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BARZELLETTE  E MOTTI DI SPIRITO

SULLA GUERRA



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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO

SULLA GUERRA


Siamo agli inizi della seconda guerra mondiale. I tedeschi invadono la Polonia, e i soldati hanno l'ordine diretto di Hitler di sterminare tutta la generazione di giovani del posto. Ad un posto di blocco, un giovane polacco biondo dal fisico aitante butta la bicicletta e fugge per i campi. Un soldato tedesco lo vede e lo rincorre col fucile spianato. Dopo vari chilometri di corsa, il ragazzo polacco inciampa e cade. Il soldato tedesco lo raggiunge, gli punta il fucile alla testa e gli urla: "Maletetto polakko, zei morten!". Si aprono improvvisamente le nubi e una voce tonante s'espande dal cielo per l'agreste loco: "SOLDATO! FERMA LA TUA MANO. NON UCCIDERE QUEST'UOMO, perché UN GIORNO SARA' UN GRANDE PAPA!". Il soldato tedesco, impaurito, abbassa l'arma, si inginocchia e dice: "No, non foglio ezzere io a prentermi qvezta tremenda rezponzabilitaten. Ma zignore, se lo lascio libero, ke ne zarà di me?". E la voce: "NON TI PREOCCUPARE. TU SARAI IL SUCCESSORE". (Mauroemme)


Pare ormai accertato che gli Arabi abbiano perso la Guerra dei Sei Giorni per aver voluto seguire fedelmente le tattiche consigliate nei manuali d'uso dei mezzi corazzati acquistati dall'Unione Sovietica. Tali testi riportavano come prima, fondamentale regola: "Attirate il nemico in una trappola mortale ed attendete l'arrivo dell'inverno..."


Sarajevo, impossibile uscire da casa: i cecchini sono pronti a sparare a chiunque. Incredibilmente un abitante esce da casa e riesce a costruirsi nel bel mezzo di una piazza deserta un'altalena. Finita di costruirla vi sale e comincia a dondolarsi. Dalle case tutti gli gridano: "Pazzo! Torna a casa! Possono ucciderti!". E lui: "State scherzando? E' bellissimo! Guardate quel cecchino: a furia di seguirmi gli sta girando la testa!".


Primi mezzi dell'esercito italiano in arrivo per la missione di pace nella citta' di Tiro, in Libano. Le operazioni si svolgono regolarmente, ma con ricorrenti momenti di confusione e qualche colpo sparato a casaccio nel panico: cosa che capita quando qualche ufficiale, in vista della spiaggia, distrattamente annuncia alla sua truppa: "Ragazzi, siamo a Tiro!" (electrob.org)


Prima guerra mondiale. Trincea tedesca ed italiana l'una di fronte all'altra. Si spara da settimane senza risultati poiché ciascun esercito resta coperto nella propria fossa. Fronte italiano. "Ragazzi," dice il tenente "qui non se ne vede la fine. Facciamoci venire qualche idea, altrimenti resteremo nella mota a vita". Un soldato semplice si fa avanti "Io un'idea ce l'avrei. Perché non chiamiamo per nome i tedeschi? Quelli alzano la testa fuori dalla trincea e noi li facciamo secchi!". Il tenente ci pensa sue poi dice: "E' un'idea un po' cretina, ma può funzionare. Chi conosce nomi tedeschi?". "Fritz... Franz..." "OK, proviamo". "Ehi Franz... ci sei Franz?". Dall'altra parte sputa un elmetto e si sente dire: "Yaaa?" e... PAM! i soldati italiani lo fanno secco! "Ragazzi, funziona!!! Passate parola! Facciamoli secchi tutti, quei crucchi bastardi!". La voce si sparge e... "Ehi Franz..." "Yaaa?" PAM! Secco! "Fraaaanz... Franzucciooo..." "Yaaa?" PAM! Secco un altro! E così gli italiani cominciano a fare secchi i tedeschi. Fronte tedesco. "Ragazzen, qui italianen stare sterminanden esercito tedesken... Trofiamo ein soluzionen!". "Profiamo anke noi ad usare loro tecnika. Come essere nome tipiken di italianen?". "Profare Giofanni!". "Ya, profiamo... Ehi Giofanni...". Silenzio. "Giofanni...". Silenzio. "Bel Giofanniii...". "Ehi, ma tu sei l'amico di Franz?". "Yaaa?". PAM!


