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BARZELLETTE  E MOTTI DI SPIRITO

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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO

SUI CRIMINALI



Tre zingare si incontrano, una di loro è incinta e le altre due tengono un bambino per mano. Una di queste ultime dice: "Sapete, io con mio figlio ho avuto molta fortuna: ha solo 5 anni, ma l'altra sera è entrato nel supermercato e, senza che lo vedessero quelli della vigilanza, è riuscito a portare fuori 5 confezioni di latte, 4 di biscotti, 2 Kg di farina, 12 yoghurt e 2 litri di Pepsi. Così abbiamo passato un mese senza problemi di fame". Al che le fa eco l'altra: "Questo è niente, mia cara, mio figlio ha appena tre anni, l'altro giorno è entrato nel supermercato e, senza che lo vedessero quelli della vigilanza, ha portato fuori 3 lavatrici, 2 televisori, 4 videoregistratori e 2 lettori DVD e così poi, vendendoli, abbiamo trascorso il mese in abbondanza". Allora interviene la gitana incinta: "Se devo essere sincera, questo bastardino che sta qui dentro promette davvero molto bene". "Ma come fai a dirlo, se non è ancora nato!". "Beh, vedete, ieri stavo camminando quando, forse per colpa delle pulci, ho provato un gran solletico nella passera. Mi sono grattata e quel lazzarone si è fottuto i miei anelli". (Mauroemme)

Un rapinatore entra in banca e senza dire una parola va alla cassa e mette davanti all'impiegato un foglietto su cui ha scritto: "Non dire una parola e metti i soldi sul banco o sparo". Il cassiere senza dire nulla prende a sua volta un foglio di carta, vi ci scrive sopra e lo passa al bandito. Sul foglio c'e' scritto: "Mettiti la cravatta a posto, cretino: ci sono ben tre telecamere che ti stanno riprendendo".


Questa storiella ci insegna come tutto, nella vita, sia relativo. In una favela, un giorno di sole, un caldo infernale. Tre uomini entrano in una piccola baracca, calda e umida, trascinando un ragazzo magro e fragile per le braccia. Là dentro Djalmão, un negrone enorme, bruttissimo, sudato, che puzzava, con uno stuzzicadenti in un angolo della bocca, si stava pulendo le unghie con un coltellaccio usato per aprire la noce di cocco. Uno degli uomini dice: "Djalmão, il capo ha detto di dirti di metterlo in culo a questo qui. Dice che è per insegnargli che non deve fare il figo con la gente della favela". La vittima grida disperata e implora perdono. Ma Djalmão se ne frega e dice: "Sbattilo lì nell'angolo, fra poco me ne occupo. Quando i tre uomini se ne vanno il povero ragazzo comincia a dire: "Signor Djalmão, per piacere, per pietà, mi lasci andare via, non lo dirò a nessuno che sono stato rilasciato senza punizione, per pietà...". Djalmão gli dice: "Taci e stai buono lì". Cinque minuti dopo entrano altri 2 uomini trascinando un altro ragazzo: "Il capo ha detto di dirti di tagliargli le due mani e cavargli gli occhi". Dice che è per insegnargli che non deve toccare i soldi del capo. Djalmão, con voce grave: "Lascialo lì che me ne occupo fra un po'.". Passano altri 5 minuti e arrivano due uomini trascinando un altro poveretto: "Djalmão, il capo ha detto di tagliare via il pisello a questo qui cosí imparerá a non guardare mai piú la donna del capo. Ah, ha detto anche che devi tagliargli la lingua e tutte le dita cosí non toccherá piú nessuna donna della favela". Djalmão, con voce sempre piú grave: "Mettilo lì nell'angolo con gli altri, fra un attimo me ne occupo io". Il primo ragazzino consegnato a Djalmão dice allora, con voce cortese: "Dottor Djalmão, con tutto rispetto, solo per evitare confusioni, io sono quello che lo prende in culo, ok?". (Roger)


