FILOSOFIA UMORISTICA


 

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La vera filosofia è quella che deve insegnare a morire, perché quando uno ha imparato a morire, e quindi a non temere la morte, ha anche imparato a non essere più schiavo, a non servire più! E' questa in pratica l'idea di fondo di scrittori come Montaigne e Camus, e in ultima analisi, accanto alla ricerca del sapere, anche la vera essenza della filosofia! Amore per la conoscenza dunque e gusto per l'avventura, per il rischio, per la lotta e la libertà, anche se questo deve significare la nostra morte! E' questa la grande verità che rende immortali personaggi come Giordano Bruno e fa si che si possano considerare degli imbecilli quei mediocri e potenti loschi individui che l'hanno condannato!

Del resto nel corso della storia la grande filosofia si è sempre macchiata di grandi crimini, tanto che Nietzsche considerava appunto il filosofo come il criminale dei criminali e così troviamo anche la stessa idea in Rimbaud e Junger, ma questo non è il punto! Oggigiorno comunque anche se sotto altri aspetti, i filosofi di turno sono comunque e sempre dei grandi criminali, solo che invece di servire la giusta causa della conoscenza, servono le mediocri cause del potere, del servilismo, della mediocrità e della stupidità. Forse perché i nostri studiosi preferiscono di gran lunga un po' di ricchezza che non un po' di dignità! Anche perché evidentemente non sanno bene distinguere la vera essenza della realtà!

E' dunque anche per questo che noi cercheremo di fare due risate sulle loro belle teorie, sulle loro vaste e profonde disquisizioni, certo aiutandoci con i consigli e gli scritti di menti illuminate, con le argute osservazioni di chi da sempre si è reso conto che il vero ruolo della filosofia è quello di giocare, di rompere gli schemi, di provocare, di ricreare sensi e significati, magari lasciando anche qualche illustre morto sul campo! Ma, vedrete, non c'è di che preoccuparsi, già la stupidità non ha problemi di questo tipo, e per ogni grande pensatore che viene a mancare sarà in grado di fornircene altrettanti in piena e fervida salute, come si suol dire infatti, morto un papa se ne fa un altro!

In ogni caso la filosofia umoristica era proprio il titolo di un approfondito saggio che avrei voluto scrivere sfruttando il lavoro svolto per la mia tesi di laurea, purtroppo però il destino mi ha negato la carriera accademica e quindi le mie energie per causa di forza maggiore si sono disperse più nella creazione della mia opera letteraria e nella sua diffusione su Internet, nonché nel mio lavoro di insegnante piuttosto che nella meticolosa ricerca dei benefici universitari. Tuttavia all'interno dei Principi Sintetitici della Daimonologia Applicata e quindi all'interno di tutto il sito del Daimon Club, nonché nei miei aforismi e soprattutto in questa sezione potrete di certo affrontare, non senza difficoltà, quella che è una vera panoramica della intricata questione. Chi poi non fosse soddisfatto di tutto ciò e volesse magari avere una spiegazione più chiara di tutto il meccanismo dell'intelletto e dello spirito umoristico potrà trovare maggiori dettagli e una sintesi quasi definitiva del fenomeno all'interno del libro che pubblicheremo tra non molto dal titolo Aforismi Umoristici. Buon divertimento allora e per finire non dimenticate il famoso motto che recita: "Se Dante nel duecento ha persino messo dei papi all'inferno, Carl William Brown nel 2000 può agevolmente mettere dei filosofi nel cesso", grande adagio dedicato dal nostro picaro ad un famoso studioso, suo concittadino, in segno di stima, di riconoscenza e di indubbia ammirazione intellettuale nei confronti di uno dei più grandi ed umili pensatori di tutti i tempi, estremo omaggio metaforico verso la sua disponibilità ed il suo impegno nei confronti dei giovani studiosi e dei valorosi letterati di fine millenio. Amen !!!!

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INTELLIGENZA AL POTERE

"Non ci crederete, ma esistono stati sociali dove i governanti sono i più intelligenti. Per esempio tra i babbuini".

