BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO SUI BALBUZIENTI
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BARZELLETTE E MOTTI DI SPIRITO SUI BALBUZIENTI
Gino!!! Madooonna, Gino!! Come stai, eh? Caro il mio Gino! Come va, eh? Racconta, racconta". "C-C-C-Ciaooo! B-B-Be-Bene, b-bene, ho ttttrovato l-ll-lll-lavoro, sai?". "Ma va? Ma bravo!! E cos'è che fai, eh? Racconta, racconta!". "F-FF-FFF-Faccio i-il gua-guardiano d-de-del-delle ga-galline!". "Cooosa? Ma dai! Ma che lavoro è? E' un lavoro del cazzo!". "Eh no! E' u-un lavoro d-di r-res-respon-responsa-b-b-bilità, sai?". "Sì, vabbè, ma cos'è che fai di preciso?". "A-al ma-mat-mattino, apro l-la po-porta d-del po-po-pollaio e dico COO COO COO... e loro escono t-tu-tte. Alla sera di-dico PIO PIO PIO e lo-loro to-tornano de-dentro e io ch-chi-chiudo la porta!". "Scusa se insisto, Gino, ma continuo a pensare che sia un lavoro del cazzo. Ma dai, è sempre la stessa cosa, sempre uguale tutti i giorni". "Eh no! P-Per esempio, l'aaaaltro giorno, al-alla ma-matttttina ho detto COO COO COO... e sono uscite. Alla sssera ho detto PIO PIO PIO... e sono eeentrate, tutte, tttran-ne uu-uuna! A-All-llora le ho ddetto S-SENTI TU, NNNON P-P-PRENDERMI PER I CO-CO-CO... e sono uscite tutte!!!. Un distinto signore, che ha un difetto di pronuncia (gli manca la esse), sale su un treno ed entra nel vagone letto a lui assegnato. Si e' appena sistemato che sente bussare e l'addetto alle cuccette fa entrare una bella ed elegante signora. Lui si presenta educatamente e poi chiede alla signora: "Prego, fignora, lei dove defidera fiftemarsi?". "Oh, grazie, preferirei la cuccetta superiore!". "Bene allora, lei fi mette fopra e io fotto!". Un balbuziente decide di andare a scuola di dizione. Un mese dopo incontra un amico che gli chiede: "Allora, come va?" Sei migliorato?". E l'altro: "Senti: sette serpenti sibilano in salotto sotto il sofà!". L'amico è sbalordito: "Ma è incredibile! Fantastico! Non hai più problemi! Sarai contento, immagino!". "S-s-sì, m-m-ma è u-u-una fr-frase un po-po-pò dif-dif-difficile d-d-da in-in-inserire i-i-in u-u-una co-co-co-conversazione". Un uomo entra in un bar e chiede al barista: "U-U-U-U-Una BI-BI-BI-BI-BI-Birra, per FA-FA-FA-Favore". Il barista gli da' una birra e dice: "Anch'io balbettavo cosi', un tempo. Poi ho detto con mia moglie di picchiarmi ogni sera per due settimane... Accidenti, ha funzionato e non balbetto piu'. Quando te ne vai di qua, perche' non ci provi anche tu?". L'uomo se ne va. Due settimane dopo, l'uomo ritorna nel bar e chiede: "U-U-U-U-Una BI-BI-BI-BI-BI-Birra, per FA-FA-FA-Favore". Il barista: "Non hai provato quello che ti aveto detto?". E l'uomo: "Si', NO-NO-NO-NO-Non ha FU-FU-FU-FU-Funzionato, ma hai una bella casa!" Due balbuzienti passeggiano per il paese. Uno dei due vede una magnifica biondona e dice balbettando all'altro: "Oh, A... A... ntonio, l'hai vi... vi...sta que... que... lla?". Ma il secondo non fa in tempo a vederla e il primo dice: "E' gia' pa... pa...ssata". Poco dopo il primo vede una magnifica mora e dice all'altro: "Oh, A... A...ntonio, l'hai vi... vi... sta que... que... lla?". "Do... do... ve?". Ma la donna e' scomparsa. Poco dopo il primo dice: "L'hai vi... vi... sta que... que... lla?". E