HAPPYSUMMER


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"Non sono bella come Angelina Jolie, non sono giovane come Melissa P., non sono ricca come Barbara Berlusconi, non sono brava come O. Fallaci..."  Happysummer

Genius is a form of beauty, that's why Happysummer is a fantastic and wonderful girl! Carl William Brown



Ferie, feriale e Ferragosto  Agosto  2010

Ormai quasi tutti siamo in ferie e chi ancora non lo è, certamente staccherà dalla routine o – quanto meno – non lavorerà nei giorni attorno al Ferragosto che – in nessun caso – possono essere considerati giorni feriali e…
…E certamente avete fatto caso che tante parole che ho usato sono molto simili… E’ strana la storia delle parole, se pensate che ferie deriva da feria-ae, che indicava un giorno sacro in cui non si lavorava. Anche l’imperatore Augusto, come ogni lavoratore, nel periodo più caldo dell’anno, staccava dalle sue responsabilità… praticamente andava in ferie (feriae Augusti, da cui Ferragosto)… E’ proprio il caso di dire "niente di nuovo sotto il solleone"… Poi arrivò il Cristianesimo e considerò che, sebbene ogni giorno dovesse essere considerato sacro perché dedicato a un Santo, il giorno sacro per eccellenza era la domenica, giorno del Signore… Ed ecco che le feriae frono declassate a feriali…

Ma, ferie o feriali, godiamoci queste ultime settimane di vacaze e…

Dunque è arrivato il momento speciale, quello che si attende tutto l’anno tra un giorno di lavoro e l’altro… Giorno 23 partirò per le mie vacanze :)

Saranno vacanze un po’ lunghette ma, così come è accaduto l’anno scorso, probabilmente neanche ve ne accorgerete perché non vado nella foresta amazzonica né nel Sahara, ed ogni volta che il pc sarà a portata di mano, mi collegherò per un saluto… Spero che siano giorni allegri, rilassanti e spensierati perché ho passato un periodaccio piuttosto pesante e difficile e ho veramente bisogno di riprendermi psicologicamente, non tanto fisicamente, che sono sempre in "ripresa"…

Comunque sono sicura che mi mancherà il blog, i post e sopratutto mi mancherete voi, cari amici, che considero componenti di una… famiglia molto allargata e spero che voi non diciate: "Aufff, finalmente si è levata dai bytes" ma che anche voi sentirete la mia mancanza, almeno un pochino!

Un sorriso grande a tutti e buone vacanze!


Coni e gelati  Giugno  2010

E’ stato forse Alessandro Magno nel 356 a.c. il primo a gustare l’antenato dell’odierno gelato quando faceva rifornimento durante la campagne in India, pensando di gustare neve mista a miele e frutta.
Ma è Angelo Motta che nel 1948 produce il primo gelato confezionato, uno stecco al fiordilatte, che ne favorisce la rapida diffusione in tutto il mondo.
Il gelato oggi è in assoluto l’alimento preferito in estate da milioni di italiani: 25 milioni lo mangiano 4 volte al giorno mentre 10 milioni lo mangiano tutti i giorni.
Anche la psicologia si interessa al gelato, sostenendo che è un alimento amato perché favorirebbe lo “scioglimento” degli stereotipiti creati dal Super Io…. E trovando interpretazioni inconsce alla scelta dei vari tipi di gelato.

Se si preferisce:
- la cassata o il panino- gelato da mordere. Attenzione, c’ è un po’ di aggressività….
- il cono con cialda è scelto da chi predilige un’esperienza sensoriale completa puntando sull’appagamento finale.
- lo stecco è prediletto dalle persone insicure, che hanno bisogno che rimanga qualcosa di tangibile (lo stecco) con cui giocherellare.
- il ghiacciolo rispecchia una personalità effimera e indipendente, di chi preferisce un piacere da gustare immediatamente.
- il biscotto è per chi ha bisogno di grande rassicurazione, come fosse la merenda preparata dalla mamma.
- la coppetta viene scelta di solito dai tipi più controllati e misurati.
- le praline sono il sinonimo di personalità moderna, di chi sceglie il mordi e fuggi.
E tu, di che gelato sei?


