"Non sono bella come Angelina
Jolie, non sono giovane come Melissa P., non sono ricca come Barbara
Berlusconi, non sono brava come O. Fallaci..." Happysummer
Genius is a form of beauty,
that's why Happysummer is a fantastic and wonderful girl! Carl William Brown
Ferie, feriale e
Ferragosto Agosto 2010
Ormai quasi tutti siamo in ferie e chi ancora non
lo è, certamente staccherà dalla routine o – quanto meno – non lavorerà nei
giorni attorno al Ferragosto che – in nessun caso – possono essere
considerati giorni feriali e…
…E certamente avete fatto caso che tante parole che ho usato sono molto
simili… E’ strana la storia delle parole, se pensate che ferie deriva da
feria-ae, che indicava un giorno sacro in cui non si lavorava. Anche
l’imperatore Augusto, come ogni lavoratore, nel periodo più caldo dell’anno,
staccava dalle sue responsabilità… praticamente andava in ferie (feriae
Augusti, da cui Ferragosto)… E’ proprio il caso di dire "niente di nuovo
sotto il solleone"… Poi arrivò il Cristianesimo e considerò che, sebbene
ogni giorno dovesse essere considerato sacro perché dedicato a un Santo, il
giorno sacro per eccellenza era la domenica, giorno del Signore… Ed ecco che
le feriae frono declassate a feriali…
Ma, ferie o feriali, godiamoci queste ultime settimane di vacaze e…
Dunque è arrivato il momento speciale, quello che si attende tutto l’anno
tra un giorno di lavoro e l’altro… Giorno 23 partirò per le mie vacanze :)
Saranno vacanze un po’ lunghette ma, così come è accaduto l’anno scorso,
probabilmente neanche ve ne accorgerete perché non vado nella foresta
amazzonica né nel Sahara, ed ogni volta che il pc sarà a portata di mano, mi
collegherò per un saluto… Spero che siano giorni allegri, rilassanti e
spensierati perché ho passato un periodaccio piuttosto pesante e difficile e
ho veramente bisogno di riprendermi psicologicamente, non tanto fisicamente,
che sono sempre in "ripresa"…
Comunque sono sicura che mi mancherà il blog, i post e sopratutto mi
mancherete voi, cari amici, che considero componenti di una… famiglia molto
allargata e spero che voi non diciate: "Aufff, finalmente si è levata dai
bytes" ma che anche voi sentirete la mia mancanza, almeno un pochino!
Un sorriso grande a tutti e buone vacanze!
Coni e gelati Giugno
2010
E’ stato forse Alessandro Magno nel 356 a.c. il
primo a gustare l’antenato dell’odierno gelato quando faceva rifornimento
durante la campagne in India, pensando di gustare neve mista a miele e
frutta.
Ma è Angelo Motta che nel 1948 produce il primo gelato confezionato, uno
stecco al fiordilatte, che ne favorisce la rapida diffusione in tutto il
mondo.
Il gelato oggi è in assoluto l’alimento preferito in estate da milioni di
italiani: 25 milioni lo mangiano 4 volte al giorno mentre 10 milioni lo
mangiano tutti i giorni.
Anche la psicologia si interessa al gelato, sostenendo che è un alimento
amato perché favorirebbe lo “scioglimento” degli stereotipiti creati dal
Super Io…. E trovando interpretazioni inconsce alla scelta dei vari tipi di
gelato.
Se si preferisce:
- la cassata o il panino- gelato da mordere. Attenzione, c’ è un po’ di
aggressività….
- il cono con cialda è scelto da chi predilige un’esperienza sensoriale
completa puntando sull’appagamento finale.
- lo stecco è prediletto dalle persone insicure, che hanno bisogno che
rimanga qualcosa di tangibile (lo stecco) con cui giocherellare.
- il ghiacciolo rispecchia una personalità effimera e indipendente, di chi
preferisce un piacere da gustare immediatamente.
- il biscotto è per chi ha bisogno di grande rassicurazione, come fosse la
merenda preparata dalla mamma.
- la coppetta viene scelta di solito dai tipi più controllati e misurati.
- le praline sono il sinonimo di personalità moderna, di chi sceglie il
mordi e fuggi.
E tu, di che gelato sei?
Ulisse e le sue donne
Maggio 2010
L’Odissea è l’opera in cui sono rappresentati i
principali prototipi femminili che popolano l’immanginario maschile.