il secondo balbuziente, non volendo fare la stessa figuraccia delle due volte precedenti, dice: "Si', sta... sta... volta l'ho vi... vi... sta!". E l'altro: "E all... all... ora pe... pe...rche' l'hai peee... peee... stata?" Un ragazzo molto timido e balbuziente non riesce ad ordinare un caffe'. Si prepara tutto il giorno davanti allo specchio, poi si decide, scende le scale ripetendosi a mente 'buongiorno vorrei un caffe', entra nel bar, c'e' un caos, il barman indaffarato non lo degna di uno sguardo, il ragazzo continua a ripetersi a mente 'Un caffe'-un caffe''. Ad un tratto il barman finalmente gli rivolge la parola per un istante, il ragazzo esita, balbetta "Ca...ca... ca... un'aranciata". "Ecco a lei l'aranciata" lo serve velocissimo il barman. Il giorno gopo il ragazzo e' certo di riuscire; si e' preparato scientificamente 'Caffe-caffe-caffe' ripete camminando verso il bar, si fa strada tra i presenti, il barman lo nota, lo segue con lo sguardo, il ragazzo guardandolo dice d'un fiato "Buongiorno vorrei un caffe'". "Cooome ?" risponde il barman e il ragazzo sconsolato: "Un'aranciata". Su una nave tutti i membri dell' equipaggio sono balbuzienti. Un giorno, mentre la nave e' al largo, la vedetta scorge una nave in lontananza: "Ca-ca-capi-pi-pi-ta-ta-tano, una na-na-na-ve a dri-dri-dritta!". "So-so-sono a-a-ami-mi-mici o ne-ne-nemi-mi-mici?". All' improvviso la nave in lontananza spiega una bandiera nera, con teschio e tibie incrociate. La vedetta urla: "Ca-ca-capi-pi-pi-ta-ta-tano, i pi-pi-pi-pi,i pi-pi-pi-pi,i PI-PI-RA-RA-TI !!!!". Il capitano chiama il nostromo: "No-no-nostro-stro-stromo, pre-pre-presto!". Arriva il nostromo: "S-s-s-si, ca-ca-capi-pi-pi-ta-ta-tano?". "Ci-ci-ci so-so-sono i pi-pi-pi-pi,i pi-pi-pi-pi,i PI-PI-RA-RA-TI !!!". Intanto la nave pirata si avvicina. Il nostromo convoca i marinai: "Tu-tu-tu-tutt-tt-tt-tti s-s-sul po-po-po-ponte!". I marinai arrivano e rispondono: "Si-si-si-siss-ss-ss-ssign-gn-gn-gnor-r-r-r-r-re!". Il capitano annuncia: "Ci-ci-ci so-so-sono i pi-pi-pi-pi,i pi-pi-pi-pi,i PI-PI-RA-RA-TI !!!!". Scena di panico generale, mentre la nave pirata e' sempre piu' vicina. Il capitano prosegue: "Ma-ma-ma-ma...". Arriva la mamma del capitano: "Si-si-si, fi-fi-figlio, hai ch-ch-ch-chiama-ma-ma-ma-mato?". Il capitano: "N-n-n-o, st-st-sta-stavo d-d-d-ice-ce-cendo ma-ma-ma-mari-ri-rinai, no-no-noi co-co-co-comba-ba-batt-tt-ttere-re-remo co-co-contro i pi-pi-pi-pira-ra-ra-rati, pe-pe-per le no-no-nostre vi-vi-vite e pe-pe-per la pa-pa-pa-pa...". Arriva il papa' del capitano: "Si-si-si, fi-fi-figlio, hai ch-ch-ch-chiama-ma-ma-ma-mato?". "N-n-n-o, st-st-sta-stavo d-d-d-ice-ce-cendo pe-pe-per la pa-pa-pa-pa-patr-tr-tria". La nave pirata e' ormai vicinissima. Il capitano ordina: "Uo-uo-uo-uomi-mi-mi-mini, ai ca-ca-ca-cann-nn-nno-noni!". "Si-si-si-siss-ss-ss-ssign-gn-gn-gnor-r-r-r-r-re!". La nave pirata sta per iniziare l' arrembaggio... Capitano: "Fuo-fuo--fuo-fuo-fuo-fuo-fuo-fuoc-c-c-c-c-c-co !!!!!". E i cannoni: 'PU-PU-PU-PU-PU-PU-PU-PU-PU-PU-PU-PUMMM!!!!!!' Un ragazzo possiede un organo sessuale molto lungo, ma ha l'handicap di essere balbuziente, il che gli rende difficile abbordare le ragazze. Un giorno non ne puo' piu' e decide di fare qualche cosa per cui va