Konrad Lorenz
Si racconta che Rabelais poco prima di morire volesse un domino; e poiché i presenti si meravigliavano, disse: "Ma si! Non è scritto nella Bibbia: beati qui in domino moriuntur?"
Panckoucke
Il genio non è altro che la divintà tutelare di ogni persona, la propria inclinazione naturale, il proprio ingegno, il proprio talento, le proprie tendenze: ecco, noi vogliamo creare in questa direzione, vogliamo aumentare la nostra ed altrui simpatia, un certo piacere, un certo gusto. Speriamo di non rimanere incompresi! Come Blake nel matrimonio del cielo e dell'inferno vogliamo unire gli opposti, i contrari, il corpo e lo spirito, riuscendo a percepire in modo più profondo il bene ed il male, giungendo senza perderci attraverso la strada del vizio al palazzo delle virtù! La nostra energia dovrà quindi derivare dal corpo e dalla mente, ed il nostro genio dovrà quindi talvolta ribellarsi per farci così raggiungere la libertà della gioiosa creatività. Il poeta, il folle e l'innamorato, tutti geni, forse tutti matti! Grazie anche a Shakespeare e a Platone!
Cerchiamo inoltre come Coleridge prima e Wittgensteing dopo, da buoni romantici, filosofi e ribelli, di dare un nuovo sentimento alle cose ordinarie, di svegliare l'attenzione della mente dal letargo dell'abitudine, di rompere la familiarità dell'egoismo per trovare nuovi tesori, forse più eterei, forse più fantastici. Noi lottiamo contro i cuori che non sentono, contro gli occhi che non vedono! E benché i veri geni siano destinati a rimanere sconosciuti, come diceva Valéry, non ci venderemo per una mancia pubblica, per un po' di potere o tantomeno per un po' di popolarità, molto meglio la lotta contro la stupidità!
Coltiveremo dunque un nuovo surrealismo, nutrito di nichilismo e di umorismo, di rotture e di rivolte, di fecondità e di stranezze, di viaggi e di esplorazioni, di sogni e di comunicazioni, di giochi e di sensazioni!
Nel nostro piccolo cerchiamo dunque di diventare saggi, di vedere l'invisibile, di conoscere attraverso il contatto diretto con le cose e gli avvenimenti passati, presenti e futuri! Cerchiamo insomma di comprendere e diffondere il logos, ed una certa dialettica! E'la forma piu' pura di mantica, inseparabile dall'entusiasmo! Inseguiamo il nostro Daimon, senza per questo avere a che fare con il delirio del sacro! In fondo è sempre meglio governare all'inferno che servire in paradiso e poi distruggere è un po' creare, visto che la fine di ogni cosa non è altro che il principio di un nuovo inizio! Lasciamo dunque che la fase onirica entri nella nostra realtà, e abbandonando gli impulsi della passione apriamoci sistematicamente all'avventura della mente e del corpo! In fondo ognuno di noi rappresenta la vita, la morte, il doppio, l'aldilà, il genio e la creatività! Non esiste infatti il bene o il male, ma siamo noi che li rendiamo tali! "A Mind not to be changed by Place or Time. The mind is its own place, and in itself Can make a Heaven of Hell, a Hell of Heaven." Come diceva il vecchio Milton!
Apriamoci dunque e superiamo ogni contrapposizione, ogni classificazione puramente formale e convenzionale, varchiamo la soglia del soggettivo e dell'oggettivo, dell'ideale e del reale, avvicinimoci di più al nostro universo interiore ed esteriore e comunichiamo con esso! Superiamo gli antagonismi e le opposizioni, anche se ciò dovesse comportare una certa lotta e molti conflitti! In fondo come diceva Bréton il punto più debole del pensiero contemporaneo è causato dalla sopravvalutazione strampalata di ciò che è conosciuto in rapporto a ciò che resta da conoscere! Purtroppo la verità dunque non esiste, chi la vuole per forza trovare è un falso demiurgo, è un mistificatore, è un illusionista, ma non è un genio, anche se rimane pur sempre una guida, una guida per l'inferno del paradiso!
Carl William Brown
Quando gli dissero: - Borges, decine di critici vanno scrivendo in Europa che lei è un genio, lo scrittore rispose: - Non ci badi, sono solo calunnie.
Jorge Luis Borges
Gli ingegneri sono notoriamente poco spendaccioni, non per avidità o per umiltà, ma perché ogni situazione in cui sia necessario spendere del denaro può essere vista come un problema di ottimizzazione del tipo: "Come posso uscire da questa situazione conservando la maggior quantità possibile di denaro?". Il vero ingegnere comincerà immediatamente a scrivere una funzione di sette variabili e a minimizzarla con un sistema di equazioni differenziali che, per poter essere risolto, necessiterà di una serie di approssimazioni successive che renderanno il risultato del tutto inaffidabile.
Tipicamente, ogni ingegnere compie un rapido calcolo dei rischi e dei vantaggi connessi ad ogni scelta progettuale:

RISCHI: L'umiliazione davanti a tutti, e, in second'ordine, la possibile morte di migliaia di persone.

