestita da una piccola élite.
Del resto gli Usa sono stati disegnati in questo modo fin dall'inizio per proteggere la
minoranza che detiene il potere e i mezzi dalla maggioranza, la massa".
Ma gli Stati Uniti non sono più al tempo degli schiavi.
"Sì, ma il modello è rimasto uguale. Nel XX secolo, sistema scolastico,
corporazioni, mass media, pubblicità e buona parte del mondo intellettuale sono stati
disegnati per difendere le minoranze contro la maggioranza".
Qual è il più grande pericolo della democrazia, dunque?
"I1 pericolo più grande è che il popolo non sia più padrone della propria
autorità. Il pericolo più grande è che si pensi che la democrazia non funziona. Questo
è intollerabile".
Ma Churchill aveva già detto che la democrazia è il peggiore dei sistemi, ma il migliore
di tutti gli altri.
"In realtà, quello che Churchill chiamava democrazia era semplicemente
antidemocrazia. Churchill era fieramente antidemocratico. Una persona brutale,
antidemocratica, favorevole all'uso dei gas contro le popolazioni".
Gli scritti dei liberali americani, però...
"Se si leggono le teorie dei liberali americani, degli opinionisti cosiddetti
progressisti, e si comparano con il pensiero di Lenin, risultano molto simili. Usano
termini differenti: Lenin parlava di avanguardia che doveva guidare le masse, gli altri
parlano di uomini responsabili che devono guidare le masse. Masse che non si rendono
conto, in entrambi i casi".
E il ruolo dell'Università?
"Il sistema scolastico e le Università contribuiscono a mantenere le masse lontane,
isolate dal sapere, affidandole alla televisione e alla pubblicità che le distraggono,
che le fanno pensare ad altro. Del resto l'Occidente - dominato dalle corporation - non è
troppo diverso dai modelli sovietico e fascista".
In che senso?
"Tutti e tre i modelli derivano dall'idea neo hegeliana di un'entità ideale che ha
diritto sopra il popolo".
Nessuna differenza?
"Poche. Da noi siamo più liberi di dire, ma non di fare. Si è ugualmente
marginalizzati. Marginalizzati con privilegi, come nel mio caso. La forma è diversa, ma i
risultati sono uguali. Le grandi corporazioni occidentali sono modelli totalitari".
E Clinton?
"Non ha potuto e non può fare niente salvo aumentare il flusso di armi. La politica
la decidono le grandi corporazioni".
Secondo Massimo D'Alema però...
"I1 governo D'Alema è lo stesso di quelli precedenti. Anche perché deve seguire le
indicazioni di Maastricht trasferendo alla Banca Centrale i poteri del popolo. Maastricht
è così antidemocratico che anche i conservatori americani si sono domandanti cosa
accadrà all'Europa".
Lei disegna uno scenario cupo. Ha soluzioni?
"L'unica soluzione è distruggere questo modello, cambiarlo imponendone di nuovi.
Considerando per esempio che 200 anni fa la democrazia parlamentare era inconcepibile
mentre oggi è normale. Accettata e riconosciuta". A cura di Giovanni Mariotti
Macchine da indottrinamento
Mi interesso alla cultura intellettuale, all'ideologia. Buona parte del mio lavoro
riguarda il sapere (scholarship), cosa non facile da presentare e da divulgare; il che
spiega perché ci si concentri soprattutto su quel che dico dei media. Ciò detto, dato
che costituiscono un elemento importante del sistema ideologico d'indottrinamento, vale la
pena di osservarli più da vicino. Riguardo ai media, per quanto mi consta, quel che vale
per gli Stati uniti vale anche per il Canada, la Francia e tutti gli altri paesi. Esistono
studi comparati, ma sono poco numerosi, ed è interessante notarlo: il lavoro di critica
dei media viene effettuato essenzialmente negli Stati uniti. Nell'intelligentsia vige
l'illusione di essere al di sopra della mischia, di essere liberi e indipendenti. Negli
Stati uniti si nutrono meno illusioni a riguardo e quindi c'è un maggior lavoro di
analisi critica. Ciò avviene anche altrove, naturalmente, ma in misura molto minore.
Insieme al collega Edward Herman ho scritto un libro dal titolo Manufacturing Consent (1)
e abbiamo studiato un'ampia casistica.