Ulisse e le sue donne Maggio 2010

L’Odissea è l’opera in cui sono rappresentati i principali prototipi femminili che popolano l’immanginario maschile.
Vediamo infatti Penelope, la brava moglie da lasciare a casa e da ritrovare, anche dopo 20 anni, assennata, graziosa e fedele.
Poi c’è Nausicaa, il sogno segreto dell’adolescenza perduta, l’innocenza e il candore che traspaiono da un corpo appena sbocciato.
E infine Circe, la fatalona seduttrice, l’amante sensuale e appassionata, la Maga che trasforma gli uomini, metaforicamente ma non troppo, in maiali….
Le incontra Ulisse, personaggio a tutto tondo, capace di essere contemporaneamente affettuoso marito, amante caliente e sogno proibito di una fanciulla in fiore.
Nel frattempo, Ulisse viaggia, conosce popoli e costumi, perché l’uomo non è nato "per vivere come bruto ma per seguire virtute e conoscenza". E combatte, perché si sa, nell’uomo, anche il più pantofolaio, quello che si sparapanza per ore davanti alla Tv, sonnecchia un’indomita anima guerriera…
Non è dato a Penepole di fare un viaggetto, neanche un breve weekend nella Polis più vicina, né a Circe è concesso di preparare la marmellata né Nausicaa può desiderare di farsi una cultura, perché non è compito suo "seguire conoscenza": nel caso fosse indispensabile, ci penserebbe lui, l’uomo taumaturgo e Pigmalione…
Ma perché, anche dopo secoli o millenni, non esiste una donna che possa essere considerata la versione femminile di Ulisse?


Dieci ragazze per me Maggio 2010

La Distratta
La vidi allo Stadio durante il Derby Milan-Inter, e lei sventolava una bandiera azzurra. "Viva l’Italia, l’Italia che non perde!", gridava e quelli vicini sghignazzavano.
Mi avvicinai e le chiesi: "Ma per chi tifi?"
"Per la Nazionale!!"
"Ma in campo ci sono Milan e Inter…"
"Davvero?… Se stasera sono qui, è per la… oh dolce Italia!"
"Beh, ormai che sei qui, tifa Inter"
"Forza Baggio!", strepitò.
"Ma che c’entra Baggio? Tra l’altro non gioca più"
"Ah, già, l’avevo scordato"
Voleva una granita e nell’intervallo andai a prendergliela.
"Perché hai una granita di limone in mano?", mi chiese.
"Me l’avevi domandata…"
"Sì? L’avevo scordato"
Finita la partita, si guardò attorno smarrita. "Ma dove siamo?"
"Allo Stadio…"
"Vero, vedo le luci a S. Siro, non ci pensavo più"
Tanto sbadata quanto carina. Le diedi un passaggio e ad un certo punto vide un Autogrill e "Fermati, mi scappa la pipì, ci metto un attimo".
Al mattino ero ancora lì ad aspettarla.
Mi scordò.
Aveva più curve di una strada alpina, bella e morbida come un cuscino di piume, ma lei aveva la fissa di essere grassa.
Cercai in tutti i modi di convincerla che era attraente: "Tu si’ na cosa grande", le sussurrai. Fece il muso.
"Sei grande, grande, grande, come te sei grande solamente tu", Ci rimase male.
"Sei immensa quando vuoi", si offese.
"Sei come una torta di panna montata"…
Saltò su come punta da una vespa e mi mandò a quel paese.
Mi amareggiò.