RICOMPENSE: Un premio conferito all'interno di qualche convegno, con la sua simpatica cornice di plastica.

Con il loro spirito pratico, gli ingegneri pesano i rischi e le ricompense e decidono che rischiare non è bene. Il miglior modo di evitare i rischi, quindi, è consigliare ai dirigenti che qualsiasi attività proposta è impossibile per motivi tecnici che sono di gran lunga troppo complicati per poter essere spiegati. Se questo approccio non è sufficiente per fermare un nuovo progetto, allora l'ingegnere indietreggerà su una seconda linea di difesa: "Tecnicamente è fattibile, ma costerà troppo."
Due cose sono importanti per gli ingegneri:
1. Quanto sono intelligenti (possibilmente quantificando in termini di Q.I.)
2. Quanti oggetti all'avanguardia posseggono.

Il miglior modo per ottenere che un ingegnere risolva un problema è dichiarare che il problema è insolubile. Nessun ingegnere può abbandonare un problema insolubile finché non è risolto. Nessuna malattia, nessuna distrazione potrà strappare l'ingegnere al suo compito. Questo tipo di sfide diventano presto personali: una battaglia tra l'ingegnere e le leggi della natura. Gli ingegneri faranno a meno del cibo e dell'igiene personale per giorni, pur di risolvere il problema. (Altre volte, ne faranno a meno per semplice dimenticanza.) E, quando risolveranno il problema, proveranno un brivido di autostima e di onnipotenza che è migliore perfino del sesso, incluso quello che coinvolge altre persone.
Nulla può turbare un ingegnere più dell'idea che qualcun altro sia più preparato tecnicamente. Le persone normali usano questa leva per ottenere maggior impegno dall'ingegnere: quando egli dice che la cosa non si può fare (frase in codice che significa che non ha nessuna voglia di farlo), alcuni dirigenti particolarmente furbi hanno imparato a guardare l'ingegnere con uno sguardo pietoso e a dire qualcosa del tipo "Beh, allora chiederò nell'altro reparto. Loro sì che sanno risolvere i problemi difficili." In quel momento, l'ingegnere si butterà sul problema come un cane affamato...
Gli ingegneri e gli scienziati non faranno mai tanti soldi quanto i dirigenti.

Ora una rigorosa dimostrazione matematica spiega perché:

Postulato 1: la Conoscenza è Potenza.
Postulato 2: il Tempo è Denaro.

Come ogni ingegnere sa bene,

Lavoro
--------- = Potenza
Tempo

Dato che Conoscenza = Potenza, e Tempo = Denaro, abbiamo

Lavoro
--------- = Conoscenza
Denaro

Risolvendo la formula rispetto al Denaro, otteniamo:

Lavoro
--------------- = Denaro
Conoscenza

Perciò, al tendere a zero della Conoscenza, il Denaro tende a infinito, indipendentemente dal Lavoro fatto.

Conclusione: meno Conosci, più guadagni.

Un uomo vuole cambiare il suo cervello. Va in una clinica per trapianti di cervello e gli fanno vedere il catalogo: cervello di matematico 20.000 sterline al chilo, cervello di biologo 30.000 sterline al chilo, cervello di medico 40.000 sterline al chilo. Poi vede:
cervello di ingegnere 1.000.000 di sterline al chilo. Stupito, chiede alla segretaria:
- Signorina, perché il cervello di ingegnere costa così tanto?
E la segretaria:
- Ma lei lo sa quanti ne dobbiamo ammazzare per metterne insieme almeno un chilo?
TECNOLOGIA AL CINEMA:

Cose che i computer possono fare nei film (che robe!).

