BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO SU BAR, CAFFE' E RISTORANTI
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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO SU BAR, CAFFE' E RISTORANTI
Un signore entra in un bar, va dal barista e dice:Vorrei un caffè, non troppo alto, non troppo basso, non troppo caldo, non troppo freddo, al punto giusto!!!! Il barrista lo guarda stranito poi lo serve, lui paga e sene và......questa storia continua x 10 giorni sempre uguale..... l'11 giorno l'uomo rientra allo stesso orario,si siede e dice: Vorrei un caffè,non troppo alto,non troppo basso,non troppo caldo,non troppo freddo,al punto giusto!!!! Il barrista stanco gli dice: Lei mi ha rotto le palle non troppo alte,non troppo basse,non troppo calde,non troppo fredde,al punto giusto!!!! Un siciliano in giro per New York ha fame, vede l'insegna di un negozio che dice "hot dog" (cane caldo) e decide di provare. Entra nel negozio e chiede un hot dog. Il cameriere prende il panino, lo taglia, ci mette dentro il wurstel, poi la senape, lo incarta, e lo consegna al siciliano che paga ed esce fuori dal negozio. Preso dalla curiosita', non appena uscito dal negozio, il siciliano apre il pacchetto, tira fuori il panino, lo scarta e lo apre per vedere che cosa c'e' dentro e d'improvviso sobbalza arrabbiatissimo con un'esclamazione di sdegno. Rientra velocemente nel negozio di hot dog e apostrofa il cameriere: "Vabbene che si tratta di cane caldo, ma proprio la minchia mi doveva dare?". Due amici, un napoletano e un perugino, si
trovano a mangiare ad un ristorante di Norcia; il napoletano dopo aver
assaggiato una bella braciola di maiale, esclama: Al self service due donne si trovano allo
stesso tavolo per consumare il pasto di mezzogiorno. Finito di pranzare una
di loro accende la sigaretta e inizia a fumare. L'altra, infastidita, dice:
In un bar di periferia un giorno entra un
omone grande grosso e muscoloso che batte con forza sul bancone e dice: Circolare n.12/324 - 2003 Un milanese entra in un bar del sud e chiede un caffè. Dopo averlo bevuto, chiede al barista: "Uhè, terùn, quant'è?". "Un euro, signore". Il milanese estrae dalla tasca venti monetine da cinque centesimi e le lancia una per una in varie direzioni, una nell'insalatiera, un'altra dietro le bottiglie, un'altra ancora nel bicchiere di un vicino, e così via. Poi se ne esce sghignazzando. Il barista s'incazza, ma con la scusa che il cliente ha sempre ragione trattiene la sua ira, si arma di pazienza e raccoglie le monetine. L'indomani, il milanese si ripresenta: "Uhè, terùn, un altro caffè". E la situazione si ripete: dopo aver bevuto, il milanese lancia le monetine dappertutto e se ne va. Il barista sbuffa indispettito, raccoglie le monetine e pensa a come vendicarsi. Il giorno successivo il milanese si ripresenta ancora. Il barista lo osserva vigile e con lo sguardo vendicativo. "Uhè, fammi un caffè, terùn". Il barista lo serve, attento ad ogni mossa e pronto a reagire. Il milanese beve, mette la mano in tasca e stavolta si accorge di non avere abbastanza monetine, così estrae una moneta da due euro e la poggia sul bancone. Il barista non crede ai suoi occhi, finalmente ha l'occasione per vendicarsi. Prende dalla cassa cento monetine da un centesimo e le getta dappertutto. Poi con un sorriso sarcastico e soddisfatto dice: "Ecco il suo resto, signore". Il milanese, per nulla indispettito, risponde con aria calma: "Oh, non importa. Fammi una altro