Testa di cane ha da poco finito di scontare 15 anni di galera. Quindici anni fa aveva rubato la macchina al suocero per andare a rapinare una banca, con i soldi della rapina doveva andare in Russia a comprare dei mitragliatori da barattare in Afghanistan con dell'hashish, successivamente portare l'hashish in Albania e darlo alla malavita locale in cambio di alcune ragazze da fare prostituire in Italia. Con i soldi ricavati dalla prostituzione doveva aprire delle bische clandestine e infine ripulire il denaro sporco in Svizzera importando dei Rolex di contrabbando. Lo hanno arrestato al terzo incrocio dopo il furto della macchina. Il suocero conoscendolo ha pure ritirato la denuncia, ma i carabinieri gli hanno trovato in tasca un promemoria di tutti i passaggi che doveva fare ed e' rimasto in galera 15 anni. (Giovanni Cacioppo)


Un finanziere, a causa di una frode bancaria, viene condannato a dieci anni di galera. E' molto spaventato sapendo che in galera gli faranno un culo cosi'! Percio' chiede al suo avvocato come fare in modo che non lo violentino nella prigione. Il suo avvocato gli consiglia: "Devi fare il duro dal primo giorno, lasciare la barba lunga in modo che loro capiscano che tu sei un malvivente, poi devi insultarli dal primo giorno, individuare il loro capo e intimidirlo, ed e' meglio che tu studi gli insulti piu' spinti perché in galera hanno un vocabolario abbastanza pesante". La settimana dopo il tizio viene portato in galera. La porta si apre e il poliziotto spinge dentro il finanziere. Lui nota lì dentro una decina di personaggi con delle brutte facce, tatuaggi, addominali gonfiati, che lo fissano con sguardi cattivi. Lui rompe il ghiaccio: "Cosa avete da guardare, brutti stronzi! Datemi subito una sigaretta!". Un istante di suspans ... poi ognuno tira fuori le proprie sigarette e gliele offrono. Solo un tizio se ne sta seduto in un angolo e non sembra reagire. Il finanziere gli va vicino e gli grida: "E tu merdaccia, pensi di essere migliore degli altri? Perché non tiri fuori le tue sigarette?!". "Io... io non ho sigarette... qui mi chiamano il 'bitch'". "Hahaha e tu saresti... hahaha... Senti bene cosa vi dico adesso, da oggi in poi il 'Bitch' qui saro' io!".


 Aula di un tribunale. Processo tumultuoso. Grosso risalto sui giornali. Imputato: tale TinMartin, un nonnetto all'apparenza innocuo ma, di fatto, un criminale efferato, il classico lupo vestito con la pelle dell'agnello. Il giudice all'imputato: "Lei, Sig. TinTin è accusato di avere ucciso e fatto a pezzi un insegnante di scuola con una sega circolare!". Dal fondo dell'aula si leva una voce: "BASTARDOO!". Il giudice di rimando: "SILENZIO IN AULA!!". Ancora verso l'imputato:"E' accusato anche di avere sfondato il cranio di un povero fattorino con un grosso badile da muratore!". Dalla folla del tribunale: "TACCAGNOO!....DELINQUENTEE!". Subito il giudice: "SILENZIO...PER CARITA'!!". Sempre verso il nonnetto: "Inoltre, leggo dagli atti, Le viene ascritto il capo di imputazione relativo all'uccisione di un postino tramite un trapano elettrico!". E la voce: "BRUTTO FIGLIO DI UNA P....". A questo punto la pazienza del giudice ha passato la tacca, scavalcando la recinzione si dirige verso il fondo dell'aula e pizzica colui che interrompeva continuamente la sua arringa: "Ora...o mi dice il motivo per cui mi interrompeva continuamente oppure la denuncio per oltraggio alla corte!". Allora il tipo a muso duro verso il giudice: "Ho vissuto per 10....dico 10 lunghi anni a fianco di quel TinMartin....ma dice Lei che mi abbia mai prestato un attrezzo da lavoro quando glielo chiedevo in prestito!!!


