GIUSI VANELLA


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"Non sono bella come Angelina Jolie, non sono giovane come Melissa P., non sono ricca come Barbara Berlusconi, non sono brava come O. Fallaci..."

Giusi Vanella è nata in un paesino dell'entroterra catanese, dove tuttora vive e lavora. Ha la passione per la lettuta, la scrittura, i viaggi, il mare e Interne, che le permette di evadere dal suo "natio borgo selvaggio" e di stare in contatto col mondo. Il primo libro in assoluto è "Deve esserci un luogo …" (Aduino Sacco Editore http://www.arduinosacco.it/ ), un romanzo storico ambientato nel Messico degli Aztechi, poco prima dell’arrivo dei Conquistadores Spagnoli. Un romanzo d’amore e d’avventura. Nel romanzo l’amore del guerriero Yaotl e della giovanissima Necahual nasce e si sviluppa con intensità, tra contrasti, gelosie, inganni e tenerezze inattese, sullo sfondo della tragica sorte che attende il potente impero Azteco. Ma la forza dell’amore saprà trionfare anche sul destino avverso. Un romanzo che vi interesserà fin dalle prime pagine e che leggerete tutto d’un fiato. Poi ho scritto la raccolta di aforismi "Se i dolci facessero dimagrire, io sarei anoressica", pubblicato dalla casa Editrice Malatempora. http://www.malatempora.com/catalogo/lampi.htm tutti arguti, molti divertenti, una buona parte esilaranti. L'autrice ne ha per tutti: uomini e donne, santi e politici; parla d'amore, di cibo, di morale. Uno sguardo...

Di lei dice: "Sono tollerante, cerco di capire e giustificare i comportamenti (che mi sembrano) sbagliati. Sono un’amica leale. …..Devo continuare?… Generosità. intelligenza, sensibilità, intuito, bontà e… modestia, naturalmente...", e continua "Sono Una persona assolutamente normale, con sogni, delusioni, speranze, amarezze, gioie. Però, mi capita spesso di avere la mente altrove, il cuore altrove … Ecco, vorrei sapere essere più presente in questo viaggio fuggente che è la vita". Di certo è una persona leale, buona, intelligente, ironica e, principalmente, SINCERA. Insomma, direi che è una gran bella persona. Una donna eclettica e poliedrica dagli svariati interessi, che può scrivere in maniera brillante di ogni cosa e di certo avrà, lo spero vivamente, un futuro brillante.