caffè, va, terùn". (Mauroemme) A Napoli un turista entra nel ristorante "Al pesce vivo" e un cameriere gli consiglia la specialità della casa: polpo di scoglio vivo. Il cliente accetta ed arriva il cameriere spingendo un carrello con su una vasca d'acqua con un polpo vivo. Si tira su la manica destra, afferra l'octopode, gli appoggia la testa su un tagliere ed incomincia a batterla con un martello di legno. Il cliente, inorridito da tanta barbarie, grida al cameriere di smettere e di portargli un'omelette. Il cameriere rimette il povero polpo tramortito nell'acqua e torna verso le cucine. Lungo la strada il polpo si solleva con i tentacoli oltre il bordo della vasca e dice al cameriere: "Mannaggia a te; tutt'e juorne 'a stessa storia!!!" Un tizio entra in un ristorante e dopo aver trovato un tavolo, si siede. Dopo un paio di minuti arriva il cameriere per prendere l'ordinazione: Il tizio: "Allora vediamo... oggi vorrei stare abbastanza leggero, mi porti un bicchiere di vino rosso e una minestrina Sch-Sch (facendo schioccare la lingua sul palato)". Il cameriere: "Prego ?". Il tizio: "Un bicchiere di vino rosso e una minestrina Sch-sch !" . Il cameriere un po' perplesso va in cucina e racconta al cuoco l'accaduto. Il cuoco: "Ah... lascia stare... Tu sei giovane... hai appena iniziato... avrai capito male". Allora il cuoco si avvicina al tizio e chiede :"Scusi signore, ma il cameriere deve aver capito male... cosa le devo portare ?". E il tizio: "Ancora ? Un bicchiere di vino ROSSO e una minestrina Sch-sch". Il cuoco: "Ah va bene la portiamo subito...". Il cuoco ancora più perplesso va a parlare col direttore: "Senti Mario, di là c'è un tipo strano che ha chiesto una minestrina Sch-sch. Cosa facciamo ?". Il direttore: "Aspetta, so io come trattare con gente del genere...". Il direttore si avvicina al cliente e gentilemente chiede: "Scusi ancora... ma c'è stato credo un malinteso. Non abbiamo capito cosa vuole da mangiare...". Il tizio: "ANCORA ? VOGLIO UN BICCHIERE DI VINO ROSSO E UNA MINESTRINA SCH-SCH". Il direttore: "Caz... Le minestrine Sch-Sch le abbiamo finite, se vuole abbiamo un ottimo risotto "BLEHHR" !!! " (Portando le mani aperte alle orecchie) Un tipo entra in un ristorante di lusso e chiama il cameriere: "Sono venuto a vedere quel pompinaro del tuo padrone !". Il cameriere, un po' stupito, dice all'uomo: "Potrebbe parlare un po' piu' educatamente ? Faccio venire subito il padrone". Il proprietario arriva ed il tipo gli dice: "Sei tu quello stronzo che possiede questo schifo di catapecchia ?". "Certo, sono io. Ma le sarei grato se evitasse di usare un tale linguaggio in questo ristorante". Il tipo replica: "Fottiti, emorroide, dov'e' il cazzo di piano ?". "Ho capito, lei e' venuto per quel lavoro da pianista !!!". "Certo stronzo, finalmente hai capito". Il proprietario lo accompagna fino al pianoforte e lo supplica di non parlare nel microfono. "Sai suonare canzoni blues ?". Il tipo inizia a suonare il piu' stupendo blues mai sentito. "Incredibile" - dice il proprietario - "Come si intitola ?". "Vorrei sfondarti la vagina sul divano". Il proprietario rimane di sale, ma si riprende e gli chiede: "Conosci canzoni jazz ?". Il tipo suona l'assolo piu' bello che si sia mai sentito. "Magnifica" - dice il proprietario - "Come si intitola ?". "Mi sono fatto una sega sopra la lavatrice". Il padrone e' ancora imbarazzato, ma gli chiede: "Conosci delle ballate ?". Il tipo suona la melodia piu' struggente del mondo. "Fantastica, come si