II Guerra Mondiale. Un tedesco, con la sua berlina ultralucida e veloce, sale una ripida strada di montagna e nel frattempo un contadino sta scendendo sulla stessa strada a bordo di un carretto trainato dai buoi, carico di paglia, di galline, maialetti,... una minifattoria viaggiante, insomma. Patatrack !! Una scena terribile, coperta pietosamente da una nuvola di paglia, che a poco a poco si dirada. Il tedesco si riprende dal trauma, e osserva il bue, moribondo, con le corna rotte, le zampe fracassate e dice : "Io non poteRe fedeRe bue soffRiRen ". Prende la pistola e lo finisce con un colpo alla testa. Poi vede le galline, moribonde anch' esse: "Io non poteRe fedeRe gallinen soffRiRen ". Punta la pistola e le uccide. Anche i maialetti: "Io non poteRe fedeRe maialen soffRiRen "; e li finisce. All' improvviso il contadino esce allo scoperto. Ha un braccio amputato, ben legato intorno al collo, una gamba ciondoloni, e vistose ferite alla testa: "Cavolo, che fortuna!! Non mi sono fatto niente !!!".


Durante la guerra d'Africa un soldato americano ha mangiato per settimane razioni "K". Durante una breve licenza va al Cairo e la prima sera mangia e beve a piu' non posso e alla fine si ubriaca. I suoi compagni approfittano del suo stato di incoscienza e gli mettono nel letto una mummia che hanno rubato in un museo. Quando si sveglia, il soldato trova la mummia ed esclama: "Eh no, adesso basta ! Posso sopportare le razioni K, ma una donna disidratata e' veramente troppo!".


II Guerra Mondiale. Scenario del Pacifico. Un baldo aviatore americano, imbarcato su una portaerei, e' alla sua prima missione. Parte in effetti con un po' di paura, ma appena in cielo si sente un asso e abbatte in furiosi combattimenti uno dietro l'altro ben 12 aerei. Quando la benzina sta per finire atterra sulla portaerei e va incontro all'ufficiale tutto gioioso: "Eccezionale! Ho abbattuto 12 aerei giapponesi!". E l'ufficiale: "Male! Molto male! Onolevole aviatole amelicano!".


Un ragazzino racconta ad un amico della sua famiglia: "Il mio bisnonno ha combattuto contro Napoleone... mio nonno ha combattuto contro gli inglesi... mio padre ha combattuto contro gli americani e mio zio contro i Russi. L'amico commenta: "Sembra proprio che la tua famiglia non riesca ad andare d'accordo con nessuno!".


In un Corriere della Sera di Gennaio, compariva un articolo su indiscrezioni dal sito New Scientist, documenti top secret su nuove armi allo studio degli esperti del Pentagono. Ad esempio, una bomba che attrae sui nemici "vespe e topi feroci". Oltre a favorire la rottamazione degli scooter, si risolverebbe l'annoso problema dei topi di fogna di New York. L'unico problema che frena lo sviluppo di questo ordigno è che non si trova un pifferaio magico neanche a pagarlo. Poi c'è un nuovo tipo di ordigno che simula flautulenze fra le file nemiche. Una bomba che invece di fare BUM farà PROT? Oppure una mina: "Cazzo, ho pestato una mina" "A giudicare dalla puzza, ti sei cagato addosso, eh?". Infine, la "Bomba gay". Sprigionerà una sostanza afrodisiaca che provocherà comportamenti omosessuali tra i soldati, con effetto «un disgustoso e non letale» colpo al morale. E' certamente un'arma pacifista, "non fate la guerra, fate l'amore". Ma ci sono dei problemi morali da superare: due bombe potranno convivere liberamente, adottare bombette? I nemici potranno sposarsi? Qualcuno dice che la CIA ha sperimentato la Bomba gay in gran segreto su un noto Newsgroup umoristico italiano, con - a quanto pare - incredibile successo. (Mauroemme)


Un piccolo paese del Centro America e' in grave crisi economica: poverta', inflazione, scarsi introiti dalle tasse, forte criminalita', ecc. Il Consiglio dei Ministri viene convocato per trovare una soluzione. Si discute per giorni e giorni senza trovare alcuna soluzione soddisfacente. Ad un tratto il Capo del Governo ha un'ispirazione: "E se dichiarassimo guerra agli Stati Uniti? Loro ci invaderebbero, ci conquisterebbero e ci annetterebbero facendoci diventare il 51° Stato dell'Unione. Cosi' i nostri problemi sarebbero risolti!". Grandi applausi da parte di tutti i ministri. Uno solo siede taciturno e in disparte. Il Capo del Governo se ne accorge e chiede: "Lei non e' d'accordo?". E il ministro: "No, no. Ma c'e' un problema. E se vinciamo?".