dal dottore: "Aaaappena aaaapro la bobobocca le dooonne fufuggono!...nonon popotro' mamai seservirmi di queeeello di cui Dio mimi ha dodotato!". E il dottore: "Non e' grave. Voi conoscete senza dubbio il rapporto fra corde vocali e organo sessuale. Bastera' con una piccola operazione tagliare il pene e la voce tornera' normale". Dopo l'intervento effettivamente il ragazzo non balbetta piu', ma una settimana dopo ritorna dal dottore per lamentarsi: "Dottore, e' orribile. Ora con quello che mi resta non posso fare grandi cose. Potreste rendermi il pene lungo come prima?". E il dottore: "Tr...Tr... Troppo ta...tardi!". Tre balbuzienti leggono di una cura sperimentale, e si presentano alla clinica. Una dottoressa molto sexy spiega loro i dettagli promettendo una lauta ricompensa e conclude dicendo: "Chiunque di voi guarira' dalla balbuzie potra' far l'amore con me per una notte intera". I tre si sottopongono cosi' alle torture di cui e' fatta la cura, e alla fine si presentano al test. La dottoressa chiede al primo: "Tu, dove sei nato?" e lui risponde: "R-r-r-r-r-r-roma!". "Mi dispiace, non sei guarito. Avanti il prossimo!". Di nuovo la dottoressa dice "Tu, dove sei nato?" e lui: "M-m-m-m-milano!". "No, no", dice la dottoressa, "anche tu non sei guarito! Avanti il terzo!". Questi entra nella stanza. "Bene", fa la dottoressa, "dimmi tu dove sei nato". "Ascoli" risponde quello. "Bene", dice lei, "sei guarito!". E vanno entrambi in una stanza attigua dove passano l'intera notte. "Ah, che fantastica nottata", dice la dottoressa quando escono dalla stanza. "E sono felice di averti guarito". E quello risponde: "Piceno!". Una signora con una bimba di pochi anni si avvicina ad un tizio davanti alla stazione: "Scusi, per Piazza della Vittoria?". Il tizio che purtroppo e' balbuziente con mille smorfie risponde: "Pre... prenda la stra... stra... da a si... si... sinistra e svo... svo... svolti al semaforo!". "Grazie, molto gentile!". La signora si allontana e dopo poco avvicina di nuovo al tizio: "Scusi... per Piazza della Vittoria?". Il tizio pazientemente tra mille smorfie risponde: "Pre... prenda la stra... stra... da a si... si... sinistra e svo... svo... svolti al semaforo!". "Grazie, molto gentile!". La Signora si allontana e subito dopo si ripresenta chiedendo: "Scusi, per Piazza della Vittoria?". Il tizio a questo punto balbettando ancora di piu' per il nervoso domanda: "Ma... ma... ins...omma... non ha an... cora ca... ca... pito?". "Veramente si', ho capito benissimo... ma lo faccio per la bambina che si diverte tanto!". Nel piccolo villaggio nel pieno della jungla africana e’ arrivato il famoso cacciatore bianco Felipe. Fa presto amicizia con il locale Pierino, un ragazzino negretto, simpatico, ma con l’handicap di essere balbuziente. Un giorno sono seduti sotto una palma, quando si avvicina un leone. Il Pierino lo vede e si mette a gridare: "Le.. le.. le...". Il leone si avvicina paurosamente e silenziosamente: e’ chiaro quali sono le sue intenzioni. Il Pierino continua a gridare: "Le... le... le...". Proprio quando il leone sta per fare l’ultimo salto, il cacciatore avvisato dalle grida del Pierino locale si gira, vede il leone e gli spara salvando tutti. Viene indetta una grande festa per festeggiare