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BARZELLETTE  E MOTTI DI SPIRITO

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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO

SUL CULO


Gli uomini e le donne differiscono tra loro anche per alcuni comportamenti "minimi" che sembrerebbero non doversi legare ad alcuna peculiarita' sessuale, come ad esempio nel modo di disporre i rotoli di carta igienica negli appositi rulli attaccati alla parete. In mancanza di suggerimenti o di condizionamenti contrari, lasciata libera di fare come meglio crede, la maggior parte degli uomini monta il rotolo in modo che il lembo libero penzoli verso l'esterno. Le donne lo fanno in maniera tale che il lembo cada dalla parte piu' vicina al muro. Sono state tentate varie spiegazioni psicoanalitiche di questo curioso fenomeno (gli uomini tenderebbero a rendere visibile cio' che protrude; le donne a disporla in una cavita' simil-uterina), ma la verita' e' che manca qualsiasi appiglio sul quale fondare un'ipotesi ragionevole. "Sperimentazioni" preliminari hanno verificato che, sotto questo aspetto, i bambini piccoli (3-5 anni) tendono a comportarsi come gli adulti, con una netta differenziazione per sesso.


Una bella biondona tutta curve vestita con un abitino super aderente sale su un autobus e ovviamente subito dopo si sente toccare il culo. Si volta di scatto e con voce adirata dice. "Ma lei come si permette di tastarmi il culo. Il fatto che sono giovane, bella e seducente non le da' il diritto di toccarmi il culo!". E il tizio. "Ma guardi, io ho una bella mano destra!". La biondona e' adiratissima: "Ma per il fatto che ha una bella mano destra non vuol dire che lei abbia il diritto di toccarmi il culo!". E il tizio: "Ma, guardi, io ho il guanto!". E la bionda ancora piu' inviperita: "Ma, per il fatto che lei ha il guanto non vedo perche' si creda in diritto di toccarmi il culo!". E il tizio: "Ma, vede, il guanto e' grigio!". E la bionda: "Ma cosa le fa credere che siccome ha un guanto grigio lei possa mettermi una mano sul culo?". E il tizio: "Ma, vede, il grigio va su tutto..."


Un sacerdote deve fronteggiare la grave crisi economica della parrocchia e, spinto dalla disperazione, decide di puntare alle corse. Va all'ippodromo e nota che nella corsa successiva partecipa un cavallo mediocre, simpaticamente chiamato "Culo" perché è sempre dietro a tutti. Con la speranza di realizzare molto, decide di puntare tutto su di lui. Fatto sta che, con sorpresa generale, il cavallo arriva terzo e il giorno seguente tutti i giornali titolano: "Sacerdote investe su Culo e si arricchisce". Il sacerdote, emozionato dalla grande vincita, decide di acquistare Culo e lo prepara per la corsa seguente. Questa volta il cavallo vince. E l'indomani, i giornali titolano: "Culo del sacerdote batte alla grande". Ovviamente, il vescovo si preoccupa per questo tipo di cattiva pubblicità, chiama il sacerdote e gli dice di non far correre il cavallo alla prossima corsa. Questa volta i giornali titolano: "Vescovo frena Culo del sacerdote". Questo era davvero troppo per il povero vescovo, che ordina al sacerdote di disfarsi immediatamente del cavallo. Il sacerdote, triste, decide di regalarlo a una povera suora del convento del paese, e il giorno seguente si legge sui giornali: "Suora del paese ora con Super-Culo". Il vescovo ha una crisi e viene ricoverato in psichiatria. Quando ritorna in sè, ordina alla suora di disfarsi del cavallo una volta per tutte e lei lo vende a un allevatore per 100 euro. Il giorno dopo, su tutti i giornali, il titolo in prima pagina: "Suora vende Culo per 100 Euro". Il vescovo ha un colpo e viene sotterrato. L'indomani, puntuali, i titoli sui giornali: "Per colpa del Culo, muore vescovo". (Mauroemme)