Un americano, un russo e un italiano parlano dei bei tempi passati e rievocano il periodo della guerra quando tutti e tre erano imbarcati su una portaerei. Tutti e tre si vantano che la loro era la piu' lunga. Il russo dice: "Noi avevamo delle portaerei cosi' lunghe che per andare da poppa a prua avevamo bisogno delle biciclette". L'americano dice: "Noi invece le avevamo cosi' lunghe che da poppa a prua avevano bisogno di motociclette". L'italiano allora sbuffa: "Le nostre portaerei erano cosi' lunghe che a poppa sapevamo che c'era la guerra e a prua nessuno ne sapeva niente!"


In tempo di guerra ho combattuto al fronte, compiendo veri atti d'eroismo. Ho avuto una medaglia per aver fatto esplodere un carro armato nemico, ed un'altra per aver fatto deragliare un loro treno di rifornimenti. Infine ho fatto saltare in aria un ponte e mi hanno dato dieci anni di galera. Che volete, ero talmente impegnato a fare l'eroe che non mi ero accorto che intanto la guerra era finita... (Bilbo Baggins)


Un terrorista serbo decide di organizzare un attentato al tribunale internazionale per i crimini di guerra. Non essendo disponibile a fare il kamikaze, decide di imbottire il proprio dobermann di dinamite e spingerlo sul luogo del delitto. Ma un colpo di fortuna vuole che mentre sta compiendo questa operazione una guardia lo scopra, e gli intimi : "Altola'. Non minare il can per L'Aia".


Seconda Guerra Mondiale, mari del Pacifico. Una nave da guerra americana e' attaccata da un sottomarino giapponese che gli lancia una salve di terribili e velocissimi siluri. Il capitano della nave americana capisce che non c'e' piu' nulla da fare e chiama il suo vice dicendogli: "Non abbiamo piu' speranze. Vada sottocoperta e dica all'equipaggio qualcosa di divertente, cosi' almeno moriranno ridendo". Il comandante in seconda scende sottocoperta e dice all'equipaggio: "Che cosa direste se io spezzassi in due questa nave dando un colpo secco col mio cazzo sulle paratie?". L'equipaggio si mette a ridere all'impazzata e proprio mentre sta ancora ridendo il capitano in seconda tira fuori il suo arnese (in verita' enorme) e lo sbatte violentemente contro una paratia. Proprio mentre fa cio' si sente un rumore violentissimo e la nave si spacca in due. I soli superstiti sono il capitano e il suo secondo che si allontanano su una piccola scialuppa di salvataggio. Il capitano, remando, dice al secondo: "Bene, l'equipaggio stava veramente ridendo quando la nave e' colata a picco. Ma che cosa ha detto loro?". E il secondo gli racconta tutto. Allora il capitano, un po' adirato: "Beh, la prossima volta stia attento con quel cazzo. I siluri ci hanno mancati tutti!!".


Pekka e Toivonen sono seduti in treno e ripensano ai tempi della guerra. Mentre parlano dei loro ricordi, Toivonen guarda verso la foresta e dice: "Ero proprio li' che cavalcavo il mio cavallo quando arrivo' una pallottola dalle truppe russe e me lo ha ucciso. Cosi' ho dovuto continuare a piedi...". Non appena escono dal tunnel successivo, Pekka da' una occhiata alla foresta e dice: "Una volta ero proprio li' che cavalcavo la mia ragazza quando arrivo' una pallottola dalle truppe russe e me la uccise. Cosi' ho dovuto continuare a mano...".


Basta con i turisti e le famiglie che vengono a vedere i decolli dalle basi Nato come uno spettacolo qualsiasi. D'ora in avanti dovranno pagare regolare biglietto. Sarà permesso agli F117 di affittare spazi pubblicitari sulle ali, a eccezione della pubblicità delle sigarette che, come tutti sanno, possono uccidere. (Stefano Benni)


Polonia durante la II guerra mondiale. Un giovane prete riesce a fuggire, prontamente inseguito da un altrettanto giovane nazista. A un certo punto il fuggitivo si trova davanti un muro, è spacciato. Il soldato tedesco prende la mira e sta per fare fuoco... ma all'improvviso, dal cielo plumbeo, il padreterno in persona interviene con voce tonante: "Fermo! non sparare!... questo prete un giorno diventerà papa!". Perplesso, il tedesco risponde: "Va bene signore.... ma io?". "Tu?!... tu sarai quello dopo!"


Prima guerra mondiale: un battaglione italiano avanza presso le rive di un fiume. Il comandante apre l'ordine del giorno, lo legge ma non crede ai propri occhi. "Gli ordini sono ordini" e con gesto risoluto sale a cavallo e ordina: "1a Compagnia... attenti !". E i soldati si mettono sull'attenti. "1a Compagnia... disponetevi in fila lungo la riva !". E i soldati obbediscono. "1a Compagnia... abbassatevi i pantaloni !". Un brusio si diffonde tra le file e i soldati sono indecisi sul da farsi. "Svelti, e' un ordine!". I soldati obbediscono. "1a Compagnia... abbassatevi le mutande !". Il vociare diventa confuso, ma l'ordine viene eseguito. Poi il comandante va dal suo sergente: "Sergente, vada a prendere le tenaglie". Dopodiche' si avvicina con le tenaglie al primo soldato in fila che lo guarda con due occhi spauriti. Da lontano si sente un trotto: un messaggero arriva trafelato dal comandante e gli consegna un foglio. Il comandante lo legge ed esclama: "Ah! Volevo ben dire! Scaglionamento !".


