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BARZELLETTE  E MOTTI DI SPIRITO

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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO

SUI GATTI



Un tizio si vuole disfare del suo gatto e chiede aiuto ad un amico che gli consiglia: "Portalo dalla parte opposta della citta' e abbandonalo li". Il tizio fa cosi', ma il giorno dopo il gatto si presenta alla porta di casa sua. Il tizio torna dall'amico che gli consiglia: "Porta il gatto in un'altra citta'' e abbandonalo li". Il tizio fa cosi', ma il giorno dopo il gatto si ripresenta ancora a casa sua. Il tizio ritorna dall'amico che gli consiglia: "Prendi la macchina, imbocca l'autostrada, esci al quinto casello, percorri la strada statale per 15 Km, poi prendi la terza stradina a destra e quindi la quarta a sinistra che porta nel bosco, quindi segui il ruscello dentro al bosco per 2 Km e abbandonalo li". Il giorno dopo i due amici si rivedono e quello che aveva dato i consigli chiede: "Allora, stavolta sei riuscito a sbarazzarti del gatto?". "Ma che scherzi? Anzi se non era per il gatto col cavolo che riuscivo a tornare a casa!".


Si incontrano due gatti, uno bello lustro e l'altro malmesso, con i denti spezzati e bave rosse alla bocca. "Ciao, come stai?". "Eh, mica tanto bene...". "Ma che ti è successo? Ti ha investito una macchina?". "No, è che non fapevo che aveffero inventato il polmone d'acciaio!..."


Due nani, di cui uno piccolissimo, sono amici per la pelle, finche' quello piu' basso muore. Disperato, l'amico va a porgere l'estremo saluto dalla signora che gli affittava la camera: "Cosa faro' adesso, senza di lui ?". La signora, continuando cinicamente a lavare i piatti gli risponde: "Va' la', va' la': tutto passa". E il nano: "E' in camera sua per l'ultimo saluto, vero ?" La signora: "Vai pure, ma mi raccomando chiudi la porta!". Il nano va, torna dopo alcuni minuti ancora piu' triste; fa per andarsene quando si rivolge ancora alla signora, che continua imperterrita a lavare: "Signora, posso andare di nuovo a rivederlo ?". "Si', ma mi raccomando, chiudi la porta". E il nano: "Ma signora, perché mi domanda sempre di chiudere la porta ?". "perché e' la terza volta che il gatto me lo porta in cucina ..."


Due gatti, Teo e Wizzy, stanno passeggiando su un marciapiede. Ad un tratto, poco lontano, una graziosa gattina mentre sta attraversando la strada, viene investita in pieno da un'auto e rimane morente, riversa sull'asfalto. "Mio Dio, ma quella e' Gaia!" urla Teo. E Wizzy: "Non lasciarti impressionare, quella fa sempre la gatta morta con tutti!".


Due amici si incontrano dopo molti anni. Uno e' veramente mal combinato e ha un'aria depressa. "Mario, come stai? Ti vedo depresso...". "Depresso? Ti ricordi mia moglie Evelina? Mi ha lasciato per andare con un rappresentante di commercio e mi ha vuotato il conto in banca". L’amico lo abbraccia: "Non te la prendere... in fin dei conti hai i tuoi figli...". "I figli ? Mia figlia fa la squillo e non la vedo da tre anni... mio figlio e' gay...". L’amico comincia a diventare imbarazzato: "Ma allora sei solo a casa ?". "Casa? Quale casa?! Mi hanno sfrattato perché sono disoccupato e non pagavo l’affitto...". "Beh, direi che hai ragione ad essere incazzato...". "Incazzato... certo che lo sono... pensa che oggi un gatto nero mi stava tagliando la strada... mi ha visto ... si e' fermato... si e' grattato le palle ed e' tornato indietro!!!"