intitola?". "Scopandosi le pecore sotto le stelle mentre il chiaro di luna luccica sul mio cazzo peloso". Il proprietario e' disgustato dal linguaggio del tipo, ma la sua musica e' stupenda, e pertanto gli offre il lavoro a patto di non introdurre i titoli delle canzoni prima di suonarle. Il tizio accetta. L'accordo va bene per un paio di settimane, fino a quando il tizio una sera sente il bisogno impellente di farsi una sega. Entra in bagno e si masturba. Mentre ha quasi finito sente la voce del proprietario: "Dove cazzo e' andato a finire quel cazzone del pianista ?". Cosi' il tizio si ritira su i calzoni in tutta fretta, ritorna al suo posto e ricomincia a suonare le sue canzoni. Dopo un po' si avvicina una donna e gli sussurra: "Lo sai che hai il cazzo che ti esce dai pantaloni e hai macchie di sperma su tutte e due le scarpe ?". Il tizio replica: "Cazzo, la conosci ? L'ho scritta io !!!". Un tizio al ristorante ordina tortellini in brodo. Dopo poco arriva il cameriere con la scodella fumante di tortellini, ed il tizio nota che il cameriere tiene il pollice ben dentro il brodo. Per evitare polemiche non dice niente e, anche se un po' schifato, mangia i tortellini. Poi ordina per secondo cotoletta e pure' di patate. Dopo poco arriva lo stesso cameriere con il pollice infilato nel pure'. Ancora una volta il tizio fa finta di niente e si mangia il secondo, sempre piu' schifato. Poi ordina un caffe'. Dopo poco arriva lo stesso cameriere ancora con il pollice tutto dentro la tazzina. A questo punto il tizio sbotta: "Ora basta, ragazzo! Non puoi proprio fare a meno di tenere il tuo dannato pollice dentro tutto quello che mi devo mangiare!". "Abbia comprensione, signore. Ho il legamento del pollice slogato, e il mio medico si e' raccomandato di tenerlo sempre al caldo!". E il tizio, con tutto il cuore: "E allora, ficcatelo nel culo!". "E' quello che faccio, signore, tra una portata e l'altra...". Uno scozzese dice a un amico: "Ho trovato il modo di mangiare gratis! Tu vai in un ristorante e mangi tranquillamente, bevi il tuo digestivo, prendi il caffe' e fai durare il tutto fino alla chiusura! Quando il cameriere, che ha gia' incominciato a mettre le sedie sui tavoli, viene con il conto, gli dici che hai gia' pagato al suo collega che e' appena andato via". "Sai una cosa?", gli risponde l'amico, "Stasera proviamo!". E la sera stessa nel ristorante fanno come detto qui sopra; quando arriva il cameriere il primo amico dice: "Abbiamo gia' pagato al suo collega che e' andato via". "E stiamo aspettando il resto", risponde l'altro amico. Al ristorante un tizio chiede un pollo padovano. Quando il cameriere gli porta il pollo il tizio gli infila un dito nel culo e poi scaglia il pollo lontano urlando: "Ho detto che voglio un pollo di Padova e questo pollo invece e' di Trento! ". Il cameriere torna in cucina, prende un altro pollo e lo porta al cliente. Ma anche questa volta il cliente dopo aver messo un dito su per il culo al pollo, va su tutte le furie gridando: "Ma questo pollo e' di Bologna!". Il cameriere torna in cucina e racconta l'avvenuto al cuoco che esclama: "Perbacco, finalmente un vero intenditore! " e prepara questa volta un vero pollo di Padova. Il cliente mette il dito su per il culo al pollo ed esclama contento: "Questo si' che e' un vero pollo di Padova! ". Finito il pasto il signore paga il conto e sta per andarsene quando il cameriere gli si avvicina e sottovoce, sulla porta di uscita, gli chiede: "Mi scusi, non vorrei importunarla, ma