I comandamenti del Capo  Settembre 2011


1 – Io sono il Capo tuo, non avrai altro Capo all'infuori di me, perché – se ti licenzio io – non ti assumerà nessun altro.
2 – Non nominarmi invano, potresti essere intercettato.
3 – Ricordati di santificare le feste, le poche che sono rimaste, tra un po' non ce ne saranno più.
4 – Onorami come un padre e amami come una madre: l'azienda è la tua famiglia.
5 – Non scioperare, ricordati che l'alternativa è la disoccupazione.
6 – Non rubare, o trasferisco i capitali alle Seychelles.
- Non commettere atti contro l'Azienda, che ti licenzio e, per di più, con giustificato motivo.
8 – Non dire che sei stanco, perché in Cassa integrazione avresti molto tempo per riposare.
9 – Non desiderare lo stipendio di altri, pensa ai disoccupati.
10 – Non desiderare la pensione di altri: perché tra un po' non avrai neanche la tua.


Ciao Barone  Gennaio 2011

Stasera,Giusi, debbo staccare presto. Non prima di augurarti la buonanotte:-)
Utente: baronerosso1 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. baronerosso1

Caro Barone, questo è l'ultimo saluto che mi hai lasciato prima di… no, non prima di andartene, ma prima di cambiare residenza. Perché tu sei sempre qui, con noi amici, sia nel tuo blog che seguivi con cura e assiduità, sia nei nostri cuori che ti ricorderanno sempre. Ti voglio tanto bene, sei un uomo gentile, affettuoso, pieno si sensibilità e attenzioni.
Barone, come dimenticare il tuo delizioso avatar col simpatico musetto di Snoopy sopra l'aeroplanino rosso che planava portandoci un commento, un saluto, una frase carina, un video, un tenero fuori tema?
Sapevo che stavi male, ma credevo che il male fosse ancora agli inizi, non potevo aspettarmi la notizia che ieri sera mi ha colpita come un pugno in faccia, non hai lasciato trasparire quasi niente del tuo dramma, spero tanto che neanche tu ne conoscessi la gravità e che il tuo sorriso dolce ti abbia accompagnato fino all'altra sponda, da dove, ne sono sicura, tu ci vedi e ci sei vicino.

Ciao, Barone, continua a volare in alto nei cieli.


Test – Che conduttore sei?  Settembre 2010

Leggete le affermazioni seguenti, pronunciate intempi diversi da personaggi diversi… Volete impegnarvi ad indivisuare da chi?

Personaggio "A" Personaggio "B"

1 - Lo rifarei perché, nonostante tutte le sofferenze, sono convinto che non ci sia nulla di più bello e nobile che battersi per il proprio paese e la libertà
2 - Non si ottiene nulla senza applicazione e senza sacrifici
3 - Io amo piuttosto di pensare a quello che faremo nel decennio prossimo. Del resto basta guardarsi attorno, per convincersi che il nostro consuntivo è semplicemente immenso.
4 - Io credo che non sia il caso di piangere. Si va verso una cultura internazionale che ha evidentemente anche lati negativi. Però la storia si muove in questa direzione.
5 - Fidatevi di me. Lasciatemi lavorare e vedrete che i risultati arriveranno
6 - Noi tireremo diritto.
7 - Meglio non guardare indietro. Se no, c’è il rischio di sentirsi stanchi
8 - l’Italia che lavora contro quella che chiacchiera. L’Italia che produce contro che quella spreca. L’Italia che risparmia contro quella che ruba.
9 - Non è più permesso a nessuno di vivere su quello che fu fatto da altri prima di noi. Bisogna che noi creiamo
10 - Più mi attaccano più sarà forte, determinata, inflessibile la mia opposizione
11 - Quando sono entrato in carica ho trovato un Paese che non contava niente sulla scena internazionale. [...] L’Italia, che non contava, ha ora uno smalto internazionale e un suo peso specifico anche in situazioni determinanti
12 - Il comunismo, essendo per sua tendenza egualitario, è contrario alla vita e alla storia, oltre che alla natura che è profondamente diseguale, e che vive di questa disuguaglianza
13 - Sono un galantuomo, una persona perbene, un signore dalla moralità assoluta
14 - Bisogna imporre nel mondo la libertà «con la forza, se necessario. È l’unico modo di mostrare che non è uno scherzo
15 - Se c’è un paese dove la democrazia è stata realizzata, questo paese è l’Italia