Vediamo infatti Penelope, la brava moglie da lasciare a casa e da ritrovare,
anche dopo 20 anni, assennata, graziosa e fedele.
Poi c’è Nausicaa, il sogno segreto dell’adolescenza perduta, l’innocenza e
il candore che traspaiono da un corpo appena sbocciato.
E infine Circe, la fatalona seduttrice, l’amante sensuale e appassionata, la
Maga che trasforma gli uomini, metaforicamente ma non troppo, in maiali….
Le incontra Ulisse, personaggio a tutto tondo, capace di essere
contemporaneamente affettuoso marito, amante caliente e sogno proibito di
una fanciulla in fiore.
Nel frattempo, Ulisse viaggia, conosce popoli e costumi, perché l’uomo non è
nato "per vivere come bruto ma per seguire virtute e conoscenza". E
combatte, perché si sa, nell’uomo, anche il più pantofolaio, quello che si
sparapanza per ore davanti alla Tv, sonnecchia un’indomita anima guerriera…
Non è dato a Penepole di fare un viaggetto, neanche un breve weekend nella
Polis più vicina, né a Circe è concesso di preparare la marmellata né
Nausicaa può desiderare di farsi una cultura, perché non è compito suo
"seguire conoscenza": nel caso fosse indispensabile, ci penserebbe lui,
l’uomo taumaturgo e Pigmalione…
Ma perché, anche dopo secoli o millenni, non esiste una donna che possa
essere considerata la versione femminile di Ulisse?
Dieci ragazze per me
Maggio 2010
La Distratta
La vidi allo Stadio durante il Derby Milan-Inter, e lei sventolava una
bandiera azzurra. "Viva l’Italia, l’Italia che non perde!", gridava e quelli
vicini sghignazzavano.
Mi avvicinai e le chiesi: "Ma per chi tifi?"
"Per la Nazionale!!"
"Ma in campo ci sono Milan e Inter…"
"Davvero?… Se stasera sono qui, è per la… oh dolce Italia!"
"Beh, ormai che sei qui, tifa Inter"
"Forza Baggio!", strepitò.
"Ma che c’entra Baggio? Tra l’altro non gioca più"
"Ah, già, l’avevo scordato"
Voleva una granita e nell’intervallo andai a prendergliela.
"Perché hai una granita di limone in mano?", mi chiese.
"Me l’avevi domandata…"
"Sì? L’avevo scordato"
Finita la partita, si guardò attorno smarrita. "Ma dove siamo?"
"Allo Stadio…"
"Vero, vedo le luci a S. Siro, non ci pensavo più"
Tanto sbadata quanto carina. Le diedi un passaggio e ad un certo punto vide
un Autogrill e "Fermati, mi scappa la pipì, ci metto un attimo".
Al mattino ero ancora lì ad aspettarla.
Mi scordò.
Aveva più curve di una strada alpina, bella e morbida come un cuscino di
piume, ma lei aveva la fissa di essere grassa.
Cercai in tutti i modi di convincerla che era attraente: "Tu si’ na cosa
grande", le sussurrai. Fece il muso.
"Sei grande, grande, grande, come te sei grande solamente tu", Ci rimase
male.
"Sei immensa quando vuoi", si offese.
"Sei come una torta di panna montata"…
Saltò su come punta da una vespa e mi mandò a quel paese.
Mi amareggiò.
I comandamenti del Capo
Settembre 2011
1 – Io sono il Capo tuo, non avrai altro Capo
all'infuori di me, perché – se ti licenzio io – non ti assumerà nessun
altro.
2 – Non nominarmi invano, potresti essere intercettato.
3 – Ricordati di santificare le feste, le poche che sono rimaste, tra un po'
non ce ne saranno più.
4 – Onorami come un padre e amami come una madre: l'azienda è la tua
famiglia.
5 – Non scioperare, ricordati che l'alternativa è la disoccupazione.
6 – Non rubare, o trasferisco i capitali alle Seychelles.
- Non commettere atti contro l'Azienda, che ti licenzio e, per di più, con
giustificato motivo.
8 – Non dire che sei stanco, perché in Cassa integrazione avresti molto
tempo per riposare.
9 – Non desiderare lo stipendio di altri, pensa ai disoccupati.
10 – Non desiderare la pensione di altri: perché tra un po' non avrai
neanche la tua.