Un giorno Pino decide di comprarsi per la sua fiesta una bellissima autoradio di marca. Spende un capitale per farsi fare un impianto degno di una discoteca e felice gira per la città facendoci schiattare dall' invidia. Un giorno va in un bar a prendersi un caffè e quando esce non trova più l'autoradio in macchina. Incazzato come un'antilope indiana si fa montare in macchina una nuova autoradio di quelle che costano un monte di soldi. Stessa situazione, scende un minuto, il tempo necessario per andarsi a prendere il caffè, quando uscendo dal bar trova lo slot dell'autoradio vuoto ... comincia a bestemmiare in venusiano con sottotitoli in turco e incazzato come due antilopi indiane si fa mettere una nuova autoradio ancora più costosa del modello precedente. La mattina va al solito bar e memore di ciò che gli era successo beve il caffè alla velocità della luce finendo quasi ustionato alla lingua, esce e ... ciullato di nuovo l' autoradio ... A questo punto decide di non comprarsi più autoradio, l' indomani mattina va tranquillo al bar e prima di uscire mette nello slot dell' autoradio un fogliettino con su scritto: "Non ce la metto più". Entra tranquillo nel bar, prende con tutta calma il caffè, chiacchiera un po', poi con tutta freschezza esce e non vede più la sua macchina, affannato corre dove l'aveva parcheggiata e trova solo un foglietto per terra con scritto: "CE LA METTIAMO NOI !"


Due carcerati: "Tu cosa hai fatto per stare qui?". "Un giorno torno a casa dal lavoro e trovo il mio migliore amico che si trombava mia moglie. Sei colpi di pistola ed eccomi qui. E tu cosa hai combinato?". "Una strage... ". "No, non mi dire, eppure sembri tanto una persona perbene. E dimmi, come hai fatto?". "Una sera torno a casa e dico a mia moglie: Cara, so una barzelletta che fa morir dal ridere. Gliel'ho raccontata e, non l'avessi mai fatto, ha riso per un'ora, un attacco cardiaco l'ha stroncata. Mi hanno subito arrestato e processato per direttissima. Il giudice allora mi fa: 'Ce la racconti questa barzelletta che lei ci vuol far credere come causa della morte di sua moglie' ed io gliel'ho raccontata. Non ti dico, sono tutti scoppiati a ridere, tranne i 2 carabinieri di servizio. Dopo alcuni minuti sono spirati dalle risa l'avvocato difensore ed il pubblico ministero e da li' via via uno ogni minuto... il giudice...la giuria... E dopo una settimana sono morti anche i due carabinieri..."


Un ergastolano non ce la fa proprio piu': deve avere assolutamente un rapporto sessuale. L'unica soluzione e' coinvolgere il giovane che divide la cella con lui. Dopo averlo provocato ripetutamente senza risultati apprezzabili, passa alle maniere forti. Tenta in tutti i modi di tenerlo fermo, ma lui non vuole accettare. La direttrice del carcere, bellissima trentenne dalle forme mozzafiato, viene a conoscenza dell'accaduto e, pur di salvare il buon nome del suo istituto, si presenta dall'ergastolano in tanga e reggiseno di pizzo. Rivolgendosi al carcerato assatanato gli chiede: "Senti un po', che ne diresti di sfogare meglio i tuoi istinti? Sono qui apposta!". "Ah, bene!" risponde sbavando il bruto. "Allora vieni qui e aiutami a tenere fermo il mio socio mentre io lo cavalco!"


Due ladri decidono di fare un colpo di notte in una banca. Grazie ad una perfetta preparazione, la notte del colpo riescono a disattivare i sistemi d'allarme e si introducono nella sala delle cassette di sicurezza. Il primo dei due banditi arriva ad aprire una delle cassette, ma con grande delusione scopre che non contiene denaro né oggetti preziosi ma solo dei vasetti di yogurt. Il secondo tizio apre a sua volta una cassetta e si trova di fronte alla medesima situazione. Aprono quindi tutte le cassette e non trovano altro che yogurt. Centinaia e centinaia di vasetti di yogurt. Il primo allora dice: "Sono sicuro che questo è un trucco idiota dei poliziotti. Allora sai che ti dico? Li mangiamo uno ad uno per sputtanarli un po', e vedrai che faccia faranno al telegiornale della sera!" Ed immediatamente, i due tizi si mettono a consumare un vasetto dopo l'altro, uno ad uno, finendo all'alba con la pancia piena a dismisura. La mattina seguente, sulla prima pagina del giornale locale si poteva leggere: "INCREDIBILE RAPINA ALLA BANCA DEL SEME!"


