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BARZELLETTE  E MOTTI DI SPIRITO

SULLA FAMIGLIA



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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO

SULLA FAMIGLIA



Quattro signore molto pie chiacchierano in salotto davanti a una tazza di the. La prima racconta orgogliosa alle amiche: "Sapete mio figlio e' un prete. Ogni volta che entra in una stanza con altra gente tutti si alzano in piedi e lo chiamano 'padre'". La seconda allora replica: "Mio figlio invece è vescovo e chi lo incontra lo chiama sempre 'Vostra Grazia'". La terza donna allora dice: "Sapete, invece mio figlio è un cardinale e quando incontra qualcuno questo si inginocchia e lo chiama 'Vostra Eminenza'". Intanto, visto che la quarta signora continua a sorseggiare il suo the in silenzio, la prima delle altre tre la incoraggia a raccontare anche lei qualcosa di suo figlio: "Dunque...?". E la quarta allora fa: "Mio figlio è un muscoloso spogliarellista, alto uno e novanta, quando entra in una stanza la gente dice 'Mio Dio...'".

Una coppia, felicemente sposata, non ce la fa più: dal giorno del loro matrimonio, la Zia Giuseppa si è installata a casa loro e, per 7 lunghi anni, ha continuato a criticare, domandare, pretendere, insomma rendere la loro vita coniugale un inferno. Alla fine Zia Giuseppa muore. Funerale. Al ritorno del funerale, il marito dice alla moglie: "Amore, Tesoro, devo dirti una cosa: se in questi sette anni non sono riuscito ad amarti come avremmo entrambi voluto, ricordati solo che era solo a causa di tua Zia Giuseppa....". La moglie lo guarda, e con un filo di voce risponde:" Come mia Zia Giuseppa? Non era TUA Zia Giuseppa?"


Il direttore di una scuola elementare chiama i genitori di tre bambini che si sono picchiati. Entra la prima coppia di genitori: due uomini. "Come, due uomini !?". " Si', ci siamo conosciuti, ci siamo innamorati e adesso viviamo felici con questo bambino che abbiamo adottato". "Fuori di qui!" esplode il direttore inorridito: "La vostra non è una famiglia normale, ma una coppia di pervertiti ! Andate via, voi e il vostro bambino !". Entra allora la seconda coppia di genitori: due donne. "Due donne !?". "Si', stiamo assieme da molti anni e abbiamo avuto questo bambino con l'inseminazione artificiale". "Anche il vostro è solo un covo di pervertiti !" esplode nuovamente il direttore. "Fuori di qui, deviate, e non fatevi più vedere!". A questo punto entra il padre del terzo bambino. "Guardi - dice rassicurando il direttore - io sono un normalissimo uomo eterosessuale, e glielo posso dimostrare subito. Ecco, vede in strada quella donna con il braccio ingessato e la faccia piena di lividi ? Bene, quella cretina sottosviluppata è mia moglie". E il direttore: "Oh, grazie al cielo ! Finalmente una famiglia normale !"


Durante una violenta discussione con i genitori un adolescente si scatena contro le restrizioni impostegli. "Voglio divertirmi, voglio avventura, soldi e donne! - grida - A casa tutto questo mi è negato, quindi me ne vado, e non cercate di fermarmi!". Detto questo, il ragazzo si avvia verso la porta, ma il padre lo insegue. "Ti ho detto di non cercare di fermarmi!". "E chi vuole fermarti? Se aspetti un minuto, vengo con te!"