C'era una volta una giovane gatta che sonnecchiava al sole, distesa comodamente sul bordo della fontana del villaggio. Un passero assetato, si posò accanto a lei, e la gattina aprì fiaccamente un occhio: "Hum! Si disse...! com'è magro, non vale la pena di mangiarselo". Ed il tempo passava, e altri uccelli si posavano accanto alla micia, ma lei non se ne dava pensiero, non trovandoli mai di suo gusto. Infine, divenne affamata, e vedendo arrivare un grasso piccione si decise, e spiccò un salto per acchiapparlo. Era ancora un poco assonnata, a tal punto che sbagliò il balzo. Così mancò il piccione e cadde dentro la fontana, dove s'inzuppò per bene. E sapete qual è la morale di questa storiella? Più i preliminari sono lunghi e piu' l'uccello e' grosso, e più la micia si bagna. (Bilbo Baggins)


Un sadico, un masochista, un assassino, un necrofilo, uno zoofilo e un piromane stano seduti in un banco di giardino senza sapere come occupare il tempo. Dice lo zoofilo: "Andiamo a prendere un gatto!". Dice il sadico: "Andiamo a prendere un gatto ed a torturarlo!". Dice l'assassino: "Andiamo a prendere un gatto, a torturarlo ed ammazzarlo!". Dice il necrofilo: "Andiamo a prendere un gatto, a torturarlo, ad ammazzarlo e a violentarlo!". Dice il piromane: "Andiamo a prendere un gatto, a torturarlo, ad ammazzarlo, a violentarlo ed appicciarlo!". Dice il masochista: "Miaoooo!".


Torna a casa la moglie: "Caro, vuoi che chiami qualcuno per aiutarti a portar su il pianoforte?". "Non serve. Già fatto". "Hai portato da solo un pianoforte da sei quintali per quattro rampe di scale? Ma come hai fatto?". "Oh, semplice: l'ho legato al gatto e l'ho fatto tirare su". "Ma dai, come fa un gattino a portar su un pianoforte?". "Beh, in effetti l'ho dovuto frustare parecchio".


Un signore, dovendo partire per lavoro, ha il problema di trovare qualcuno che gli custodisca il suo amatissimo gatto durante il periodo in cui starà via. Chiede la disponibilità di amici e parenti, e alla fine decide di affidarlo al proprio fratello. Qualche giorno dopo telefona per avere notizie della bestiola. "E' morto." dice lapidario il fratello. "Cosa?!! E me lo dici così?!!" urla l'altro alterato. "E come te lo dovevo dire? E' caduto da un albero molto alto e ha sbattuto la testa!". "Ma lo sai come c'ero affezionato! Era quasi un figlio per me! Potevi usare un po' più di tatto! Oggi potevi dirmi che era salito sul tetto della casa e che i pompieri stavano tentando di farlo scendere. Ti avrei chiamato domani e mi avresti potuto dire che c'erano state dei problemi e che lo avevate portato dal veterinario. Dopodomani mi avresti avvertito che era stato operato ma che non si sapeva ancora nulla; infine, con un certo garbo, mi avresti detto che erano intervenute delle complicazioni e che il mio micio non ce l'aveva fatta... Ecco come avresti dovuto darmi la notizia!". "Beh, mi dispiace molto che tu l'abbia presa così... non credevo..." "Va bene, va bene... Forse mi sono arrabbiato troppo... Cambiamo discorso... Come sta nostra madre?". "Nostra madre?". "Sì, nostra madre... Come sta?". "Mmm... E' sul tetto. I pompieri stanno tentando di farla scendere".


Un appuntato dei carabinieri torna a casa con un grande mal di pancia. Chiede alla moglie la borsa dell'acqua calda, ma purtroppo la borsa e' vecchia ed e' quindi bucata e perde acqua. Si rivolgono ai vicini: "Avete per caso una borsa dell'acqua calda da prestarci?". "No, purtroppo anche la nostra perde acqua. Ma a che vi serve?". "Per mettermela sulla pancia: ho un gran mal di stomaco". Allora il vicino gli consiglia: "Noi in questi casi usiamo il gatto...". "Ma come, il gatto?". "Si', e' un bel gattone grosso, peloso...". "Ma non e' che graffia?". "Nooo, e' buonissimo... Sulla pancia poi da' tanto caldo...". L'appuntato prende il gatto e se lo porta via. L'indomani il vicino sente suonare e va ad aprire la porta. Gli si presenta l'appuntato tutto graffiato in faccia, con nelle mani un fagotto in cui ha chiuso il gatto. "Ma che e' successo?" domanda il vicino. "Beh, guardi, fino a che si e' trattato di mettergli l'imbuto nel culo, lui c'e' stato... ma quando ho provato a versare l'acqua calda..."