In una prigione in pieno deserto che ha la reputazione di non permettere nessuna evasione viene rinchiuso un giovane prigioniero e messo in cella insieme ad un vecchio ergastolano. Naturalmente il giovane detenuto non parla che di evasione e qualche mese piu' tardi fa un tentativo. Ma poco dopo viene ritrovato nel deserto, assetato e affamato e in fin di vita e riportato in cella insieme al vecchio ergastolano. Racconta la sua disavventura al vecchio: sabbia a perdita di vista, niente acqua, sole accecante, nessun segno di vita per miglia e miglia, ecc. Il vecchio ascolta tutto e poi dice: "Si', conosco tutto questo. L'ho provato anch'io venti anni fa quando ho provato ad evadere...". Allora il giovane: "Che cosa?! perché non me lo hai detto durante tutti i mesi che hanno preceduto la mia evasione? perché non mi hai detto che era impossibile?". E il vecchio, alzando le spalle, risponde: "E tu hai mai visto uno pubblicare dei risultati negativi?".


Un tale viene condannato all'ergastolo. Passa tremende crisi di sconforto, sta per suicidarsi, quando un giorno vede scendere dal soffitto un grosso ragno. Cio' lo fa riflettere e decide che, facendo amicizia con il ragno la prigionia potrebbe diventare sopportabile. Comincia allora un lungo lavoro di addomesticamento. Gli insegna l'orlo a giorno e il punto a croce, e riesce a far si' che il ragno produca ragnatele artistiche e decorate. Non contento, insegna al ragno anche l'acrobazia al trapezio, l'equilibrismo e la ginnastica a corpo libero. Superando se stesso, inizia l'insetto alla musica. Con un paziente lavoro costruisce un piccolissimo violino di stuzzicadenti e lo accorda con i propri capelli. Allo scadere del 20mo anno di detenzione il ragno esegue alla perfezione il Trillo del Diavolo. Un giorno per l'ergastolano arriva la liberta' per buona condotta. Egli sente che la sua vita e' giunta a una svolta decisiva: "Con questo magnifico ragno la mia fortuna e' fatta!". Con un ultimo sforzo confeziona un mini frac per il ragno e alla prima occasione si reca in un famoso ristorante frequentato da gente dello spettacolo. Entra e con grande dignita' si siede sistemando il ragno con il suo violino al centro del tavolo. Poi chiama il maitre che arriva con un immacolato tovagliolo sulla spalla. "Cameriere - inizia con voce sussiegosa - la pregherei di osservare bene cosa fa questo ragno...". "La prego di scusarmi, signore, nel nostro locale questo non era mai successo!". E fa schioccare con micidiale precisione il tovagliolo.


Il signor Peppino decide di comperare alla moglie un bellissimo ferro da stiro professionale. Entra in un negozio, ma spaventato dal prezzo decide di rubarlo. Il commesso lo scopre e gli dice: "Ehi tu, cosa stai rubando?". "No niente solo un ferro da stiro!". "Bravo, ma se vuoi portartelo via, devi portartelo via legato al cazzo!". L'uomo, dopo tanti sforzi, riesce a portarlo sino all'uscita del locale ed il commesso: "Bravo hai vinto, e' tuo". A casa per mesi e mesi non ha rapporti con la moglie, e si limita a rinchiudersi in una camera da solo. La moglie, una notte entra in questa camera e vedendo il marito in piedi davanti allo specchio, vicino al lettino con su una serie di pesi da 5 Kg, 10, 20, 30, 40... e gli chiede: "Cosa fai, sempre qui?". " Stai zitta, mi sto allenando, gli voglio fregare un frigorifero..."