io sono un trovatello; non potrebbe dirmi almeno di che citta' sono originario? ". Un tizio entra in un'osteria e ordina un bianco. Chiede il conto al barista e questi gli risponde che sono 500 lire. Allora l'avventore tira fuori dalla tasca una cinquanta monete da 10 lire e comincia a spargerle in giro per il locale. Il barista le raccoglie imprecando e continua a chiedersi se è questo il modo di fare. Secondo giorno: stessa scena. Questa volta però il barista medita vendetta. Terzo giorno: il tizio entra in osteria e ordina un bianco. Tira fuori dalla tasca un biglietto da 1000 e dice al barista «Mi spiace, ma non ho spicci. Me li può cambiare?» «Ma certo!» fa il barista, desideroso di vendicarsi. Allora tira fuori cinquanta di monete da 10 lire e comincia a spargerle lui per il locale. L'avventore resta un po' a guardare e poi dice al barista: «Me ne dà un altro?» Al ristorante. "Cameriere, mi porti il primo. Ma mi raccomando che la pasta non sia ne' troppo al dente ne' troppo scotta ma al punto giusto". Dopo un po' il cameriere gli serve il primo. "Cameriere, questo primo e' troppo scotto. Mi porti la carne. Ma mi raccomando che la carne non sia ne' troppo al sangue ne' troppo cotta ma al punto giusto". Dopo un po' il cameriere gli serve la carne. "Cameriere, questa carne e' troppo al sangue...". "La faccio riscaldare?". "No, mi porti la frutta. Ma mi raccomando che la pera non sia ne' troppo acerba ne' troppo fracida ma al punto giusto". Subito gli viene servita la pera. "Cameriere, questa pera e' troppo fracida. Mi porti il dolce. Ma mi raccomando che il gelato non sia ne' troppo duro ne' troppo sciolto ma al punto giusto". Gli viene servito il gelato. "Cameriere, questo gelato e' troppo sciolto...". "SENTA! LEI MI HA ROTTO LE PALLE! MA NE' QUELLA DESTRA NE' QUELLA SINISTRA, MA AL PUNTO GIUSTO!!!" Un tipo in un bar aspetta di ordinare.
Arriva il cameriere: Un uomo e' a cena con amici in un ristorante noto per il suo buon servizio e per i prezzi ragionevoli. Chiede a un cameriere le ragioni di un servizio cosi' buono ad un prezzo cosi' basso. "Signore, abbiamo dei consulenti molto bravi in materia di efficacia. Essi studiano ogni evento nel ristorante e ci danno delle direttive per migliorare il servizio". Soddisfatto della risposta, il tizio continua a mangiare, quando il cucchiaio gli cade per terra. Chiama il cameriere che subito estrae la stessa posata dalla tasca del grembiule. Stupefatto, gli chiede come faccia a sapere che gli sarebbe caduto un cucchiaio. "Signore, cio' e' opera dei nostri consulenti. Hanno trovato che il 60% dei clienti che perdono una posata perdono un cucchiaio e, quindi, ne teniamo uno sempre in tasca". Dopo un po' nota che tutto il personale maschio ha una cordicella che pende dalla patta dei pantaloni. Incuriosito chiede spiegazioni. "Signore, questo e' ancora opera dei consulenti che hanno trovato che un cameriere che lavora 40 ore settimanali perde due ore al mese a lavarsi le mani dopo aver fatto la pipi'. Allora, noi attacchiamo questa cordicella alla punta del pene, cosi' possiamo tirarlo fuori senza toccarci. Quindi non dobbiamo lavarci le mani dopo". "Va bene, ma come fate a rientrarlo senza toccarlo?". "Non so gli altri, ma io uso il cucchiaio!". Un uomo entra in un caffe' per fare colazione. Dopo aver finito paga la consumazione e lascia per mancia 3 monete da 10 lire. Il tizio e' quasi arrivato alla porta quando la barista, parlando con un altro cliente, dice: "Lei lo sa che da queste