SCUOLA FANTASMA

Eh, lo so, siete molto scettici riguardo a queste cose. Però, credetemi, sono nato moltissimi decenni fa e ogni tanto mi diletto a passare un po’ di tempo in questo che voi chiamate mondo e ad osservare quella che, presuntuosamente quanto assurdamente, chiamate “vita”.
Vi vedo correre affannati per tentare inutilmente di recuperare un po’ di quel tempo che avete sprecato annoiandovi, arrabbiandovi, lamentandovi, rimpiangendo, oziando.
E – soprattutto – vi sento urlare, in famiglia, coi conoscenti, col pubblico. Urlano i cittadini, i governanti, gli esperti tuttologi, i moderatori che non sanno moderare neanche sé stessi. La parola che ascolto più frequente è “Diritto”: Diritto alla pari opportunità, allo studio, al lavoro, alla giustizia, alla casa. Cose giustissime, per carità. Se non fosse che – contemporaneamente – noto la scomparsa di un’altra parola complementare: dovere. Tutti volete avere i diritti, nessuno più ricorda di avere un qualsiasi dovere.
Non sbuffate, gente del terzo millennio, non chiamatemi barboso retrogrado, sorpassato, nazista, comunista, integralista, perché non lo sono. Solo che la mia condizione mi consente di osservare distaccatamente, dall’alto (è proprio il caso di dirlo…) la vostra contraddittoria quotidianità.
I ragazzi, ad esempio. Vanno a scuola con lo zainetto griffato e l’extension, il motorino e il piercing. Vogliono una scuola che educhi, istruisca, insegni un mestiere, aggiorni sulle nuove tecnologie e non vogliono i compiti, perché nel pomeriggio c’è la palestra, il corso di chitarra, la partita, la passioncella, la chat, il pub.
La società, fondata sul mito della bellezza-giovinezza, li esalta e essi si sentono più che mai intoccabili e invincibili, forse immortali. Oggi c’è anche il fenomeno del bullismo, da combattere con tutti i mezzi… Ma quali mezzi? Un rimprovero causerebbe un trauma all’alunno, non parliamo di sospensioni-fasciste o di un qualsiasi castigo che – a vostro dire – provocherebbe ferite mai rimarginabili nella psiche giovanile.
Forse cominciò tutto col ‘68 che, benché finito come è finito, diede uno scossone fortissimo alla società, abbattendo giudizi e pregiudizi, regolamenti e leggi.
Ma non dimenticate che anche quelli che oggi sono i professori sono figli del ’68, cresciuti col voto politico e la crisi economica. Che spesso fanno gli insegnanti perché è l’unico posto che hanno trovato e devono pur sopravvivere.
Anche se svolgono il loro lavoro con dignità e serietà, non sono santi né missionari. Sono pubblici dipendenti, malpagati, paralizzati da direttive e ordinanze, schiacciati da una montagna di responsabilità gestionali e organizzative. Devono vedersela con i genitori per i quali i loro figli sono il Duce: hanno sempre ragione, col Dirigente che, oltre a Collegi, riunioni e programmazioni, li vorrebbe sempre impegnati a realizzare progetti inutili, e – soprattutto – devono vedersela col Governo, che taglia posti e fondi, e la chiama Riforma e scuola di eccellenza.
La mattina i professori entrano in classe, trepidanti, come nella fossa dei leoni.
E se qualche volta si assentano per futili motivi, forse è per ritemprarsi un po’. Se talvolta fanno le schedine in classe, forse è perché sperano anche loro in una vita migliore, e se capita che durante il compito in classe diano un’occhiata a voi e una al quotidiano, beh, forse lo fanno per non vedere che state scrivendo quello che vi dettano col cellulare.
Eh, sì, ai miei tempi era diverso, non c’era il cellulare e, molto spesso, non c’erano neanche le scuole.
Non prendetevela con me, ragazzi. Tanto, dove sono ora non arrivano insulti e imprecazioni, dove sono ora regna l’armonia ed è probabile che l’angolazione da cui osservo falsi parecchio la prospettiva del problema…

Racconto di Giusi Vanella February 17, 2010


AFORISMI

La politica è l'arte di convincere le pecore a stare per propria scelta nell'ovile.
Giusi Vanella

Ci si affanna a spiegare cosa non danno i soldi, perché tutti sappiamo benissimo quello che danno.
Giusi Vanella

A una certa età, non si coglie più la poesia della neve: si teme solo di scivolare sul ghiaccio.
Giusi Vanella

Il libro è onesto: non si vende.
Giusi Vanella

Con le donne formose ci vuole più tempo perché si deve rallentare nelle curve.
Giusi Vanella

I riso abbonda nella bocca degli sciocchi in quella degli intelligenti abbondano gli spaghetti
Giusi Vanella

Le donne saranno la metà del cielo, ma le singles sono certamente i 2/3 della terra.
Giusi Vanella

L'uomo che non deve chiedere mai è uno che se ne frega delle risposte.
Giusi Vanella

Il tempo passa e non s'arresta un'ora. Invece bisognerebbe darle l'ergastolo.
Giusi Vanella

Mi consolerebbe sapere che anche i ricchi muoiono… Se sapessi che i poveri sono immortali.
Giusi Vanella

Stupefacente! Era spacciato.
Giusi Vanella

"Anche il verbo è coniugato!", disse il sostantivo singolare.
Giusi Vanella

Il libro è onesto: non si vende.
Giusi Vanella

Non bere, non fumare, non mangiare, non peccare. Ci si interroga sul perché dell'esistenza.
Giusi Vanella