Un giovanotto finisce in galera, e purtroppo per lui si viene a trovare in compagnia di un delinquente GRANDE - GROSSO - BRUTTO - PELOSO - PUZZOLENTE e probabilmente con un FALLO di proporzioni enormi. Il tipaccio come vede il nostro eroe tutto bello sbarbato, pulito e piuttosto carino non crede ai propri occhi e attacca discorso mettendo subito in chiaro le regole del posto: "Senti bello! Mo' ti spiego brevemente come funziona la storia qui dentro. Una sera a testa uno fa la donna e uno fa l'uomo. Mi sono spiegato? Comunque dato che sei appena arrivato ti do la possibilita' per questa prima sera di scegliere, vuoi fare la femmina o vuoi fare il maschio?". Al che il giovanotto piuttosto spaventato di prendersi in culo gia' da subito l'uccellone del gorilla risponde senza esitazioni: "L'UOMO, voglio fare L'UOMO!!!". Al che il galeotto: "Ah si' ??? ALLORA LECCAMI LA FIGA!!!".


Un barista si sta preparando a chiudere il bar quando entra un rapinatore con il volto coperto e una pistola in pugno. Urla al barista: "Questa e' una rapina! Metti tutto l'incasso in questa busta". Il barista impaurito: "Non mi sparare, ti prego, faro' tutto quello che mi chiedi". "Zitto e svuota la cassa". "Si', pero' non sparare, ti prego! Ho moglie e figli". Il rapinatore prende i soldi e poi, puntando la pistola alla testa del barista gli dice: "Bene! E adesso fammi un pompino!". "Qualsiasi cosa... basta che non spari". Il barista comincia a darsi da fare, il rapinatore tutto eccitato lascia cadere la pistola. Il barista vede la pistola per terra, la raccoglie e la rida' al rapinatore urlandogli: "Tieni la pistola, stupido! Non vorrei che entrasse qualcuno dei miei amici..."


Sherlock Holmes e il dottor Watson sono in giro per una citta' a cercare indizi su un caso. Finendo a tarda notte non trovano nessun posto in nessun albergo e decidono allora di sistemarsi in tenda. Ad un certo punto Holmes si alza nel mezzo della notte e dice: "Watson, vede quella stella luccicante che illumina splendidamente il cielo? Cosa puo' dedurre da questo?". "Beh, ci dice chiaramente che domani il tempo sara' soleggiato e secco". "No Watson, significa solamente che qualcuno ci ha fregato la tenda!".


Tre dissidenti, esponenti di spicco dell'opposizione, sono condannati a morte in un paese del Sud America. Arriva il giorno della fucilazione ed il primo e' legato al palo. Quando tutto e' pronto, grida: "Terremoto!!! Terremoto!! Correte, salvatevi!". Tutti i componenti del plotone cominciano a correre spaventati ed il tizio scappa approfittando della confusione. E' la volta del secondo, e quando e' tutto pronto, questi grida: "Uragano!! Uragano!! correte salvatevi!!". Per la seconda volta si crea un parapiglia ed il tizio riesce anch'egli a fuggire. Tocca infine al terzo: lo legano, il plotone punta, tutto e' pronto e lui si mette a gridare con tutte le sue forze: "Fuoco!! Fuoco!! corr.."