LA LETTERA DELLA MAMMA. (1) Caro figlio, ti scrivo queste poche righe per farti sapere che sono ancora viva. Scrivo lentamente perche' so che non sai leggere in fretta. Tuo padre ha un nuovo lavoro molto soddisfacente. Ora ha 500 uomini sotto di lui. Taglia l'erba al cimitero. Ho trovato una lavatrice nella nuova casa quando ci siamo trasferiti, ma non funziona tanto bene. La scorsa settimana ci ho messo dentro una dozzina di camicie, ho tirato la catena e non le ho piu' ritrovate. Tuo zio Mario e' morto affogato in una vasca di vino della azienda vinicola. Alcuni suoi colleghi si sono tuffati per salvarlo, ma li ha respinti con coraggio. Abbiamo cremato il corpo. Ci sono voluti tre giorni per spegnere il fuoco. Ha piovuto solo due volte la scorsa settimana. La prima volta per quattro giorni e la seconda per tre. E' meglio che vada ora, tua sorella Lucia ha appena avuto un bambino questa mattina. Non so ancora se e' un maschietto o una femminuccia, quindi non posso dirti se sei diventato zio o zia. Con affetto, Mamma.


LA LETTERA DELLA MAMMA (2). Carissima figlia mia, Se non ricevi questa mia lettera avvisami, così te la rimando. Sai, noi non abitiamo più nella vecchia casa. Tuo padre ha letto in un giornale che la maggior parte degli incidenti avvengono entro un raggio di 30 Km dalla casa, per cui abbiamo deciso di traslocare più lontano. A proposito: se vedi tuo fratello digli che ci venga a trovare, se non lo vedi, non dirgli nulla. Sfortunatamente, non posso mandarti il nuovo indirizzo perché la famiglia che abitava in questa casa prima si è portata via il numero civico, per non dover cambiare indirizzo. Sai, questo posto è davvero meraviglioso. Il clima non è male, la scorsa settimana ha piovuto solo due volte, la prima volta ha piovuto per tre giorni, la seconda per quattro. Ti abbiamo spedito la giacca che mi avevi chiesto. Tuo padre ha detto che era un po' troppo pesante per mandarla via posta, così abbiamo tolto i grossi bottoni e li abbiamo messi in una delle tasche. Abbiamo ricevuto una raccomandata dalla Funeraria Bertelli, dicono che se non paghiamo l'ultima rata del funerale della nonna, la dissotterrano. Ieri tuo padre ha inavvertitamente chiuso l'auto con le chiavi dentro, io e tua zia Gertrude eravamo molto preoccupate perchè ha impiegato più di due ore per tirarci fuori. Tua sorella Ermenegilda si è sposata con suo marito e proprio questa mattina ha avuto il suo primo bebè. E' bellissimo. Ancora non sappiamo che sesso è, per cui non sappiamo se sei diventata zia o zio. La cosa bella è che se sarà una femminuccia, tua sorella ha deciso che la chiamerà come me: la chiamerà Mamma. Purtroppo ho una brutta notizia, lo zio Asdrubale ha avuto un grave incidente sul lavoro: la scorsa settimana è caduto in una botte di grappa. Alcuni operai della distilleria hanno cercato di tirarlo fuori ma lui ha resistito finchè non è affogato. Lo abbiamo fatto cremare, ed è ancora lì che arde. Il tuo amato cagnolino Boby si è molto divertito, ha rincorso un'auto per tutta la settimana, poi ha dovuto smettere perché l'auto è partita dal parcheggio. Ti ricordo con affetto. Mamma. (Mauroemme)