Una famosa giornalista americana, che aveva fatto un documentario in Kuwait prima della guerra, aveva notato allora che le mogli camminavano sempre dietro ai mariti. Tornando dopo la guerra, noto' che ora i mariti camminavano dieci metri dietro le mogli. La giornalista accosto' una delle donne e commento': "Stupendo! Cos'e' la causa di cosi' tanto progresso in cosi' breve tempo?". Rispose la donna: "Le mine!". (Robert Youngblood)


Trois militaires sont dans un avion pour partir en guerre et chacun d'eux
jetent un objet porte-bonheur. Le premier jette une petite voiture, le
deuxième jette un caillou et le troisième jette une bombe. Une fois descendu
de l'avion, le premier soldat voit un enfant qui pleure et lui demande ce
qui ne va pas. Le garçon lui dit :
- J'ai reçu une petite voiture sur la tête.
Le deuxième soldat voit un enfant qui pleure et lui demande ce qui ne va
pas. Le garçon dit :
- J'ai reçu un caillou sur la tête et le troisième voit un vieux qui est
pété de rire et lui demande ce qu'il a, et le vieux lui dit :

- Quand j'ai pété, la maison du voisin a explosé !


C'e' una ditta (silverbulletgunoil) che produce spray al grasso di maiale da spalmare sui proiettili per contaminare i terroristi islamici al momento della morte ed impedire loro di andare in paradiso. E non sapete il peggio: rifornisce l'esercito americano dal 2004. (Francesco De Collibus)


Estate 1940. Dopo mesi di preparazione, la Wehrmacht da' inizio al suo piu' ambizioso progetto: l'invasione della Gran Bretagna via terra. Decine di divisioni di fanteria sono pronte nelle spiagge della Normandia. Le truppe si dispongono, con teutonica precisione, in file successive di migliaia di uomini, tutti rivolti verso l'Inghilterra. Nell'assoluto silenzio ad un certo punto si ode la voce del Feldmaresciallo Rommel, il quale da' un unico ordine ai soldati in attesa: "Ein, Zwei, Drei... Drinken!". Subito la prima fila di uomini avanza verso il mare, e comincia a berne l'acqua, poi avanza la seconda, la terza, e cosi' via. Bevendo l'acqua del mare, ogni fila contribuisce a prosciugare un po' il Canale della Manica, che in poco tempo si abbassa sempre piu'. All' alba la silenziosa forza d'invasione giunge in vista delle bianche scogliere di Dover, ma qui una sorpresa attende i tedeschi: durante la notte decine di divisioni di fanteria Britanniche sono affluite sulle scogliere, sotto il comando del Generale Montgomery. I soldati si sono disposti in una formazione del tutto simile a quella assunta dai tedeschi la sera prima. Tedeschi e inglesi sono immobili come pietrificati uno di fronte all'altro nella luce dell'alba. Ad un certo punto si ode solo la voce potente del Generale Montgomery che ordina ai suoi uomini: "One, two, three... Pipiiii'...!".


Oramai la guerra contro l'Afganistan sembra un fatto scontato. Un afgano, dopo aver capito bene che c'è poco da fare si mette a piangere malamente. Piange, piange, piange, ad un certo punto si avvicina un tedesco e gli dice: "Ma dai, non fare così. Sei un uomo, gli uomini non piangono". Niente da fare. L'afgano continua a piangere. "Ma dai, vedrai che tutto andrà per il meglio. Vedi noi, abbiamo perso due guerre mondiali, ci hanno fatti dividere in due per tanti anni e vedi a che punto stiamo. Siamo uno dei paesi più forti e più ricchi del mondo. Vedrai la guerra vi farà anche voi forti e ricchi. Non devi piangere". L'afgano continua a piangere. Allora si avvicina un giapponese e gli dice: "Non piangere, dai. Tutto andrà per il meglio. Vedi noi. Ci hanno buttato due bombe atomiche, ci hanno disarmato completamente e vedi a che punto stiamo. Abbiamo una delle economie più forti, persino dagli Stati Uniti d'America. Viviamo sempre nel lusso e nell'ultima parola della tecnologia. Dai, non ti preoccupare che lo stesso sarà anche per voi dopo la guerra". Allora l'afgano risponde: "Ma io piango proprio per questo. Ho una grande paura che non saremo noi a perdere".