Soluzione

Personaggio A : risposte 3 - 6 – 9 - 12 – 15
Personaggio B: risposte 1 – 2- 4 – 5 – 7 – 8 – 10 – 11- 13 – 14

Se avete indovinato   da 1 a 5 risposte, siete Michele Santoro;  da 6 a 10 risposte, siete Carlo Conti;  da 11 a 15 risposte, siete Emilio Fede;  ("Test" elaborato da Giusi Vanella)


Salvatore  (Racconto breve) Settembre 2010

L’ironia è già tutta nel mio nome: mi chiamo Salvatore e sono un sicario di professione o, per dirla all’inglese, un killer, il migliore che ci sia sulla piazza, senza falsa modestia. E senza falsa modestia sono anche attraente, non è che lo capisca guardandomi allo specchio, lo capisco dalle occhiate di apprezzamento delle donne, dalla facilità con cui le aggancio. Comunque il mio successo, sia nel lavoro che con le donne, è dovuto soprattutto al mio carattere: controllato, razionale, simpatico e acuto, direi psicologo, ma non voglio esagerare, non è nel mio stile.
Penso ai miei successi mentre mi avvio a casa di Don Calogero che di cognome fa Toscano, ma è sicilianissimo. Mi piace riflettere sull’ironia di nomi e cognomi… “Nomen homen”, dicevano i Romani, ma si sbagliavano, in realtà si sbagliarono in tante cose, e infatti finirono come finirono.
Una convocazione di don Calogero è tanto rara quanto importante, non riesco a capire cosa possa volere da me, l’ultimo lavoro l’ho svolto in maniera impeccabile, come sempre, e sono stato lautamente retribuito. Non ho fatto sciocchezze, né tanto meno ho sgarrato, non sono così stupido. Incontro lo sguardo di Lucia, una gran bella donna, non c’è che dire, ma mi limito a ricambiare lo sguardo con espressione neutra, accennando un saluto di convenienza. No, meglio lasciarle stare le donne del paese, è un paese piccolo, con un intreccio di parentele e affinità da fare impazzire qualsiasi studioso di genealogia, e la famiglia – comprendente parenti di qualsiasi grado – qui è sacra. Per le donne mi arrangio, e benissimo, quando mi reco a Palermo o a Catania, dove ho acquistato due appartamenti minuscoli ma più che sufficienti per le mie necessità.
Don Calogero Toscano mi riceve nel suo studio, sommerso da una marea di documenti, pile di giornali, accumuli di carte di ogni genere. Non alza gli occhi e io rimango in piedi, sfoggiando la mia espressione sicura e rilassata.
“Siediti”, mi dice senza alzare gli occhi.
Ubbidisco in assoluto silenzio, mettendomi comodo per non mostrare timore, ma neanche spaparanzato per non sembrare arrogante.
“Ti ho fatto venire perché devo chiederti un favore”
Lui chiedere un favore a me?. Strano, anzi stranissimo. Annuisco, sempre in silenzio.
“Ti ricordi di Rosaria?”.
“La vostra figlioccia?”.
“Sì, lei. Tu sai che le voglio bene, molto… Come fosse mia figlia”.
Veramente c’era stato qualche pettegolezzo, subito zittito, secondo cui Rosaria era veramente sua figlia, frutto di una passione tanto colpevole quanto inarrestabile di Calogero per Caterina, la madre di Rosaria, allora giovanissima e ingenua serva in casa Toscano.
Non dico niente, non c’è niente da dire. Aspetto che don Calogero continui.
“Con quel giovanotto, il tizio di Palermo, quel Salvo là… è andato tutto bene, vero?”.
Annuisco, cercando di controllare il mio stupore, mai mi ha convocato per chiedermi ragguagli sul mio lavoro.