Uno di questi studi, nella fattispecie è un lavoro di Herman, mirava a raffrontare il
modo in cui i media americani avevano presentato le elezioni in Nicaragua e in Salvador,
elezioni che erano state più o meno concomitanti (2). Il governo americano aborriva le
elezioni in Nicaragua, e voleva impedirle; adorava peraltro le elezioni in Salvador e le
presentava come un avvenimento straordinario. I due casi venivano dunque trattati secondo
criteri differenti. In Salvador, l'intervento dei guerriglieri veniva presentato come
qualcosa d'orribile, in Nicaragua, l'intervento dei guerriglieri ( i "Contras")
significava la libertà. Le lunghe file di attesa in Nicaragua dimostravano che si viveva
sotto una dittatura, in Salvador invece erano un indice di democrazia. La domanda che
abbiamo posto era la seguente: i media hanno utilizzato gli stessi criteri per giudicare
entrambi i casi, oppure, conformandosi alla posizione del governo hanno adottato criteri
contrastanti? Non ci vuole molto a dimostrare che si sono allineati al pensiero ufficiale.
Un ricercatore olandese ha ripreso lo stesso modello e l'ha applicato con attenzione
maggiore di noi a 14 quotidiani europei. Si trattava semplicemente di sapere se si
attenevano agli stessi criteri in entrambi i casi, o si contentavano di riproporre il
punto di vista del governo americano. Ha potuto così stilare una graduatoria. Il giornale
più onesto è risultato The Guardian di Londra; la stampa conservatrice tedesca era
relativamente onesta; il peggiore di tutti è risultato il quotidiano parigino
Libération, all'epoca reaganiano ad oltranza, che superava i peggiori giornali Usa nella
sua adesione alla propaganda del governo americano. Per la verità, non sono sorpreso più
di tanto. Se prendessimo il caso del Canada, suppongo che riproporrebbe questa stessa
gamma di posizioni. Non leggo regolarmente la stampa canadese, ma l'anno prima del ciclo
di conferenze che ho tenuto in Canada, e che hanno portato al film Necessary Illusions per
curiosità mi sono abbonato al quotidiano di Toronto Globe and Mail. Volevo avere
un'immagine aggiornata giorno per giorno, nell'arco dell'anno.
Non sono rimasto molto impressionato. Somigliava a un buon giornale locale statunitense,
che forniva informazioni soprattutto sul mondo degli affari; la maggior parte delle
informazioni pubblicate erano riciclate dagli Stati uniti. Vi erano anche alcune cose non
pubblicate negli Stati uniti; a volte, in effetti, venivano riportatati punti di vista
indipendenti e vi si leggevano cose interessanti che negli Stati uniti non sarebbero state
pubblicate. Ma, nel complesso, non è risultato tanto diverso rispetto alla stampa
americana; e spesso vi ho ritrovato praticamente le stesse baggianate riportate da quella
stampa.
note:
* Docente al Massachusetts Institute of Technology (MIT) Boston (Stati uniti), autore tra
l'altro di Anno 501, la conquista continua, Gamberetti Editrice, 1993, Illusioni
necessarie. Mass media e democrazia, Eleuthera, 1995 e Il potere. Natura umana e ordine
sociale, Editori riuniti, 1997.
Questo testo è tratto da unintervista con Normand Baillargeon, pubblicata dalla rivista
Rebelles, Montréal, n./ 42, primavera-estate 1998(casella postale 205, succursale C,
Montréal, H2L 4K1. e-mail: rebelles@eureka.qc.ca).
NDR:
torna al testo (1) Noam Chomsky, Edward Herman, Manufacturing Consent, the Political
Economy of the Mass Media, Pantheon, New York, 1988.
torna al testo (2) Quando nel febbraio del 1984 il governo sandinista annuncia che si
terranno le elezioni richieste a gran voce dalla Casa bianca fin dal 1980, il dipartimento
di stato reagisce dichiarando che "le elezioni saranno truccate". Il
Coordinamento democratico del Nicaragua (Cdn) e il suo leader Arturo Cruz,
(dell'opposizione) subito dopo aver annunciato la partecipazione al voto, boicottano le
urne il 4 novembre, su richiesta di Washington, per delegittimarne i risultati. In
Salvador, mentre l'esercito e gli squadroni della morte hanno fatto 5670 morti nel 1983
fra la popolazione civile, la Cia investe 2,1 milioni di dollari nella campagna del
democratico-cristiano Napoleon Duarte (che verrà eletto il 6 maggio 1984), per
legittimare un regime "democratico" in cui sono in realtà i militari che
detengono il potere.
Noam Chomsky articolo tratto da: Le Monde Diplomatique
I media
Sia che si definiscano "liberal" oppure "conservatori", i principali
media sono grandi aziende, possedute da (e strettamente legate a) società ancor più
grandi. Come altre imprese, vendono un prodotto a un mercato.