tre monetine e' possibile sapere molte cose dell'uomo che le ha lasciate?". L'uomo, che ha sentito, si volta e incuriosito ritorna dalla barman e le chiede: "Mah veramente? E mi dica, che cosa dice la prima monetina?". "Bene, questa monetina mi dice che lei e' un uomo molto parsimonioso". E l'uomo: ""Hemm, si', e' abbastanza vero. E cosa dice la seconda monetina?". "Questa monetina mi dice che lei e' scapolo". E l'uomo: "Sorprendente! Brava! E' proprio vero! E la terza monetina?". La terza monetina mi dice che lo era... anche suo padre!" Due amici si recano a Mosca per una gita. Durante il viaggio uno dei due esterna all'altro le proprie preoccupazioni derivanti dall'assoluta ignoranza della lingua russa; l'altro lo tranquillizza: "Non ti preoccupare; il russo e’ uguale all'italiano; basta aggiungere in fondo asky e osky e non c'e’ problema!!". Difatti la sera vanno al ristorante ed iniziano ad ordinare: "Allora: cavialosky per mesky e salmonesky per il mio amicosky". Il cameriere torna con piatto di caviale ed uno di salmone. "Hai visto che funziona!!" dice il tizio all'amico. "Camerierosky!! Scusisky: due piattosky di storionosky ed un vinosky biancoski!". E arriva lo storione ed il vino bianco. "Visto; che ti dicevo; non ci sono problemi con il russo". E continuano ad ordinare; alla fine:"Camerierosky!! Il contosky!". Il cameriere porta il conto e dice:" Ecco il conto! Paisa'! si nun ce stavo io col cazzo che mangiavate!!!". Paesino della Sicilia. In uno dei bar piu' famosi della citta' entra un amico del proprietario: "Ciao, Antonio, come va ?". "Male... il cliente ha sempre ragione, mmiiiinchia, ma a volte ti verrebbe voglia di rompergli la testa". "Ma che ti e' successo ?". "Qualche minuto fa e' entrato un uomo, un tipo apparentemente normale, mi si avvicina e mi fa: 'Senta mi dia una granita e 2 brioches'. Io gli faccio: 'Mi dispiace, ma non abbiamo brioches' e lui: 'Ah! Vabbene, allora mi dia un gelato alla fragola e 2 brioches'. Io nella mia infinita bonta', senza sospettare quanto fosse stronzo, gli faccio: 'Senta, forse non mi sono spiegato bene. Abbiamo esaurito le brioches !'. Lui quasi si dispiace e subito mi fa: 'Ahhhh, non avevo capito... allora mi dia 3 paste di mandorle e 4 brioches'. A questo punto non ci ho visto piu' e gli ho urlato che le brioches le avevamo finite. Allora questo emerito stronzo indovina che mi dice ?". "Non so... ti avra' ordinato qualcosa altro!". "Nooooo, mi fa: 'Allora mi dia solo 6 brioches e non ne parliamo piu' !!". "E tu ?". "Io ho cominciato ad insultarlo e l' ho fatto cacciare via dal mio garzone di bottega". "Ma sei stato un signore! Se una cosa del genere fosse capitata a me... guarda avrei preso 'sto vassoio pieno di brioches e glielo avrei sbattuto in faccia!" Un tizio si presenta al bar e ordina un cappuccino e una pasta. Il barista prontamente serve il cliente. Finito di mangiare e bere l'uomo fa per andarsene e il barista: "Scusi, ma lei non ha pagato" e l'altro: "Io non pago perche' sono grosso e non c'ho paura di nessuno". E dicendo cosi' esce dal bar. La mattina dopo si ripresenta, ordina un cappuccino e una pasta. Dopo esserseli finiti si avvia verso la porta e il barista: "Guardi che lei neanche oggi ha pagato" e il tizio: "Io non pago perche' sono grosso e non c'ho paura di nessuno" e dicendo cosi' esce dal bar. Allora il barista, incazzato come una belva, pensa fra se' e se': "Adesso ti sistemo io" e telefona subito ad un suo amico molto grosso chiedendogli una mano