“Sai, devi sapere che,qualche tempo fa, Caterina ha preso una sbandata pazzesca per Salvo Ferreri, un nullafacente morto di fame…” Sospira. “Ero contrarissimo al loro matrimonio, ma quella si è intestardita… è un mulo, cocciuta come suo padre”. Un lieve sorriso gli attraversa per un istante lo sguardo. “Così ho accordato il consenso e, a poco tempo dal matrimonio, con inviti e partecipazioni già spediti, chiesa e locale prenotati, abito bianco appeso nell’armadio… quello che fa?”.
Lo guardo, facendo trasparire il mio sincero interessamento. "Che fa?"
“Sparisce”
“Sparisce?”
“Già…”
Nessuno poteva essere tanto scemo da fare un simile sgarbo a don Calogero. Allora lo ha fatto ammazzare per questo.
“Cioè, l’hai fatto sparire tu… Un giornalista si definiva, e si era messo a scrivere articoli su articoli contro la Mafia, a fare ricerche, a indagare… Quando non sanno che pesci pigliare, tirano in ballo la Mafia!”, sospira ancora più forte.
“Tutte invenzioni dei giornali”, dico. Ci scambiamo un rapido sguardo.
“E dove si trova adesso?”, chiede don Calogero.
“In un pilastro”.
Fa un gesto come a scacciare una fastidiosa zanzara. “Non l’hanno cercato?”, chiede.
“No… Era uno di quei giornalisti senza contratto, free lance, figlio unico, sua madre è morta, con suo padre con aveva rapporti da tempo. Lavorava troppo per avere amici veri e a quei pochi conoscenti che frequentava di tanto in tanto, aveva detto che prendeva un periodo di stacco perché doveva andare a sposarsi e aveva anche disdetto la stanza in affitto. Passerà tempo prima che qualcuno lo cerchi, se mai qualcuno lo cercherà… Magari tra qualche tempo inviamo un articolo a suo nome al giornale”.
Mi guarda compiaciuto. “Sei una ragazzo in gamba, l’ho sempre saputo”.
Ormai ho capito che non c’è pericolo per me e sono rilassato anche se ancora non capisco il perché di questa conversazione.
“Rosaria non può subire una simile umiliazione, capisci… Disdire il locale, restituire i regali eccetera… è già tanto disperata. No, il matrimonio si farà lo stesso”.
Penso che sia difficile a un pilastro recarsi in Chiesa a dire il sì… ed aspetto il seguito. “Lo sposo sarai tu”.
Mi sembra di ricevere un pugno in pieno petto, ma mi sforzo di rimanere impassibile. “Come mai avete pensato a me?”
“Ma come, non ci hai fatto nemmeno caso? Tu ti chiami Salvatore Ferraro, praticamente avete lo stesso nome. Farò una ramanzina al tipografo che ha sbagliato a scrivere il nome, e nessuno si ricorderà mai più che Rosaria aveva parlato di Salvo Ferreri.”
“Geniale…”, mormoro.
“Spero di potere contare su di te”, dice, ma è un’aggiunta ad uso e consumo del galateo e delle buone tradizioni.
So bene che non si può dire di no a don Pasquale, tanto varrebbe buttarsi da un ponte con una pietra al collo, ma onestamente non è che le sue parole mi rallegrino. Sono scapolo e felice di esserlo, e non mi alletta l’idea di una moglie, per di più innamorata di un altro e disperata per la sua inspiegabile e repentina scomparsa, anche se so che il ‘rivale’ è bell’e defunto, .
“Naturalmente, potete contare su di me. Come sempre”. Mi è riuscito bene il tono, che esprime fedeltà ma non servilismo. Mi congratulo con me stesso.
Don Calogero si alza e mi dà una pacca sulle spalle. “Lo sapevo, lo sapevo. Sei un gran bravo ragazzo, Salvatore”.