Il mercato è quello della pubblicità, cioè di un altro giro d'affari. Il prodotto è
l'audíence. I media più importanti, quelli che stabiliscono le priorità a cui gli altri
devono adattarsi, vantano un prodotto in più: quello di un pubblico relativamente
privilegiato.
Abbiamo quindi delle grandi imprese che vendono un pubblico piuttosto benestante e
privilegiato ad altre imprese. Non stupisce che l'immagine del mondo che esse presentano
rifletta gli interessi ed i valori ristretti dei venditori, degli acquirenti e del
prodotto.
Altri fattori intervengono a rafforzare questa stortura. I manager culturali (direttori,
autorevoli editorialisti, eccetera) condividono interessi e legami di classe con i loro
omologhi nello stato, nel mondo degli affari e negli altri settori privilegiati. Infatti,
tra le grandi imprese, il governo e i media si verifica un continuo interscambio di
personalità ai più alti livelli. La facilità di accesso alle massime autorità dello
stato è fondamentale per poter conservare una posizione competitiva; le
"soffiate" o le "indiscrezioni", per esempio, sono spesso invenzioni o
distorsioni fabbricate dalle autorità con la collaborazione dei media, che fanno finta di
non conosceme l'origine.
In cambio, le autorità dello stato esigono cooperazione e sottomissione. Anche gli altri
centri di potere hanno i loro strumenti per punire le deviazioni dall'ortodossia: metodi
che possono servirsi del mercato azionario o anche di un vero e proprio sistema di
calunnia e diffamazione.
Il risultato, com'è ovvio, non è perfettamente uniforme. Per essere funzionari agli
interessi del potere, il panorama mondiale che i media sono chiamati a rappresentare deve
essere abbastanza realistico. E talora l'integrità e l'onestà professionale
interferiscono con la missione suprema. I migliori fra i giornalisti sono, di solito,
abbastanza consapevoli dei fattori che danno forma al prodotto dei media, e cercano di
sfruttare tutte le aperture che trovano. Ne consegue che si può imparare molto da una
lettura critica e scettica di quanto prodotto dai media.
I mass media sono solo uno degli elementi del più vasto sistema dottrinale: ne fanno
parte anche i giornali di opinione, le scuole, le università, gli studi accademici
eccetera. Oggi siamo particolarmente consapevoli del ruolo dei media, soprattutto di
quelli più prestigiosi, perché essi sono stati esaminati diffusamente da coloro che
analizzano criticamente le ideologie. Il sistema nel suo Complesso non è stato
altrettanto studiato perché è difficile fare una ricerca sistematica. Ma ci sono ottime
ragioni per ritenere che esso rappresenti gli stessi interessi dei media, come è lecito
aspettarsi.
Il sistema dottrinale, che produce quella che viene chiamata "propaganda",
quando la fanno i nostri nemici, mira a colpire due diversi bersagli. Il primo viene
talvolta chiamato "classe politica": quel 20% circa di popolazione relativamente
istruita, più o meno articolata, che svolge un qualche ruolo nel meccanismo decisionale.
Che costoro accettino la dottrina è vitale, perché occupano una posizione tale da poter
definire le direttive e l'attuazione dell'azione politica.
Poi c'è il restante 80% circa della popolazione. Sono i "semplici spettatori"
di Lippman, di cui egli parla come del "gregge disorientato". Da loro ci si
aspetta che obbediscano agli ordini e si tengano fuori dai piedi della gente importante.
Sono il bersaglio degli autentici mass media: i giornali popolari, le situation comedy, il
Super Bowl, eccetera.
Questi settori del sistema dottrinale servono a distrarre il popolo ancora grezzo ed a
rafforzare i valori sociali fondamentali: la passivítà, la sottomissione all'autorità,
la virtù suprema dell'avidità e del profitto personale, l'indifferenza verso gli altri,
il timore dei nemici, reali o immaginari, eccetera. Lo scopo è di fare in modo che il
gregge disorientato continui a non orientarsi. Non è necessario che si preoccupino di
quel che accade nel mondo. Anzi, non è desiderabile: se dovessero vedere troppo della
realtà, potrebbero farsi venire in mente di cambiarla.
Ciò non significa che i media non possano farsi influenzare dalla società civile. Le
istituzioni dominanti - politiche, economiche o dottrinali che siano - non sono immuni
dalle pressioni esercitate dall'opinione pubblica. Anche i media indipendenti
(alternativi) possono svolgere un ruolo importante. Sebbene dotati (per definizíone) di
scarse risorse, acquistano importanza allo stesso modo delle organizzazioni popolari:
unendo le persone con risorse limitate che, interagendo tra loro, possono moltiplicare la
loro efficacia e la loro comprensione - il che costituisce esattamente quella minaccia
democratica tanto temuta dalle élite dominanti.