Una donna entra in un bar attirando l'attenzione di un tizio che sta al banco. Questi le si rivolge e le dice: "Hai proprio un grosso culo!". La donna e' imbarazzata e scioccata da questa asserzione e facendo finta di niente cerca di evitare il tizio. Ma questi le si avvicina e insiste: "Tu hai proprio un grosso culo!". La donna e' offesa, ma cerca ancora di evitare il tizio. Questi prosegue a tormentarla: "E hai anche dei seni piccoli. Dei seni piccoli e un culo grosso!". La donna non ne puo' piu' e decide di andarsene. Ma l'uomo la segue e le dice: "Se tu vuoi per i seni io ho un bel trucco per farli diventare grossi". La donna e' piu' interessata e si ferma per ascoltare il tizio. Questi prosegue: "E' un trucco semplice semplice. Basta che tu sfreghi della carta igienica fra i due seni una volta al giorno". La donna alza le spalle e manifesta tutti i suoi dubbi che cio' possa funzionare. E l'uomo: "Ma si' che funziona! Visto che ha funzionato col tuo culo..."


Luigino ha la testa con una forma particolare e tutti lo prendono in giro. Il primo giorno di scuola, il suo compagno di banco lo guarda e comincia a irriderlo ad alta voce: "hai la faccia come il sedere! hai la faccia come il sedere! hai la faccia come il sedere!". E Luigino, piangendo: "non e' vero, sniff, sigh! sei cattivo!!". Tutta la classe sente luigino, lo guarda, e tutti iniziano a cantare in coro "hai la faccia come il sedere! hai la faccia come il sedere! hai la faccia come il sedere!". E luigino continua a piangere. Arriva l'intervallo e tutte le classi della scuola si radunano in cortile per fare merenda e giocare. Un bambino di un'altra classe nota Luigino e, puntando il dito verso di lui, comincia a urlare e ridere: "Hai la faccia come il sedere! Hai la faccia come il sedere! Hai la faccia come il sedere! ha! ha! ha!". Allora tutte le classi di tutta la scuola, in coro cominciano a cantare "Hai la faccia come il sedere! hai la faccia come il sedere! hai la faccia come il sedere!". E Luigino, piangendo " Non e' vero che ho la faccia come il sedere!, sniff! cattivi! cattivi!". Finisce la mattinata e Luigino si dirige verso casa mogio mogio, a testa bassa. Ad un certo punto si accorge che sul marciapiede c'e' un tombino aperto dove stanno facendo dei lavori: Luigino e' curiosissimo! Gli torna l'entusiasmo e di corsa va a vedere cosa c'e' dentro e si affaccia con la testa. Appena si affaccia, una voce minacciosa viene dal fondo: " HEY TU!, VAI A CAGARE DA UN'ALTRA PARTE!".


Tre uomini sono catturati nella jungla dai cannibali. Il re dei cannibali dice ai prigionieri che possono salvare la vita solo se superano una prova: devono andare nella jungla e recuperare 10 frutti dello stesso genere. Cosi' tutti e tre prendono vie separate alla ricerca dei frutti. Quando il primo ritorna dice al re: "Ho portato 10 mele". Il re allora gli spiega la prova: "Devi spingere tali frutti su per il sedere senza cambiare espressione sul viso o sarai mangiato". La prima mela va su, ma la seconda provoca una smorfia di dolore e cosi' il tizio viene mangiato. Poco dopo arriva il secondo e mostra al re i suoi 10 frutti, delle bacche. Quando il re gli spiega la prova pensa di farcela e comincia: 1... 2... 3... 4... 5... 6... 7... 8... Alla nona bacca pero' scoppia a ridere, quindi viene ucciso. I due si incontrano in cielo. Il primo domanda: "Perche' hai riso, giusto quando ce l'avevi quasi fatta?". E il secondo: "Non ho potuto resistere quando ho visto il terzo che arrivava con delle angurie...".