Una signora porta il gatto dal veterinario, e questi le dice che il problema del micio sono i troppi peli che leccandosi (come fanno notoriamente i gatti) ha inghiottito, creando così un ''gomitolo'' nello stomaco. La signora: "Ma guarda, lo stesso problema che ha provocato tanti problemi di digestione a mio marito !!".


Un gatto giunge alle porte del paradiso e San Pietro lo accoglie dicendo: "So che sei stato un bravo gatto, che non ha mai dato problemi al suo padrone. Chiedimi cio' che vuoi e lo avrai". Il gatto chiede un bel cuscino di raso per dormire, come quello che il suo padrone non gli aveva mai permesso di toccare. San Pietro acconsente e il gatto entra. Dopo un po' giungono alcuni topolini. San Pietro dice loro: "So che siete stati bravi sulla terra, non avete mai rubato il cibo nelle case. Chiedetemi cosa volete e lo avrete". I topi chiedono di avere dei pattini a rotelle, perché avevano visto dei bambini giocarci e da allora li avevano sempre sognati. San Pietro promette di accontentarli ed anche i topi entrano nel Paradiso. Il giorno dopo San Pietro incontra il gatto. "Ciao" gli fa "Andava bene il cuscino di raso che hai ricevuto??". "Certo, perfetto. Ed ho anche apprezzato molto il "pranzo servito su due ruote"!!"


Carletto, 5 anni, va a visitare la nonna che vive in America. Nel cortile della villa della nonna ci sono molti gattini. Il bimbo va dalla nonna e dice: "Nonna, nonna! Mi dai un gomitolo di lana per far giocare il gattino?". E la nonna: "No, Luigino caro, qui i gatti non giocano con la lana, forse in Italia sì, ma non qui!". E il bimbo risponde: "Ma allora, nonna, perché il gatto fa miao in italiano??"


Tre amici magnificano le qualità "umane" dei loro animali. "Il mio pitt-bull capisce i danni prodotti dal colesterolo. Se gli dài una fetta di prosciutto, toglie la parte grassa e mangia solo il magro". Il secondo: "Anche il mio rotthweiler. Se gli dài una fetta di mortadella, toglie tutti i lardelli bianchi e mangia solo la parte rosa". Allora il terzo: "Il mio gatto conosce il pericolo delle bevande eccitanti. Se gli dài un cappuccino, beve solo il latte".


Una donna telefona in piena notte, in preda al panico al medico: "Dottore! Mentre stavo dormendo a gambe larghe, mi e’ entrato un topo nella cosina!!". "Arrivo subito! Intanto lei mi aspetti con un pezzo di formaggio davanti alla sua... ehm... ‘cosina’. Passano 10 minuti, entra in casa il medico e vede la donna con una aringa al posto del formaggio. "Ma cosa sta facendo!! Le avevo detto formaggio!!! FORMAGGIO!!! ". E la donna candidamente: "Si’, ma poi e’ entrato il gatto... ".


In un quartiere malfamato arriva un giovane gattino di primo pelo. Mentre passeggia per i vicoli del quartiere incontra un branco di gattacci spelacchiati che gli fanno: "Vuoi venire con noi che andiamo a scopare !!". Il gattino un po’ timoroso, ma ansioso di farsi accettare dal branco, li segue. Dopo poco arrivano sotto la casa dove ci dovrebbe essere una gattina ed iniziano a miagolare: "MIAOOO MIAOOO MIAOOO". Ad un tratto si apre una finestra ed un uomo incazzatissimo tira giu' un secchio d’acqua centrando il gattino. Questi non capisce bene cosa sia successo, ma gli altri lo incalzano subito: "Dai su, non preoccuparti che adesso scopiamo". Quindi si recano sotto un’altra casa e riinizia la scena: "MIAOOO MIAOOO MIAOOO". Si apre una finestra ed un altro uomo ancor piu' incazzato tira giu' una scarpa centrando in pieno il gattino. Questi, un po’ stordito, si guarda intorno come per andarsene, ma di nuovo gli altri gli fanno: "Dai su, andiamo in un'altra casa che scopiamo". Il gattino sempre meno convinto li segue e la scena si ripete identica per la terza volta. A questo punto il gattino, bagnato e pieno di bernoccoli, si gira verso gli altri gatti del branco e dice: "Sentite ragazzi... io scoperei un altro po’, poi andrei a casa !!"