I giovani di un intero paese sono inviati tutti assieme al fronte, e all'arrivo trovano un generale che gli chiede perché sono andati in guerra. Un ragazzo avanza e grida arditamente: "PER LA GLORIA SIGNORE". La risposta piace tanto al generale, che all'istante lo nomina caporale. "Chi ALTRI è qui per la GLORIA? Nessuno? Siete tutti dei VILI quindi?". Un soldato allora risponde: "Signore, tutti noi del paese abbiamo dato almeno una botta, a quella puttana della Gloria. Ma solo il nuovo caporale ha fatto la cazzata di sposarsela". (Bilbo Baggins)


Saddam Hussein e Bill Clinton s'incontrano a Baghdad per il primo giro d'incontri in un nuovo processo di pace. Quando Bill si siede, nota che ci sono tre tasti sulla sedia di Saddam. Iniziano a parlare e dopo 5 minuti Saddam preme il primo tasto. Un guanto da pugile esce da una scatola sulla scrivania e becca Bill dritto in faccia. Confuso, Clinton continua a parlare, mentre Saddam se la ride. Un paio di minuti dopo il secondo tasto viene premuto. Questa volta spunta uno scarpone che molla un calcio a Clinton. Di nuovo Saddam se la ride e di nuovo Clinton continua a parlare, non volendo rovinare un'occasione di pace tra i due paesi. Ma quando il terzo tasto viene premuto e un altro scarpone esce e calcia Clinton nelle palle, ne ha avuto finalmente abbastanza, e dice: "Me ne torno a casa. Finiremo i colloqui a Washington tra un mese". Passa il mese e Saddam va a Washington per il meeting. Quando Saddam si siede di fronte a Clinton nota i 3 tasti sulla sedia di Bill e si prepara alla vendetta di Clinton. Iniziano a parlare e Bill preme il primo bottone. Saddam fa il gesto di evitare il pugno, ma non succede niente. Clinton se la ride a denti stretti. Poco dopo Clinton preme il secondo bottone. Saddam fa un salto all'indietro, ma di nuovo non succede niente. Clinton scoppia a ridere. Ma quando Clinton preme il terzo bottone, Saddam fa un nuovo salto all'indietro ma di nuovo, non succede niente. Clinton e' per terra con una crisi di isterismo. "Lascia stare" disse Saddam. "Io me ne torno a Baghdad!". E Clinton, tra le lacrime: "Quale Baghdad?".


Ci sono due tedeschi che, appena finita la guerra, stanno fuggendo. Cosi' dopo essersi cambiati gli abiti, decidono di mimetizzarsi tra la gente come due comunissimi italiani. Ad un tratto, dopo aver camminato per molto tempo, decidono di entrare in un bar per bere qualcosa. Il primo tedesco fa al secondo: "Ascolta, visto che io sono piu' intelligente di te, lascia ordinare me perché con la tua solita stupidita' ci farai scoprire". Si avvicinano al bancone e il tedesco fa rivolto all'oste: "Due martini !". E l'oste: "Dry ?". E il tedesco: "Nein drei, zwei !".


Ho conosciuto un reduce di guerra che una volta rimase disperso in missione. Mi disse che riuscì a sopravvivere grazie al modo di ragionare che aveva sviluppato giocando a scacchi: da buon fante penetrò nel cuore delle linee nemiche, e divenne la loro donna. (puccio di luce)


Tempi della seconda guerra mondiale. Due partigiani, Pino e Salvatore,stanno lottando come dei leoni per difendera la patria dai tedeschi. Ad un certo punto i tedeschi rispondono al fuoco 'trtaraatatata', dopo di che cade il silenzio. Salvatore fa: "Pino, Pino, che odore ha il sangue?". "Zitto!". -"Ueh, Pino, che odore ha il sangue!"."Sta zitto, scemo, non vedi che sparano!". "Si', ma, Pino, dimmi che odore ha il sangue!". "Porca troia, un odore di merda!". "Ueh, Pino, mi hanno ferito". (Mario)


Ero iscritto all'universita' e ci convocarono per annunciare che dovevamo considerarci tutti volontari. Commento' Giorgio C., che aveva letto la Bibbia ed era anche molto spiritoso: "Mi sento come Adamo quando Dio gli disse: 'Questa e' Eva, e adesso scegli la tua sposa'". (Enzo Biagi)


Mullah Omar: "... Noi consideriamo decadente il vostro sistema di vita, eppure non interferiamo sulle vostre decisioni". Intervistatore: "Solo perché non ne avete la possibilità...". Omar: "Probabilmente ha ragione". (Intervista al Mullah Omar, leader dei Talebani, 22/08/2001)