Ciao Barone Gennaio
2011
Stasera,Giusi, debbo staccare presto. Non prima di
augurarti la buonanotte:-)
Utente: baronerosso1 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di
questo utente. baronerosso1
Caro Barone, questo è l'ultimo saluto che mi hai lasciato prima di… no, non
prima di andartene, ma prima di cambiare residenza. Perché tu sei sempre
qui, con noi amici, sia nel tuo blog che seguivi con cura e assiduità, sia
nei nostri cuori che ti ricorderanno sempre. Ti voglio tanto bene, sei un
uomo gentile, affettuoso, pieno si sensibilità e attenzioni.
Barone, come dimenticare il tuo delizioso avatar col simpatico musetto di
Snoopy sopra l'aeroplanino rosso che planava portandoci un commento, un
saluto, una frase carina, un video, un tenero fuori tema?
Sapevo che stavi male, ma credevo che il male fosse ancora agli inizi, non
potevo aspettarmi la notizia che ieri sera mi ha colpita come un pugno in
faccia, non hai lasciato trasparire quasi niente del tuo dramma, spero tanto
che neanche tu ne conoscessi la gravità e che il tuo sorriso dolce ti abbia
accompagnato fino all'altra sponda, da dove, ne sono sicura, tu ci vedi e ci
sei vicino.
Ciao, Barone, continua a volare in alto nei cieli.
Test – Che conduttore sei?
Settembre 2010
Leggete le affermazioni seguenti, pronunciate
intempi diversi da personaggi diversi… Volete impegnarvi ad indivisuare da
chi?
Personaggio "A" Personaggio "B"
1 - Lo rifarei perché, nonostante tutte le sofferenze, sono convinto che non
ci sia nulla di più bello e nobile che battersi per il proprio paese e la
libertà
2 - Non si ottiene nulla senza applicazione e senza sacrifici
3 - Io amo piuttosto di pensare a quello che faremo nel decennio prossimo.
Del resto basta guardarsi attorno, per convincersi che il nostro consuntivo
è semplicemente immenso.
4 - Io credo che non sia il caso di piangere. Si va verso una cultura
internazionale che ha evidentemente anche lati negativi. Però la storia si
muove in questa direzione.
5 - Fidatevi di me. Lasciatemi lavorare e vedrete che i risultati
arriveranno
6 - Noi tireremo diritto.
7 - Meglio non guardare indietro. Se no, c’è il rischio di sentirsi stanchi
8 - l’Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L’Italia che produce
contro che quella spreca. L’Italia che risparmia contro quella che ruba.
9 - Non è più permesso a nessuno di vivere su quello che fu fatto da altri
prima di noi. Bisogna che noi creiamo
10 - Più mi attaccano più sarà forte, determinata, inflessibile la mia
opposizione
11 - Quando sono entrato in carica ho trovato un Paese che non contava
niente sulla scena internazionale. [...] L’Italia, che non contava, ha ora
uno smalto internazionale e un suo peso specifico anche in situazioni
determinanti
12 - Il comunismo, essendo per sua tendenza egualitario, è contrario alla
vita e alla storia, oltre che alla natura che è profondamente diseguale, e
che vive di questa disuguaglianza
13 - Sono un galantuomo, una persona perbene, un signore dalla moralità
assoluta
14 - Bisogna imporre nel mondo la libertà «con la forza, se necessario. È
l’unico modo di mostrare che non è uno scherzo
15 - Se c’è un paese dove la democrazia è stata realizzata, questo paese è
l’Italia
Se avete indovinato da 1 a 5 risposte, siete Michele Santoro;
da 6 a 10 risposte, siete Carlo Conti; da 11 a 15 risposte, siete
Emilio Fede; ("Test" elaborato da Giusi Vanella)
Salvatore (Racconto
breve) Settembre 2010
L’ironia è già tutta nel mio nome: mi chiamo
Salvatore e sono un sicario di professione o, per dirla all’inglese, un
killer, il migliore che ci sia sulla piazza, senza falsa modestia. E senza
falsa modestia sono anche attraente, non è che lo capisca guardandomi allo
specchio, lo capisco dalle occhiate di apprezzamento delle donne, dalla
facilità con cui le aggancio. Comunque il mio successo, sia nel lavoro che
con le donne, è dovuto soprattutto al mio carattere: controllato, razionale,
simpatico e acuto, direi psicologo, ma non voglio esagerare, non è nel mio
stile.
