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BARZELLETTE  E MOTTI DI SPIRITO

SULLA GRECIA



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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO

SULLA GRECIA



Un giorno un viandante chiese a un filosofo quanto tempo mancasse per arrivare ad Atene. Quello non gli rispose. Il viandante stizzito si rimise in cammino. Il filosofo, dopo un po', gli urlo' dietro: "Manca mezza giornata!". "Perché @#@# non me lo hai detto prima?". "Non sapevo a che velocità andavi".


Un Tedesco, un Francese e un Greco stanno discutendo sulla fedeltà delle loro mogli. Dice il Tedesco: "Quando torno a casa e guardo mia moglie, sono in grado di capire se mi ha tradito oppure no. Ha un aspetto così caratteristico che non mi lascia dei dubbi. Allora scendo alla cantina, prendo una grossa mazza e la picchio violentemente finchè non mi dice tutto (orario, luogo, nome)". Dice il Francese: "Ma sei proprio una bestia! Come puoi trattare un essere umano così. Anche io quando torno a casa e guardo mia moglie, sono in grado di capire se mi ha tradito oppure no. Ha un aspetto così caratteristico che non mi lascia dei dubbi. Allora la porto a cena fuori, in un ristorante carino e romantico, poi la porto a spasso in riva alla Senna e lei, presa dai rimorsi mi dice tutto". Dice il Greco: "Ma siete tutti e due degli imbecilli. Anche io quando torno a casa e guardo mia moglie, sono in grado di capire se mi ha tradito oppure no. Ha un aspetto così caratteristico che non mi lascia dei dubbi. Allora non dico niente, esco sul balcone e grido alla vicina: Signora Panayiòta, siete una zoccola!". "Chi è zoccola, io, o vostra moglie che va a letto con Yiòrgos, con Mìtsos e con Tàkis?"


Antica Grecia. Il famoso Perseo e' dato per disperso. Viene allora inviato un soldato alla sua ricerca. Dopo una lunga ricerca in mezzo ai cadaveri e ai campi il soldato vede un moribondo e gli urla: "Ehi, sei Perseo?". E l'altro: "Trentaseo!".


Tanto tempo fa, nei balcani, c'era la tendenza a fare il tifo per le lettere, non esistendo ancora le squadre. L'alfabeto greco aveva i suoi fans. C'erano coloro che erano fusi per l'omega, chi stava in fissa con il chi, ed ognuno metteva il proprio ardore nella supremazia del proprio fonema. Ma il governo greco decise di sopprimere con la violenza questo tipo di tifo. Fece fuori tutti, gli unici che scapparono erano gli adoratori della lettera che segue il pi greco. E, colonizzata un'altra terra, non rinunciarono a tenere fede al loro nome di adoratori: così chiamarono la loro terra Ro Mania. (Akel Barzo)


Il nous e' un concetto chiave della filosofia greca: per i greci, indica la predilezione dei filosofi per gl'imberbi, un agire non solo sessuale ma un'attivita' di pensiero che deriva da uno sguardo diverso dalla percezione tattile ed olfattiva ma coinvolgente la sfera (o altro platonico) visiva, che non si affida a organi di senso, ed e' per lo piu' considerato una gran perdita di tempo che reca seco la sicurezza come infallibile e divino o piu' che umano, in genere infatti si tratta di due umani. Per Platone, il nous e' il demiurgo o produttore del cosmo generato. Lo so, Platone era un po' rincojonito e mingherlino e vale lo stesso per Aristotele, che identifica in esso il primo motore del movimento duodenale rotosussultorio a compimento del grande ciclo della vita terrena e della vita cosmica, che attrae a se' come la cosa amata ogni ente, di cui sia conosciuta la massa attrae cio' che di massa e' fornito e rappresenta l'ultima perfezione. E' uno dei concetti piu' affascinanti ed inutili, largamente superato dal fenous e dal' anous, loro si' fondamentali del pensiero greco-occidentale. (Paolo Levi Sandri)


In un convento della Grecia ci sono 3 Pope: Rino, Rano e Runo. Un giorno Rino viene brutalmente ucciso, arriva la polizia ed il commissario dice senza alcun dubbio: "E' stato Rano". Morale: come ha fatto il commissario? perché un Pope Runo non fa male a nessuno.


Un Italiano va a fare vacanze in Grecia sull'isola di Mykonos. E' un ragazzo proprio bello, va in spiaggia dove ci sono ragazze di tutte le nazioni e tutte quante dirigono i loro occhi verso di lui. Sulla stessa spiaggia viene un Inglese, anche lui e' un bellissimo ragazzo però nessuna donna gli dà retta. Lui poverino fa di tutto per attrarre le donne senza nessun risultato. Allora va dall'Italiano e gli chiede: "Scusa, perché tutte le donne ti guardano e a me no? Che c'hai di più?". "E' un vecchio trucco. Basta mettere un cetriolo sotto il costume". Il giorno dopo l'Inglese segue il consiglio senza esito positivo. Invece l'Italiano come il giorno prima. Allora va di nuovo da lui: "Mi hai preso in giro. Mi sono messo il cetriolo però il risultato è lo stesso". "Si', ma quando io ti ho detto di mettere un cetriolo sotto il costume intendevo davanti, non dietro".