Io spesso mi chiedo, in caso di scontro, se vincerebbe Obiwan Kenobi con la spada LASER oppure Adolf Hitler con la spada LAGER. Comunque sia, mi sento sempre più attratto dal lato oscuro della forza e, quanto prima, passerò da SKY a SKYWALKER, profondamente convinto che chi si YODA si IMBRODA. (Renato Reggiani)


SUL CARSO. Prima guerra mondiale. E' notte sulla trincea innevata e all'alba si scatenera' l'inferno. Il capitano chiama Cioni e gli dice: "Fante Cioni, so che tu abiti qui vicino e voglio nominarti idealmente il rappresentante di tutto il reparto. Vai giu' a valle a trovare la tua fidanzata e torna prima dell'alba. Ci dirai tutto quello che e' successo e cosi' tutta la truppa idealmente sara' con il cuore vicino alle proprie donne prima dell'attacco finale. Vai!". Cioni prende i suoi sci e via scivola in silenzio fino dietro le retrovie e scompare nella notte. All'alba ritorna tutto rosso in viso con un sorrisone radioso da valligiano: "Agli ordini sior capitano!". "Bravo Cioni, ora tu sei idealmente tutti noi. Raccontaci della tua fidanzata". "L'ho ciavada, sior capitan!". "Si', capisco. Ma dicci qualcosa di piu'. Come ha reagito alla sorpresa quando ti ha visto?". "Lei signor capitan, la me ga' visto e ha soriso con tuti quei bei dentini, e me ga dito: "Cioni". "E allora?". "E alora l'ho ciavada, sior capitan". "Va bene, ma non hai da dirci nient'altro? Non ti ha detto nient'altro?". "Si', dopo che la go' ciavada la m'ha soriso coi suoi bei oci e la m'ha guarda' e la me ga dito 'Cioni' ". "E allora?". "E alora mi la go ciavada, sior capitan. La go ciavada ancora". "Va bene. Capisco. Ma possibile che non ci sia nient'altro da raccontare alla truppa? Possibile che non ti ha detto niente altro?". "Si', dopo la seconda la me g'ha parla'...-". "Ah, vedi? E cosa ti ha detto?". "La m'ha soriso con le sue guance rosa e la me ga dito 'Cioni' e mi me son fato prendere da una roba che... insoma mi l'ho ciavada ancora, sior capitan!". "Ah, ma allora! Ma e' mai possibile che tutto quello che mi sai dire e' che te la sei chiavata? Ma e' mai possibile che non vi siate detti niente? Che non ci sia stato un minimo di conversazione tra due persone che si vogliono bene? Ma e' mai possibile?". "Ma no, cosa dise, sior capitan! Avemo parlato e tanto! Tuta note avemo parla' ". "Ah, lo vedi? E cosa vi siete detti?". "Beh, dopo la tersa ciavada, lei la me ga dito 'Cioni, cosa fai qui? Togliti gli sci e vieni dentro che qui for a fa un fredo can...!' ".


Notizie dal futuro: anno 3014: oh, una cattiva ed una buona notizia. La cattiva notizia e' che nel 3014 scoppiera' la Terza Guerra Mondiale. Quella buona e' che l'intero ricavato sara' devoluto in beneficenza. (Daniele Luttazzi, alias Panfilo Maria Lippi) (in "TABLOID TABLOID"@"Mai Dire Gol")


Guerra del golfo. Gli alleati iniziano l'offensiva terrestre e gli iracheni immediatamente consultano i consiglieri militari russi su come devono comportarsi. Gli strateghi russi rispondono che devono ritirarsi di 50 Km. Sebbene sorpresi, gli iracheni si comportano di conseguenza. Nel giro di un paio di giorni gli alleati sono di nuovo in vista, cosi' gli iracheni si rivolgono ancora ai consiglieri russi, i quali consigliano di ritirarsi di altri 100 km. L'idea non piace agli iracheni, che tuttavia decidono di non cambiare strategia a meta' della guerra e arretrano di altri 100 km. Cio' accade varie volte ancora, finche' finalmente tutto l'esercito iracheno si trova concentrato a Baghdad. Gli iracheni consultano per l'ultima volta gli esperti russi, i quali dicono trionfanti: "Oh, ora e' tutto piu' facile, basta aspettare che arrivi l'inverno".


Principio di Issawi-Wilcox: I problemi crescono geometricamente, le soluzioni aritmeticamente. Legge aurea del giornalismo: Un articolo che parla di refusi conterra' refusi. Legge di Big Al: Una buona soluzione si puo' applicare con successo a quasi tutti i problemi. Osservazione di Reston: Ogni politica si basa sull'indifferenza della maggioranza. Legge di Eldridge sulla guerra: L'uomo e' sempre pronto a morire per un'idea, purche' essa non gli sia chiara.