Un signore entra da un tabaccaio e vede una scimmietta sul banco. Prende 50 euro, le mette sul banco e chiede un pacchetto di sigarette. Quando il tabaccaio si gira, il signore velocissimo si rimette i 50 euro in tasca e da' un sonoro ceffone alla scimmia. Il tabaccaio si gira: "Ma che fa? E' pazzo? perché ha dato una sberla a quel povero animale?". "Mio caro signore, moderi le parole, questa scimmia maleducata si e' mangiata i miei 50 euro!". "Oh... mi scusi... non aveva mai fatto una cosa del genere... mi scuso di nuovo...". Quindi il tabaccaio gli da' le sigarette e il resto dei 50 euro. Un signore in fila che ha visto tutta la scena pensa "questo e' proprio furbo! ora lo faccio anch' io, ma da un altro tabaccaio". Gira tutta la citta' alla ricerca di un altro tabaccaio con una scimmia, ma niente da fare. Alla fine vede sul bancone di un tabaccaio un pappagallo con un becco enorme e pensa "questo qua si mangia anche un milione!". Entra, e sentendosi piu' furbo, mette 100 euro sul banco e chiede un pacchetto di sigarette. Quando il tabaccaio si gira si rimette i 100 euro in tasca e da' una sberla al pappagallo cosi' forte che le penne volano dappertutto. Il tabaccaio: "Ma che fa? E' pazzo? perché ha dato un ceffone al pappagallo? Che cosa le ha fatto quella povera bestia?". "Moderi le parole, perché il suo pappagallo mi ha mangiato i 100 euro che avevo appoggiato sul bancone!!!". E il tabaccaio: "Ma che cacchio dice!!!!! Sono 20 anni che e' imbalsamato!!!"


In una cantina, nel nord Italia. "Ma che cavolo hai fatto? Sei pazzo? Ti avevo detto di stampare biglietti da centomila, e tu mi ci vai a scrivere sopra duecentomila!! Come diavolo pensi di riuscire a spacciarli?". "Ehi, calmati, calmati! Lo sai che giu' al sud si smercia di tutto... Del resto, con quello che costano la carta, l'inchiostro e tutto il resto, coi biglietti da cento non c'e' nessun guadagno!". Qualche tempo dopo, a Napoli: "Visto, che ti dicevo? Il contrabbandiere ha preso il duecentone senza fiatare. Sulle prime sembrava un po' dubbioso, poi ha aperto il portafogli e me lo ha cambiato. Guarda qui: un bel bigliettone da ottantamila e due da sessanta!".


In una cantina, nel nord Italia. "Ma che cavolo hai fatto? Sei pazzo? Ti avevo detto di stampare biglietti da centomila, e tu mi ci vai a scrivere sopra duecentomila!! Come diavolo pensi di riuscire a spacciarli?". "Ehi, calmati, calmati! Lo sai che giu' al sud si smercia di tutto... Del resto, con quello che costano la carta, l'inchiostro e tutto il resto, coi biglietti da cento non c'e' nessun guadagno!". Qualche tempo dopo, a Napoli: "Visto, che ti dicevo? Il contrabbandiere ha preso il duecentone senza fiatare. Sulle prime sembrava un po' dubbioso, poi ha aperto il portafogli e me lo ha cambiato. Guarda qui: un bel bigliettone da ottantamila e due da sessanta!".151. In Texas un ometto entra nel fast-food di una stazione di servizio, ordina hamburger, patatine e birra e si siede a un tavolino. Tre motociclisti della terribile banda degli Hell's Angels appoggiati al bancone del bar lo puntano, e appena la cameriera lo serve si avvicinano al suo tavolo e uno gli frega mezzo hamburger, l'altro si beve la birra ed il terzo, ridendo, si ficca in bocca una manciata di patatine. Il tizio non alza neppure lo sguardo, si alza, va alla cassa, paga ed esce. Dopo un momento uno dei motociclisti ridendo dice al barista: "Ehi, hai visto che merda di uomo ?". E il barista: "Anche come autista non vale molto... uscendo col suo autotreno e' passato in pieno sopra alle vostre tre moto".


Un'anziana signora va al supermercato e mette gli acquisti nel carrello. Quando pero' si avvicina al banco-frigo della carne, prende un pezzo di arrosto e lo infila nella borsa. Poi va alla cassa, paga tutto quello che c'e' nel carrello, ma non mostra il pezzo di carne alla cassiera. Quando sta per uscire dal supermercato, si attiva il sistema di allarme e l'addetto alla sicurezza le si avvicina. Guarda nel sacchetto della spesa, guarda lo scontrino, poi le fa aprire la borsa e nota l'arrosto: "Signora, che cosa pensa di fare con questo arrosto?". E la vecchietta risponde: "Mah, non so ... pensavo carote e patate ...". (da Uffa!)



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