Penso ai miei successi mentre mi avvio a casa di Don Calogero che di cognome
fa Toscano, ma è sicilianissimo. Mi piace riflettere sull’ironia di nomi e
cognomi… “Nomen homen”, dicevano i Romani, ma si sbagliavano, in realtà si
sbagliarono in tante cose, e infatti finirono come finirono.
Una convocazione di don Calogero è tanto rara quanto importante, non riesco
a capire cosa possa volere da me, l’ultimo lavoro l’ho svolto in maniera
impeccabile, come sempre, e sono stato lautamente retribuito. Non ho fatto
sciocchezze, né tanto meno ho sgarrato, non sono così stupido. Incontro lo
sguardo di Lucia, una gran bella donna, non c’è che dire, ma mi limito a
ricambiare lo sguardo con espressione neutra, accennando un saluto di
convenienza. No, meglio lasciarle stare le donne del paese, è un paese
piccolo, con un intreccio di parentele e affinità da fare impazzire
qualsiasi studioso di genealogia, e la famiglia – comprendente parenti di
qualsiasi grado – qui è sacra. Per le donne mi arrangio, e benissimo, quando
mi reco a Palermo o a Catania, dove ho acquistato due appartamenti minuscoli
ma più che sufficienti per le mie necessità.
Don Calogero Toscano mi riceve nel suo studio, sommerso da una marea di
documenti, pile di giornali, accumuli di carte di ogni genere. Non alza gli
occhi e io rimango in piedi, sfoggiando la mia espressione sicura e
rilassata.
“Siediti”, mi dice senza alzare gli occhi.
Ubbidisco in assoluto silenzio, mettendomi comodo per non mostrare timore,
ma neanche spaparanzato per non sembrare arrogante.
“Ti ho fatto venire perché devo chiederti un favore”
Lui chiedere un favore a me?. Strano, anzi stranissimo. Annuisco, sempre in
silenzio.
“Ti ricordi di Rosaria?”.
“La vostra figlioccia?”.
“Sì, lei. Tu sai che le voglio bene, molto… Come fosse mia figlia”.
Veramente c’era stato qualche pettegolezzo, subito zittito, secondo cui
Rosaria era veramente sua figlia, frutto di una passione tanto colpevole
quanto inarrestabile di Calogero per Caterina, la madre di Rosaria, allora
giovanissima e ingenua serva in casa Toscano.
Non dico niente, non c’è niente da dire. Aspetto che don Calogero continui.
“Con quel giovanotto, il tizio di Palermo, quel Salvo là… è andato tutto
bene, vero?”.
Annuisco, cercando di controllare il mio stupore, mai mi ha convocato per
chiedermi ragguagli sul mio lavoro.
“Sai, devi sapere che,qualche tempo fa, Caterina ha preso una sbandata
pazzesca per Salvo Ferreri, un nullafacente morto di fame…” Sospira. “Ero
contrarissimo al loro matrimonio, ma quella si è intestardita… è un mulo,
cocciuta come suo padre”. Un lieve sorriso gli attraversa per un istante lo
sguardo. “Così ho accordato il consenso e, a poco tempo dal matrimonio, con
inviti e partecipazioni già spediti, chiesa e locale prenotati, abito bianco
appeso nell’armadio… quello che fa?”.
Lo guardo, facendo trasparire il mio sincero interessamento. "Che fa?"
“Sparisce”
“Sparisce?”
“Già…”
Nessuno poteva essere tanto scemo da fare un simile sgarbo a don Calogero.
Allora lo ha fatto ammazzare per questo.
“Cioè, l’hai fatto sparire tu… Un giornalista si definiva, e si era messo a
scrivere articoli su articoli contro la Mafia, a fare ricerche, a indagare…
Quando non sanno che pesci pigliare, tirano in ballo la Mafia!”, sospira
ancora più forte.
“Tutte invenzioni dei giornali”, dico. Ci scambiamo un rapido sguardo.
“E dove si trova adesso?”, chiede don Calogero.
“In un pilastro”.
Fa un gesto come a scacciare una fastidiosa zanzara. “Non l’hanno cercato?”,
chiede.
“No… Era uno di quei giornalisti senza contratto, free lance, figlio unico,
sua madre è morta, con suo padre con aveva rapporti da tempo. Lavorava
troppo per avere amici veri e a quei pochi conoscenti che frequentava di
tanto in tanto, aveva detto che prendeva un periodo di stacco perché doveva
andare a sposarsi e aveva anche disdetto la stanza in affitto. Passerà tempo
prima che qualcuno lo cerchi, se mai qualcuno lo cercherà… Magari tra
qualche tempo inviamo un articolo a suo nome al giornale”.