Ma che fine ha fatto la guerra in Afghanistan? E' finita? Abbiamo vinto, perso, pareggiato? Dopo il piu' grande schieramento del dopoguerra con cui 27 nazioni civili si sono schierate tutte compatte per bombardare una popolazione allo stremo le ultime notizie sono: 1- Uno sceicco con un occhio solo e' sfuggito alla cattura a bordo di un'Harley Davidson come Easy Rider; 2- Un altro e' fuggito a bordo di un Riscio' ; 3- Bush stava per essere abbattuto da un salatino; 4 L'aviazione italiana ha impiegato otto giorni per volare a Kabul. Per favore, avete altre notizie? La vita italiana e' cosi' triste che ho bisogno di altre notizie dal fronte. (Aldo Vincent)


Norimberga, fine anni 90. Al confessionale di una chiesa si presenta un vecchietto male in arnese che insiste per volersi confessare. Il prete lo fa accomodare e gli chiede da quanto tempo non si confessi. Il vecchietto confessa che e' da molto tempo e ha molte cose da confessare. Il prete si mette comodo, ma effettivamente dopo 12 ore i due sono ancora li'. Finalmente dopo 24 ore di confessioni ininterrotte il prete gli chiede se e' veramente pentito e quando il vecchietto dice di si' il prete formula la classica formula: "Ego te absolvo... Per penitenza dirai 8.500.000 pater noster, 12.300.000 Ave Maria e 600.000.000 Gloria". E il vecchietto: "Ma padre!". "Zitto, Adolfo, che ti e' andata anche bene!"


World War III, terza guerra mondiale. Gli USA riescono finalmente a realizzare un elaboratore in grado di risolvere qualsiasi problema, tattico o strategico che sia. I capi dell'esercito sono radunati davanti alla nuova macchina e danno ordine di inserirvi un difficile problema tattico. Descrivono una situazione ipotetica al computer e quindi gli rivolgono la domanda decisiva: attaccare o ritirarsi? Il computer ronza per un'oretta e quindi se ne esce con la risposta: SI'. I generali si guardano gli uni con gli altri, stupefatti. Alla fine uno di essi inserisce una seconda richiesta al computer: "SI' COSA?". Istantaneamente, il computer risponde: SI' SIGNORE! (Kirone)


Seconda guerra mondiale. In una casa bussano i tedeschi. Una vecchia donna apre la porta: "Cosa volete?". "Noi cercare sporchi ebrei. Tu hai nascosto ebreo in casa tua, tu dire dove hai nascosto! Scnell". "No, qui non ci sono ebrei!!!". "Maledetta comunista, tu devi dire dove tu nascondere ebrei o Hans ti tagliera' una gamba!". "No, vi giuro, non ci sono ebrei in questa casa!". Hans allora, zac, taglia una gamba alla vecchia. Sangue dappertutto. "Vedi! Noi non scherziamo! Parla, dove hai nascosto ebreo?!". "No, vi sbagliate, non ci sono qui ebrei" risponde la vecchia in agonia. Hans, zac, le taglia l'altra gamba. "No, qui non ci sono ebrei, ve lo giuro". I tedeschi, ormai convinti che purtroppo gli ebrei non stanno lì, vanno via. Allora dall'armadio esce un ebreo che dice alla vecchia:"Vedi! Le bugie hanno le gambe corte". (Mario)


