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BARZELLETTE  E MOTTI DI SPIRITO

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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO

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Il Dr. Schlambaugh agli esami finali fa sempre domande strane, sul genere "perché gli aerei volano?". Nel maggio del 1997 la domanda strana fu: "L'Inferno è Esotermico o Endotermico? Provate la vostra risposta". La maggior parte degli studenti suffragarono la loro opinione utilizzando la legge di Boyle. Uno studente invece, rispose così: "Prima di tutto, noi postuliamo che se esiste l'anima allora deve avere qualche tipo di massa. In quale rapporto le anime, (e quindi le rispettive masse) vanno all' inferno e in quale rapporto vanno via dall'inferno? Penso che possiamo sostenere tranquillamente che una volta che un'anima va all'inferno rimane all'inferno". "Di conseguenza, nessuna anima lascia l'inferno". "Dopo avere analizzato le anime che vanno all'inferno, analizziamo le diverse religioni che esistono oggi al mondo. Diverse religioni sostengono che se tu non appartieni a quella religione andrai all' inferno. Dato che esistono diverse religioni che sostengono questo e le persone seguono solo una religione, possiamo dire che tutte le persone e le rispettive anime andranno all'inferno". "Considerando il tasso di natalità e mortalità, possiamo aspettarci che il numero delle anime che andranno all'inferno salirà in maniera esponenziale." "Vediamo ora il tasso di cambiamento nel volume dell'Inferno. La legge di Boyle sostiene che per mantenere la pressione e la temperatura costanti, il rapporto tra la massa e il volume deve rimanere costante. Quindi, per mantenere la pressione e la temperatura dell'inferno costante, la massa delle anime ed il volume dell'inferno devono rimanere costanti." "[A1] Se l'inferno si espande ad un tasso più lento rispetto al tasso di accesso delle anime all'inferno, allora la temperatura e la pressione dell'inferno aumenteranno fino a quando l'inferno si surriscalderà. " "[A2] Ovviamente, se l'inferno si espanderà ad un tasso più veloce rispetto a quello dell'aumento delle anime all'inferno allora la temperatura e la pressione diminuiranno fino a fare congelare l'inferno." "Qual è la risposta giusta? Se accettiamo il postulato di Theresa Banyan dettomi quando frequentavo il primo liceo: Il giorno in cui io e te faremo l'amore l'inferno si congelerà, e tenendo in considerazione che ancora non sono riuscito ad andare a letto con lei , A2 non può esssere vera, quindi l'inferno è esotermico". Lo studente, un certo Tim Graham, fu l'unico a prendere il massimo dei voti!

Università di Milano, Facoltà di Economia, esame di analisi matematica. (segnalata da Massimo - Milano). Premessa: in matematica il segno "!" (il punto esclamativo) è il segno fattoriale, ed indica un numero moltiplicato per tutti i sui decrescenti (es: 4! = 4 x 3 x 2 x 1 = 24). Una ragazza sta risolvendo un'equazione davanti al professore, durante un passaggio si dimentica di riscrivere il simbolo fattoriale ! accanto ad un 3. Il professore le dice: "Signorina, non si è dimenticata qualcosa?". La ragazza guarda bene: "No professore, mi sono accorta di tutto". "Accorta?" risponde lui "si, mi sono accorta del 3 al denominatore, non si preoccupi". Allora il professore "ma scusi cosa significa per lei quel punto esclamativo ?" e lei candida "fratto 3 perbacco!!!"


Facoltà di Economia - Università Federico II (Napoli) - (by Luigi S.): Appello di Dicembre dell'esame di Matematica Generale. Premessa: è qualcosa che presto sparirà insieme alla leva obbligatoria, ma è tradizione che all'appello di Dicembre (l'ultimo dell'anno) siano spesso presenti ragazzi poco preparati e semi disperati che vanno giusto per elemosinare un 18 per evitare la naja. Una RAGAZZA (e sottolineo ragazza) sostiene il suo esame facendo religiosamente scena muta alla maggior parte delle domande, e riuscendosela appena a cavare su pochi argomenti. Il professore inizialmente la vuole bocciare, ma questa inizia la sua attività di supplica, inizialmente senza alcun esito. Ma poi il professore stufo della sua lagna con aria evidentemente stufata e ad alta voce, di modo che potessero sentire tutti, le dice: "Va beh! Facciamo finta che lei debba andare a fare il militare!", consegnadole il libretto con sopra il militaresco 18.