Oroscopo Divertente Maggio 2010

Ariete

Non riuscirete a sfondare le porte. Siate pazienti e non vi saranno ostilità.
Non partite all’attacco.

Toro

Se affrontate le questioni a testa bassa avrete pochissime possiilità di vittoria, la vita non è una corrida.
Moderatevi.

Gemelli
Evitate di vedere sempre le due facce della medaglia, Convincetevi che esiste una realtà unica.
Non siate doppi.

Cancro

Ok, ok, non è un periodo di grande fortuna, ma non chiudetevi in voi stessi.
La ricerca vi aiuterà.

Leone

Vi sentirete forti e potenti, ma non aggredite gli altri perché non siete nella savana.
Controllatevi e sarete un re.

Vergine

Probi e onesti, non fate delle vostre qualità una bandiera.
Il calendario è già tutto occupato.

Bilancia

Non usate due pesi e due misure e non sbilanciatevi in scelte azzardate.
Siate equilibrati.

Scorpione

Evitate parole pungenti che si ritorcerebbero contro di voi. La vostra corazza difensiva è molto fragile.
Non siate velenosi.

Sagittario

Molte possibilità di vincere perché avete buone frecce al vostro arco. Non sprecatele.
Centrate il bersaglio.

Capricorno

Sempre in bilico tra pazienza e aggressività, in testa vi spuntano idee e altro…
Assecondate la voglia di natura.

Acquario

Avete la tendenza a rinchiudervi nel vostro piccolo mondo. Ma ricordatevi che la vita è adesso,
Cercate di andare fuori.

Pesci

Avete richiato di andare a fondo, ma ora sarete a galla.
Non andate controcorrente se no sarete fritti.


Aforismi  Dicembre 2009

S
e la ricchezza non ti rende felice, prova a esserlo con 1000 euro al mese.

Chi ha una doppia vita, ha due mezze vite.

La verità può essere nuda, ma la bugia è maledettamente sexy.

Stupefacente! Era spacciato.

L’uomo che vuole una donna selvaggia, dolce, sincera, allegra, comprensiva, appassionata, non vuole una donna. Vuole un harem.

La verità è la più raffinata forma di aggressione.


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If you want to promote your thoughts, your art, your business, and your critical ideas, then join us! Carl William Brown and the Daimon Club

I remind everyone that this blog aggregator will insert and take into strong consideration the authors that, for one reason or another, have come into contact with our organization and with Carl William Brown and have thus decided not to waste a good opportunity to work with us and to make sure that others might in this way have a better chance to understand and appreciate their writings, their ideas, their feelings or their criticisms. Further more we absolutely confirm that the author will remain in possession of all his rights, and that the space that the Daimon Club offers it is pragmatically free of any charge, in addition anyone will be able to remove his writings at any time by simply sending a letter with his will to the Club.

Ricordo a tutti che in questo blog aggregator come del resto nella nostra Library del Daimon Club verranno inseriti gli autori che nel corso del tempo e quindi dei vari secoli della storia della letteratura, per un motivo o per l’altro, sono venuti in contatto con la nostra organizzazione e con Carl William Brown e hanno così deciso di non sprecare una buona opportunità per collaborare con noi e per far si che gli altri potessero in questo modo avere una possibilità in più per conoscere e apprezzare i loro scritti, le loro idee, le loro sensazioni o le loro critiche. Confermiamo inoltre che l’autore rimane assolutamente in possesso dei propri diritti, e che lo spazio che il Daimon Club gli mette a disposizione è assolutamente gratuito, inoltre l’autore potrà togliere i suoi scritti in qualsiasi momento, inviando semplicemente una lettera con le sue volontà al Club.

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Un saluto da Carl William Brown!

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