LA LETTERA DELLA MAMMA (3). Caro figlio, ti scrivo queste poche righe perche' tu sappia che ti ho scritto. Se ricevi questa lettera, vuol dire che e' arrivata. Se non la ricevi, fammelo sapere, cosi' te la rimandero'. Scrivo lentamente perche' so che tu non riesci a leggere in fretta. Qualche tempo fa tuo padre ha letto sul giornale che la maggior parte degli incidenti capitano entro un raggio di un chilometro dal luogo di abitazione. Allora abbiamo deciso di traslocare un po' più lontano. La nuova casa e' meravigliosa. C'e' una lavatrice, ma non sono sicura che funzioni. Proprio ieri ci ho messo dentro il bucato, ho tirato l'acqua e poi il bucato e' sparito completamente. Il tempo qui non e' troppo brutto. La settimana scorsa ha piovuto due volte: la prima volta per tre giorni e la seconda per quattro. A proposito della giacca che mi avevi chiesto, tuo zio Piero mi ha detto che spedirtela coi bottoni sarebbe stato molto caro (per via del peso dei bottoni). Allora li ho staccati. Se pensi di riattaccarli, te li ho messi tutti nella tasca interna. Tuo fratello Gianni ha fatto una grossa sciocchezza con la macchina: e' sceso e ha chiuso di scatto la portiera lasciando dentro le chiavi. Allora e' dovuto rientrare a casa a prendere il secondo mazzo di chiavi, e così anche noi abbiamo potuto scendere dalla macchina. Se vedi Margherita salutala da parte mia. Se non la vedi, non dirle niente. La tua mamma che ti vuole tanto bene!
P. S.: volevo metterti anche un po' di soldi, ma avevo gia' chiuso la busta.


Un burino neo ricco decide di andare a trovare la mamma con la sua auto e mentre guida la sua Ferrari si ripete dentro di se' con grande orgoglio: "Guarda che macchina che ho... guarda che macchina che ho". Arrivato, scende dall'auto, si guarda il braccio sinistro e dice: "Guarda che Rolex che ho... guarda che Rolex che ho". Suona alla porta di casa e viene ad aprire la madre, una signora di 200 Kg e dice: "Guarda che mamma che ho, guarda che mamma che ho". Entra e chiede della sorella. La madre gli riferisce che la sorella ha avuto una crisi mistica ed e' andata in convento. Il tizio vuole andarla a trovare, riprende l'auto, dicendo sempre: "Guarda che auto che ho, guarda che auto che ho". Bussa alla porta del convento dicendo: "Guarda che muscoli che ho, guarda che muscoli che ho". Viene ad aprire una delle religiose alla quale chiede della sorella. Ma la suora gli risponde: "Mi dispiace, ma sua sorella non puo' venire, si e' fatta suora, ha sposato Gesu' Cristo!". Il tizio allora esclama: "Guarda che cognato che ho! Guarda che cognato che ho!".


Un medico termina di visitare un paziente e gli dice: "Tutto bene, caro signore: voi avete una salute perfetta, continuate così". E il paziente: "Però, dottore, c'è una cosa di cui vorrei parlarvi...". "Dite pure". "Ecco... sto pensando di farmi vasectomizzare". "Beh, è una decisione da non prendere alla leggera, visto che poi non si può tornare indietro... Vi ricordo che la vasectomia vi impedirà DEFINITIVAMENTE di procreare, magari potreste pentirvene un giorno... Ne avete parlato con vostra moglie e coi vostri figli?". "Oh, certo! I risultati della votazione sono stati: 15 favorevoli, 2 contrari e 7 astenuti"


Tema: descrivimi la tua famiglia. La mia famiglia è composta da 22 persone: mio padre mia madre, io, mio fratello, mia sorella, il fratello di mia sorella, la sorella di mio fratello e altri che non sto qui a parlarne. I rapporti migliori li ho con mio padre: non lo vedo da quando avevo 5 anni e sto meglio senza che con lui. Mia sorella si chiama Enrica ma i suoi amichetti la chiamano Lula la Mula che ogni lunedì si incula. Io voglio molto bene a mia sorella anche se lei ogni notte non so dove vuole andare perchè sta sempre a urlare: "Adesso vengo, siii..." Mia sorella mi porta sempre nei giardini pubblici e si diverte sempre a giocare a nascondino, però ogni volta che la ritrovo c' è sempre un suo amichetto con lei dietro le piante con i pantaloni sbassati. Sarà una nuova regola... Mia madre al contrario di mia sorella non ha amichetti, però da qualche tempo porta degli ufficiali in licenza dentro casa quando mio padre non c'è. Mia madre inoltre è molto buona e brava perchè nella sua borsa trovo sempre dei palloncini che però non mi da' mai. Si vede che sono per gli orfani. Che buon animo! Ah scusate, non vi ho parlato di Fuffy, il mio cagnolino. È un incrocio tra un doberman e un mastino napoletano ricchione. Quando il postino viene invece di attaccarlo se lo incula. Per troppo che è piccolo davanti al cancello di casa abbiamo messo un cartello: "Attenti al cane, a non calpestarlo". Ci gioco sempre insieme anche se lui preferisce aiutare la mamma a riaggomitolare i gomitoli (scusate la ripetizione). Come fa? Se lo tira in alto e inizia a girare...


