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BARZELLETTE  E MOTTI DI SPIRITO

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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO

SUL CORAGGIO



Conosco un esempio di persona coraggiosa, un mio zio che faceva il pompiere, e ogni volta che suonava la sirena correva a salvare vite a rischio della propria. Ma conosco anche un esempio di codardia: il suo vicino di casa. Ogni volta che mio zio usciva a spegnere incendi e salvare vite, si ficcava nel letto con mia zia ed entrambi cominciavano ad agitarsi. (Mauroemme)

Un generale dell'Esercito, uno dell'Aviazione e uno della Marina stanno discutendo alla base di una torretta sul valore e il coraggio dei propri appartenenti all'arma. Il generale della Marina dice: "I miei uomini sono i piu' coraggiosi di tutte le Forze Armate e lo posso provare". Chiama uno dei suoi uomini e gli dice: "Voglio che tu salga sulla torre e ti butti giu' senza paracadute". "Agli ordini, signor Generale!" e il marinaio cosi' fa, ovviamente sfracellandosi al suolo. Allora il generale dell'Aviazione dice: "Questo e' niente" e chiama un aviere e gli dice: "Figliolo, voglio che tu salga sulla torre e ti butti giu' con stile". "Si', signor Generale!!". L'aviere si butta dalla torre con uno stupendo tuffo (tipo trampolino) e naturalmente si sfracella anche lui al suolo. Naturalmente gli altri generali rimangono impressionati. Allora interviene l'ammiraglio che dice: "Questo e' nulla" e chiama un soldato che sta lavando le latrine: "Figliolo, voglio che tu salga sulla torre, ti lanci giu' senza paracadute e con addosso tutte le bombe a mano innescate". Il soldato guarda fisso in volto l'Ammiraglio e gli dice: "Ma va a farti fottere e baciami il culo prima!" e se ne va. Allora l'Ammiraglio si volta verso gli altri due e dice: "Avete visto? Questo si' che e' coraggio!"


Pare che qualche anno fa, in una oscura e tenebrosa notte autunnale, un tale era fermo sul bordo della strada facendo l'autostop. Era la notte di Halloween e si stava scatenando una terribile tormenta. Dopo molto tempo, ancora non si era fermato nessuno ed il tale si venne cosi' a trovare in mezzo alla tormenta, talmente forte che non riusciva a vedere oltre i tre metri di distanza. Improvvisamente, vide avvicinarsi una sagoma, che alla fine realizzo' essere quella di un'auto nera delle pompe funebri: si avvicinava lentamente e si fermo' proprio di fronte. Il tale non si fece pregare: sali' nell'auto e chiuse la portiera. Dopo essersi accomodato sul sedile anteriore, si giro' e noto' con terrore che non c'era nessuno al posto di guida. L'auto riparti' lentamente. Il tale era sopraffatto dal terrore, che aumento' a dismisura quando noto' che l'auto si stava inesorabilmente dirigendo verso una curva a gomito. Allora inizio' a pregare chiedendo perdono dei peccati e implorando la salvezza della sua anima, in vista del tragico destino. Improvvisamente, poco prima dell'approssimarsi alla curva, una mano tenebrosa entro' dal finestrino del posto di guida, afferro' saldamente il volante e sterzo', poi scomparve. Paralizzato dal terrore, il tale si aggrappo' con tutte le sue forze al suo sedile, rimanendo immobile e impotente. Tale macabro evento si verifico' ad ogni curva, mentre la tormenta andava aumentando di intensita'. Il terrore divenne panico quando comincio' a udire distintamente dei sospiri ovattati che provenivano da dietro, si volto' ma vide solamente una bara. Allora, sopraffatto dalla paura, con le ultime forze rimastegli apri' di scatto la portiera e si getto' fuori, iniziando a correre a piu' non posso verso il paesino piu' vicino che distava non piu' di un paio di chilometri. Ivi giunto, si diresse al piu' vicino pub, entro' e ancora affannato e tremante chiese un doppio whisky. Visto il suo stato, alcuni dei presenti si incuriosirono e gli chiesero cosa fosse successo, e lui racconto' la orribile esperienza che aveva vissuto. Un silenzio di tomba scese nel locale, il terrore si impossesso' dei pochi presenti. Dopo circa mezz'ora si presentarono nel locale due tizi bagnati fradici, e appena varcato l'uscio notarono il tale in piedi al centro del bancone. Avvicinandosi, uno dei due si rivolse all'altro dicendo: "Guarda, George! Guarda dov'e' quel figlio di puttana che e' salito sull'auto mentre la stavamo spingendo!". (Mauroemme)


Un ricco imprenditore dą una festa per mille persone nella sua villa in Sardegna. Per l'occasione fa mettere una decina di coccodrilli nella sua piscina. A metą serata provoca gli invitati: "100 milioni a chi č capace a buttarsi nella piscina ed attraversarla a nuoto". Nessuno. "100 milioni e la mia Ferrari". Nessuno. "100 milioni, la mia Ferrari e il mio dodici metri". Nessuno ancora. "100 milioni, la mia Ferrari, il mio 12 metri e una notte con mia moglie". Splash !!! Il commendator Brambilla č in acqua. Lotta con i coccodrilli, combatte come un eroe, nuota e, finalmente raggiunge sano e salvo l'altra sponda della piscina. Applausi, complimenti, pacche sulle spalle a non finire. "Bravo ! Che coraggio..! Bravo !!!" "Cosa vuoi per prima cosa, i 100 milioni?" gli chiede l'imprenditore. "No, non voglio i tuoi quattrini.." "La mia Ferrari, allora?" "No, non voglio la tua macchina". "Il mio dodici metri, allora?" "No non voglio la tua barchetta" "Mia moglie allora. Prendila !!!" "No non voglio le tue donne" "Ma che vuoi allora?, diccelo!" "Prendere quel bastardo che mi ha spinto dentro !!! "


Secolo XVII. Il capitano di una nave riceve cattive notizie: "Capitano, una nave pirata si sta avvicinando!". E il capitano: "Non preoccupatevi, siate forti, li possiamo battere! Portatemi la mia camicia rossa!". Il capitano prende la sua spada e cosi’ pure i marinai e dopo furiosa battaglia i pirati sono respinti. La sera i marinai parlano degli avvenimenti del giorno. Sono molto fieri del loro capitano che si e’ battuto con molto coraggio contro i pirati. Ad un certo punto uno di loro chiede al capitano: "Ma perche’ avete chiesto prima della battaglia la vostra camicia rossa?". E il capitano: "E’ semplice. La camicia e’ dello stesso colore del sangue, per cui se sono ferito voi non ve ne accorgete e cosi’ non avete paura e siete piu' forti!". Ovviamente tutti approvano il saggio comportamento del capitano. Alcuni giorni dopo sono avvistate numerose navi di pirati e la cattiva notizia e’ portata al capitano. Ma il capitano urla ai suoi marinai: "Non e’ nulla! Portatemi i miei pantaloni marron!".



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