1. I word processor non mostrano mai un cursore.
2. Non devi mai usare la barra spazio quando scrivi lunghe frasi.
3. Gli attori non fanno mai errori di battitura.
4. Tutti i monitor mostrano caratteri cubitali per orbi affetti da
congiuntivite.
5. I computer ad alta tecnologia, come quelli usati dalla NASA, dalla
CIA o da qualche altra istituzione governativa, hanno una
semplicissima interfaccia grafica.
6. Quelli che non hanno una semplicissima interfaccia grafica, hanno
un potentissimo sistema testuale che capisce ed esegue correttamente
comandi scritti in inglese comune (o qualsiasi altra lingua).
7. Le interfacce testuali ti danno accesso a qualsiasi informazione tu
voglia scrivendo semplicemente "ACCESS THE SECRET FILES" (accedi ai
file segreti) o qualche altra istruzione simile.
8. Puoi anche infettare un computer con un virus devastante
semplicemente scrivendo "UPLOAD VIRUS".
9. Tutti i comptuer sono connessi. Puoi accedere alle informazioni del
computer di un contadino anche quando è spento.
10. I computer più potenti fanno un beep quando premi un tasto o
quando cambia lo schermo. Qualche computer inoltre rallenta l'output
sullo schermo in modo che non vada più veloce di quanto tu possa
leggere (i computer veramente avanzati simulano anche il rumore di una
stampante ad aghi).
11. Tutti i pannelli dei computer lavorano a migliaia di volt e hanno
apparecchiature esplosive sotto la loro superficie. Cattivi
funzionamenti sono indicati da un bagliore, uno sbuffo di fumo, una
pioggia di scintille e un'esplosione che ti fa saltare indietro.
12. La gente che scrive su un computer può spegnerlo senza pericolo
senza salvare i dati
13. Un hacker riesce sempre a penetrare il più sofisticato sistema di
protezione nel mondo indovinando la password in due tentativi.
14. Puoi scavalcare il messaggio "PERMISSION DENIED" usando
semplicemente la funzione "OVERRIDE" (vedi "Demolition Man")
15. I computer ci messono 2 secondi ad avviarsi invece dei soliti
minuti dei nostri comuni PC da scrivania e della mezzora per grossi
sistemi che lavorano 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno senza mai un
reset.
16. Calcoli complessi e caricamento di enormi quantitativi di dati
vengono completati in meno di tre secondi. I modem, nei film,
solitamente pare che trasmettano alla velocità di 2 giga al secondo.
17. Quando la centrale elettrica/base missilistica/computer principale
surriscalda, tutti i pannelli di controllo esploderanno poco prima che
lo faccia l'intero edificio.
18. Se tu mostri un file su schermo e qualcuno cancella il file,
questo sparirà anche dallo schermo.
19. Se un dischetto contiene file criptati, ti viene automaticamente
chiesta una password non appena lo inserisci.
20. I computer possono interagire con ogni altro computer
indipendentemente dalla fabbrica o dalla galassia da cui ha avuto
origine (vedi, manco ci fosse bisogno di dirlo, "Indipendence Day").
21. I dischetti funzionano su qualsiasi computer abbia un lettore
floppy e tutto il software si può usare su qualsiasi piattaforma.
22. Più un computer è avanzato tecnologicamente, più ha tasti e
pulsanti (vedi "Alien" e taaaanti altri).
23. Devi essere parecchio addestrato per usere computer molto avanzati
poiché i tasti non hanno etichette o indicazioni tranne per il
pulsante di autodistruzione.
24. La maggior parte dei computer, non importa quanto piccoli, hanno
animazioni tridimensionali stratosferiche al limite del reale e
capacità grafiche fotorealistiche.
25. I computer hanno sempre capacità videofoniche in real-time e
performance simili a quelli di un CRAY.
26. Quando un attore guarda un monitor, l'immagine è così brillanche
che viene proiettata sulle loro facce (vedi "Alien" o "2001 Odissea
Nello Spazio").
27. Ricerche su Internet restituiranno sempre quello che stavi
cercando indipendentemente dalla vaghezza delle parole che hai
inserito (vedi "Mission Impossible": Tom Cruise cerca "file" e
"computer" e gli vengono restituiti solo 3 link).
28. Gli attori non usano praticamente mai il mouse e quando lo fanno
non fanno mai un doppio click.
29. Quando viene ingrandita una foto al computer o un fotogramma di
una telecamera a circuito chiuso questo non sgranerà mai, non importa
quanto zoomi. A volte, la foto cambia angolatura mentre la si
ingrandisce (!) permettendo di scoprire nuovi dettagli (vedi "Blade
Runner". Pure il gioco!!!).
30. I lettori floppy controllano sempre se un floppy, quando viene
inserito, è vuoto o meno e avvisano con un segnale sonoro (vedi
"Assassins").
PERLE DI SAGGEZZA

1. Positivo: Tua moglie e' incinta.
Negativo: Sono tre gemelli.
Molto negativo: Hai fatto la vasectomia tre anni fa.

2. Positivo: Tua moglie non ti parla.
Negativo: Vuole il divorzio.
Molto negativo: E' avvocato.

3. Positivo: Tuo figlio sta maturando.
Negativo: Ha una storia con la signora della porta accanto.
Molto negativo: Anche tu.