Signor Ministro della Difesa,
mi permetta di prendere rispettosamente la libertà di esporvi quanto segue, e di sollecitare per vostra benevolenza lo sforzo necessario al rapido disbrigo della pratica. Sono in attesa della chiamata alle armi, ho 24 anni e sono sposato con una vedova di 44 anni, la quale ha una figlia di 25 anni. Mio padre ha sposato tale figlia. Quindi attualmente mio padre è diventato mio genero, in quanto ha sposato mia figlia. Inoltre, mia nuora è divenuta mia matrigna, in quanto moglie di mio padre. Mia moglie ed io abbiamo avuto lo scorso Gennaio un figlio. Costui è quindi diventato fratello della moglie di mio padre, quindi cognato di mio padre. Ed inoltre mio zio, in quanto fratello della mia matrigna. Mio figlio è dunque mio zio. La moglie di mio padre a Natale ha avuto un figlio che quindi è contemporaneamente mio fratello in quanto figlio di mio padre, e mio nipote in quanto figlio della figlia di mia moglie. Io sono quindi fratello di mio nipote, e siccome il marito della madre di una persona è suo padre, risulta che io sono padre della figlia di mia moglie e fratello di suo figlio. Quindi io sono mio nonno. Spiegato ciò, Signor Ministro, la prego di volermi concedere di essere esentato dal servizio militare, in quanto la legge impedisce che padre, figlio e nipote prestino servizio contemporaneamente. Fermamente convinto della vostra comprensione, la prego Signor Ministro di accettare i miei più distinti saluti. (P.S.: Per la cronaca, il ragazzo in questione è stato riformato per "stato psichico instabile e preoccupante e turbe mentali aggravate da un clima familiare molto disturbante")


Tre figli lasciano la casa materna e dopo un po' di tempo decidono di fare ognuno un bel regalo alla loro vecchia mamma. Il primo dice: "Io le regalero' una grande casa tutta per lei". Il secondo: "E io una bella Mercedes con tanto di autista". Il terzo: "Il mio regalo sara' quello che le piacera' di piu'. Visto che lei ama leggere la Bibbia, ma non ci vede piu' tanto bene, le regalero' un pappagallo ammaestrato che ogni volta che uno dice il capitolo e il versetto desiderato, lui lo recita a memoria!!". La madre riceve i regali e risponde a ogni figlio con una lettera. Al primo scrive: "La casa e' troppo grande. Io vivo in una sola stanza ma devo pulirla tutta!!". Al secondo scrive: "Sono troppo vecchia per viaggiare, uso molto di rado la Mercedes. E l'autista e' un gran cafone!!". "Mio tesoro" scrive al terzo "Tu sei stato l'unico a capire cosa piace alla tua mamma. Quel pollo era davvero squisito!!".