Il professore di filosofia entra nell'aula per l'esame finale dei suoi studenti. Pone una sedia sulla cattedra e chiede ad alta voce: "Usando tutti gli insegnamenti applicabili che avete appreso durante il corso, dimostratemi che questa sedia non esiste". Tutti gli studenti si buttano a capo chino sui fogli, scrivono, cancellano, riscrivono, avventurandosi in tesi lunghe e ardite per provare che quella sedia in effetti non esiste. Un allievo all'ultimo banco invece prende la matita, scrive rapidamente qualcosa e consegna subito la risposta, di fronte alla sorpresa generale. Alla pubblicazione dei risultati, con lo stupore dei suoi compagni, l'allievo che aveva consegnato la risposta in soli 30 secondi ottiene il maggior punteggio. La sua risposta era: "Quale sedia?". (Mauroemme)


 Esame di Matematica all'Universita'. Premessa: molti teoremi di matematica esordiscono con il classico incipit "Dato un e (epsilon; si scrive come un 3 rovesciato) piccolo a piacere, è possibile dimostrare che...", dove con e piccolo a piacere si usa indicare un parametro che può raggiungere valori piccolissimi, ma comunque diversi da zero. Studente: "Sia dato un tre piccolo a piacere, è possibile dimostrare che...". Professore (allibito): "Prego? sia dato cosa?". Studente: "Un tre piccolo a piacere, no?". Professore: "Ma guardi che questo (disegnandolo) è un epsilon, non un tre!!!". Studente: "Ah! E pensare che l'ho corretto su tutto il libro!!!". Professore: "Faccia una cosa, ora se ne vada e torni quando lo ha corretto tutto di nuovo...". Variante: A questo aneddoto si associa anche la seguente variante: Studente: "Sia dato un e piccolo a piacere, è possibile dimostrare che...". Professore: "Sì, vabbè, ma piccolo quanto?". Studente (incerto): "A piacere...". Professore: "Allora me lo faccia più piccolo". Lo studente, evidentemente in stato confusionale, traccia un e di dimensioni minori. Professore: "No, lo faccia ancora più piccolo...". Lo studente ha continuato a scrivere e micrometrici per un bel pezzo, prima di ammettere sconsolato che forse la sua preparazione lamentava qualche lacuna.


Universita'. Esame di Fisica. Si presenta il primo studente. Il professore: "Sei in treno in uno scompartimento. Fa caldo. Che fai?". "Mah, apro il finestrino". "Bravo! Calcola la variazione di Entropia". "???? Mi servirebbe qualche dato in piu' ...". "No". (Pausa) "Lo sai?". (Pausa). "No? (Pausa) Va bene, vada". E il primo viene sbattuto fuori. Arriva il secondo, poi il terzo, il quarto e il professore fa la stessa domanda con lo stesso risultato. Arriva l'ultimo studente: "Sei in treno, in uno scompartimento. Fa Caldo. Che fai?". "(Sicuro) Mi tolgo la giacca". "Si', va be', ma fa ancora caldo, che fai?". "Mi allento la cravatta". "Ma fa ancora caldo. Che fai?". "Mi sbottono la camicia". "(Incazzandosi) Si', ma fa ancora tanto caldo. Che fai?". "Senta, professore, puo' fare quanto caldo vuole, ma io quel cazzo di finestrino non lo apro".