4. Positivo: Tuo figlio studia un sacco chiuso in camera sua.
Negativo: Trovi parecchi film porno nascosti nella sua stanza.
Molto negativo: Sei in alcuni di questi.

5. Positivo: Tuo marito e' finalmente d'accordo: basta figli.
Negativo: Non trovi le pillole anticoncezionali.
Molto negativo: Tua figlia le ha prese in prestito.

6. Positivo: Tuo marito capisce di moda.
Negativo: Scopri che di nascosto si mette i tuoi abiti.
Molto negativo: Stanno meglio a lui che a te.

7. Positivo: Fai a tua figlia il discorso delle api e dei fiorellini.
Negativo: Continua ad interromperti.
Molto negativo: Con correzioni.

8. Positivo: Tuo figlio ha il suo primo appuntamento.
Negativo: E' con un uomo.
Molto negativo: E' il tuo miglior amico.

9. Positivo: Tua figlia trova subito lavoro dopo la laurea.
Negativo: Come prostituta.
Molto negativo: Ha diversi clienti tra i tuoi colleghi.
Troppo negativo: Guadagna piu' di te.

10. Positivo: Hai riso molto leggendo queste cose.
Negativo: Alcune storie sembrano quelle di gente che conosci.
Molto negativo: Una di quelle persone sei tu.
PERCHE' DIO NON HA FATTO CARRIERA UNIVERSITARIA?

Perchè sperava che lo facesse suo figlio, al quale però la laurea è stata rubata da Giuda che la comprata pagandola 30 denari.

Ha pubblicato soltanto un lavoro importante.

Era in aramaico.

Non aveva citazioni bibliografiche.

Non è stato referato e rivisto.

Alcuni addirittura dubitano che l'abbia scritto lui.

Sarà anche vero che ha creato il mondo, ma cosa ha fatto da allora?

La sua capacità di collaborazione è molto limitata.

Il mondo scientifico ha avuto grossi problemi a riprodurre i suoi risultati.

Non ha mai chiesto alla Commissione Etica il permesso per sperimentare
sull'uomo.

Quando l'esperimento è andato male ha provato a nascondere tutto sotto un diluvio.

Non è andato mai a lezione, ma ha raccomandato agli studenti di leggersi i libri.

Alcuni dicono che abbia addirittura mandato suo figlio ad insegnare al suo posto.

Ha scacciato via i suoi due primi allievi.

Nonostante il suo esame consista in solo dieci prove (sempre le stesse), la maggior parte dei suoi studenti ne ha sbagliate più di una.

L'orario di ricevimento è molto irregolare e di solito avviene sulla vetta di una montagna.
I DEMONI

Il destino riservato a ciascun uomo, a ciascuna famiglia, a ciascuna città è così importante ed ha un fondo così oscuro e impenetrabile, che gli antichi sentirono il bisogno di affidarlo ad altri esseri ancora, oltre i nominati; e immaginarono che ciascun individuo sia assistito e guidato nelle varie congiunture della vita da un Dio speciale; questi Dei speciali i greci li chiamavano Demoni, gli italici Genii; e così popolarono di Dei le case, le città, le campagne; da loro si aspettavano prosperità di eventi, e ricchezza di prodotti, a loro si offrivano, nel dì natalizio di ognuno, vino, focacce, profumi, corone. Specialmente era venerato il demone del raccolto annuale, detto Agato-Demone, in latino Bonus Eventus onorato soprattutto nel tempo della svinatura, ma invocato anche in altre congiunture, onde le formule d'augurio: quod bene eveniat....; quod bonum faustumque sit...ecc. L'arte diede rappresentazione sensibile a questi esseri o ricorrendo specialmente al simbolo del serpente che indicava fortuna, o raffigurandoli in forma di giovani colla cornucopia e la tazza in una mano, un papavero e delle spighe nell'altra.
Sadismi divini  Il Marchese De Sade.