Un portuale livornese è a tavola in canottiera con moglie e tre figlioli di 11, 7 e 4 anni. Il più grande lo guarda disgustato mentre mangia e alla fine sbotta: "Babbo, la smetti di biascià... o lo vedi fai schifo!". E il babbo TONFA... una manata sul viso e il bimbo UAAAAAAA si mette a piangere. Il suo fratello di 7 anni: "Bene, ti sta bene, così impari a offendere babbo... un lo vedi... è mezzo rincoglionito?!". E il babbo TONFA... un'altra manata e il bimbo UAAAAAA inizia a piangere. Quello piccino che ha seguito tutta la scena UAAAAAAAAAA si mette a urlare anche lui e il babbo: "O' te cosa piangi? Un t'ho mi'a fatto nulla a te". E il piccino: "Lo so, ma stronzo come sei un si sa mai!!!". (Mr Oba Oba)


Quando sarò vecchio, vivrò per un certo periodo con ogni figlio e porterò loro tanta felicità, così come loro hanno ne hanno portata a me. Voglio ritornare loro tutta l'allegria che mi hanno dato. Oh, come saranno emozionati! Scriverò sulle pareti con i pennarelli di tutti i colori. Salterò sul letto con le scarpe. Berrò dal cartone del latte e lo lascerò fuori, e poi intaserò il water con la carta igienica. Quando saranno al telefono, svuoterò tutti i cassetti, gli scatoloni e le scatoline della casa. Oh, mi faranno cenno di no con il dito, ed io farò la faccia di "non sono stato io" e farò l'offeso. Quando prepareranno la cena e mi chiameranno per mangiare, tarderò a sedermi a tavola, così, tanto per renderli nervosi. Non mangerò assolutamente la verdura! Mi abbufferò coi cereali, spanderò l'acqua sul tavolo, e quando si arrabbieranno mi metterò a piangere finchè non mi carezzeranno amorevolmente il capo... hehe, voglio proprio vedere la loro faccia. Mi siederò attaccato alla televisione, cambierò canale quando vorrò, alzerò il volume al massimo e incrocerò gli occhi solo per vedere se resto strabico. Naturalmente, poi me ne andrò senza spegnere la tivù... eeehehehehe. Prima di andare a letto andrò a prendere il mio bicchierozzo di latte e lascerò aperta la porta del frigo, le luci accese e le mie scarpe in mezzo alla cucina, poi chiamerò al telefono una mia amica e le racconterò per mezz'ora quanto mi sta andando bene. Più tardi, a letto, mi stirerò, canterò la mia canzoncina preferita e appicciccherò la mia gomma da masticare sotto la sedia. Ringrazierò Dio con una orazione e chiuderò gli occhi. I miei figli mi osserveranno con un sorriso, usciranno lentamente dalla stanza e diranno, sottovoce: "E' tanto tenero, quando dorme!". (Mauroemme)


La mia famiglia era molto numerosa, avevo 9 fratelli e ricordo che ognuno di noi aveva un soprannome. Il sottoscritto, per esempio, tutti lo chiamavano Agostino. Non so perchè, forse era tradizione di allora. Io ero sempre incazzato, perchè essendo il maggiore, tutte le incombenze alla fine capitavano a me. Ogni volta che c'era da fare qualcosa... Agostino di qua, Agostino di là... non ne potevo più. Un giorno confidai questa mia inquietudine ad un amico, il quale mi diede un'idea a cui in effetti non avevo mai pensato. "Vedi - mi disse - quando tuo padre ti chiama, tu rispondigli che Agostino non c'è, vedrai che chiamerà qualche altro tuo fratello". Tornai a casa e, neanche a farlo apposta, appena varcato l'uscio udii la voce di mio padre dalla cucina che mi chiamava con insistenza. Allora io gli risposi che Agostino non c'era, e mio padre mi rispose: "Ah, non importa, allora vieni tu". (Mauroemme)


Il marito legge il giornale in poltrona. Torna a casa la moglie: "Caro, allora, vuoi che chiami mio fratello per aiutarti a portar su il pianoforte?". "Non serve. Già fatto". "Come? Hai portato da solo un pianoforte da sei quintali per quattro rampe di scale? Ma come hai fatto?". "Oh, semplice: l'ho legato al gatto e l'ho fatto tirare su". "Al gatto? Ma dai, come fa un gattino a portar su un pianoforte?". "Beh, in effetti l'ho dovuto frustare parecchio". (Mauroemme)



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