Mucca pazza, pollo alla diossina, vino al metanolo: la civiltà ci consuma.
Giusi Vanella

La cucina è l'unica arte che ha più utenti che docenti.
Giusi Vanella

Capii che non ero più tanto giovane, quando mi regalarono il ventilatore per spegnere le candeline.
Giusi Vanella

Tra sarcasmo e umorismo passa la stessa differenza che c'è tra champagne e aceto.
Giusi Vanella

Per la statistica io e Berlusconi sommati facciamo due persone benestanti.
Giusi Vanella

L'Italia è una Repubblica sfondata.
Giusi Vanella

Giuda. Il primo dei pentiti.
Giusi Vanella

Il denaro è come il sapone, più lo usi più in fretta finisce.
Giusi Vanella

Il futuro di rubare: sarò ricco.
Giusi Vanella

I poveri hanno fame, i ricchi appetito.
Giusi Vanella

Coppia bene assortita: la faccia di bronzo e il cuore di pietra.
Giusi Vanella

Professori alla berlina? Macchè, devono accontentarsi dell'utilitaria.
Giusi Vanella

Gli ammalati, oggi, fanno presto a passare dalla sanità alla santità.
Giusi Vanella

Le donne saranno la metà del cielo, ma le singole sono certamente i 2/3 della terra.
Giusi Vanella

Chi ama brucia. Per questo resta cenere.
Giusi Vanella

L'imperativo è un verbo prepotente.
Giusi Vanella

Non tutte le lauree vendute sono uguali: di una "e" senza accento non è mai morto nessuno.
Giusi Vanella

Gli sbagli dei medici non hanno parole.
Giusi Vanella


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AMORE SENZA TEMPO

Il tempo non ha valore:
minuti o secole, che importa?
Il tuo viso è davanti ai miei occhi...
o viene da lontano, tanto lontano?
I tuoi occhi sono un vortice
che mi attira, mi attira...
Come una folgore
esplode il tuo sorriso,
la notte si illumina d'incanto.
Un bagliore improvviso
che subito si spegne.

Giusi Vanella


AMORE SENZA PAROLE

Un abbraccio, una carezza, un sorriso
e l'amore illumina il tuo viso.
Lo rende scintillante come il sole,
io ti bacio: non servono parole.

Giusi Vanella


LA CICALA E LA FORMICA

Chi non conosce la favola della prodiga cicala e della parsimoniosa formica? Come dimenticare quella formichina che passa l'estate sgobbando incessantemente per mettere parte l'occorrente per superare l'inverno e la cicala che si spaparanza al sole e canta alla luna e poi d'inverno muore di fame e di freddo? Certo che è superficiale, la cicala, passa l'estate in villeggiatura, svolazzando di qua e di là, mangiando in ristoranti di lusso, cantando come fosse al karaoke e dando fondo a tutti i suo risparmi. Però si gode la vita, davvero ha trovato il modo "per vivere in vacanza".

La formica invece lavora tutta l'estate e poi d'inverno se ne sta rinchiusa in un bugigattolo, pensando solo a mangiare. Mai una scampagnata, mai un viaggetto, mai una festa. Lavoro e solo lavoro per poter sopravvivere: ma che vita è?
Lo so che non si deve confondere il risparmio con l'avarizia, però il confine è veramente molto sottile, spesso indistinguibile. E l'avarizia mi sembra uno dei peggiori difetti, anzi forse proprio il peggiore, perché ho sempre pensato che chi è avaro col portafogli lo è anche col proprio cuore.
Per la Chiesa l'avarizia è un peccato mortale, ma poteva anche farne a meno, perché in giro non si vedono avari. Chiunque ammette qualcuno dei suoi peccati, dicendo: "Sì, è vero sono goloso", oppure "La lussuria.. eh… eh", si può anche confessare di essere invidiosi, accidiosi ma mai nessuno dice di essere avaro. Anche se in fondo si potrebbe rigirare il concetto: "L'avarizia non è un peccato capitale, è un accumulare il capitale" (G. Vanella)…
E come me la pensano illustri Pensatori (…sì, sono LORO a pensarla come me .)
Che cos'è l'avarizia? E'un continuo vivere in miseria per paura della miseria.(Bernardo di Chiaravalle)
Il più grande piacere per un avaro è la rinuncia a un piacere. (G. Benn)
L'avaro prova insieme tutte le preoccupazioni del ricco e tutti i tormenti del povero. (A. Guinon)

Giusi Vanella  Giugno 12, 2010


INTERVISTA A GIUSI VANELLA di Patrizia Catenuto

Mi parli del suo primo libro?