Un contadino piuttosto ignorante va dal medico che gli prescrive delle supposte dicendogli di metterne una nell'ano tutte le sere. Tornato a casa, riferisce alla moglie, ma ne’ l’uno ne’ l’altra comprendono come si somministrano le supposte. Pertanto la moglie intima al marito di ritornare dal dottore per farsi spiegare. Il contadino dapprima si oppone, adducendo a motivo il fatto che il dottore si arrabbiera` di certo ma, pressato dalla consorte, alla fine accetta e torna dal dottore. Per tre volte di seguito il dottore parla di ano, poi di retto e infine di sfintere. Alla fine il medico, capendo finalmente di trovarsi di fronte ad una persona poco acculturata, si decide finalmente ad usare un linguaggio un po' piu’ semplice: gli dice di mettersene una tutte le sere NEL CULO! Il contadino torna dalla moglie e fa: "Te l'avevo detto che s'incazzava !".


Un aereo militare e' in volo per un lancio di para'. Salta il primo e il paracadute si apre, salta il secondo e il paracadute si apre, salta il terzo e... si e' dimenticato il paracadute! Allora il sergente di turno chiama il miglior paracadutista della squadra, gli mette in mano una ricetrasmittente, dopodiche' gli dice di buttarsi e raggiungere ed agguantare lo sfortunato compagno (il tutto ovviamente in poche frazioni di secondo). Questo salta, si avvicina in picchiata al compagno, quindi domanda al sergente: "Come faccio ad aiutarlo?". E il sergente: "Prendilo per la giacca!". Il soldato esegue, ma la giacca si sfila. E il sergente: "Prendilo per i pantaloni!". Stessa sorte della giacca. "Prendilo per le mutande!". Il paracadutista agguanta i boxer dell'amico, che pero' si strappano. "E' rimasto completamente nudo! Come faccio adesso?". E il sergente: "Prendilo... prendilo... PRENDILO PER IL CULO!". E il paracadutista rivolto all'amico: "Io ho il paracaduteeee... e tu noooo...".


Papa' e figlio sono in giro in auto. Ad un semaforo attraversa la strada una biondona con una super minigonna. Il padre esclama: "Che culo! ". "Come hai detto, papa' ? ". Il padre pensando che il figlio dica tutto alla madre prova a imbrogliarlo: "Ehmm... ho detto Gufo! ". "Gufo? e cos'e' un gufo?". Il papa', contento di avere salvato la faccia e orgoglioso di potere spiegare qualcosa al pargolo, inizia a spiegare: "Il gufo e' un uccello, ha le ali, il becco e vola!". Passa un minuto e il figlio chiede: "Papa', ma i gufi hanno figli?". "Certo! Si chiamano gufini, hanno le aline, i becchini e volano!". Passa un minuto e il figlio chiede ancora: "Papa', ma i gufini hanno figli?". "Certo! Si chiamano gufetti, hanno le alette, i becchetti e volano!". Passa un minuto e il figlio torna a chiedere: "Papa', ma i gufetti hanno figli?". "Certo! Si chiamano gufettini, hanno le alettine, i becchettini e volano!". Passa un altro minuto e il figlio: "Papa', ma... ". E il padre, esasperato: "CULO! Ho detto CULO!".


Un tizio cerca un cavallo a poco prezzo. Va da un venditore e gli dice: "Ne avrei uno, ma ha un difetto: per farlo galoppare bisogna dire CULO e per farlo fermare bisogna dire MERDA !". Il prezzo e' buono e cosi' il tizio compra il cavallo. Una volta arrivato fuori citta' vuole lanciarlo a tutta velocita': "CULO CULO CULO CULO ..." Il cavallo galoppa sempre piu' veloce " CULO CULO CULO ..." ancora piu' veloce ! A un certo punto il tizio si accorge che sta avvicinandosi a un burrone e vuole fermarsi. "Ach ! Com'e' che dovevo dire ? CAZZO...". Niente, il cavallo continua. "CACCA, FIGA, TETTE... " ma il cavallo continua. Vedendo avvicinarsi il burrone il tizio esclama:" AHHH... che MERDA !". E udita la parola il cavallo si ferma di colpo proprio sul bordo del precipizio. Il tizio guarda di sotto e con un sospiro di sollievo dice: "Ah... che CULO !".