QUARKE CURIOSITÀ DAL MONDO DELLA SCIENZA -- ULTIM'ORA: Grecia. Scoperta ad Atene una stele risalente ad oltre duemila anni fa, su cui è riportato un trattato di geometria di un insigne matematico di allora. Gli esperti lo stanno ancora traducendo dal greco antico, tuttavia è già nota la prima parte dello scritto. Dice: «Pi italiano = 3,14». (Andrea 'Zuse' Balestrero)


Un Italiano, un Indiano e un Greco muoiono lo stesso giorno e bussano alla porta del Paradiso. San Pietro dice: "Per quanto mi risulta tu Italiano e anche tu Greco avete condotto una vita che non potrei definire buona e nemmeno cattiva. Dovrei mandarvi tra gli ignavi in quanto né il Paradiso né l'Inferno vi accoglierebbero. Tu Indiano sei stato buono ma purtroppo non battezzato, per non parlare poi di quelle pratiche anticristiane tipo yoga che hai praticato per una vita intera. Dovrei mandarti nel Limbo punendoti con la pena di desiderare in eterno di essere unito a Dio senza nessuna speranza di riuscire. Ma oggi sono nelle mie buone e sono disposto a chiudere un occhio alla vostra situazione. Darò a tutti e tre l'occasione di entrare in Paradiso. La prova consiste in questo: vi darò tre colpi con questa frusta. Se riuscite a non manifestare il vostro dolore le porte del Paradiso apriranno anche per voi. Ma se sento anche un sospiro peggio per voi. Andrete direttamente al posto che meritate. Avete diritto di scegliere uno scudo. Cercate di sfruttare questa opportunità con saggezza. Cominciamo da te Italiano! Cosa scegli per scudo?". "Questa grande pietra, o mio Santo". Il solito fessacchiotto italiano convinto che avrebbe guadagnato la simpatia del Santo con la scelta di un oggetto che ricorda il suo nome. Ma il Santo non si fece condizionare da queste tattiche. Anzi si sentì addirittura offeso. Mise pertanto tutta la sua forza all'esecuzione del primo colpo e la pietra cadde per terra. Diede il secondo colpo e il povero Italiano sentì un dolore così forte che le sue grida si sentirono per molti minuti con una tale intensità che fece tremare le anime dell'Aldilà. Così fu mandato direttamente all'Inferno. Poi era il turno dell'Indiano. "Cosa scegli per scudo?". "Niente o Grande Santo. Ho fatto yoga per tanti anni e so resistere al dolore". Allora il Santo dà il primo colpo e l'Indiano rimane in silenzio. Dà il secondo colpo e l'Indiano rimane ancora in silenzio. Dà il terzo colpo e l'Indiano rimane per terza volta in silenzio. "Sei stato bravo. Allora puoi entrare in Paradiso". "Vorrei chiedere il permesso di stare fuori ancora un po'. Vede la mia curiosità è più forte di me. Voglio vedere come fa questo Greco a passarla sempre liscia in tutte le barzellette". "Va bene, te lo concedo. Allora Greco, cosa scegli per scudo?". "Scelgo l'Indiano, o mio Santo".


PERICLE (circa 450 A.C.). Qui ad Atene noi facciamo così. Il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi per questo è detto democrazia. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private. Ma in nessun caso si occupa delle pubbliche faccende per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così, ci è stato insegnato a rispettare i magistrati e c’è stato insegnato a rispettare le leggi, anche quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede soltanto nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso. La nostra città è aperta ed è per questo che noi non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo così. (Paolo Rossi)


Un Greco ed un Italiano sono seduti in un caffé discutendo della superiorità delle proprie culture. Al terzo caffé il Greco dice, "Beh, noi abbiamo il Partenone". Inarcando le sopracciglia l'Italiano risponde, "E' vero e noi abbiamo il Colosseo". Ma il Greco insiste, "In Grecia abbiamo dato i natali alla matematica". E l'italiano, facendo un cenno d'assenso aggiunge, "Così come noi abbiamo costruito l'Impero Romano". E via così, finché il Greco arriva a quello che ritiene metterà fine alla discussione. E, con un gesto teatrale dice, "Noi abbiamo inventato il sesso!". Al che l'Italiano risponde: "E' possibile, ma sono stati gli Italiani che lo hanno insegnato alle donne!" ("...it was Italians who introduced it to women!") (Slartibartfast)


Spartani. Appena nati vengono sottoposti al giudizio degli anziani di Sparta. Se sono deboli, gracili o deformi, vengono gettati dalla rupe. Anziano: "Questo maschio è deforme!" [gettando il neonato dalla rupe]. A nulla servono le proteste. A nulla servono i pianti. Genitore: "Ma era una femmina!". Anziano: "Il prossimo". (Leo Ortolani)


Le termopili. L'unico punto attraverso il quale l'esercito di Serse può passare per invadere la Grecia. Una stretta fenditura nella roccia. Un passaggio che a Serse fa molta... gola. Ah! Ah! Ah! Molta gola, capite? ... stretta fenditura... gola... Spartani. Nessuno l'ha capita. (Leo Ortolani)



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