per il giorno dopo. Infatti il giorno dopo arriva questo suo amico e il barista lo fa nascondere sotto il bancone. Puntuale come sempre si presenta il solito tizio che chiede un cappuccino e una pasta, che non appena terminata la consumazione si incammina verso la porta. A questo punto il barista gli domanda: "E il conto?" e lui: "Io non pago perche' sono grosso e non c'ho paura di nessuno". A questa risposta allora il barista fa un cenno all'amico che si alza in piedi e dice: "Anch'io sono grosso e non ho paura di nessuno". Sentendo cosi' il tizio, allora, si gira verso il barista e dice: "Allora, per domani mattina facce trova' due cappuccini e due paste". Un bambino si presenta in una gelateria e
chiede al gelataio: Un signore, con le braccia bloccate all’altezza delle spalle, entra in un bar, dove ordina un caffè. Facendo notare il suo problema al barista gli chiede di zuccherarlo e di mescolare. Poi, gli chiede se può gentilmente portargli la tazzina all’altezza della bocca in modo che riesca a bere il caffè. Dopo un po’ gli scappa un bisognino e chiede nuovamente al barista di essere così gentile da dargli una mano. Il barista, un po’ riluttante, lo accompagna in bagno, apre la lampo dei pantaloni, e lo aiuta a soddisfare il suo bisogno. Quando finalmente escono dal bagno, il cliente allunga le braccia e stiracchiandosi dice: «Certe mattine mi sveglio e non ho proprio voglia di fare nulla». Un tale si siede a un tavolo del ristorante e ordina per antipasto crostini alle noci, per primo spaghetti al pesto e noci, per secondo scaloppine alle noci, per dessert una bella fetta di torta di noci e per finire un bicchiere di nocino. Arrivato al dessert il cameriere si decide finalmente a chiedere: "Permette una domanda?!?!". E il signore: "Prego...". "Per quale motivo ha ordinato un pasto intero a base di noci?!?!". "Deve sapere che mio nonno e` vissuto in buona salute fino alla venerabile eta` di 105 anni!!". E il cameriere incuriosito: "Mangiando noci?!?!?". "No!! Facendosi i cazzi suoi!!!" Al lungo bancone di un bar sono seduti ad una estremita' un uomo gia' abbastanza alticcio, e dall'altro una ragazza con un abito nero senza maniche e un po' scollato. Nello stesso momento, alzano tutti e due un braccio per chiamare il barman, e la ragazza ha l'ascella non depilata. Il barman si avvicina per primo all'uomo che dice: "Da bere a me e offro anche a quella ballerina laggiu' in fondo". Il barman gli chiede: "Ma come fa a sapere che fa la ballerina?". E lui: "Perche' solo una ballerina potrebbe alzare tanto in alto una gamba!". Un distinto signore entra in un ristorante e si mette a sedere. Subito arriva il cameriere che gli porge il menu'. Ma il signore risponde: "No grazie, mi porti la forchetta". Il cameriere, un po' stupito, gli porta la forchetta e il signore dopo una rapida annusata riesce a riconoscere tutti i primi contenuti nel menu solo dall' odore e ne ordina uno. Al momento di ordinare il secondo il cameriere riporta il menu', ma il signore rifiuta e chiede il coltello. Con la stessa precisione di prima indovina tutti i secondi del menu' e ne sceglie uno. Il cameriere allora va in cucina e dice alla cuoca: "Maria, di la' c'e' uno che indovina il menu' solamente annusando le posate pulite". E lei: "Dammi il cucchiaino per il dolce che gli facciamo un bello scherzo". Detto questo prende il cucchiaino e se lo struscia sulla fica. Quindi il cameriere porta il cucchiaino al signore e questo annusandolo sembra che esiti, ha un momento di sconforto e poi dice con molta gentilezza: "Scusi, ma Maria lavora qui?". A Napoli un turista entra nel ristorante