Mi guarda compiaciuto. “Sei una ragazzo in gamba, l’ho sempre saputo”.
Ormai ho capito che non c’è pericolo per me e sono rilassato anche se ancora
non capisco il perché di questa conversazione.
“Rosaria non può subire una simile umiliazione, capisci… Disdire il locale,
restituire i regali eccetera… è già tanto disperata. No, il matrimonio si
farà lo stesso”.
Penso che sia difficile a un pilastro recarsi in Chiesa a dire il sì… ed
aspetto il seguito. “Lo sposo sarai tu”.
Mi sembra di ricevere un pugno in pieno petto, ma mi sforzo di rimanere
impassibile. “Come mai avete pensato a me?”
“Ma come, non ci hai fatto nemmeno caso? Tu ti chiami Salvatore Ferraro,
praticamente avete lo stesso nome. Farò una ramanzina al tipografo che ha
sbagliato a scrivere il nome, e nessuno si ricorderà mai più che Rosaria
aveva parlato di Salvo Ferreri.”
“Geniale…”, mormoro.
“Spero di potere contare su di te”, dice, ma è un’aggiunta ad uso e consumo
del galateo e delle buone tradizioni.
So bene che non si può dire di no a don Pasquale, tanto varrebbe buttarsi da
un ponte con una pietra al collo, ma onestamente non è che le sue parole mi
rallegrino. Sono scapolo e felice di esserlo, e non mi alletta l’idea di una
moglie, per di più innamorata di un altro e disperata per la sua
inspiegabile e repentina scomparsa, anche se so che il ‘rivale’ è bell’e
defunto, .
“Naturalmente, potete contare su di me. Come sempre”. Mi è riuscito bene il
tono, che esprime fedeltà ma non servilismo. Mi congratulo con me stesso.
Don Calogero si alza e mi dà una pacca sulle spalle. “Lo sapevo, lo sapevo.
Sei un gran bravo ragazzo, Salvatore”.
Oroscopo Divertente Maggio
2010
Ariete
Non riuscirete a sfondare le porte. Siate pazienti e non vi saranno
ostilità.
Non partite all’attacco.
Toro
Se affrontate le questioni a testa bassa avrete pochissime possiilità di
vittoria, la vita non è una corrida.
Moderatevi.
Gemelli
Evitate di vedere sempre le due facce della medaglia, Convincetevi che
esiste una realtà unica.
Non siate doppi.
Cancro
Ok, ok, non è un periodo di grande fortuna, ma non chiudetevi in voi stessi.
La ricerca vi aiuterà.
Leone
Vi sentirete forti e potenti, ma non aggredite gli altri perché non siete
nella savana.
Controllatevi e sarete un re.
Vergine
Probi e onesti, non fate delle vostre qualità una bandiera.
Il calendario è già tutto occupato.
Bilancia
Non usate due pesi e due misure e non sbilanciatevi in scelte azzardate.
Siate equilibrati.
Scorpione
Evitate parole pungenti che si ritorcerebbero contro di voi. La vostra
corazza difensiva è molto fragile.
Non siate velenosi.
Sagittario
Molte possibilità di vincere perché avete buone frecce al vostro arco. Non
sprecatele.
Centrate il bersaglio.
Capricorno
Sempre in bilico tra pazienza e aggressività, in testa vi spuntano idee e
altro…
Assecondate la voglia di natura.
Acquario
Avete la tendenza a rinchiudervi nel vostro piccolo mondo. Ma ricordatevi
che la vita è adesso,
Cercate di andare fuori.
Pesci
Avete richiato di andare a fondo, ma ora sarete a galla.
Non andate controcorrente se no sarete fritti.
Aforismi Dicembre
2009
Se la ricchezza non ti rende felice, prova a
esserlo con 1000 euro al mese.
Chi ha una doppia vita, ha due mezze vite.
La verità può essere nuda, ma la bugia è maledettamente sexy.
Stupefacente! Era spacciato.
L’uomo che vuole una donna selvaggia, dolce, sincera, allegra, comprensiva,
appassionata, non vuole una donna. Vuole un harem.
La verità è la più raffinata forma di aggressione.