Il due giugno del 1740 nacque, nella Parigi combattuta tra lo splendore vero dell'età dei lumi e quello affettato della più corrotta delle aristocrazie europee, Donatien-Alphonse-Francois de Sade, meglio noto come il Marchese de Sade. Ovvero, per i suoi più agguerriti estimatori, semplicemente come Il Divin Marchese, destinato a passare alla storia delle lettere e della filosofia come lo scrittore maledetto per eccellenza, colui che fece dello scandalo, della blasfemia e delle più estreme conseguenze del materialismo - e della corruzione del corpo - il centro della sua opera. Come ha scritto qualcuno "Dopo aver letto Sade i fiori non sono più così belli, dietro i petali delle rose si scopre il fascino della putrefazione". La sua filosofia infatti accetta come naturali tutte le devianze criminali e sessuali in quanto parte intrinseca dell'attività umana. Sono, pertanto, le imposizioni sociali a relegarle nella sfera dell'anormalità. A scongiurare l'accusa che da più parti sempre è stata mossa contro il Divin Marchese e la sua filosofia degli eccessi basta questo: dei suoi settantaquattro anni di vita egli ne trascorse più di ventisette in carcere, pagando in prima persona l'irriducibile violenza delle sue idee.
Io e Schopenhauer

Non ce la fo più: Non ce la fo più, come disse quello che fece la popò in mezzo alle ortiche.

Il comico: Fare il comico oggi penso che sia un lavoro di grande goduria. I comici sono dei grandi masturbatori.

Battute: Hanno detto che, delle mie battute, non resta mai niente. E' vero. Ma perchè, ci si ricorda forse una battuta, una sola, di Stanlio e Ollo, o anche d Buster Keaton?

Recitare: E' dolore, estasi del movimento, affettazione del divenire, occultazione del presentare. Recitare è entrare nel personaggio e uscire, entrare e uscire, avanti e indietro, e non vorrei andare oltre in questa similitudine...

Comicità e tragedia: L'impulso dentro di me è fare il tragico, ma non c'è niente da fare, la carne è fatta in maniera comica. Proprio le poppe, i peli che c'ho addosso mi si muovono in maniera comica. Ogni volta che penso a un film nuovo penso a una di quelle cose tragiche, ma proprio pesanti. Poi le ginocchia, le cosce partono in maniera comica e mi ributto sul corpo.

Comicità ed erotismo: Comicità è pornografia. Umorismo è erotismo. Io mi sono incamminato più negli studi pornografici che in quelli erotici. Io le battute posso rubarle, citarle, ma non fanno parte del mio stile. Sono meccaniche, appartengono al "riposo del comico". La comicità deve essere intestinale.

Scurrilità: La comicità è natura. L'uso di termini sessuali diventa un discorso. Non si può dire che ho parlato del pisellino. La scurrilità è la zolla, l'essenza della terra, il ventre, il materialismo del comico. La nostra tradizione è scurrile. Bisogna avere gaudio e volare, volare sulle parole.

La fame: La mia è una fame atavica. Noi Benigni abbiamo lo stomaco vuoto da secoli. Ricordo che una volta mia madre stava preparando del pane sul forno: per godermi da vicino l'operazione, finii col culo sul fuoco. Ho ancora nelle chiappe il marchio della vista del pane.

Solo: Il comico è solo, come Marlowe.

Alcol: Sono condannato alla lucidità. Astemio totale: devo smettere di non bere.

Perché: Perché non ho scritto "La Divina Commedia"? Perchè non c'ho pensato.

L'anonima sequestri: C'ha rovinato. Ogni anno ne sequestrano miliardi. Con il corpo di polizia che c'abbiamo, comandato da quel bischero di Gava! Mezzi c'hanno l'orecchio tagliato. Oramai è diventato uno status symbol. Uno che c'ha tutt'e due gli orecchi è un poveraccio, non conta mica nulla.

- Eh, quello non c'ha una lira.

- Ieri sera ho visto uno che non c'aveva neanche un orecchio.

- Cazzo, dev'esser miliardario!

Al mio paese lo dicevano: - Lo vedi, dicevi che non c'è più distinzione fra il ricco e il povero... Anche quel povero Belardinelli del caffè Jolly a Firenze. Era ricco, gli hanno tagliato un orecchio a cinquant'anni... Io ho detto: - A lui gli avranno tagliato un orecchio a cinquant'anni, ma a noi ce l'hanno messo nel culo da quando siamo nati...

Gadda e Schopenhauer : Ormai li leggono anche quelli della curva sud, son tremendi...

Furbi o scaltri? La furberia è una qualità italiana potente, però ci ha rovinato. Sarà meglio magari diventare scaltri: è una cosina un pochino più nobile...