Pierino e il cacciatore. Grandi bevute e Hurra. Ad un tratto Pierino grida: "Hip... hip.. hip...". E tutti: "Hurra". Pierino continua: "Hip... hip... hip..." e tutti "Hurra". E tutti furono travolti e mangiati dagli ippopotami! Marco e Giovanni, due amici affetti da balbuzie, si ritrovano dopo molto tempo. Sempre balbettando dicono che si sono sposati e che hanno migliorato la propria pronuncia. Dopo un po' decidono di fare una gara a chi fa prima a comprare un pacchetto di Marlboro, cosi' si recano dal tabacchino. Entra per primo Marco: "U u u un p p pacc pacc pacchetto di di Marlboro dure". Esce ed impiega 15 secondi. Subito dopo entra Giovanni: "U u u un p p pacc pacc pacchetto di di Marlboro". Il tabacchino gli chiede: "Dure o morbide?". E Giovanni: "Po po porca troia, mi mi mi fa mi fatto perdere". Un balbuziente che abita in via Pomponazzi trova un elefante morto sulla soglia di casa che gli impedisce di entrare. Telefona alla polizia per farlo togliere: "P-p-p-ront-t-t-o P-p-oo-p-p-oolizia! C-c-c--c'e' un e-e-e-elef-fante m-m-orto dava-a-a-anti ca-c-c-caasa mia!". La polizia: "Ci dica dove abita che veniamo a prenderlo". Il balbuziente: "A-a-abito in v-v-v-ia P-poo... P-p-poo... P-p-oo" e imbestialito butta giu' il telefono perche' non riesce a dire il nome. Fa passare 10 minuti, si calma e ritelefona: "P-p-pront-t-t-o P-p-oo-p-p-oolizia! C-c-c-c'e' un e-e-e-elefante m-m-m-orto dava-a-a-anti a-a-alla m-m-m-ia po-o-o-rta!". E il poliziotto: "Ah e' ancora lei... se mi dice dove abita veniamo subito". Il balbuziente: "S-s-sto in v-v-via P-p-pooo... P-p-p-poo... Poo..." e ancora piu' infuriato butta giu' il telefono. Passano tre ore e il balbuziente ritelefona: "Pr-r-ront-t-to P-poolizia! S-s-sono qu-quello dell'e-e-e-elefante!". " Allora ci dice dov'e' l'elefante?". " In v-v-ia Po". E il poliziotto: "E ci ha messo 3 ore per dire che sta in via Po?". "N-n-no c-c-ci ho m-m-messo tre ore per po-portare l'e-e-elef-fante da via Poo-pomponazzi a v-v--ia P-po!". Pierino e' a scuola: c'e' la lezione di scienze. La maestra spiega agli scolari il particolare fenomeno per cui solo gli esseri umani, unici nel mondo animale, balbettano. "Non e' vero, signora maestra!" esclama Pierino. "E perche' no, Pierino?" chiede sorridendo la maestra. "L'altro giorno stavo giocando con il mio gattino... E' arrivato il cane del mio vicino di casa... Il mio gattino faceva "ffffff!! ffffffff!! ffff!!" ma prima che riuscisse a dire "Fottiti!!" il cane se l'e' mangiato!!". Un balbuziente napoletano, cieco in un occhio e senza una gamba, torna a lavorare dopo un lungo periodo di ferie. Un collega lo saluta e gli chiede cosa abbia fatto in quel periodo. E lui: "M-m-m-mi sono sssp-p-possato!". "Ah, e con chi?". "C-c-cccon M-m-mmmmargher-r-r-ita!". "E chi e'?". Per solidarieta' interviene un altro collega: "Margherita, non te la ricordi? Quella daltonica, strabica, su una sedia a rotelle, senza capelli". E il primo collega: "Ah si’! Margherita. E cosa avete fatto?". "Ab-b-bbbiamo f-f-f-attto u-u-u-n f-f-f-iglio". "Auguri! E come lo avete chiamato?". "U-u-u-u-u-uu...". "...Ugo?". "N-n-n-o. U-u-u-u-u...". "Umberto?". "N-n-n-o. U-u-u-u-u...". "Ubaldo?". "N-n-n-o. U-u-u-u-u ittammu!". Copyleft © 1997-2020 www.daimon.org C.W. Brown |