Il primo libro in assoluto è "Deve esserci un luogo …" (aduino Sacco Editore), un romanzo storico ambientato nel Messico degli Aztechi, poco prima dell’arrivo dei Conquistadores Spagnoli. Un romanzo d’amore e d’avventura. Poi ho scritto la raccolta di aforismi "Se i dolci facessero dimagrire, io sarei anoressica", pubblicato dalla casa Editrice Malatempora.
Come mai questa passione per gli aforismi?
Parlando, mi è sempre venuto spontaneo fare battute o giochi di parole e mi sono accorta che, Spesso, gli altri ridevano o sorridevano. Così ho provato uno metterli per iscritto.
Ha trovato subito un editore Che le ha pubblicato il Suo libro?
No, non subito …. Anzi, ho impiegato più tempo a un Trovare Editore Che a scrivere i libri …
Quando ha visto il Suo libro Sugli scaffali di una libreria cosa ha provato?
Non potrò mai dimenticarlo … L’ho visto Nella Libreria Feltrinelli di Roma: un’emozione indicibile … Ne ho comprato uno, in confezione regalo, e me lo tengo come ricordo:)
Cosa ne pensa del genere fantasy?
Personalmente non sono portata A questo genere, ma il mondo (anche Quello dei libri) è bello Perché è vario.
Ha mai pensato di scrivere un libro con una storia umoristica?
Di umoristico, scrivo gli aforismi o qualche racconto, ma un libro no, non credo ne sarei Capace.
Sta scrivendo qualche altro libro?
Ne ho dovuto quasi completi. Il "quasi" è lo scoglio Che non riesco a superare.
Quali sono I suoi autori preferiti?
S. Sheldon Tra gli stranieri, Camilleri tra gli italiani.
Cosa ne pensa di Facebook il piu ‘diffuso social network italiano? E ‘utile per farsi pubblicita’?
L’autunno scorso mi iscrissi a Facebook, "trascinata" da un amico (ex) splinderiano Che ne »diceva meraviglie … Mi ci sono trovata malissimo, non ci vado mai. Forse non ne ho capito il Meccanismo? …
E’ importante secondo lei avere un proprio sito web?
Forse Potrebbe aiutare, ma bisognerebbe diventare internettiani a Tempo Pieno …
Cosa ne pensa del detto "Prima di scrivere, pensare e importante ‘?
Quando penso, io penso dopo … come sempre, nella mia vita …
Quali sono i libri o il genere Che non leggerebbe mai? E perché?
Credo gli horror … Perché sono troppo suggestionabile …
Lei è siciliana , mi saprebbe dire perché molti scrittori esordienti siciliani pubblicano i libri con editrici del Nord?
Probabilmente, le Case Editrici Siciliane sono snob:)
Cosa ne, Poesia pensa?
Quando è vera poesia, Suscita emozioni incredibili.
Quando lei è in vacanza si porta con se il portatile o un blocco note per continuare I suoi lavori?
Un blocco notes a volte ne tengo uno in Borsa, ma d’estate anche il mio cervello va in vacanza …
Ha mai pensato di Chiamare qualche trasmissione televisiva culturale per Promuovere Il suo libro?
Chi, io ?………. No, non potrei, mai!

Per concludere, cosa si aspetta per il futuro?

In senso letterario? Diciamo di non perdere mai la voglia di scrivere per me stessa e, perché no?, Anche per qualche lettore …

Grazie Patrizia


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