Effetti collaterali: Uno piglia una medicina per il mal di denti: "Indicazione: male di denti". Poi c'è "Controindicazioni", una sfilza. "Il medicinale può causare disturbi alla vista, giramenti di testa, vomito, diarrea, emorroidi, cancro all'orecchio, attenta alla tu' sorella, ferma i tu' cugini, attenzione la domenica." Un casino! Non finisce mica lì: c'è gli "Effetti collaterali": è da non pigliarsi prima dei pasti, in gravidanza, dopo cena, chi c'ha la targa dispari, chi c'ha il cognato". Poi c'è "Avvertenze: usare con cautela, fuori dalla portata dei bambini, non lo dire al tuo vicino di casa, pericolo, attenti...". Uno si leva il mal di denti, diventa un disgraziato...
...
Roberto Benigni
Ma chi l'ha fatto il mondo?

Wojtila: Papa Wojtyla, secondo me, è il più grande papa vivente che c'è oggi in Italia! Wojtyla! Ora, a parte Wojtyla, che è il globe-trotter... Con tutta la fame che c'è nel mondo c'hanno soldi in banca , lo IOR: Istituto Opere Religiose. Come si chiama il croupier del Vaticano? Marcinkus. Che, si mette i soldi in banca con la fame che c'è nel mondo?! Come se Gesù avesse messo i pesci in frigorifero: "Guarda, mettili nel frigorifero...".

Wojtyla è il più grande papa vivente che si ha oggi in Italia! Però dovrebbe sistemare una cosa più equa unanime per il mondo, non dovrebbe fare il tifo per nessuno prima di tutto. Per esempio, la Polonia: io so che stanno male, ma Dio bono sempre con questa Polonia, stanno male dappertutto, quelle altre parti le tratta veloce, no? Dice: "Madonna come stanno male in Polonia, anche in Cina, però in Polonia Madonna bona, come stanno male laggiù". Io son d'accordo, ma l'ha presa un po' troppo... Secondo me è polacco 'sto papa, eh?

L'esistenza di Dio: Il cervello non è lo strumento adatto per dimostrare l'esistenza di Dio. E' come voler sentire il sapore del sale col naso. Non c'è riuscito Lui stesso mandando Suo figlio in terra, figurati noi che non siamo neanche parenti alla lontana! Insomma, l'argomento ontologico è crollato, gli scolastici e i mistici hanno fallito. La Teoria del Motore Immoto è una scemenza. Non resta di nuovo che il mi' babbo. Avrò avuto quattro anni e tornavo dai campi, di notte. Gli chiesi:

- Babbo, ma chi l'ha fatto il mondo?

- Dio.

- E Dio chi l'ha fatto?

- Il su' babbo e la su' mamma.

"Già," pensai "che scemo." Andai a letto contento, ma convinto d'aver dato l'impressione al mi' babbo di non essere una personcina intelligente. Avrei potuto arrivarci da solo.

Caino e Abele: Siamo tutti fratelli: i fratelli Taviani, i fratelli Lumière, i fratelli Karamazov, le sorelle Adamoli, i fratelli Bardazzi... Ce ne sono altri due nel mio paese, i Fratellini, Rocco e i suoi fratelli, i fratelli Cervi, i fratelli Fabbri. Rosanna Fratello, e via e via e via, e ne aggiungerei un altro: e via!

Ma i primi veri due fratelli dai quali tutti noi discendiamo, amici infelici, erano Caino e Abele. Non c'è errore di stampa, è proprio scritto così. Caino e Abele dettero luogo a tutto il mondo e c'è un asterisco sulla Bibbia, vedere per la spiegazione in fondo, e se andiamo a vedere in fondo andò così.

Quando eran piccini tutto regolare: Caino un po' più nervoso e Abele più perbene.

- Buongiorno , mamma!

- Buongiorno a te!

- Buongiorno, babbo! Come stai?

- Bene grazie, non c'è male.

- Figurati, ciao eh...

Insomma, tutto perbene Abele. Caino invece un po'...

- Buongiorno!

- Che è ' sto buongiorno? Che mi interessa?

Quando erano piccoli niente di strano, quando cominciarono a crescere, che il sesso cominciava a bollire nella pentola dell'uomo, a scoperchiare il cervello erotico... bé, bisogna buttar giù la pasta, ragazzi...

- Mamma, ciao!

- Caino, non far tardi!

- Mah! Se trovo qualcosa può darsi che rimanga a dormire, arrivederci! Ciao, Adamo! Ciao, Abele!