Tratto da: Noam Chomsky "I cortili dello Zio Sam" - Gamberetti
Il Potere dei Media
Prima parlavo dello scopo dei media e delle élite opportunamente indottrinate. Ma che
dire della maggioranza ignorante e intrigante? Essa deve in qualche modo essere distratta.
Le si possono propinare semplificazioni e illusioni emotivamente potenti, cosicché sia
capace di scimmiottare la linea di partito. La linea principale è comunque quella di
tenerla fuori. Le si lasci fare cose prive di importanza, la si lasci urlare per una
squadra di calcio o divertirsi con una soap opera. Ciò che si deve fare è creare un
sistema adatto nel quale ciascun individuo rimanga incollato al tubo catodico. E' un noto
principio delle culture totalitarie quello di voler isolare gli individui: se ne discute
dal secolo XVIII. Per la cultura totalitaria è estremamente importante separare tra loro
le persone.
Quando la maggioranza "ignorante e deficiente" sta insieme può capitare che si
faccia venire strane idee.
Se invece si tengono gli individui isolati, non è interessante se pensano e quello che
pensano. Dunque bisogna tenere la gente isolata, e nella nostra societa ciò significa
incollarla alla televisione. Una strategia perfetta. Sei completamente passivo e presti
attenzione a cose completamente insignificanti, che non hanno alcuna incidenza.
Sei obbediente. Sei un consumatore. Compri spazzatura della quale non hai alcun bisogno.
Compri un paio di scarpe da tennis da 200 dollari, perché le usa Magic Johnson. E non
rompi le scatole a nessuno.
Se vuoi uccidere quel bambino che sta vicino a casa tua, fallo pure, questo non ci
preoccupa. Ma non cercare di depredare i ricchi. Uccidetevi fra voi, nel vostro ghetto.
Questo è il trucco. Questo è ciò che i media hanno il compito di fare. Se si esaminano
i programmi trasmessi dalla televisione si vedrà che non ha molto senso interrogarsi
sulla loro veridicità. E infatti nessuno si interroga su questo. L'industria delle
pubbliche relazioni non spende miliardi di dollari all'anno per gioco. L'industria delle
pubbliche relazioni è un invenzione americana che è stata creata all'inizio di questo
secolo con lo scopo, dicono gli esperti, "di controllare la mente della gente, che
altrimenti rappresenterebbe il pericolo piu forte nel quale potrebbero incorrere le grandi
multinazionali".
Questi sono i metodi per attuare questo genere di controllo.
I "metodi scientifici di gestione" furono messi a punto - sempre in quegli anni
(1930) - anche per interrompere gli scioperi. Si comprese che i media dovevano essere
saturati con una serie di convizioni appropriate: questo sistema fu applicato a Johnstown,
in Pennsylvania, durante lo sciopero dei metalmeccanici del 1936-37. L'operazione riuscì.
Da allora questo metodo prese il nome di "formula di Mohawk Valley" (dove si
trovava Johnstown). L'idea fu quella di inserirsi nei gruppi di scioperanti, di saturarli
di propaganda attraverso i media - e le chiese - in modo tale che alla fine ognuno di loro
avesse chiara in mente l'esistenza di due gruppi contrapposti: noi e loro. "Noi"
erano i lavoratori che continuavano a lavorare e le loro mogli che si curavano della casa.
Le schiave che per venti ore al giorno aiutavano i lavoratori. Gli "altri" erano
i cani sciolti, i diversi, gli anarchici, gli elementi di disturbo, i leader sindacali,
coloro cioè che cercavano di rompere l'armonia e la pace della comunità. Dobbiamo
proteggerci, dicevano i "Noi", dobbiamo proteggerci dagli estremisti che cercano
di disturbare la nostra armonia. Questa strategia ebbe grande successo. E questa è
l'immagine dello sciopero che ancora viene propagandata e che la maggioranza condivide:
rottura dell'armonia. Si guardino le immagini che delle lotte dei lavoratori danno i
media, le soap opera, i film.
Tratto da: Noam Chomsky "Il potere dei media" - Vallecchi
Noam Chomsky Links www.tmcrew.org/archiviochomsky/
Noam
Chomsky's Homepage The Noam
Chomsky Archive lgxserver.uniba.it/lei/rassegna/chomsky.htm
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