"Al pesce vivo" e un cameriere gli consiglia la specialità della casa: polpo
di scoglio vivo. Il cliente accetta ed arriva il cameriere spingendo un
carrello con su una vasca d'acqua con un polpo vivo. Si tira su la manica
destra, afferra l'octopode, gli appoggia la testa su un tagliere ed
incomincia a batterla con un martello di legno. Il cliente, inorridito da
tanta barbarie, grida al cameriere di smettere e di portargli Un piccolo industrialotto piemontese, molto presuntuoso, vuole fare bella figura con i suoi amici e clienti vantandosi di conoscere Gianni Agnelli. Poiche' in realta' non lo conosce architetta un piano con un amico che invece lo conosce bene: "Io portero' i miei amici nello stesso ristorante dove va di solito Agnelli a cena, tu convinci Agnelli a darmi un saluto quando entra, cosi' faro' una bellissima figura". L'amico promette di intercedere per lui e infatti dopo qualche giorno gli comunica di aver parlato del piano ad Agnelli e che questi ha accettato. Quando arriva il giorno il nostro tipo e' gioiosamente seduto a cena con i suoi amici e clienti quando entra Agnelli che fa finta di riconoscerlo e anzi dirigendosi verso il suo tavolo gli fa: "Ehi, carissimo, come stai? ". E il nostro tipo: "Insomma, Gianni, anche qui al ristorante mi rompi le palle!?". Un tale entra in un bar: "Un panino con merda e cipolla". Il barista, un po' sconvolto, fa il giro dei bagni e trova uno stronzo bello fresco, lo prende con due forchette, lo mette nel panino con la cipolla e lo porta al tizio, che se lo mangia senza problemi, paga ed esce. Il giorno dopo il tizio torna: "Un panino con merda e cipolla". Il barista, rifa' il giro dei cessi ma deve aspettare che qualcuno "deponga". Fa il panino, il tizio se lo mangia e poi esce. Il giorno dopo il tizio torna. - Un panino con merda. Curioso, il barista gli chiede: "Niente cipolla, oggi?". E il tizio: "No, mi puzza un po' l'alito". Un disoccupato vede un cartello fuori di un bar: "Cercasi persona per mansioni delicate". Entra per vedere di cosa si tratta e il padrone gli dice: "Sa, qui tutte le sere ci viene Gigi la Bestia, un tipaccio grande e grosso che fa sempre il prepotente. Allora mi servirebbe una persona ben piantata come lei per fargli capire educatamente che il suo modo di fare e' un po' fuori luogo. Perche' se lo si prende per il verso giusto, non e' cattivo ... ". "Beh, ci posso anche provare... quanto mi date?". "150.000 a sera". "Affare fatto!". Sicche' il giorno dopo si presenta al bar alle sette, vestito elegante. Ad un certo punto entra nel bar un omone grande e grosso che comincia ad urlare, dando cazzotti sul banco, e si mette a mangiare e bere come uno sfondato, ruttando in faccia alla gente e mollando scoregge a tutto gas. Allora il tizio si avvicina ed educatamente gli fa: "Buonasera, io sono...". Ma il tipaccio non lo lascia neanche finire, lo prende per la collottola, lo butta per terra, lo rialza, lo copre di pugni, poi prende un boccale di birra e glielo rovescia in testa, infine gli cala i pantaloni e gli ficca una bottiglia in culo. Quindi finisce di bere, gli fa un ruttone in faccia e se ne va senza neanche pagare. "No, aspetti, non vada via! Devo dirle una cosa...". E l'omone allungando il passo: "No, ora devo scappare, tra poco arriva Gigi la Bestia e sono cazzi amari per tutti!" Copyleft © 1997-2020 www.daimon.org C.W. Brown |