Le guerre, si sa, sono lunghe. In una di queste, che durava ormai da dieci lunghi anni, la soldatesca cominciò a mugugnare sul fatto che non si ritornava più a casa. Essendo quella una guerra di "pace" era naturale che durasse tanto tempo. Un giorno un caporal maggiore decise che avrebbe tentato di tutto per tornare a casa, magari con una medaglia da appuntarsi al petto. Entrò deciso nella stanza del comandante e gli chiese una licenza per vedere la sua famiglia che lo dava ormai per morto. "E poi, colonnello, sa, mi sono sposato e subito sono partito per il fronte. Il primo figlio manco mi conosce". "Ascolta, figliolo, ti accorderò la licenza se mi darai qualcosa in cambio". "Ai suoi ordini, colonnello". "Tu fammi un'azione eroica degna di questo nome - per tenere alto il morale della truppa - e ti mando difilato a casa". Tre giorni dopo il caporal maggiore fu di ritorno con un bottino eccezionale: un carro armato preso al nemico. La voce si sparse e così il nostro caporal maggiore venne premiato con un encomio. Ma non partì. L'encomiato tornò dal colonnello e quello gli disse che gli occorreva una prova ancora più tangibile del suo atto eroico e forse stavolta lo avrebbe mandato. Il nostro eroe fece quello che doveva fare e si ripresentò all'accampamento con ben due carri armati nemici prigionieri. Divenne subito famoso tra i commilitoni e così il colonnello lo promosse a sergente ma non lo mandò a casa. Per la terza volta il novello sergente fece l'ennesima azione eroica e ancora una volta tornò pieno di onori e con tre carri armati nemici al seguito. Stavolta il colonnello si decise a premiarlo con una licenza, però prima bisognava organizzare i festeggiamenti per la ricorrenza annuale della festa dell'Eroe. Tutti schierati in Piazza d'Armi, alla presenza degli Stati Maggiori, il nostro colonnello, commosso e incuriosito, mentre appuntava la medaglia al valore al nostro maresciallo, com'era ovvio era stato ancora promosso, gli chiese sottovoce: "Dimmi, figliolo, come hai fatto a fare ciò che hai fatto, che nella mia lunga carriera ne ho viste di cotte e di crude, ma come questa mai?". "Colonnello, io non ho fatto niente di così coraggioso!". "Modesto fino all'inverosimile. Ma raccontami". "Ecco, vede, colonnello, è stato incredibilmente facile: io prendevo un carro dal mio nemico personale, che poi siamo diventati amici, e lo scambiavo con due dei nostri. Per ognuno dei suoi uno in più dei nostri!". (Walter Chiari)


Ho conosciuto un reduce di guerra che una volta rimase disperso in missione. Mi disse che riuscì a sopravvivere grazie al modo di ragionare che aveva sviluppato giocando a scacchi: da buon fante penetrò nel cuore delle linee nemiche, e divenne la loro donna. (puccio di luce)


Giochi di guerra. Nella stanza tutta bianca l'anziano generale era solo col Pulsante Rosso. Il pulsante era maligno, e spesso nelle lunghe giornate bianche s'animava, e perfidamente istillava nel generale l'idea! La sua era una piccola voce querula, che a volte sembrava quella del padre, o quella dell'antico sergente istruttore, e insisteva e insisteva. Pensaci bene, mormorava Pulsante Rosso al generale, ricordi cosa diceva tuo padre su come deve essere un uomo? E come deve essere il mondo e come avresti dovuto essere tu? Ricordi le calde torte di mele che tua madre metteva sul balcone a raffreddare? E le buone pannocchie di granturco?
Com'era facile obbedire allora, senza inutili pensieri. Il mondo dopo sarebbe migliore, giusto? Più pulito, certo, in fondo tutti lo pensano, ma loro non possono. Tu invece puoi. Pensaci, perché c'è un solo bottone, io, e solo tu puoi farlo. Ricordi quella buffa ragazza russa dello scambio culturale? Chissà se si salverebbe? Ma ormai sarà sposata e con dei figli grandi, e sarà grassa, tanto
che se la incontrasti neppure la riconosceresti: comunque dicono che è una cosa rapida e indolore, un lampo e puf .. restano solo le scarpe. Le scarpe sono sporche, non azzardarti ad entrare che ho appena pulito in terra. Un vero uomo deve prendersi le sue responsabilità: o aveva ragione tuo padre e sarai sempre un indeciso, debole e vigliacco? No. Lui era diventato un generale
della più potente nazione del mondo. Lo diceva anche la mamma. I generali sono forti, diceva, tu non sei adatto, non pensarci nemmeno. Lui invece aveva perseverato e in guerra aveva dimostrato d'essere forte. Se solo dopo non l'avessero caricato di medaglie, e messo da parte in quella stanza bianca col Pulsante Rosso, dove aveva cominciato a sentire la voce lamentosa dei morti. Ci hai tradito, sussurravano, avresti potuto salvarci, ma sei stato debole e ora tutti siamo morti, per colpa tua. Sei debole, in fondo basta un attimo. Niente dolore né sangue o ferite, un attimo. Il dovere, il dovere, l'ordine deve arrivare dal presidente. Ma anche il presidente è debole, e ti ha messo nella stanza bianca per non decidere lui. E se fosse già troppo tardi? Tu sei sepolto da trenta metri di corazze e cemento armato, e se fossimo già sotto attacco? Pensaci, perché poi dovrebbero darti il Pulsante Rosso se non fosse giusto che lo adoperi? Aspettare l'ordine o dimostrarsi forti? Ma tu sei un generale, quindi sei forte. E allora devi decidere, cosa fare? Forse è ora? Aspetta. Senti la voce di tua madre? Cosa dice? Che è ora? Matteo, dice, è ora di mangiare, vuoi deciderti a venire a tavola? Sì mammina, rispondi subito, mi lavo le mani e arrivo, eccomi! (Bilbo Baggins)



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