Andava fuori, cominciava a guardare: zebre, sassi, piante, fiumi, stelle, foglie, frutti, Scalfari, Celentano, ma di donne, non c'era l'ombra! Non gli riuscì a incontrare una donna a pagarla oro, e non ce n'era proprio! Primo sabato niente, il secondo sabato uguale, terzo sabato uguale, alla fine non ce la faceva più. Comincia a dargli di balta il cervello e comincia a guardare Abele in maniera un po' strana...

- Caro Abele...

- Cosa?

- Niente! Ho detto caro Abele, sembri un po' nervoso oggi...

- Perchè?

- Niente, sei mio fratello...

- Uhm, cosa?

- Niente, ho detto: sei mio fratello! - dice. - Ci mancherebbe altro che tu fossi la mia... ti vedo un po' nervoso! Guarda lì come cammina di dietro!

Insomma, questa malsna idea cominciò a entrargli in testa, finchè ci pensa tutta la notte e un giorno chiama il fratello e lo redarbonisce un po'.

- Abele! Vieni un minuto qua, per curiosità. Scusa, nel mondo c'è le cose maschili e femminili, no? Sappiamo, come si chiama nostro padre, che è un uomo?

- Adamo!

- Uhm, e io?

- Caino!

- E te?

- Abele!

- Guarda un po', strano: Adamo, "o", la finale, dico. Caino, "o"; te invece: Abele, "e", femminile plurale. Non è proprio Eva, "a", però... Ciao, Abele, ci si vede, eh?

Abele cominciò a impaurirsi, narrano i giornalisti dell'epoca: girava proprio armato. Ora, questo Caino, sempre più indispettito, un giorno lo chiama.

- Abele, guarda... m'avete fatto uno scherzo e mi è piaciuto, mi son divertito, però il gioco è bello quando dura poco, eh?! Bisogna arrivare a essere cinque miliardi e bisogna darsi da fare, eh? Te devi essere mia moglie per forza. Abele! Vai a casa, mettiti un tailleurino rosa e fatti la barba che mi vergogno di fonte al mondo di avere una moglie va in giro vestita così!

Abele insiste che è un uomo. Caino non ci vede più: gli salta addosso e l'ammazza! Era il primo delitto della storia. S'impaurì, si nascose. Ma Dio lo vide e si arrabbiò:

- Caino, Madonna bonaaa! - Caino sempre più nascosto. - Caino! Dio bonooo!

- Che?

- Dov'è Abele?

- Chi Abele?

- La tua sorell... il tuo fratello! Mi hai fatto imbrogliare anche a me, imbecille!

- Non lo so!

- L'hai ammazzato! te andrai all'inferno.

- All'inferno?! Ce n'è donne?

- Stai zitto! Sottosviluppato!

Bum!! Lo mandò giù all'inferno. Il diavolo contento: arrivava la prima persona che vedeva. Aveva appena finito di preparare. Entra questo Caino, vede un altro essere vivente e va subito a presentarsi:

- Buongiorno! Piacere, Caino!

il diavolo dice:

- Il piacere è tutto mio: Satana!

- Satana, "a"!

Bestia della miseria! Ci fu una rincorsa nei gironi: al VII Girone lo prese, e da questo terribile connubio tra Caino e Satana nacque l'infelice genere umano.

Dio, Manitù, Budda...: Mi veniva in mente... Se quando uno muore va di là e invece del nostro Dio ne trova un altro... Ci pensi che figura? Metti, che so, si trova Manitù, quello degli indiani. Che figura si fa? Uno va di là, vede uno con la penna, la pipa...

- Buongiorno, cercavo Dio.

- Augh.

- No, dico Dio.

- Augh.

- Io ho letto "Tex", non so se può servire, la squaw, le verdi praterie, eh?, i sentieri di Manitù...

Allah, trovare Allah...

- A proposito, Allah, tu che sei di quelle parti del Medio Oriente, levami una curiosità: che c'è in quella zona?

Budda!... Pensa a trovare Budda... Budda, grasso in quella maniera... C'è gente che non l'ha mai visto, non sa neanche chi è. Alla mi' mamma gliel'ho chiesto:

- Tu sai che è Budda?

Uno muore, va nell'aldilà, trova Budda con quella pancia... dice:

- Mah, tutto m'aspettavo fuori che quel bischero di Craxi pigliasse il potere anche di qua...
Roberto Benigni
 

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