Pierino arriva a scuola piangendo. La maestra gli chiede cosa ci sia che no va e il bambino risponde: "Uhhh! Questa mattina la mia mamma ha annegato 6 piccoli gattini appena nati!". "Si', cio' e' molto triste, ma non e' una ragione valida per piangere". "Ma si'! La mamma mi aveva promesso che sarei stato io ad annegarli !".


La Storia della Creazione. Il primo giorno della creazione Dio creo' il gatto. Il secondo giorno della creazione Dio creo' l'uomo affinche' servisse il gatto. Il terzo giorno della creazione Dio creo' tutti gli animali della Terra affinche' servissero da cibo per il gatto. Il quarto giorno Dio creo' l'onesto e duro lavoro affinche' l'uomo potesse provvedere al benessere del gatto. Il quinto giorno Dio creo' una pallina scintillante affinche' il gatto potesse o meno giocarci se lo voleva. Il sesto giorno Dio creo' la scienza veterinaria per tenere in buona salute il gatto. Il settimo giorno Dio penso' di riposarsi... ma aveva da svuotare la lettiera.


Il signor Pino va al mare con il nipote e la gattina che ha regalato a quest'ultimo. Il signor Pino si mette a pescare e il nipotino gioca. La gattina si tuffa in mare e va lontano, lontano, lontano. Il nipotino piange. La gattina va lontano, lontano... Il nipotino piange a dirotto. La gattina lontano... lontano... Il nipotino piange: Zio, zio valla a prendere, ti prego! e giu' lacrime, lacrime. Il cuore dello zio si intenerisce. Si tuffa e nuota, nuota. Ad un certo punto stanco non ce la fa piu' e annega. La gatta intanto e' tornata a riva da sola, sana e salva. Morale: "TANTO VA LA GATTA AL LARGO CHE CI LASCIA LO ZIO PINO".


Una vecchia siede davanti al caminetto, quando ecco apparire una fata che le concede tre desideri. - Vorrei che questa casa tornasse bella com'era una volta. Colpo di bacchetta ed ecco fatto. - Ora vorrei riessere bella come ero in gioventu'. Zakkete e fatto anche questo. - E come ultimo desidero che il mio gatto si trasformi in un bellissimo Principe Azzurro. Detto e fatto. Il Principe Azzurro si avvicina allora alla non piu' vecchia e cingendole la vita le sussurra: "Ti penti, adesso, di avermi fatto castrare eh?".