Universita': esame di Fisica. Il professore allo studente: "Lei ha un barometro. Come lo usa per determinare l'altezza di un grattacielo?". Lo studente risponde: "Vado all'ultimo piano, lego uno spago al barometro, lo calo giu' fino a che tocca terra e poi misuro la lunghezza dello spago". Il professore non e' soddisfatto: "Puo' dirmi un altro metodo, uno che dimostri le sue conoscenze di fisica?". "Certo! Vado all'ultimo piano, faccio cadere giu' il barometro, e misuro dopo quanto tempo tocca terra". "Non e' ancora quel che volevo, le spiace riprovare?". "Con il barometro faccio un pendolo alto quanto l'edificio, poi misuro il suo periodo". "Un altro modo?". "Misuro la lunghezza del barometro, poi lo pianto verticalmente per terra in una giornata di sole, e misuro la sua ombra; quindi misuro l'ombra del grattacielo, e per similitudine...". "Ancora un'altra possibilita'?". "Cerco il portiere e gli dico: 'Salve, signor portiere; le regalo questo prestigioso barometro, se mi dice l'altezza di questo edificio?'".


Esame di anatomia, scena muta sugli organi genitali femminili. Il professore, sadicamente, dice con disprezzo allo studente: "Guardi, le do 20000 lire, lei stasera tardi va nella zona del porto e vedra' quante signorine le spiegano volentieri queste cose..." Lo studente incassa (in tutti i sensi) e torna all'appello successivo. Conquistato un soffertissimo 18 e firmato lo statino lo studente mette 10 sacchi in mano all'incredulo professore, commentando: "Sua moglie prende di meno".


Si racconta che durante una lezione di chimica un professore sia entrato in laboratorio con in mano un barattolo pieno di piscio dicendo: "Due buone qualità per un chimico sono ingegno e concentrazione. L'ingegno vi potrebbe far scoprire che un metodo semplice per scoprire la presenza di zuccheri nelle urine è assaggiarle". Detto questo mette un dito nel piscio e poi lo lecca. "Qualcuno vuole provare?". Uno studente che non crede che quello sia piscio ci mette dentro il dito e lo lecca, sentendo che era proprio piscio. Al che il professore continua: "La concentrazione invece vi potrebbe far scoprire che ho immerso il medio e ho leccato l'indice". Una scena simile si trova anche nel film 'L'ospedale più pazzo del mondo'. In quella versione, uno studente più furbo si accorge del trucco, cambia il dito e spara una gran diagnosi; al che il professore assaggia davvero e dice: "Per me sa di piscio..."


Un ragazzo deve sostenere un importante esame scritto all'università. E' preparato, ma affronta la prova con una certa tensione. Il professore è un'ulteriore fonte di paura: corre voce che abbia la mania di misurare attentamente il tempo dell'esame. Chi consegna dopo che tale tempo è scaduto, è bocciato. Il ragazzo scrive e scrive e non si accorge che il tempo è scaduto, e il professore non accetta il foglio. Inutile ogni protesta da parte dell'allievo, il quale lo prega in tutti i modi. La pila degli altri elaborati degli altri studenti è già sulla cattedra. In preda allo scoramento si dirige verso l'uscita dell'aula, ma poi si blocca, torna su i suoi passi e affronta il professore di petto: "Lei non sa chi sono io!" grida al docente. E il professore di rimando: "No, e non mi interessa proprio!". E il ragazzo: "Benissimo". Alza la pila dei compiti, infila il suo nel mezzo, e fugge a gambe levate.


All'esame di Fisica lo studente, in stato confusionale, afferma erroneamente che l'accelerazione di gravità vale 9.81 cm s-2 (invece di 9.81 m s-2) e il professore gli dice: "Monti sul tavolo". Il ragazzo stupito chiede: "Come?" e il professore replica: "Monti sul tavolo." Il ragazzo, emozionato e intontito dalla pressione da esame, monta sul tavolo davanti a una quarantina di persone che seguono l'orale; il professore gli dice: "Salti!". Il ragazzo salta giù dal tavolo; il professore fa uno scatto come fosse stato colto da sorpresa e chiede: "Ma come? Già è atterrato?".


Esami all'Universita': appello di elementi costruttivi di macchine. Il professore, notorio cagacazzi, arriva in ritardo all'appuntamento coi ragazzi e li incolpa di essersi presentati nel posto sbagliato... Durante l'esame del primo degli allievi continua nervosamente a guardare l'orologio e ripete più volte "Allora, si sbrighi!!". Il ragazzo si gira e gli risponde: "Mi dia il tempo che mi serve, qui non siamo mica alle corse".



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