If you want to promote your thoughts, your art, your
business, and your critical ideas, then join us! Carl William Brown and the
Daimon Club
I remind everyone that this blog aggregator will
insert and take into strong consideration the authors that, for one reason
or another, have come into contact with our organization and with Carl
William Brown and have thus decided not to waste a good opportunity to work
with us and to make sure that others might in this way have a better chance
to understand and appreciate their writings, their ideas, their feelings or
their criticisms. Further more we absolutely confirm that the author will
remain in possession of all his rights, and that the space that the Daimon
Club offers it is pragmatically free of any charge, in addition anyone will
be able to remove his writings at any time by simply sending a letter with
his will to the Club.
Ricordo a tutti che in questo blog aggregator come del resto nella nostra
Library del Daimon Club verranno inseriti gli autori che nel corso del tempo
e quindi dei vari secoli della storia della letteratura, per un motivo o per
l’altro, sono venuti in contatto con la nostra organizzazione e con Carl
William Brown e hanno così deciso di non sprecare una buona opportunità per
collaborare con noi e per far si che gli altri potessero in questo modo
avere una possibilità in più per conoscere e apprezzare i loro scritti, le
loro idee, le loro sensazioni o le loro critiche. Confermiamo inoltre che
l’autore rimane assolutamente in possesso dei propri diritti, e che lo
spazio che il Daimon Club gli mette a disposizione è assolutamente gratuito,
inoltre l’autore potrà togliere i suoi scritti in qualsiasi momento,
inviando semplicemente una lettera con le sue volontà al Club.
Ribadisco inoltre che unirsi alla grande famiglia del Daimon Club significa
avere di sicuro più di un’occasione per divulgare il proprio pensiero e la
propria arte, in quanto i nostri siti sono destinati ad avere col passare
del tempo sempre più visitatori, come dimostrano chiaramente le cifre
riportate nella pagina principale del Daimon Club. Inoltre molti degli
artefici del Club sono già conosciuti in quanto o sono dei personaggi
pubblici, o hanno già pubblicato dei testi sia in rete sia su carta, o sono
artisti grafici, o sono comunque dei professionisti nei loro settori e hanno
quindi una folta schiera di conoscenti.
Ovviamente daremo più spazio e pubblicità a tutti gli artisti che
collaboreranno con noi, infatti uno dei nostri scopi princiaple è proprio
quello di trovare alleati e complici per la diffusione delle nostre idee e
per una vasta promozione dei nostri lasciti. Già, tramandare il nostro
testamento affinché sempre più gente si interessi maggiormente alla nostra
umanità e magari un po’ meno alla nostra stupida vanità. Così facendo si
cercherà di creare un ponte, e non solo virtuale, tra tutti gli uomini di
buona volontà di questo mondo, al di là delle ideologie, delle credenze
religiose e dello stile di comunicazione. Il tutto con la speranza di poter
contribuire nel nostro piccolo a fare qualcosa di buono per la nostra
crescita culturale ed educativa e per la riduzione del nostro grande
egoismo. Se volete dunque fare qualcosa per la nostra storia e per il nostro
futuro, unitevi a noi e tramandate ai presenti e ai posteri lo spirito del
Daimon Club e di tutti i suoi artefici.
Oggigiorno reputo infatti che tutte le informazioni e tutte le opere
d’ingegno dovrebbero essere disponibili su internet; la cultura, l’arte e
l’educazione dovrebbero infatti essere a disposizione di tutti e tutti gli
artisti dovrebbero mettere le loro capacità al servizio dell’umanità,
affinché questa possa essere migliorata. Non un’arte al servizio del
business, ma un’arte al servizio del progresso dunque. Per tale ragione il
ruolo dei vari autori non dovrebbe essere solo quello di creare, ma dovrebbe
anche essere quello di divulgare le loro opere sensibilizzando la coscienza
comune. Questo è lo spirito del Daimon Club e dei blogs del nostro Fort
Attack Project. Se pertanto vi unirete a noi, sarà necessario che oltre alle
vostre creazioni elaboriate con noi una strategia di divulgazione e di
promozione, viceversa sarete soltanto uno dei tanti nomi senza anima che
popolano l’universo delle arti, della musica e delle lettere. Ma per questo
discorso vi consiglio di visitare le pagine del Daimon Club inerenti
all’iscrizione dei nuovi soci, la pagina delle promozioni e dei servizi
della Daimon Library e infine la pagina delle f.a.q. presente nel Daimon
Club.
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nostro Blog non si potrà né scrivere, né commentare, né farsi pubblicità
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