Si narra della gatta di un certo Martìn, pescatore. Un giorno che Martìn aveva l'influenza, la gatta si ritrovò affamata e senza interiora di pesce con le quali banchettare. Che fare? La gatta salì su un'assicella che stava lì sul bagnasciuga (proprio dove il Duce diceva che avrebbe fermato gli inglesi: "Li fermeremo sul bagnasciuga!" Col cavolo!) e spingendo la spiaggia con la zampa riuscì ad entrare nel mare. Naviga, naviga, naviga, scivola scivola, scivola, col vento vaaaaa! Verso la liiiiiiiiibertàaaaaaaa!!!!!!!! Così almeno pareva alla gatta, che si mise subito ad allungare la zampa in acqua per prendere qualche pesciolino. Ma....che accadde? Così chiederanno i miei due lettori e mezzo, almeno due e mezzo! Il Manzoni fingeva di credere di averne solo venticinque, quel finto modesto. Accadde che un pesce cattivello e grandino, con bocca dotata di denti bel molati (erano...molari), agganciò la zampina della gatta e la staccò di netto...Aih, povera povera bestiolina! La gatta tornò faticosamente a riva sulla sua precaria imbarcazione, miagolando disperatamente. E buon per lei che si era levato un venticello, che spinse l'imbarcazione verso il bagnasciuga. I figli della parrucchiera (ma quale parrucchiera - direte voi - chi ha mai parlato di parrucchiera? Ne parlo io adesso, perché? Non si può?), che erano poi i padroncini della gatta, presero su la povera bestia, la portarono dal veterinario, e in seguito la accudirono con affetto anche se aveva tre zampe. La gatta, non il veterinario, il quale di zampe ne aveva quattro come tutti i veterinari. O no? In quella circostanza nacque un proverbio, che fu in seguito storpiato, e che ora dobbiamo restaurare come si fa con gli antichi dipinti. Eccolo qui di seguito, restaurato finalmente. Eccovi il proverbio originale: TANTO VA LA GATTA AL LARGO, CHE CI LASCIA LO ZAMPINO.


Il gatto. Il gatto e' un animale che ha il corpo circondato da peli. Ha 4 zampe: due davanti per correre e due dietro per frenare. Comincia con la testa e termina con la coda, che segue il suo corpo e si ferma dopo un po'. E' un filino, perché ha i baffi che sembrano fil di ferro. Quando il gatto ha voglia di fare i piccoli, li fa: diventa allora una gatta.


Due vecchiette conversano amabilmente sedute in giardino quando una di queste nota il gatto di casa che agitatissimo corre sul terrazzo, salta sull’albero, entra in una casa, scende nel giardino di un’altra casa, sale sul tetto di un’altra ancora... e dice: "Che strano il tuo gatto sta correndo come un pazzo!". "Eh si'... ha saputo che domani lo faccio castrare e sta disdicendo tutti gli appuntamenti!".


Un signore, esperto di opere d'arte, sta passeggiando per il centro quando vede davanti al negozio di un antiquario un gatto che sta leccando il latte da un piattino che riconosce essere molto antico e di inestimabile valore. Entra allora dall'antiquario e gli chiede: "Senta, ho notato davanti alla sua porta quel bel gattino. Mi sembra giovane ed arzillo e io ho proprio bisogno di un gatto simile per la mia casa infestata dai topi. Me lo venderebbe per 100.000 lire?". Il proprietario non ha problemi: "Certo, lo prenda pure, ne ho tanti". Allora il signore, facendo finta di essere scarsamente interessato, chiede: "Senta, non mi regalerebbe anche quel piattino su cui il gatto sta mangiando? Mi sembra che ci sia molto affezionato". E l'antiquario: "Mi dispiace, ma quel piattino lo tengo come portafortuna. Mi ha gia' fatto vendere 45 gatti!".


Una mucca e' fortemente fissata che l'unica erba che puo' mangiare deve essere coloratissima. Un giorno vede un piccolo gatto che stranamente bruca un mucchietto d'erba datogli dal padroncino; allora lo va a scacciare e poi gli ruba l'erba. Morale: l'erba del MICINO e' sempre piu' verde!


Due gatti se ne vanno in giro per i giardini del quartiere, annusano tra la spazzatura, orinano sui cerchioni preferibilmente in lega, insomma, le solite cose. Ad un certo punto, uno dei due entra nell'elegante giardino di una villa al quale fanno la guardia un bel po' di feroci pitbull. Viene ben presto visto da uno dei cani che abbaia richiamando gli altri. Il gatto e' costretto ad una fuga precipitosa che si conclude sul muretto di cinta, alto abbastanza per metterlo al sicuro. Il secondo gatto vede il primo sul muretto e si arrampica a sua volta, raggiungendolo. Vedendo lo spettacolo dei cani che si affollano sotto il muro abbaiando, saltando e digrignando i denti, chiede all'altro: "Cos'e' tutta 'sta cagnara?". E l'altro: "Non so, non capisco tutto questo accanimento nei miei confronti". (3573 bytes free)



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