La polizia, un sabato notte, vede una macchina ferma e due uomini, uno appoggiato al cofano con le braghe abbassate e l'altro che gli sta infilando un dito in culo. Il poliziotto si ferma ed esce dalla macchina. Nota che i due tipi sono completamente ubriachi e chiede: "Ma che sta facendo?". E uno dei due: "Non vede che sto facendo vomitare il mio amico?". E il poliziotto: "Ma come? Mettendogli un dito in culo??". E l'ubriaco: "Embe'... Aspetti che lo tolgo e glielo metto in bocca... Voglio vedere se non vomita!!!"


Un tale entra in un bar, e si rivolge al barista: "Ehi tu, faccia da culo, dammi una birra fresca!". Il barista, volendo evitare risse nel suo locale, a fatica tace e gli da' la birra. L'indomani lo stesso tale entra nel bar, va dal barista e ordina: "Ehi tu, faccia da culo, dammi una birra fresca!". Stavolta a stento il barista riesce a mantenere il controllo, ma gli da' comunque la birra. Terzo giorno, stessa scena, stesso bar, il tale va al banco e rivolgendosi al barista: "Ehi tu, faccia da culo, dammi una birra fresca!". Al che il barista scoppia e si avventa sul tale menandolo al punto da mandarlo in ospedale per fratture ossee. Dopo qualche settimana, ancora un po' malconcio, il tale ritorna al solito bar. Avvicinandosi al bancone nota il barista intento a bere una CocaCola con la cannuccia, e rivolgendosi a lui dice: "Ehi tu, quando hai finito di farti il clistere, dammi una birra fresca!"


Due uomini si trovano, faccia a faccia, su un ascensore dell'Empire State Building. Il primo e' un negro, alto, elegante, fisico alla Cassius Clay; il secondo e' bianco, piccolo, sciatto, fisico mingherlino. Ad un tratto, mentre l'ascensore sale velocemente, il bianco, borbotta qualcosa, lentamente, del tipo: "Nero... sporco... peloso... puzzolente...". Il negro lo osserva, imperturbabile. Finalmente si aprono le porte e il negro aiuta il bianco ad uscire, nel senso che, afferratolo per la collottola lo solleva da terra, fino ad avere gli occhi alla stessa altezza dei suoi. Quindi, con voce calma, ma decisa gli dice: "Se era un indovinello, e' il buco del culo. Se dicevi a me, sei un uomo morto".


Un giovane ragazzo si lagna in ufficio col suo capo in relazione ai suoi rapporti con la fidanzata, molto caparbia: "A volte mi fa tanto arrabbiare che avrei voglia di picchiarla". E il capo gli consiglia: "Bene, ti diro' quello che facevo a mia moglie quando mi faceva arrabbiare: Le tiravo giu' i pantaloni e la sculacciavo". Scuotendo la testa il giovane ragazzo risponde: "Mi sa che non funziona. Ogni volta che le tiro giu' i pantaloni non sono piu' arrabbiato".


Un giorno tutti gli organi del corpo umano si riunirono per decidere chi di tanti dovesse essere il capo. Si presento' per primo il cervello dicendo di essere l'organo principale poiche' senza di lui il corpo non puo' ragionare e non si puo' muovere. Poi le gambe dicendo che loro facevano muovere il corpo, poi il buco del culo, ma tutti si misero a ridere; offeso non fece piu' lo stronzo. Il corpo ne risenti' ben presto e cosi' divento' lui il capo. MORALE : Per comandare non bisogna fare qualcosa di importante, basta che qualcuno con la faccia da culo sia capace di fare lo stronzo!


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